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Fiorentina, tegola Nico Gonzalez! I tempi di recupero
Tramite un comunicato stampa, diramato attraverso il proprio sito ufficiale, la Fiorentina ha svelato l’entità dell’infortunio di Nico Gonzalez.
Il comunicato della Fiorentina
Peggio di così non poteva andare. L’argentino ha rimediato una lesione muscolare di secondo grado ai flessori della coscia destra. A renderlo noto è stata la stessa Fiorentina, tramite un comunicato sul suo sito ufficiale.
Di seguito, la nota del club gigliato:
❝ACF Fiorentina comunica che il calciatore Nico Gonzalez, a seguito dell’infortunio occorso nella gara di UECL con il Ferencvaros, ha riportato una lesione di secondo grado dei muscoli flessori della coscia destra. Il calciatore ha già iniziato il percorso riabilitativo e verrà rivalutato nelle prossime settimane. Il calciatore Alfred Duncan non è convocato per il persistere dello stato influenzale.❞

Nico Gonzalez: i tempi di recupero
Le probabili formazioni di Fiorentina-Hellas Verona.
Per questo genere di infortuni si tende a stimare un tempo di recupero approssimativo non inferiore ai 45 giorni. A meno di miracoli, l’ex-Stoccarda salterà sicuramente la Supercoppa Italiana.
Per fare maggiore chiarezza sull’entità del problema, è intervenuto il Dottor. Marcello Manzuoli. L’ex-medico della Fiorentina è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare il bollettino medico della sua vecchia squadra.
Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni:
❝Si tratta di una lesione importante, non banale. E’ un problema di una certa importanza e sarà necessario uno stop non breve: almeno tra i 30 e i 40 giorni per un rientro in gruppo. Normale averlo visto con le stampelle poiché inizialmente il dolore è forte, poi il risentimento si attenua e si può camminare senza. Ci sono tempi biologici per la riparazione dei tessuti. Il muscolo deve cicatrizzare e rielasticizzarsi. Occorre rispettare le tempistiche perché un rientro precoce può predisporre con maggiore probabilità a ricaduta. Servirà andarci cauti. I calciatori con caratteristiche di maggiore rapidità e velocità nei movimenti hanno maggiore sollecitazione muscolare e serve anche maggiore riguardo. Essenziale seguire poi le sensazioni del calciatore su quando potrà tornare a lavorare col muscolo.❞
Notizie
Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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