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Champions: Napoli-Liverpool 1-0, azzurri impeccabili
Ieri sera al S.Paolo si è svolta la partita tra Napoli e Liverpool, seconda della fase a gironi della Champions League, conclusasi con una vittoria straripante degli azzurri non nel punteggio ma nel gioco. E’ stata soprattutto la serata di Carlo Ancelotti che ha sorpreso tutti schierando un inedito 3-5-2, che prevedeva le marcature di Maksimovic su Manè, Albiol su Firmino e del sontuoso Koulibaly su Salah, lasciando a Mario Rui licenza quasi esclusiva di offendere.
Una prestazione esaltante
In questo modo Gli azzurri hanno annichilito i vice-campioni d’Europa , i quali non hanno mai avuto vere occasioni da gol. Il ritmo, la concentrazione, la determinazione di tutta la squadra partenopea, esaltati dal pubblico del S.Paolo, sono stati tali da sciorinare una prestazione esaltante e convincente anche dal punto di vista tecnico-atletico. Anche a centrocampo ed in attacco non vi è stata partita; in particolare si è, come sempre, distinto Allan che è andato sistematicamente a sottrarre il pallone ai reds a centrocampo, vincendo tutti i contrasti, e rilanciando l’azione.
Ancelotti batte Klopp 1-0
Ma quella di ieri è stata soprattutto la serata dell’allenatore napoletano, che ha dato una autentica lezione di tattica al bravissimo ( e sportivissimo ) collega Klopp, che ha ammesso di essere stato battuto sotto tutti i punti di vista.
Primo tempo
10’: Keità perde un pallone a centrocampo, parte il contropiede del Napoli, Milik passa a Callejion che smarca sulla destra l’accorrente Insigne che tira e sfiora il palo alla sinistra di Alisson ; grande occasione da gol
15’Paura per Keità: il giocatore dei reds accusa un malore che preoccupa non poco lo staff medico del Liverpool, così viene immediatamente sostituito, da Henderson.In seguito, trasferito al Cardarelli, si era temuto per un infarto, ma fortunatamente questa ipotesi è stata poi scartata dai medici del nosocomio, anche se lo stesso Keità ha trascorso la notte in ospedale per precauzione.
32’: Mario Rui crossa a centro area per Milik che si gira prontamente e tira bene verso Alisson, ma le leggera deviazione di Van Dijk, consente al portiere brasiliano una parata meno difficile
34’:Bella uscita di pugno di Ospina su Manè
Secondo tempo
47’:Entrataccia di Milner su Allan, l’inglese rischia seriamente il rosso!
49’: Albiol pesca Milik al limite dell’area dei reds , pronto e violento tiro del centravanti polacco e grande parata di Alisson
51’: Gran tiro di Fabian Ruiz che però non sorprende il portiere avversario
Il Napoli continua a pressare e a non dare spazio agli avversari
68’: entrano Verdi e Mertens per Ruiz e Milik
74’:Koulibaly crossa dalla sinistra per Callejion, tiro a volo e salvataggio di Gomez sulla linea di porta ad Alisson battuto
76’: Esce Milner ed entra Fabinho
81’: Zielinski sostituisce Hamsik
82’: Mario Rui crossa in area dei reds e il neo entrato Mertens anticipa Alisson ma sfortunatamente colpisce in pieno la traversa, sul rimpallo che ne segue Van Dijk anticipa Insigne.Napoli a un passo dal vantaggio!
88’:Dentro Sturridge per Manè
89’ Gol del Napoli: grazie al pressing continuo degli azzurri Callejion si libera sulla fascia destra e crossa rasoterra al centro, dove arriva Insigne a mettere alle spalle di Allison il gol della vittoria!
93’:Kassai fischia la fine delle ostilità nel tripudio del San Paolo.
Formazioni e voti
NAPOLI (3-5–2): Ospina (6,5); Maksimovic (7), Albiol (7), Koulibaly (8), Mario Rui (6,5); Callejon (7,5), Allan (8), Hamsik (7), Fabian Ruiz (6,5); Milik (7), Insigne (8). All.: Ancelotti.(8)
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson (7); Alexander-Arnold (6), Gomez (6,5), Van Dijk (6,5), Robertson (5); Milner (5), Wijnaldum (5), Keità (s.v); Salah (5), Firmino(5), Mané (5,5). All.: Klopp. (5)
Mertens (7), Verdi (6,5), Zielinski (6,5), Sturridge (s.v.), Fabinho (5)
Arbitro Kassai (5,5)
La conferenza stampa
Le dichiarazioni di Ancelotti post-partitaIl tecnico del Napoli ha sottolineato i meriti della squadra azzurra che era partita dall’idea di non lasciare l’impostazione del gioco al Liverpool, ha effettuato immediati recuperi palla e imposto il proprio ritmo. Ancelotti ha sottolineato i meriti di Maksimovic nella posizione di terzino destro, e la volontà iniziale di difendere a tre per lasciare Mario Rui libero di impostare a sinistra, ponendo in evidenza l’ampiezza e la qualità della rosa a sua disposizione.
Note di cronaca: un tifoso del Liverpool è stato accoltellato ad una coscia durante uno scontro che si è verificato in mattinata tra le opposte fazioni in centro città, mentre in serata alcuni hooligans hanno lanciato bottiglie rotte verso passanti ed auto, fortunatamente non ferendo nessuno.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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