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Elliott, parla Furlani: “Il Milan come Real e Manchester”
Giorgio Furlani, nell’intervista riportata dal portale Calcio e Finanza, parla dell’arrivo al Milan, dei piani futuri e del progetto per il nuovo stadio.

Il Portfolio Manager del Fondo Elliott Giorgio Furlani ha rilasciato una lunga intervista inerente all’ambiente Milan, che è stata riportata dai colleghi di Calcio e Finanza.
Una delle prime domande riguarda l’arrivo al Milan del fondo speculativo: “Siamo partiti come finanziatori, dopo un anno però il Milan con la gestione della proprietà cinese era in difficoltà finanziarie. Siamo dovuti entrare e stabilizzare la barca. Abbiamo trovato una situazione disastrosa. Il club andava verso la bancarotta da un punto di vista della cassa, la situazione finanziaria era pessima.”
Il consigliere d’amministrazione del Milan continua rincarando la dose: “Abbiamo ricevuto la squalifica dalle coppe dall’Uefa, non c’era leadership né management e pure i risultati erano piuttosto brutti. Questa è la situazione che abbiamo trovato entrando nel Milan.”
Furlani: “Non esiste un progetto calcistico senza risultati sportivi”
Furlani, vista la brutta situazione, spiega da dove sono partiti per riportare il Milan in alto: “Abbiamo sviluppato così un piano intorno a due pilastri: la prima cosa i risultati sportivi, per me non c’è un progetto calcistico di successo che non parta dai successi sportivi. Poi serviva disciplina dal punto di vista economico e finanziario, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi.”
Prosegue poi così: “Abbiamo scelto un Ceo fantastico come Ivan Gazidis e con lui abbiamo trasformato il Milan e la strada è quella di andare verso la direzione di un media business in stile Real Madrid e Manchester United. Inoltre abbiamo cambiato la leadership sportiva per fare bene anche in campo.”
Il Portfolio Manager parla anche dell’importanza del progetto stadio: “Infine abbiamo spinto sul progetto stadio, San Siro è uno stadio storico ma non è un impianto del 2022. E’ un lungo progetto, all’inizio ci siamo detti “Milano non è Roma” ma in realtà la situazione è simile. Ci sono stati ritardi per il Covid, ovviamente. Progetto in mano a Comune che sta analizzando la situazione con i principali stakeholder.”
Continua dicendo: “È un progetto molto importante, lo stadio oggi non va bene. Dobbiamo avere la giusta infrastruttura per vendere la migliore esperienza ai tifosi. Cosa blocca ora? C’è una volontà politica limitata per andare avanti, ci sono diversi stakeholder che non vogliono andare avanti, è molto italiano amare le cose vecchie.”
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Furlani: “Abbiamo fatto scelte sbagliate”
Giorgio Furlani valuta l’operato dei primi anni: “In quattro anni di proprietà abbiamo fatto tante cose, alcune sbagliate soprattutto all’inizio, poi ne abbiamo fatte altrettanto di buone. Abbiamo fatto una inversione di rotta importante, considerando tutti i problemi che c’erano, avevamo comunque visto un enorme potenziale. Risultati e conti stanno andando sulla strada giusta, faremo forse ancora errori ma la direzione è quella corretta.”
Inoltre sulla possibilità di vedere azionisti di minoranza si esprime così: “La risposta breve è no, non ci abbiamo mai pensato. In molti ci hanno contattato perché avevano interesse nel club, ma finora non c’è mai stato nulla. Non abbiamo investito in termini di equity nelle casse del club nell’ultimo anno, non dovremmo farlo nemmeno a breve, la barca si è stabilizzata.”
Il consigliere d’amministrazione del Milan spiega anche i motivi dei mancati rinnovi di alcuni giocatori, tirando in ballo anche il nuovo portiere Mike Maignan: “Nel calcio molte scelte non vengono scelte dal punto di vista economico e analitico, questo abbiamo provato a fare. Ad esempio, sarebbe stupido da parte nostra trattenere i nostri asset a qualsiasi costo, ma bisogna essere oggettivi e avere piano B. E siamo contenti del nostro nuovo portiere.”
Infine si esprime così sulla Superlega: “Parlare del progetto non è la domanda giusta, la domanda giusta riguarda la struttura di una industria che perde soldi non solo per cattiva gestione ma anche perché la struttura non è corretta. Guardando alle telco o alle banche, se il regolatore vedesse che le maggiori società perdono soldi non sarebbe contento e prenderebbe decisioni a riguardo.”
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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World Sports Summit, Crouch e quella marcatura di Maldini
Il ricordo indelebile di Milan-Liverpool torna a vivere al World Sports Summit, con Peter Crouch che riporta alla mente la finale di Istanbul.
Il ritorno di un classico: Milan-Liverpool al World Sports Summit
A distanza di 18 anni, l’epica sfida tra Milan e Liverpool torna a far parlare di sé al World Sports Summit. Durante l’evento, l’ex attaccante dei Reds, Peter Crouch, ha ricordato con un sorriso la marcatura serrata subita nella finale di Istanbul dal leggendario capitano del Milan, Paolo Maldini. La partita, che è rimasta nella storia per il suo drammatico svolgimento e la spettacolare rimonta del Liverpool, continua a suscitare emozioni e risate tra i protagonisti di allora.
L’aneddoto di Crouch e la leggenda di Maldini
Peter Crouch ha raccontato come la difesa incrollabile di Maldini abbia reso quella notte del 2005 un ricordo indelebile. L’incontro tra i due al World Sports Summit è stato l’occasione per rivivere quei momenti con leggerezza, tra aneddoti e risate. La marcatura di Maldini è ancora oggi un esempio di maestria difensiva, e il suo nome continua a essere sinonimo di eccellenza nel mondo del calcio.

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Fonte: l’account X di Schira
18 anni dopo è ancora #Milan–#Liverpool al #WorldSportsSummit con l’ex bomber dei #Reds Peter #Crouch che si lamenta della marcatura arcigna nella Finale di Istanbul da parte dell’allora capitano dell’#ACMilan Paolo #Maldini. E giù a ridere
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Figo ed Evrà intervengono al World Sports Summit
Luis Figo e Patrice Evrà si incontrano al World Sports Summit, dimostrando che amicizia e lealtà possono superare le rivalità calcistiche.
Un Incontro tra Leggende del Calcio
Luis Figo e Patrice Evrà, due icone del calcio mondiale, si sono incontrati al World Sports Summit, un evento che celebra lo sport e promuove l’amicizia tra gli atleti. Nonostante i numerosi duelli sulla fascia che li hanno visti protagonisti in passato, i due ex calciatori hanno dimostrato che il rispetto e la lealtà fuori dal campo possono prevalere sulle rivalità del passato. Questo incontro è stato un momento simbolico di come lo sport possa unire le persone, indipendentemente dalle loro differenze.
Un Nuovo Capitolo di Collaborazione
Al summit, Figo ed Evrà non erano avversari, ma compagni che condividono una passione comune per il calcio e il desiderio di usare la loro influenza per il bene comune. La loro presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, sottolineando l’importanza delle relazioni positive tra gli ex avversari. Questo evento ha messo in luce come le leggende dello sport possano essere un esempio di unità e collaborazione in un mondo spesso caratterizzato dalla competizione.
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Fonte: l’account X di Schira
Quanti duelli sulla fascia, ma amicizia e lealtà fuori dal campo. Luis #Figo e Patrice #Evrà stavolta compagni e non avversari al #WorldSportsSummit
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— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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