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Chievo Verona: Pellissier dà nuovamente vita al club
Chievo Verona: il club veneto torna ad avere vita dopo il fallimento di due anni fa grazie alla sua bandiera Sergio Pellissier.

Sergio Pellissier
Di seguito il comunicato stampa del club veronese:
“Verona, 10 maggio 2024 – Una giornata storica, il marchio Chievo torna alla sua gente. È un secondo sogno che si avvera, per Sergio Pellissier ed Enzo Zanin, dopo la nascita nel 2021 del progetto calcistico FC Clivense, di cui sono – rispettivamente – presidente e vicepresidente.
Pellissier, già bandiera del Chievo Verona, primatista di presenze in Serie A, con 112 goal, “riconsegna” oggi – insieme a Zanin, ex portiere dello stesso Chievo della favola – il marchio A.C. Chievo Verona nelle mani e nei cuori di quanti lo hanno amato e hanno lottato in questi tre anni per dare vita ad un progetto nuovo e sano: FC Clivense, un progetto calcistico partecipato e condiviso da 800 soci.
Ce l’hanno fatta Sergio Pellissier ed Enzo Zanin: hanno mantenuto la promessa che era tra gli obiettivi del piano industriale di FC Clivense 2021-2029. Forti del supporto di tutti i soci e sponsor di FC Clivense che in queste settimane hanno fatto quadrato intorno alla società e l’hanno supportata nella condivisione di questo obiettivo.
L’apertura delle buste oggi, 10 maggio, alle ore 15 davanti al curatore; quindi, l’avvio dell’asta con la seconda offerente che questa mattina ha avanzato la sua proposta. Alle ore 15.20 la chiusura con esito positivo per Clivense che, pertanto, si aggiudica tutti i marchi appresi all’attivo del fallimento dell’A.C. Chievo Verona, costituiti dai marchi d’impresa marchio italiano n. 751606 “CHIEVO”; marchio italiano figurativo Chievo Verona n. 751607; marchio dell’Unione Europea Chievo Verona n. 2649994; marchio dell’Unione Europea Chievo Verona n. 005897897″.
Vi sono ora 90 giorni per chiudere tutto l’iter con il saldo della quota.
Sergio Pellissier, presidente FC Clivense
“In questi tre anni, da quel 13 agosto 2021 quando fondammo FC Clivense proprio in questi uffici, società che oggi milita in serie D, il nostro impegno è stato quello di ripartire e fondare un nuovo progetto con un gruppo di persone coeso, per bene, che quella favola del Chievo l’avevano vissuta e alla quale avevano dato una parte importante della loro vita. Ora, restituiamo a quelle persone, ai tifosi e a tutti i soci quel marchio. Il “nome” non fa il progetto – che c’è e si evolve – ma restituisce, a quella che a me piace chiamare famiglia, un patrimonio che è di tutti. Quale sarà il nome che sceglieremo da ora in avanti, quali i colori, quali gli scenari futuri: tutto sarà deciso in condivisione con i nostri soci. L’ho sempre detto: questa non è la società
di Pellissier o Zanin, è la società di tutti i soci Clivense. A loro, agli sponsor, a tutti i nostri tifosi va il nostro grazie. E in accordo con loro prenderemo le prossime decisioni”.
Enzo Zanin, vicepresidente di FC Clivense:
“La Clivense è dei cuori che battono per lei sia nella gioia della vittoria, sia nella pena della sconfitta. E oggi è la gioia della vittoria. L’acquisto dei marchi Chievo Verona è un obiettivo che abbiamo perseguito nella massima trasparenza con i soci, con i tifosi, con i nostri sponsor sostenitori. Con trasparenza, serietà e attenzione alla piena sostenibilità dell’operazione: questi i fari che guidano Clivense dalla sua fondazione, cui aggiungiamo lealtà sportiva ed etica del lavoro. Si aprono ora nuovi scenari, ma il progetto prosegue seguendo gli obiettivi posti dal piano industriale di Clivense: incrementare il numero delle squadre del settore giovanile, lavorare al rilascio della nuova APP per un coinvolgimento diretto e partecipato di soci e tifosi; con l’attenzione alla struttura e centro sportivo”.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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