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Chi è Michele Sbravati: nuovo dirigente della Juventus
Michele Sbravati, da 18 anni responsabile del settore giovanile del Genoa, si separerà dal club ligure nei prossimi giorni, per approdare alla Juventus.
Classe 1965, da 18 anni responsabile del settore giovanile del Genoa, Michele Sbravati si separerà ufficialmente dal club ligure nei prossimi giorni, per approdare alla Juventus. Il suo contratto con il Genoa scadrebbe nel 2025, ma le parti arriveranno a una rescissione consensuale per farlo firmare con i bianconeri.
Un nuovo inizio alla Juventus
Michele Sbravati, dopo 21 anni da dirigente del Genoa, arriva a Torino per diventare una figura cruciale all’interno del club bianconero. Affiancherà Giuntoli e avrà un ruolo importante nel settore giovanile, con l’obiettivo di lavorare in simbiosi con i giovani talenti, come ha fatto con successo negli ultimi anni, cercando di mantenere vivo il trend costruito dalla Juve.
Oltre 200 talenti scoperti
Sbravati vanta oltre 200 talenti scoperti che attualmente giocano tra i professionisti. Tra questi Perin, Ghiglione, Bani, Lovato, Cambiaso, Sturaro, Rovella, Mandragora, El Shaarawy, Pellegri e Zaniolo. Questi giocatori, scoperti abilmente durante la sua lunga carriera, hanno generato complessivamente 150 milioni di euro di plusvalenze. Alla Juventus, Sbravati ritroverà proprio Perin e Cambiaso: due dei suoi talenti più noti.
Sbravati, un vecchio amico di Giuntoli
La Juventus monitorava Sbravati già dai tempi di Paratici, tentando un’offerta che venne però rifiutata dal Grifone. Ora l’ex dirigente rossoblù ritroverà l’amico Giuntoli, con cui faceva coppia al centro della difesa nell’Imperia degli anni ’90. Questa amicizia potrebbe facilitare la collaborazione e la sinergia all’interno del club.
Juventus, Giuseppe Pipitò è il primo colpo
Sbravati dovrebbe aver già piazzato il primo colpo della sua carriera da dirigente bianconero. Si tratta del talento più cristallino del calcio italiano, ovvero Giuseppe Pipitò. Considerato uno dei migliori Under 14 in circolazione in Italia, è attualmente in forze al Palermo: dove gioca addirittura sotto età.
Gli esperti del settore avranno sicuramente sentito parlare di questo giovane prodigio. L’acquisto di Pipitò ricorda ai più romantici i tempi in cui la Juventus scopriva talenti esotici, come Paulo Dybala.

Juventus-Sbravati: conclusioni
L’arrivo di Michele Sbravati alla Juventus rappresenta un passo importante per il club bianconero, che punta a rafforzare ulteriormente il proprio settore giovanile. La sua esperienza e il suo occhio per i talenti saranno fondamentali per costruire una squadra competitiva e pronta. La Juventus tornerà a dire la propria nel calcio nazionale ed internazionale?
Gaetano Vernile
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Fiorentina, Vanoli in bilico: Paratici pensa all’ex tecnico della Juventus
Fiorentina, le prossime gara saranno decisive per Vanoli: le valutazioni di Paratici.
Il tecnico varesino chiamato a dare una sterzata alle sorti della Fiorentina raccogliendo l’eredità di Pioli non c’è riuscito. In sette partite Vanoli ha raccolto 5 punti, frutto di una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte. Appena meglio di Pioli che in 10 partite aveva raccolto la miseria di 4 pareggi.
Statistiche che stanno portando la Fiorentina dritta in Serie B.
All’orizzonte ci sono le ultime due sfide del girone di andata: Cremonese al Franchi e Lazio all’Olimpico saranno decisive per il futuro di Vanoli, che comunque non sembra convincere l’ex ds juventino.
La Fiorentina, dopo Pioli e Vanoli, non vorrebbe mettere un altro tecnico a libro paga. Paratici vorrebbe, se possibile, prendere un altro tecnico valido anche per il futuro, non un altro traghettatore.

IGOR TUDOR INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il nuovo dirigente, scrive la Nazione, proverà a trovare un accordo con Pioli e lo stesso Vanoli, per una soluzione che permetta a tutti di avere mani libere, con una transazione.
L’idea di Paratici sarebbe quella di portare sulla panchina viola Igor Tudor, che potrebbe svolgere il ruolo di traghettatore e tecnico del prossimo futuro viola.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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