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Golden Boy, Bellingham: «Merito di Ancelotti. Prossimo? A mio fratello»
Jude Bellingham, centrocampista del Real Madrid, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in vista del premio Golden Boy di questa sera.
GOLDEN BOY REAL – «Posso dire di conoscere piuttosto bene l’albo d’oro di questo prestigioso trofeo internazionale che è nato proprio nell’anno in cui sono venuto alla luce anch’io, il 2003. Sono il terzo inglese a vincerlo dopo Wayne Rooney, uno dei miei idoli, nel 2005 quand’era al Manchester United, e Raheem Sterling nel 2014, quand’era tesserato per il Liverpool.
Questa era la mia ultima possibilità, perché nel 2024 non potrò più competere visto che andrò fuori età per regolamento.
Felice per avercela fatta al terzo tentativo. Ci tenevo tantissimo, è un trofeo per la vita che si può vincere solo una volta».
DEDICA – «A tutti. A tantissime persone. Ai compagni del Real Madrid e all’intero staff merengue, a mister Ancelotti, al presidente, alla mia famiglia, a mia mamma Denise, a mio papà Mark, a mio fratello minore Jobe, agli amici che mi hanno simpaticamente bombardato e sommerso di messaggi di congratulazioni e che continuano a farlo: senza tutte queste persone, senza il loro aiuto sul campo e fuori, il loro costante sprone e senza mai dimenticare i tifosi che mi sostengono, non avrei potuto vincere il Golden Boy».
ANCELOTTI – «Io ci ho messo del mio, un impegno feroce a migliorarmi con il lavoro, ma il merito va a mister Ancelotti che ha trovato la posizione giusta per me e mi concede più libertà in campo.
Così ora volo. Paragone Kakà? Vero, però so che lo sto deludendo in un aspetto…Non parlo bene lo spagnolo».
PROSSIMO GOLDEN BOY – «Esclusi per limiti d’età noi del 2003 dico tre nomi. Innanzitutto Arda Güler, ormai recuperato degli infortuni che gli hanno impedito di debuttare con il Real: è un fenomeno, lo vediamo in allenamento e siamo incantati da lui.
Poi il mio ex compagno Jamie Bynoe-Gittens del Borussia Dortmund. E infine mio fratello Jobe, attaccante di razza come nostro padre».
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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Como: Pedro in coppia con Icardi?
Como: Pedro in coppia con Icardi? Il ritorno trionfale del Como in Serie A. Ambizioni e Trasferimenti Sensazionali: la connessione tra Fabregas e Pedro.
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Lazio: nuovo stadio? Parla Giovanni Malagò
Nuovo Stadio della Lazio: Un Sogno al Flaminio
Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo a due tematiche di rilevanza nazionale nel mondo dello sport italiano: il progetto per il nuovo stadio della Lazio e il dibattito in corso sull’Authority nel calcio.
Durante la presentazione della Coppa del Mondo di softball, Malagò ha espresso il suo sostegno affettivo per il progetto del nuovo stadio della Lazio.
Pur ammettendo di non aver visionato il progetto in dettaglio, ha sottolineato la sua inclinazione a favore della realizzazione di una struttura dedicata alla squadra biancoceleste. “Sono un grande tifoso affinché la Lazio possa avere il suo stadio al Flaminio“, ha dichiarato, rimarcando così il suo sostegno alla causa.
Le parole del presidente del CONI rafforzano ulteriormente l’entusiasmo e l’interesse intorno alla possibile costruzione di una nuova casa per la squadra capitolina, confermando l’importanza del progetto non solo per i tifosi, ma anche per il panorama sportivo italiano.
Authority nel Calcio: Apertura al Dialogo
Malagò ha anche affrontato il tema dell’Authority nel calcio, evidenziando un’apertura al dialogo e alla discussione costruttiva. Pur evitando di confermare o smentire eventuali controproposte in fase di elaborazione, ha sottolineato l’importanza di considerare tutte le prospettive e di avviare un dialogo costruttivo su questo tema controverso.
Le sue parole riflettono un atteggiamento prudente ma aperto verso possibili sviluppi nel dibattito sull’Authority nel calcio, suggerendo la volontà di esaminare attentamente le proposte e di lavorare verso soluzioni che possano beneficiare l’intero panorama calcistico italiano.
In conclusione, le dichiarazioni del Presidente Malagò evidenziano il suo impegno verso lo sviluppo e il miglioramento dello sport italiano, con particolare attenzione a questioni cruciali come la costruzione di nuove infrastrutture sportive e la governance nel calcio.
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