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Daniele Garbo commenta la 32 giornata
Si avvia alla conclusione la lunga maratona del campionato di Serie A, con l’Inter che aspetta soltanto di sapere quando dovrà avviare i festeggiamenti per la seconda stella, e con le altre big che lottano per aggiudicarsi la lunga corsa per i piazzamenti europei.
La stagione però non è ancora terminata per chi invece cerca a tutti i costi di rimanere nelle massima Serie. Di questo e di tutti i temi più importanti del nostra Serie A parleremo con il nostro Daniele Garbo nel consueto appuntamento.
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Direttore, per il Milan oltre al danno la beffa. L’Inter rischia di vincere seriamente lo Scudetto nel Derby..
“Bhe si, diciamo che questo credo sia un aspetto relativo. La squadra di Simone Inzaghi ha già vinto lo Scudetto da mesi, un po’ come il Napoli lo scorso anno, ed ora affronta una lieve flessione dovuta al risultato già ottenuto. Vincere lo Scudetto nel derby è sicuramente una motivazione maggiore per chiudere i giochi già nel prossimo turno, ma chiaramente se non sarà nella prossima giornata sarà solo questione di tempo.
Parliamo proprio di Milan: la squadra di Pioli regala sessanta minuti al Sassuolo e recupera il doppio svantaggio solo nelle battute finali. Distrazione da Europa League?
“I rossoneri credo siano alla fine di un ciclo. Stefano Pioli si gioca la conferma per la prossima stagione all’Olimpico contro la Roma in Europa League, e trovo che sia un peccato che un allenatore come Pioli si debba giocare la panchina così dopo un quarto posto, uno Scudetto e una semifinale di Champions League raggiunta dopo tempo immemore. La dirigenza rossonera sembra intenzionata a puntare su un altro profilo per dare una svolta al progetto. Quanto al match con il Sassuolo credo sia fisiologico un calo, vista la lunga striscia di ottimi risultati e l’importante impegno che li attende giovedì sera.”
Il Napoli pareggia a Frosinone e sprofonda sempre più lontano dalla zona Europa. Pesano come macigni gli errori sotto porta di Osimhen e il clamoroso errore di Alex Meret. Quali errori hanno pesato di più secondo lei?
“L’errore di Meret mi fa ammattire. C’è questa assurda tendenza a dover necessariamente partire dal basso, io credo che sia una ossessione assurda. Quando il portiere è in difficoltà bisogna rilanciare il pallone lontano, se non si riesce ad attuare la partenza dai difensori, quello di Meret non è un vero errore da portiere, è un errore da difensore o centrocampista, e diciamo che non hanno proprio gli stessi compiti. Quanto al Napoli possiamo dire, con probabile certezza, che le possibilità di giocare la prossima Champions League sono pressoché nulle, e che ci sarà bisogno di una ricchissima rifondazione dagli elementi più importanti, e da un allenatore che faccia sentire alla squadra il pericolo e che soprattutto riprenda a giocare il calcio che siamo abituati a vedere in terra partenopea sia in Serie A ma soprattutto in Europa.”
La Juventus pareggia un derby ai limiti della noia. Giuntoli è chiamato ad una grande impresa, da dove dovrà ripartire il dirigente bianconero?
“Sicuramente credo che il ciclo ci Massimiliano Allegri in panchina sia ormai arrivato al termine. Ci vorrà sicuramente un nuovo progetto tattico sotto la guida di un allenatore che porti nuove idee. Le voci portano a Tiago Motta che sta facendo molto bene a Bologna e sembra essere il profilo migliore su cui investire. Il problema però è rappresentato dal fatto che una squadra come la Juventus ha la necessità, per la sua storia, di non poter avere una progettualità che porta alla vittoria in due/tre anni, ma ha la necessità di tornare a vincere subito. Qui Giuntoli deve essere bravo a trovare un nuovo equilibrio rispettando i parametri economici.”
Il Bologna sembra aver smarrito la sua proverbiale voglia di vincere nelle ultime gare. Un altro pareggio che ha complicato il cammino verso l’Europa che conta. Qualificazione a rischio?
“Non direi. Siamo abituati a vedere un Bologna che domina in lungo e largo, un piccolo momento di flessione ci può stare. Contro il Monza la squadra non ha demeritato ha soltanto trovato un avversario solido e ha subito particolarmente la mancanza di un centravanti “alla Zapata” per fare un esempio pratico. Zirkzee è un ottimo calciatore ma non è un centravanti d’aria di rigore e certe partite possono essere risolte da un profilo di questo tipo.”
Passiamo all’altra parte della classifica: la lotta per restare in Serie A vede protagoniste tante squadre, al momento Lecce e Cagliari sembrano avere qualcosa in più..
“Sette pareggi nelle zone basse della classifica di Serie A ci fanno capire l’equilibrio che regna. Chiaramente ci sono pareggi che valgono di più e pareggi che valgono meno. Il Cagliari ha raccolto un punto, che vale una vittoria in casa dell’Inter rischiando anche di vincere, che unito alla grande vittoria casalinga contro l’Atalanta ha un peso specifico molto importante. Il Lecce ha vinto una partita nelle battute conclusive contro una diretta concorrente ed è l’unica delle zone basse che è riuscita a vincere, quindi questi tre punti proiettano i pugliesi in una posizione di classifica relativamente tranquilla. Capitolo a parte lo merita il Sassuolo che ha buttato via quattro punti in due partite che avrebbero potuto garantire un miglior piazzamento in classifica e la prospettiva di raggiungere la salvezza in maniera più rapida. Tutto è ancora aperto visto il sottile equilibrio che si è creato.”
Chiudiamo con una domanda sulla Nazionale: Luciano Spalletti sembra finalmente aver trovato il suo centravanti…
“Gianluca Scamacca è un ottimo prospetto e finalmente sta trovando continuità in una squadra forte con un allenatore che nel far esprimere talenti credo sia uno dei migliori su piazza. Ha segnato e fatto assist a Liverpool e a Verona è in uno stato di forma ottimale anche grazie alla mancata convocazione di Spalletti che l’ha spronato a dare di più. Lui lo ha capito e si è messo sotto, da vero professionista e i risultati si vedono. Speriamo di aver trovato il centravanti giusto per il nostro futuro.”
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Milan, distanze per Simic: non è un problema economico | La situazione
Milan, il rinnovo del giovane difensore è al momento in stand-by. Stando a quello che ci riferiscono, il suo non sarebbe un problema economico. Spieghiamo qui di seguito.
Distanze per il rinnovo di Jan-Carlo Simic. Il giovane difensore rossonero, in accordo con il suo entourage, ha preferito lasciare la situazione in stand-by, pronto a riprenderla tra alcune settimane.
Il motivo di questo stop non è prettamente economico. Ovvio, l’ingaggio verrà preso in considerazione, tuttavia il serbo vuole capire come si evolverà la situazione sulla panchina del Milan.
Sappiamo infatti che il giocatore non era troppo visto dal tecnico Pioli il quale lo ha utilizzato con il contagocce e solo in caso di forte emergenza in difesa. E, per dovere di cronaca, il ragazzo aveva risposto in maniera dignitosa sul campo, segnando pure una rete in campionato.
I discorsi siamo certi proseguiranno, ma come detto, Simic pretende garanzie soprattutto sul fatto di potere essere considerato una preziosa risorsa quale sulla carta è.
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Ranking UEFA, la Fiorentina sale di posizione: quattro italiane in Top20
Terminato il primo round delle semifinali delle coppe europee, la UEFA ha aggiornato il punteggio del ranking. Sale di una posizione la Viola.
La UEFA ha aggiornato il ranking dopo la tre giorni delle coppe europee. Ancora in corsa per un titolo 12 squadra di cui 3 italiane. Oltre all’Italia, anche la Germania ha tre squadre: Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen.
Conclusa l’andata delle semifinali, l’unica italiana ad avanzare di posizione solamente la Fiorentina, che è passato dalla 50° alla 49°. Ben quattro formazioni nostrane si trovano in top20.
Raking UEFA, la classifica aggiornata
1. Manchester City (Inghilterra) 148.000
2. Bayern Monaco (Germania) 144.000
3. Real Madrid (Spagna) 131.000
4. Paris Saint-Germain (Francia) 116.000
5. Liverpool (Inghilterra) 114.000
6. Inter (Italia) 101.000
7. Roma (Italia) 100.000
8. Lipsia (Germania) 97.000
9. Chelsea (Inghilterra) 96.000
10. Borussia Dortmund (Germania) 94.000
11. Manchester United (Inghilterra) 92.000
12. Barcellona (Spagna) 91.000
13. Atlético Madrid (Spagna) 89.000
14. Bayer Leverkusen (Germania) 88.000
15. Siviglia (Spagna) 84.000
16. Villarreal (Spagna) 82.000
17. Napoli (Italia) 80.000
18. Juventus (Italia) 80.000
19. Benfica (Portogallo) 79.000
20. Porto (Portogallo) 77.000
21. Atalanta (Italia) 76.000
48. Rennes (Francia) 43.000
49. Fiorentina (Italia) 40.000
50. Stella Rossa (Serbia) 40.000
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Guaio Juventus, Rugani a processo per guida in stato d’ebrezza
Il difensore della Juventus, Daniele Rugani, dovrà andare a processo per un’inconveniente successo in estate per guida in stato di ebrezza.
Daniele Rugani è attualmente coinvolto in un processo legale per guida in stato di ebbrezza.
L’episodio risale alla notte del 21 luglio 2023, quando Rugani fu fermato da una pattuglia della polizia locale a Torino, mentre era al volante della sua auto Maserati. Sottoposto all’alcoltest, risultò positivo per due volte con livelli pari al triplo del limite di legge per mettersi alla guida: prima 1,56 grammi di alcol per litro di sangue, poi 1,54. Di conseguenza, gli fu ritirata la patente e fu denunciato per guida in stato di ebbrezza.
La multa avrebbe potuto raggiungere i 9.000 euro, oltre ai due anni di sospensione dalla guida. Tuttavia, Rugani avrebbe potuto saldare il suo debito con la giustizia pagando 5.000 euro e, dopo due anni, la denuncia non sarebbe neanche comparsa sul suo certificato penale.
Invece, ha deciso di opporsi e il processo è iniziato il 2 maggio 2024 davanti al giudice Roberto Ruscello. Nonostante la richiesta dei legali del calciatore di scontare la pena con lavori di pubblica utilità, il giudice ha rigettato la richiesta di messa alla prova.
La prossima udienza è fissata per il 23 maggio 2024, e Rugani potrebbe intervenire in prima persona per fare valere le proprie ragioni.
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