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Decreto Crescita, Marotta duro : “ Un danno irrimediabile”
L’attuale AD dell’Inter è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dicendo la sua in merito all’abolizione del Decreto Crescita e mostrandosi particolarmente duro
Dopo che la proroga del Decreto Crescita è ufficialmente saltata, l’AD dell’Inter Beppe Marotta ha rilasciato alcune dichiarazioni molto dure in merito alla vicenda. Di seguito, vi riportiamo le sue parole:
“Nel momento in cui il calcio italiano sta risalendo il ranking europeo, nel momento in cui tre squadre italiane hanno partecipato da finaliste alle tre più importanti competizioni europee, nel momento in cui due club italiani parteciperanno al mondiale per club l’abolizione di questa agevolazione fiscale del decreto crescita rappresenta un autogol per il mondo del calcio e per l’economia del Paese”.
“Abolizione decreto gravissima”
“L’agevolazione fiscale rappresentava uno strumento per facilitare l’ingresso in Italia dei giocatori di chiaro interesse. Questo assolutamente oggi rappresenta invece un handicap. Di conseguenza ci sarà un impoverimento dal punto di vista della qualità del prodotto che il calcio genera. Non solo direttamente ma anche per l’indotto che riesce a produrre”.
“Bisognerà trovare accorgimenti, anche se non sarà facile. Sicuramente il danno prodotto sarà veramente irrimediabile. La competitività nostra nell’ambito europeo diminuirà e quindi ne risentirà anche il fenomeno domestico, perché chiaramente quando i grandi club sono in difficoltà ma anche i medi piccoli club non hanno assolutamente vantaggi”.
SE IL SUO MODUS OPERANDI CAMBIERÀ :
“In linea di massima si, perché chiaramente questo era uno strumento che facilitava l’ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse che potevano aumentare il livello qualitativo del calcio. E’ chiaro che la strategia sarà cambiata e che si dovranno trovare dei rimedi”.
AGEVOLAZIONE PER IL MADE IN ITALY ? :
“Assolutamente no. Il prodotto italiano non era certamente condizionato da questa agevolazione fiscale che favoriva l’ingresso di giocatori stranieri. Anzi, il fatto di avere giocatori di qualità permetteva ai nostri giovani di crescere in un contesto sicuramente di grande spessore e quindi assolutamente credo che il Made in Italy rappresentato dalle nazionali non troverà nessun vantaggio da questa abolizione”.

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Mattia Caldara, annunciato il ritiro a soli 31 anni
L’ex centrale del Milan Caldara, ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 31 anni. I troppi problemi fisici hanno determinato la sua scelta.
Una delle migliori promesse del calcio italiano di qualche anno fa, mette fine ad una carriera dove ha raccolto decisamente meno di quanto non potesse realmente fare.
Mattia Caldara ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato, a causa dei numeri infortuni che hanno caratterizzato il corso della sua breve carriera. Lui stesso ha dichiarato: “Un dottore mi ha detto che avrei rischiato di dover mettere una protesi alla caviglia”.
In questi anni si è comunque levato alcune soddisfazioni come vestire la maglia del Milan, dell’Atalanta e disputare 2 presenze con la Nazionale maggiore. La sua ultima stagione è stata in serie B con la maglia del Modena.

Milan, Italy, July 2022: The flag of A.C. Milan waving. Milan is a professional football club based in Milan, Italy. Fabric textured background. Selective focus. 3D illustration
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Il Monza vuole la promozione diretta: ecco l’idea per l’attacco
Il Monza guida la classifica di Serie B: non è un segreto la voglia di tornare subito nel massimo campionato per il club brianzolo.
Per dare il definitivo scacco matto al campionato, la squadra di Paolo Bianco deve trovare una prima punta top da affiancare agli attaccanti illustri già in rosa come Caprari, Keita Balde e Dani Mota Carvalho.
Petagna e Maric non sembrano convincere troppo il tecnico biancorosso e l’infortunio di Alvarez ha fatto alzare le antenne agli uomini mercato.
Nel mirino ci sarebbe l’attaccante polacco Filip Stojikovic come riporta Sky Sport De. Attaccante classe 2000 in forza Ks Cracovia, in questa prima parte di stagione nel massimo campionato polacco ha messo a segno 7 reti e fornito un assist in 14 partite. Stojikovic è un giocatore svizzero di origini serbe ed è legato all’attuale club fino al 2028.
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“I fischi non sono vergogna, ma amore”. La Russa risponde a Gattuso
Ignazio La Russa difende i tifosi: «I fischi non sono vergogna, ma un gesto d’amore per la Nazionale». Poi la battuta all’AIA: «Meno errori contro l’Inter».
Il presidente del Senato Ignazio La Russa è intervenuto oggi in Regione Lombardia durante l’evento “Il fischio che unisce – Costruire una cultura di rispetto nello sport”, ospitato al Belvedere Silvio Berlusconi di Palazzo Lombardia.
Un passaggio del suo intervento è stato dedicato alle recenti parole di Rino Gattuso, che dopo la gara della Nazionale in Moldavia aveva criticato i fischi di alcuni tifosi azzurri.
«In vista della speranza, questa volta, di andare al Mondiale, dobbiamo unirci e sostenere tutti la Nazionale», ha dichiarato La Russa. «Ma anche i fischi degli spettatori possono essere uno stimolo».
Il presidente del Senato ha poi aggiunto: «Finché non sono violente, le contestazioni non devono essere considerate eccessive. Non si può dire “vergogna” a un tifoso che fischia: bisogna ringraziarlo, perché anche quel fischio è figlio dell’amore che ha per la squadra».
La Russa ha invitato i tifosi ad avvicinarsi nuovamente alla Nazionale, «visto che speriamo che ce la faccia a qualificarsi al Mondiale». E ha concluso con un messaggio di equilibrio: «Rispetto assoluto per chi applaude, incoraggia o fischia. Tutti hanno diritto di esprimersi».
Chiudendo il suo intervento, La Russa ha ironizzato rivolgendosi al presidente dell’AIA: «Un occhio di riguardo per l’Inter, meno errori contro l’Inter che ne commettete troppi».
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