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Il Napoli è la vera anti-Juve?
Dopo 14 partite di campionato la Juventus è in testa con 40 punti, seguita dal Napoli con 32 e dall’Inter con 29, mentre le altre squadre di alto livello del nostro torneo di serie A (Milan, Lazio, Roma) sono già abbastanza staccate dalle prime posizioni.
Campionato monotono
Posto che se i bianconeri vincessero anche quest’anno lo scudetto, si tratterebbe dell’ottavo consecutivo e che in questi anni il Napoli è arrivato spesso secondo, sfiorando l’impresa di soffiare la vittoria finale alla squadra degli Agnelli come nella scorsa stagione, pare che anche la stagione 2018/19 si stia avviando verso un altro successo dei bianconeri, i quali hanno a propria disposizione la rosa più forte del torneo stesso. Tale situazione farà ovviamente piacere ai tifosi della ‘Vecchia Signora’, ma non ai supporters di altre squadre e soprattutto a coloro che non hanno a cuore una squadra in particolare, ma che amano il calcio come tale, e che quindi vorrebbero vedere una maggiore vivacità nella lotta per il titolo ed una certa alternanza nelle vittorie finali.
L’allarme a livello mediatico è stato lanciato dal giornalista direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, che ha parlato di un campionato che si avvia ad essere ancora più noioso dei precedenti. Obiettivamente se così sarà, bisognerà dar merito alla Juve ancora una volta e criticare le altre squadre. Fatto sta che se una volta il campionato italiano era considerato il più bello d’Europa, ciò dipendeva non solo dai campioni che vi giocavano, ma soprattutto dalla sua imprevedibilità (vi ricordate le 7 sorelle?). E’ vero che la stragrande maggioranza degli scudetti se li dividevano Juve, Inter e Milan, ma ogni tanto veniva fuori un exploit della Roma, del Napoli, della Lazio e andando più indietro ancora del Verona, della Fiorentina, del Cagliari, del Torino ecc…Ora invece il campionato è diventato esclusivo territorio di caccia dei bianconeri.
La capolista Juventus
I bianconeri sono attualmente già primi con otto punti di vantaggio sul Napoli, hanno vinto tutte le partite ad eccezione del pareggio casalingo col Genoa, ed anche in Champions sono già approdati agli ottavi di finale. A proposito della Champions League stessa, va sottolineato che l’ultima campagna acquisti della Juventus ha detto chiaramente che, dopo aver fallito due finali negli ultimi cinque anni, stavolta gli juventini non vogliono sbagliare!
La sontuosa ultima campagna acquisti ha visto approdare in bianconero gente del calibro di Emre Can, Cancelo, Perin, Caldara e, dulcis in fundo, Cristiano Ronaldo. Campioni che si sono aggiunti ad una rosa già fortissima che vale 783,5 milioni di euro. Tenendo conto anche delle cessioni a titolo definitivo (Higuain) e dei giocatori dati in prestito, la Juve chiuderà l’esercizio 2017/2018 con un rosso pari a 19,2 milioni di euro. Ma, grazie all’acquisto di Ronaldo che ha portato indubbi vantaggi non solo a livello tecnico, ma anche commerciale, questo ‘rosso’ sarà riassorbito abbondantemente in un paio di annate. Ne deriva che è quasi impossibile contrastare una potenza economica di questo livello, che vanta alle proprie spalle uno dei gruppi finanziari più forti al mondo, coma la Exor!
Napoli: l’anti-Juve?
Il Napoli, in questi anni di dominio bianconero, soprattutto negli ultimi cinque, ha cercato spesso di contrastarne il passo, arrivando ad un soffio dallo scudetto proprio nella stagione scorsa. Ma, aldilà dei valori tecnici, bisogna tener conto della politica del presidente De Laurentiis. La rosa azzurra vale 515,5 milioni, ed il fatturato si chiuderà con un piccolo rosso di 15 milioni, dovuto all’aumento degli ingaggi.
Dove si deve migliorare
La società Napoli non ha un patrimonio immobiliare ed è in perenne lotta col comune di Napoli per ottenere la concessione a lungo termine dell’uso dello stadio, mentre se avesse la proprietà dell’impianto stesso, attraverso un business-plan assennato, potrebbe ricavarne notevoli utili. Inoltre c’è la atavica ritrosia del presidente ad ingaggiare campioni già affermati (anche quando gli vengono offerti a condizioni vantaggiose dagli operatori di mercato), che darebbero alla squadra esperienza e un maggiore spessore tecnico.
Egli preferisce acquisire ‘prospetti’ anche giovanissimi da valorizzare in casa, come fatto recentemente con Meret ad esempio. Questa politica sembra pagare fino ad un certo punto, perché se il Napoli si ritrova campioni come Koulibaly, Allan, Insigne ed altri si vede mancare quei due o tre elementi di spessore internazionale che farebbero fare il definitivo salto di qualità e consentirebbero finalmente di lottare alla pari con la Juve per lo scudetto. Inoltre, come succede ora con Ronaldo, consentirebbero un indubbio aumento del fatturato grazie allo sfruttamento del merchandising, all’aumento degli introiti provenienti dai diritti televisivi, dalle tournée all’estero.
Un altro problema della società azzurra è la tendenza accentratrice del presidente stesso che non vuole assumere un D.G. esperto e costituire una struttura tecnica di primo livello. Attualmente le quote della società azzurra sono divise tra De Laurentiis e i due vice-presidenti: sua moglie e suo figlio! Inoltre l’attuale D.G. del Napoli è il Dott. Chiavelli, abilissimo contrattualista, ma non certo uomo di calcio.
Infine vi è la questione dei diritti d’immagine: chi viene a giocare nel Napoli deve cederli tutti o la maggior parte alla società azzurra. Per questo motivo molti campioni, pur desiderosi di indossare la casacca del Napoli, hanno alla fine dovuto rinunciare.
Fino a quando il Napoli (ma anche le altre principali squadre della serie A) continueranno a commettere tali macroscopici errori (diversi tra loro), consentiranno alla Juventus, che invece di errori ne commette pochi, di andare sempre più in alto.
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Ansia Roberto Carlos: intervento cardiaco d’urgenza per l’ex calciatore
Roberto Carlos, ex terzino sinistro di Inter e Real Madrid, ha avuto un infarto durante una vacanza in Brasile. Dopo un’operazione di tre ore, l’ex difensore brasiliano è ora fuori pericolo.
Roberto Carlos in Ospedale
Roberto Carlos, leggenda del calcio mondiale e simbolo di Inter e Real Madrid, ha avuto un grave malore durante una vacanza in Brasile. L’ex terzino sinistro ha infatti subito un infarto e attualmente è sotto osservazione nell’ospedale di San Paolo.
A seguito di un’operazione durata circa tre ore per risolvere una complicazione, il campione brasiliano è ora fuori pericolo di vita. Resterà però in osservazione per altre 48 ore prima di poter iniziare il percorso di riabilitazione.
Il messaggio di Roberto Carlos
Nonostante lo spavento, lo stesso Roberto Carlos ha voluto rassicurare tutti i suoi tifosi e ammiratori. Attraverso i suoi canali ufficiali, l’ex difensore ha infatti inviato un messaggio: “Ora sto bene e sono sotto stretta osservazione”.
Si tratta di parole che hanno sicuramente sollevato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con apprensione le notizie riguardanti il suo stato di salute. L’intero mondo del calcio fa il tifo per Roberto Carlos, augurandosi che possa tornare presto in forma.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Milan, un attacco spuntato: a rischio Nkunku e Pulisic per Cagliari
Milan, un attacco nuovamente spuntato in vista della trasferta di Cagliari del 2 gennaio. Vediamo qui di seguito la situazione.
Il Milan potrebbe affrontare la delicata trasferta di Cagliari con due importanti defezioni. Emergenza offensiva per Massimiliano Allegri il quale rischia di non avere a disposizione sia Pulisic che Nkunku. Il primo per un fastidio al flessore, il secondo per un dolore alla caviglia.
Segnali positivi invece per Rafael Leao che è tornato ad allenarsi, anche se il tecnico livornese preferirebbe non schierarlo, quantomeno dall’inizio, per gestire con cautela il rientro.
Spazio quindi al nuovo arrivato Niclas Fullkrug? Anche in questo caso si preferiva attendere per fargli recuperare la forma migliore, ma potrebbe tuttavia essere schierato se i suddetti giocatori non dovessero farcela. Ancora qualche dubbio sul tesseramento, si corre sul filo del rasoio affinché possa essere della partita.
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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