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Fiorentina: TOP & FLOP del girone di ritorno
A campionato concluso, è tempo di dare le dovute valutazioni in casa Fiorentina. Dopo 38 giornate, quindi, è possibile stilare una lista definitiva dei migliori e peggiori di coloro che quest’anno hanno rappresentato sportivamente la città di Firenze che, anche se per poco, è stata vicina ad sprofondare in Serie B. Un anno molto lungo, dal cambio allenatore, passando da Stefano Pioli a Vincenzo Montella, fino alla cessione avvenuta solo pochi giorni fa all’italo-americano Rocco Commisso.
TOP
Pietro Terracciano 7:
Arrivato in prestito al posto di Dragowski, viene impiegato due gare, contro Lazio e Cagliari, dove, in particolare nella prima, sfodera parate spettacolari. Presente quando serve.
Vincent Laurini 6:
Fa il compitino ma lo fa bene. A parte qualche sbavatura, si impegna come pochi.
Voto intero campionato: 6
Nikola Milenkovic 6:
Con l’infortunio di Pezzella a febbraio, si alterna con Ceccherini in mezzo alla difesa ma non sembra più quello di prima. Infatti, la squadra in generale nel girone di ritorno ha iniziato a prendere goal con una regolarità incredibile e spesso la colpa è stata anche sua, forse perché distratto da situazioni di mercato. A differenza di molti altri, con l’arrivo di Vincenzo Montella ritorna ai vecchi livelli, segnando addirittura un goal allo Juventus Stadium.
Voto intero campionato: 6,5
German Pezzella 7:
Non preciso come nella prima parte, ma è proprio da gennaio che si vede il suo vero spirito da capitano. Sempre a incitare la squadra, sempre presente, anche con la mascherina. Da un lato, i tifosi non scorderanno la partita contro il Napoli dove il difensore argentino decise di rimanere in campo infortunato per aiutare i suoi compagni. Dall’altro, però, lo stesso giocatore prese le difese del mister Stefano Pioli quando fu incolpato dalla società per non aver ottenuto i risultati desiderati.
Voto intero campionato: 7+
Federico Ceccherini 6:
Sicuramente meno preciso dei suoi primi mesi viola, però si fa valere on grande determinazione. Da tenere.
Voto intero campionato: 6+
David Hancko 6:
Ritorno con due presenze contro Chievo e Juve, se la cava.
Bryan Dabo 6,5:
A causa anche degli impegni più ravvicinati, Pioli lo comincia a mettere più spesso, giocando sia da mediano ma anche da terzino. Con l’arrivo di Montella, neanche a dirlo, diventa titolare fisso e prende il posto ad uno spento Benassi.
Voto intero campionato: 6,5
Federico Chiesa 8:
Pronti via e 2 goal al Torino in Coppa Italia. Poi si ripeterà con 2 centri al Chievo che regaleranno una soffertissima vittoria ai viola. Subito dopo, sempre in Coppa, tripletta alla Roma e goal all’Atalanta, forse nella sua miglior partita in maglia viola. Dopo un momento di digiuno riprenderà a segnare a Cagliari, finendo per giocare a calcio da solo in mezzo al deserto.
Voto intero campionato: 8-
Kevin Mirallas 6,5:
Da gennaio neanche un goal per l’attaccante belga, ma tanta corsa e spunti interessanti, tra cui un assist a Muriel per l’1-1 contro la Lazio.
Voto intero campionato: 6,5
Luis Muriel 7:
Partenza col botto: 2 goal bellissimi contro la sua ex Sampdoria, di cui uno bevendosi letteralmente di Tonelli e l’altro partendo dalla difesa alla Salah contro la Juventus. Si ripeterà subito dopo contro il Chievo, finendo con altre 3 reti in campionato più altre 3 in Coppa contro Roma e Atalanta. Da riscattare.
FLOP
Alban Lafont 5:
Seconda parte della stagione insufficiente, si salva con il buon voto del girone d’andata. Grande involuzione per il portierino francese che, invece di fare un passo avanti, ne fa due indietro. Infatti, il numero 1 viola alterna parate sublimi a errori – soprattutto in uscita – molto gravi, cosa che in Italia non puoi permetterti di fare. Per fare un esempio, ha regalato un goal a De Roon nella semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Atalanta uscendo male su corner e, ancora peggio, al ritorno non blocca un tiro veramente innocuo del Papu Gomez, regalando di fatto il passaggio del turno ai bergamaschi.
Voto intero campionato: 6
Vitor Hugo 5:
Non quello di prima. Pesano gli errori contro Sampdoria e Atalanta, partita nel quale viene letteralmente umiliato da Josip Ilicic. Successivamente, non ritrova la forma migliore tanto che con Montella finirà ai margini.
Voto intero campionato: 6,5
Cristiano Biraghi 4,5:
Troppo sicuro del posto da titolare, si lascia trascinare dagli altri compagni nel finale di stagione, risultando sempre più inutile e poco voglioso. Anche lui del gruppo ‘viziati’ rimasti fedeli a Pioli.
Voto intero campionato: 6-
Jordan Veretout 4:
Che delusione! Forse il giocatore che più si è involuto in questa Fiorentina: siamo onesti, queste non sono le sue qualità, lui da tempo ha trovato un accordo con il Napoli e non sta più giocando. Adieau, Firenze ha visto di molto meglio.
Voto intero campionato: 5,5
Marco Benassi 5:
Ha il merito di correre sempre tanto, recupera qualche pallone, però è sempre impreciso e non sfrutta più il suo vero punto di forza: il goal. Vedremo se resterà anche l’anno prossimo.
Voto intero campionato: 6
Gerson 3:
Il disastro in formato persona. Giocatore veramente inguardabile, al limite dell’indecenza, da rimandare subito indietro.
Voto intero campionato: 4
Christian Norgaard 5:
Anche nella seconda parte dell’anno pochissime presenze e, a differenza del primo, fatte sottotono.
Voto intero campionato: 5,5
Edimilson Fernandes 5,5:
Un pò macchinoso, nel giro di un mese segna due bellissimi goal ad Udinese e Spal, dimostrando di avere anche un importante forma fisica. Anche lui finisce nel dimenticatoio.
Voto intero campionato: 6–
Marko Pjaca 4:
C’è poco da dire. Quando entra è inesistente, anche se prova sempre a farsi vedere. Stagione veramente sfortunata, complici i problemi alla schiena nei girone d’andata e, soprattutto, della rottura – l’ennesima – del crociato.
Voto intero campionato: 4+
Giovanni Simeone 5:
Forse i tifosi mi prenderanno per pazzo, ma io ho visto un giocatore che, nonostante non abbia quasi mai inquadrato la porta, si è sacrificato tanto in zona offensiva. Basti pensare a partite come contro l’Atalanta, nella quale ha dato via all’azione del 3-3 di Muriel, o a quella contro l’Inter e contro la Lazio. I goal sono gli stessi, ovvero 4 come all’andata, di cui 2 contro la Roma in Coppa Italia, 1 alla Spal – tra l’altro bellissimo partendo praticamente dalla difesa – più l’ultimo segnato al Torino.
Voto intero campionato: 4,5
All. Stefano Pioli 4:
Fa la vittima dimettendosi per un comunicato in cui i Della Valle, direi anche giustamente, lo hanno ripreso per la mancanza di gioco e di risultati. Lascia la squadra in un momento delicato, facendola sprofondare nelle gare successive, in quanto tutti troppo legati a lui. Prima di ciò, errori imperdonabili, come la marcatura di Vitor Hugo a uomo su Ilicic e, tanto per citarne un’altra, si ripete a Bergamo mettendo Milenkovic, sempre a uomo, su Gomez. Nel complesso, ha la colpa di non aver mai dato in due anni un gioco alla squadra.
Voto intero campionato: 5-
All. Vincenzo Montella 5:
Non ha colpe, si ritrova la maggior parte della rosa contro, ma già dalla partita contro il Bologna si rivedono sprazzi di gioco, così come a Torino contro la Juventus. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, la squadra sprofonda nell’abisso. In totale 2 pareggi e 6 sconfitte.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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