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Giampaolo si tiene il Milan, per il momento
La vittoria di ieri sera in casa del Genoa allontana lo spettro dell’esonero per Giampaolo che dopo i primi 45 minuti sembrava già con le valigie pronte complice un Milan inguardabile ed incapace di costruire gioco contro i liguri che di fatto non hanno giocato una partita da ricordare, ma quantomeno sono passati meritatamente in vantaggio. Nel secondo tempo si è visto un Milan diverso, Giampaolo ha fatto entrare Paquetá e Leao, in questo momento il più in palla dei rossoneri, e la svolta c’è stata. Il Milan ha iniziato a guadagnare campo esprimendo finalmente un gioco accettabile anche se pensare di arrivare al quarto posto esprimendosi su certi ritmi ritengo sia una mera utopia.
I tre punti salvano Giampaolo e danno serenità al club durante la sosta per le nazionali, ma ciò non può bastare. Ieri sera sono emersi gli stessi limiti e gli stessi errori di sempre, dalla prima alla settima giornata non si vedono miglioramenti, la squadra è molle, abulica, disordinata, confusa anche nell’eseguire le cose semplici, si sgretola alla prima difficoltà, gioca nervosa con il pallone che tra i piedi sembra esplodere come una bomba e quindi viene subito rilanciato via, chiaro segno di agitazione e poca consapevolezza nei propri mezzi. La squadra ha paura, paura di sbagliare, paura di tirare, paura di tentare una giocata e godere per una vittoria del genere non è giustificato.
Troppi i problemi in ogni fase del campo, tralasciando la prova di Reina che salva la faccia parando il rigore allo scadere, dal centrocampo in su regna l’imbarazzo, Kessiè gira a vuoto, Calhanoglu non si capisce con quale squadra giochi, Piatek sembra il fratello di dieci anni maggiore rispetto al bomber dello scorso anno, Suso scarta ormai più solo sè stesso con movimenti che persino i ragazzi delle giovanili riescono a prevedere. Meno male che ci pensa Leao col suo dinamismo e la sua spensieratezza a sistemare un reparto, quello offensivo, che definirlo tragico è fare un complimento.
Troppe cose da sistemare quindi, e troppo poco tempo per farlo. Giampaolo ha il compito di togliere la squadra dal pantano in cui si è inabissata consapevole che una rondine non fa primavera e che la vittoria di ieri, così per come è venuta, non deve di certo rallegrare, ma deve essere uno spunto per capire le mille cose che non sono andate per il verso giusto. Tolto il cuore e l’orgoglio, onestamente ieri sera di buono ho visto veramente troppo poco considerata la pochezza imbarazzante dell’avversario.
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Ventola e Zaccardo all’evento di Operazione Nostalgia
Nicola Ventola e Cristian Zaccardo, insieme ad Amelia, Pellissier ed Hubner hanno presentato le maglie dei raduni dei raduni Operazione Nostalgia.
Nel corso dell’evento, gli ex campioni della nostra Serie A si sono cimentati in sfide, quiz e hanno rilasciato qualche dichiarazione interessante su nazionale e mercato allenatori.
Indice
Ventola e i complimenti all’Inter
Nicola Ventola ha esaltato ai microfoni di Calciomercato.com l’Inter scudettata di Inzaghi:
“Un gioco che sinceramente penso di avere visto poche volte nella storia nerazzurra. In attacco, però, bisogna ampliare la rosa, aumentare il peso offensivo”.
Scamacca all’Europeo
Ventola, da ex attaccante, si espone sul prossimo numero 9 della Nazionale italiana all’Europeo:
“Sicuro andrei con Scamacca. Con chiunque discuta, tra cui i giocatori attuali, con cui noi parliamo, siamo d’accordo sul fatto che Scamacca sia quello che deve tirare fuori quel qualcosa in più, perché vediamo in lui caratteristiche importanti. Se continua così, di sicuro Spalletti ci penserà”.
Zaccardo sul Milan e Thiago Motta
Zaccardo si sofferma sulla situazione di Pioli e sul possibile erede al Milan:
“Conosco Pioli personalmente, è un gran signore. Come allenatore ha dato tanto al Milan, ha ancora un anno di contratto anche se sembra che le strade si possano dividere, probabilmente quest’estate, per il bene di tutti.
Nel caso dovesse andare via, l’allenatore che in questo momento sta facendo molto bene, anche se è di un’altra squadra, ma è ambito da tanti club, è Thiago Motta“.
Le date di ‘Operazione Nostalgia’
L’appuntamento con i raduni di ‘Operazione Nostalgia 2024‘ è per giorno 8 giugno a Salerno e 7 luglio a Novara.
Tantissimi gli ex campioni presenti, in attesa di ulteriori sorprese tra i convocati.
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Svolta sulla panchina, una voce clamorosa:” Conte è già del Milan”
Svolta sulla panchina rossonera? Una voce raccolta da Il Salotto del Kaiserjny lascia intendere quello da sempre scritto anche da noi di Calcio Style. Ma entriamo qui di seguito in dettaglio per spiegare la clamorosa informazione raccolta.
La questione Antonio Conte sta tenendo banco negli ambienti rossoneri, i tifosi invocano a gran voce il suo nome riconoscendo nel tecnico leccese probabilmente uno dei pochi in grado di raccogliere i cocci e portare la squadra alla vittoria durante la prossima stagione. La cocente sconfitta nel derby non ha fatto altro che acuire questa voglia di rivalsa nei confronti dei nerazzurri e la prossima stagione dovrà essere ben differente a quella attuale.
Il prossimo mercato, come scritto questa mattina, sarà di un certo livello e la priorità sarà quella di non sbagliare allenatore. Quindi, chi meglio di Conte per arrivare subito alla vittoria, mettendolo subito in condizione di fare bene?
A supportare la nostra tesi non possiamo non scrivere di una notizia rivelata da Il Salotto del Kaiserjny i quali, tramite il loro canale ufficiale Telegram, hanno raccolto una dichiarazione confidenziale di Costantino Coratti, ex collaboratore del tecnico leccese, il quale si sarebbe lasciato scappare queste parole:” Conte è già del Milan“.
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Radio Rai, lo sciopero stravolge la programmazione. Anche sul calcio
Un programma storico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, domani non andrà in onda. Il motivo? C’entra uno sciopero importante: anzi, due.
Domani il celebre programma radiofonico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, non sarà trasmesso. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la ragione di questa assenza è da attribuire a un doppio sciopero che determinerà cambiamenti nella programmazione sia televisiva che radiofonica.
La protesta è legata alla proposta di fusione tra la redazione sportiva di Radio Rai e quella televisiva di RaiSport, coinvolgendo anche Gr Parlamento e Rai Parlamento.
Nella giornata di domani non verranno trasmesse né le partite di Serie B né quelle di Serie A, inclusi i match Juventus-Milan alle 18 e Lazio-Verona in serata. Anche la radiocronaca della Sprint della MotoGP da Jerez subirà una pausa forzata.
Sciopero Radio Rai, il punto di vista del caporedattore Filippo Corsini
Questo il commento di Filippo Corsini, caporedattore centrale: “Togliere l’informazione sportiva a Radio Rai è un fatto epocale. Noi non siamo contrari per principio alla cosa, ma chiediamo un confronto con l’azienda per capire le motivazioni. Se dobbiamo parlare di sinergie, parliamone.
Radio e Tv sono diverse, binari paralleli, negli anni noi abbiamo acquisito una storicità del nostro essere. Ora non capiamo il senso di questo cambiamento. Abbiamo sempre trasmesso tutto, dalla Serie A alle Coppe europee, dal Sei Nazioni alla F1, dalla moto al ciclismo, perché i nostri diritti costano meno e ci sono sempre stati garantiti. Sarò sempre aziendalista, ma non spegnerò io Tutto il calcio: se dobbiamo cambiare spiegateci il perché”.
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