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Allarme Suso: “ogni anno soffro di pubalgia”
É sicuramente uno dei giocatori rossoneri più criticati da inizio stagione a questa parte, i tifosi non accettano si vedere Suso trotterellare per il campo senza incidere. Il rovescio della medaglia è che lasciare in panchina un giocatore con le sue caratteristiche e la sua fantasia è sempre un rischio, basta infatti una sua giocata per cambiare le sorti di una gara e si è visto durante la gara casalinga contro la Spal quando entrato in campo nel secondo tempo ha pennellato una punizione perfetta che ha trafitto il portiere avversario regalando i tre punti alla squadra rossonera. Eppure da iniziò stagione è evidente che ci sia qualcosa che non vada, Suso viene impiegato nel ruolo che più predilige e cioè esterno di destra, ma nonostante questo non riesce a far ciò che tecnico e tifosi chiedono, ossia assist e gol.
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Il suo rendimento
Intervistato sull’attuale stato di forma, Suso è perfettamente consapevole di non stare rendendo come ci si aspetta, ma ribadisce il fatto di essere sempre molto concentrato e lavorare molto con la testa senza sentire molto i fischi dei tifosi e continuando a provare e riprovare le sue giocate consapevole che se ne va bene una può trasformarsi in un gol o in un assist. Ad inizio anno era stato provato da Giampaolo come trequartista e l’esterno rossonero conferma di poterci stare in quel ruolo anche se ovviamente si trova più a suo agio a destra.
Un problema che si ripete ogni anno
Un po’ a sorpresa Suso ammette di avere un calo di rendimento nel periodo novembre e dicembre dovuto ad un problema che purtroppo si presenta ogni anno, ossia quello della pubalgia. Dichiara infatti che quest’anno il problema si è riproposto addirittura prima rispetto agli altri anni, già a settembre quando contro la Lazio non ha giocato. Al momento paiono non esserci soluzioni, il male si presenta e viene gestito per quel lasso di tempo, poi una volta disinfiammato riesce nuovamente ad esprimersi al meglio nel periodo primaverile. Ovvio che una soluzione andrà trovata, giocare con un simile impedimento e magari con l’ausilio di antinfiammatori non è il rimedio.
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Milan, incassi in ascesa: 100 milioni di motivi per puntare sul merchandising
Con l’ingresso degli americani il Milan ha decisamente alzato l’asticella degli incassi, questo grazie anche all’intuizione di puntare forte sul lifestyle.
Milan, nell’anno 2023 sono arrivati ben 30 milioni di euro da iniziative legate al merchandising
Sfruttare al massimo e capitalizzare in modo estremo ogni risorsa legata alle iniziative commerciali è stato fin da subito uno dei mantra della proprietà alla guida del Milan.
Per rendere un’idea in maniera pratica, prima dell’arrivo della nuova proprietà l’incasso annuo dello store online era pari a 2 milioni di euro, mentre i negozi fisici di Milano nel 17/18 registravano incassi per 4 milioni.
Con l’avvento di Cardinale & co. la musica è cambiata drasticamente e i 14 milioni netti di incasso dall’online store sommati ai 16 milioni derivanti dai negozi fisici, sono lì a confermarlo. Ovviamente riportiamo solo i numeri della scorsa stagione.
Un incremento decisamente significativo se consideriamo poi che non è l’unico.
Il Milan infatti ha deciso di investire fortemente anche sull’immagine dei propri giocatori più significativi e i tratti che maggiormente li distinguono.
In questo senso la figura di Rafael Leao e la sua celebre esultanza da surfista si sposano perfettamente con l’idea di merchandising attualmente in atto ed è proprio lui infatti il testimonial perfetto per la nuova collezione d’abbigliamento streetwear lanciata proprio ieri.
Non è un caso infatti che la maglia numero 10 rossonera sia una delle più vendute, in quanto il portoghese è senza dubbio un’idolo e un’icona soprattutto per i tifosi del Milan più giovani.
Il più grande incremento deriva dalla fondazione del brand rossonero con famosi marchi di moda e cultura, che mira ad integrare maggiormente un pubblico più giovane e soprattutto più internazionale.
Questa intuizione, solo nell’ultima stagione, ha fruttato la bellezza di 30 milioni di euro a fronte dei 6 del 2018 legati allo stesso genere di iniziative.
Nei prossimi 5 anni la proprietà si auspica di poter più che triplicare gli incassi, per avvicinarsi sensibilmente ai 100 milioni.
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Torino, cosa vuoi diventare da grande?
Il Torino deve scegliere cosa vuole diventare
I Granata hanno pareggiato nel derby della Mole contro la Juventus e adesso deve scegliere la strada da intraprendere per il futuro. Salvo con molta distanza ma a ridosso della zona Europa, Ivan Juric ha costruito una macchina in grado di competere con tutti quanti. Un parco attaccanti veramente importante con un Duvan Zapata autore di 12 centri, seguito da Antonio Sanabria a 5. In porta Milinkovic-Savic garantisce una solidità difensiva incredibile con un Alessandro Buongiorno entrato nel giro della Nazionale.
A centrocampo il talento è molto: Raoul Bellanova, Mergim Vojvoda, Karol Linetty, Samuele Ricci ed un Ivan Ilic in grande spolvero. Nikola Vlasic sulla trequarti – un pochino sotto tono durante la partita contro la Juventus – sta regalando diverse gioie ai tifosi amaranto. Il patron Cairo medita se proseguire con l’attuale tecnico o meno, qualunque scelta venga fatta il potenziale in campo c’è.
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Conte al Milan? La risposta del tecnico:” Vediamo cosa succede”
Conte al Milan? Da diverso tempo noi di Calcio Style ne parliamo, ma alla vicenda andremo ad aggiungere una rivelazione fatta questa mattina da Andrea Longoni tramite il suo canale Youtube Milan Hello. Vediamo qui di seguito la situazione.
Continua a tenere banco la situazione di Antonio Conte come probabile allenatore del Milan. Noi di Calcio Style lo abbiamo scritto a gennaio, abbiamo raccontato di alcune cene galeotte in quel di Milano e di alcuni contatti con Zlatan Ibrahimovic, anche recentissimi.
Ma veniamo alla rivelazione di Andrea Longoni. Secondo quanto riferito dal giornalista, Antonio Conte era sabato scorso presente allo stadio a vedere la Juventus. Alla precisa domanda:” Ci sono possibilità di vederla al Milan la prossima stagione?” il tecnico leccese avrebbe risposto:” Vediamo cosa succede“.
Nostra considerazione, Conte avrebbe potuto rispondere con un no comment, oppure non rilasciare alcuna dichiarazione, oppure dire che si trattava di voci infondate. Vediamo cosa succede è una risposta che preclude che in fondo ci siano ampi margini di verità e che il tecnico stia appunto aspettando una risposta da parte del Milan.
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