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Il fascino del portiere

Se c’ è un ruolo che ha sempre affascinato oltre all’ attaccante è il portiere.

È da lui che spesso parte la costruzione di un’ azione e sempre ( o quasi ) da lui termina. Nel corso degli anni abbiamo sempre avuto modo di notare le loro casacche sempre differenti dal resto della squadra ,con colori spesso sgargianti, a tinte unite e non , con pantaloncini imbottiti o tute imbottite all’ inverosimile tanto da sembrare dei robot , ma certo è che il portiere si è sempre contraddistinto nel bene e nel male , dalla famosa papera al famoso colpo di reni che salva il risultato al novantesimo minuto.

Viene elogiato ma anche denigrato dalla folla , e ad ogni sessione di mercato ci si chiede se potrà mai essere il titolare o una riserva, se saprà mai gestire una porta, se sarà quella saracinesca di cui tanto si parla o il solito bidone che al fantacalcio non verrà mai considerato. Ma è  colui che ci tiene con il fiato sospeso quando c è da difendere su un calcio di punizione o su un calcio di rigore.

Ebbene sì, il calcio di rigore, una sfida tra il portiere e il goleador di turno, un’ incrocio di sguardi nell’assordante silenzio di uno stadio. Chi da una parte spera di segnare, chi dall’altra parte spera di respingere quella sfera e regalare una gioia alla propria squadra..la tensione sale, tutti in fibrillazione, lo para, non lo para, segna, non segna, chissà come sarà..lo abbiamo vissuto sulla pelle tante volte, a Berlino nella nostra notte magica, il giocatore dell’ ultimo minuto ( così definito da Marcello Lippi

durante un’ intervista ), Fabio Grosso segna e ci regala la Coppa del Mondo, mentre ad USA 94 Divin Codino, Roberto Baggio, colui che con la sua umiltà,  con la sua forza di volontà ( per via di un ginocchio che lo ha accompagnato malandato per tutta la sua brillante carriera ) e con la sua classe ha regalato gioie ed emozioni con Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Inter, Bologna, Brescia,..beh tirò alto e Coppa del Mondo al Brasile.

Ad oggi i calci di rigori sono ben studiati dai portieri , la tecnologia lo permette mentre un tempo ci si affidava all’intuito. E proprio all’intuito che Gianluca Pagliuca si affidava quando doveva pararne uno, e ne ha respinti 24 nel corso della sua carriera detenendo il record di para rigori insieme a Samir Handanovic, portiere dell’ Inter che però ancora deve concludere il campionato in corso.

Dunque troviamo Andrea Consigli che di rigori in carriera ne ha respinti 19, Luca Marchegiani 17, Giuseppe Moro 16, Gianluigi Buffon 15, Francesco Antonioli e Stefano Sorrentino 14, Lucidio Sentimenti IV, Massimo Taibi, Luca Turci, Stefano Taglialatela  ed Emilio Viviano restano a 12. Gianluigi Donnarumma è già arrivato a quota 10, una brillante carriera davanti visto la sua giovane età, si sta rivelando un para rigori di tutto rispetto e chissà che non li  possa superare in questa classifica.

Ebbene sì…il momento tanto atteso è arrivato, l’ arbitro fischia, rincorsa, parte il tiro dagli 11 metri e……….

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Pubblicato da
Antonio Longo

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