Categorie: Champions League

Bayern, Tuchel: “Vogliamo andare a Wembley”

Tuchel ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia del match di Champions League contro il Real Madrid. Il tecnico del Chelsea vuole raggiungere la finale di Champions per salvare una stagione fin qui fallimentare.

Bayern, le parole di Tuchel

L’aspetto tattico sulla gara di domani.
“Cose come le questioni tattiche, ad esempio, possono fare la differenza. Ma la tattica è solo una parte del gioco, bisogna trovare un equilibrio. Ai giocatori piace avere soluzioni, avere un piano, un’idea generale. Naturalmente serve anche un pizzico di fortuna. A volte sono i più piccoli dettagli a decidere. Per affrontare il Madrid in semifinale serve l’intero pacchetto. Dobbiamo cercare la fortuna”.

Le parole di Lewandowski su Bellingham.
“Sì. Non mi piace categorizzare, non mi piace il termine ‘miglior giocatore’. Ci sono così tanti tipi di giocatori. Jude è straordinario, ha già avuto uno sviluppo in Bundesliga. I suoi progressi, il livello di personalità che ha acquisito, sono straordinari. Gioca nella migliore squadra del mondo. Jude gestisce molto bene questa situazione, è molto pericoloso e fisicamente molto valido. È un giocatore chiave, ne siamo consapevoli e cercheremo di fermarlo”.

Su Ancelotti.
Carlo, con la sua aura e il suo carisma, quella paternità che emana. La cosa più importante è che noi stiamo lì e prepariamo la squadra in allenamento. Dobbiamo trovare un mix tra disciplina e libertà, giocare con una certa libertà, lasciare liberi i giocatori. Abbiamo anche esperienza”.

Che partita si aspetta?

“Non è solo l’esperienza a decidere. Ancelotti è una leggenda, quello che ha fatto per il calcio come giocatore e allenatore è incredibile. È una persona così modesta, un gentiluomo. Il mio primo incontro con lui è stato meraviglioso, molto educato, amichevole. Sta per vincere il campionato. Giocheremo contro il Real Madrid, contro la leggenda, contro la maglia, contro giocatori molto esperti. Sarà una sfida molto interessante. Oggi dobbiamo fare una doppia seduta tattica e preparare la squadra per domani. Sarà una partita importante”.

Su Laimer e De Ligt.
“Non devo illudervi, vedrete la formazione. Non lo so ancora, faremo gli ultimi test con Laimer e De Ligt. Forse Laimer ha più possibilità, vediamo cosa succede anche con Sané e gli altri. Questa è la situazione, vi chiedo ancora un po’ di pazienza per favore”.

Su Vinicius e Rodrygo?
“Sono entrambi giocatori forti e diversi. A Rodrygo piace ruotare, il gol che ha segnato contro il mio Chelsea non mi è piaciuto molto. Vinicius lo abbiamo trovato più a sinistra, è la sua posizione preferita, cerca l’uno contro uno. È molto bravo, molto decisivo. Rodrygo gioca tra il ‘9’ e l’ ’11’, per me la sua posizione è un po’ più fluida, è molto bravo negli spazi stretti. A Vinicius piace giocare più sull’esterno. Ho avuto ottime esperienze con i giocatori brasiliani”.

Su Gnabry.
“Succederà. Domani segnerà”.

Battere il Real per salvare la stagione.

“Sarebbe una grande soddisfazione. Se ci riuscissimo, saremmo molto contenti, una vittoria sarebbe molto importante. Ci darebbe molta fiducia, allo staff, alla squadra. Battere l’Arsenal ci ha dato molta fiducia. Il prossimo passo è il Real Madrid, contro questa squadra in questa competizione vogliamo competere e raggiungere Wembley, che è il nostro obiettivo. Per il nostro desiderio e perché vogliamo andare a Wembley”.

Sulla gara di domani.
“Domani sembra una finale. Una semifinale è una finale. La mia idea per domani è di affrontarla come una finale. Quattro giocatori infortunati nell’undici. Se sapessimo che nessuno dei quattro può giocare, correremmo troppi rischi. Sono infortuni diversi. Non sono uno di quelli che pensa che ci sia una seconda tappa. Può succedere di tutto, un rigore, un cartellino rosso. E questo può essere decisivo. Voglio preparare la mia squadra in modo che domani possa giocare una partita da sola e dare tutto il possibile per vincere questa partita, e poi vedremo per la seconda tappa”.

Aggiornato al 29/04/2024 18:28

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Pubblicato da
Marco Della Pietra

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