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Hellas Verona, Tudor: “Oggi meritavamo di più. Arriverà un difensore”
L’allenatore dell’Hellas Verona ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio interno contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano.

Italiano
E’ un Tudor pienamente soddisfatto quello che ha parlato al termine della gara contro la Fiorentina. L’allenatore del Verona ha fatto anche un bilancio di fine anno con la sua squadra che ha raccolto 24 punti in questo campionato.
Tudor ha sottolineato poi oggi come sia mancato Barak e come nella prossima sessione di gennaio arriverà un difensore”.
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Hellas Verona, Tudor: “Annullato Vlahovic. Peccato per Barak”

Barak
Queste le parole del tecnico ex Udinese:
Avevate costruito una bella trappola per la Fiorentina.
“Quando mancano pochi minuti dispiace sempre. Se c’è una squadra che avrebbe meritato di vincere eravamo noi, contro una squadra seria, con uno dei centravanti più forti al mondo. Mi fa ancor più piacere la prestazione dei tre centrali, considerando che avevamo diverse assenze”.
Un bilancio di fine stagione?
“Avremmo meritato forse tre punti in più. Abbiamo fatto belle gare con Atalanta e Torino e non abbiamo raccolto niente, oggi meritavamo di più noi. Ma io sono contento, qui c’è grande potenziale, c’è un blocco di giocatori che possono dare di più. Sono contento, ma con ancora più lavoro si può crescere ancora”.
Quanto le è mancato Barak? Avete annullato Vlahovic…
“Casale penso sia stato il migliore, anche Tameze e Sutalo, non giocava da tanto e non era facile. Quel reparto ha fatto veramente bene, gli faccio i complimenti: affrontare questo mostro che avevano davanti… Dispiace solo non aver raccolto i tre punti”.
Potremo rivedere Lasagna con Simeone?
“Noi abbiamo giocato, in assenza di Barak, tre partite con tre attaccanti. Abbiamo rischiato, con un modo di giocare dispendioso, perché magari gli attaccanti possono non avere la corsa che ha Barak. Non abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato nelle ultime partite, ma questo è il calcio. La prestazione di stasera è stata tosta”.
Hongla, Lasagna e Ilic fanno parte del gruppo di cui parlava?
“Non mi va di parlare pubblicamente, dico le cose in faccia nello spogliatoio. Lasagna sta bene, gli mancavano solo i gol. Non ha giocato di più solo perché gli altri facevano bene”.
Qual è la partita simbolo del suo Verona e quale vorrebbe cancellare?
“Penso che abbiamo sbagliato poco. Magari un tempo con la Sampdoria, poi ci sono state tante belle vittorie, contro Juve, Roma, Lazio… La partita che mi è piaciuta di più, però, è stata quella con l’Empoli”.
Cosa serve per completare questa rosa?
“Stiamo parlando, qualcosa succederà. C’è sempre da migliorare: se non migliori gli altri lo fanno e ti sorpassano. L’infortunio di Dawidowicz è un problema, è un titolarissimo”.
Quando può rientrare Barak?
“Antonin è un ragazzo d’oro, l’ho visto dispiaciuto: ci tiene tanto a questa squadra, vuole spaccare. Vuole fare settanta punti, la pensa nella maniera giusta. Ci siamo fatti consigliare da due o tre esperti di queste problematiche, che hanno detto che non è un problema grave, e che basta riposare un po’. Sfruttiamo questa sosta sperando di averlo pronto per lo Spezia”.
Vlahovic è davvero uno dei migliori in Europa?
“In Italia lo chiamate in maniera sbagliata: si dice Vlahovic, con l’acca aspirata. Se lo dovessi marcare mi prenderei la coscia e direi che non ce la faccio (ride, ndr). Lo marcherei come Casale. È uno dei migliori al mondo, ha tutto. È tutto tra le due orecchie, la fame: quello fa la differenza”.
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Roma: Claudio Ranieri al top a Trigoria col Passaporto Ematico
Claudio Ranieri protagonista incontrastato di prevenzione sportiva. In queste ore l’attivissima Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (guidata alla perfezione dal Presidente Davide Polito) è stata ospite a Trigoria. Qui ha consegnato a Claudio Ranieri l’importante nomina di Ambasciatore del Passaporto Ematico nel Mondo. Ebbene sì, si tratta di un vero e proprio assist di solidarietà, da autentici campioni dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Una grande iniziativa!
LA FONDAZIONE POLITO E IL PASSAPORTO EMATICO
Intanto, nei giorni scorsi, si è tenuta al Neuromed Pozzilli (Isernia) la cerimonia del Premio Andrea Fortunato (ideato da Fondazione Polito) per celebrare l’indimenticato calciatore ex Juventus. Un tripudio di emozioni e di calore per un evento che ha fatto registrare ancora una volta un grande successo di partecipazione. Tra i premiati Giovanni Malagò e Mauro Balata.
Il valore del Passaporto ematico: uno strumento essenziale per la prevenzione nel pianeta sportivo
Il Passaporto ematico rappresenta senza ombra di dubbio uno strumento innovativo di tutela per gli atleti. La prevenzione nello sport è fondamentale, punto e basta! Attraverso controlli regolari e accurati, permette di individuare eventuali rischi e di garantire una maggiore sicurezza durante l’attività sportiva. Che dire, non ci sono dubbi. Non si tratta soltanto di un documento sanitario fondamentale, bensì di una vera e propria conquista per la prevenzione e la protezione della salute nello sport. Chapeau!

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Stadio Roma, ci siamo: c’è la data del progetto definitivo
La presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma a Pietralata si avvicina e la svolta sembra davvero ad un passo. Attesi i Friedkin nella Capitale.
Dicembre sarà un mese cruciale per il futuro della Roma, e non solo in campo. Il club giallorosso continua infatti a lavorare senza sosta per presentare entro fine anno il progetto definitivo per il nuovo stadio nella zona di Pietralata. Della costruzione di un nuovo impianto di proprietà del club si parla da decenni, ma sembra che si sia arrivati finalmente ad una svolta. Secondo l’indiscrezione rilanciata da Radio Manà Sport, è stata fissata dal data di presentazione del progetto definitivo al Campidoglio, per il 16 dicembre.
Martedì prossimo è una data da cerchiare sul calendario per tutti i tifosi romanisti che da anni si aspettano di una nuova casa. Per presentare i documenti ci si aspetta che i proprietari del club, Dan e Ryan Friedkin, facciano tappa nella Capitale.

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Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio a 37 anni
Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio giocato a 37 anni, confermato dal novembre scorso.
Fine di un’era
Rui Patricio, il celebre portiere portoghese, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 37 anni. La notizia, già anticipata lo scorso novembre, non sorprende gli appassionati di calcio, che avevano già percepito la possibilità di un addio imminente. Patricio ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio, grazie alle sue eccezionali prestazioni sia a livello di club che con la nazionale portoghese.
Durante la sua carriera, Rui Patricio ha collezionato numerosi successi, tra cui il campionato europeo vinto con il Portogallo nel 2016. Le sue parate decisive e la sua leadership in campo lo hanno reso un punto di riferimento per i suoi compagni di squadra e un avversario temuto.
La carriera di Rui Patricio: Un viaggio tra successi e riconoscimenti
La carriera di Rui Patricio è iniziata nelle giovanili dello Sporting Lisbona, dove ha fatto il suo debutto in prima squadra nel 2006. Da lì, ha continuato a scalare la vetta del calcio europeo, difendendo i pali di prestigiosi club come il Wolverhampton e la Roma. La sua abilità nel gestire la pressione e la sua capacità di parare i rigori lo hanno consacrato come uno dei migliori portieri della sua generazione.
Oltre ai successi con i club, Rui Patricio ha avuto un ruolo chiave nella nazionale portoghese, contribuendo al trionfo nel Campionato Europeo del 2016 e alla conquista della Nations League nel 2019. Questi traguardi hanno confermato il suo status di leggenda del calcio portoghese.
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Fonte: l’account X di Schira
#RuiPatricio has announced his retirement from football as player at 37. No surprise here and confirmed since the last November 19! #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
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