Nazionale
Spalletti non è l’allenatore giusto per questa Nazionale
Dopo la disfatta in Norvegia, è tempo di domande vere: Spalletti è davvero l’uomo adatto per guidare un’Italia che rischia il terzo flop mondiale consecutivo?
La pesantissima sconfitta contro la Norvegia è solo l’ultimo crollo di un’Italia che ha smarrito tutto: anima, identità, voglia di lottare. E forse a mancare più di tutto è proprio chi dovrebbe trasmettere questi valori: Luciano Spalletti.
Il ct, da quando è arrivato, non ha mai davvero dato l’impressione di poter essere un condottiero per questi ragazzi. Perché allenare un club e allenare una Nazionale sono due cose profondamente diverse: serve molto più della semplice tattica, anche perché su questo, guardando il curriculum di Spalletti, c’è poco da dire.
Ma con i pochi giorni a disposizione, serve ben altro. Serve saper gestire uno spogliatoio, e su questo fronte il tecnico toscano ha sempre mostrato dei limiti: dai casi Totti e Icardi fino alla recente querelle con Acerbi. E serve anche saper scegliere, convocare e valorizzare i giocatori giusti.

LUCIANO SPALLETTI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Spalletti tra scelte discutibili e rigidità tattica
Con tutto il rispetto per Coppola, che all’esordio è stato tra i migliori in campo, non convocare Gianluca Mancini, protagonista assoluto in una delle difese meno battute d’Europa, è inspiegabile. Dopo il no di Acerbi e l’infortunio di Buongiorno, Mancini era l’uomo giusto per caratteristiche, personalità, carattere e leadership.
E poi c’è la questione tattica. Spalletti sembra incastrato in un’idea di difesa a tre che non gli appartiene, forse per cercare di esaltare quei giocatori di Inter e Atalanta che nei propri club, con questi sistemi, hanno costruito i successi degli ultimi anni.
Ma Spalletti non è né Inzaghi né Gasperini. Non perché sia meno bravo, ma perché il suo gioco è diverso e in questo contesto non funziona. In un’Italia che pecca di qualità, servirebbero invece giocatori in grado di creare superiorità numerica, come Orsolini, che in pochi minuti ha dribblato più di tutti gli altri messi insieme.

LUCIANO SPALLETTI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’uomo sbagliato nel momento più delicato
Anche dietro si insiste su scelte incomprensibili, come Di Lorenzo braccetto: un adattamento forzato e inefficace, visto che il capitano del Napoli non eccelle né nell’uno contro uno né in marcatura. Ecco perché serve un cambio di passo, di mentalità, di guida.
Non che Spalletti sia l’unico colpevole, le responsabilità vanno distribuite, anche verso i vertici federali, Gravina in primis, ma è ormai evidente che qualcosa non va.
Questa Italia non ha anima, non ha guida, non ha un’identità. E la realtà, per quanto dura da accettare, è solo una: Luciano Spalletti, oggi, non è l’uomo giusto per guidare questa Nazionale. E continuare a far finta di niente potrebbe costarci il terzo Mondiale consecutivo da spettatori.
Nazionale
Atalanta, Bonucci alla New Balance Arena per osservare tre giocatori
L’assistente di Gattuso, Leonardo Bonucci, presente alla New Balance Arena per osservare diversi talenti in vista della Nazionale Italiana.
Bonucci, un osservatore d’eccezione alla New Balance Arena
La partita tra Atalanta e Chelsea, svoltasi alla New Balance Arena, ha visto tra i suoi spettatori un ospite d’eccezione: Leonardo Bonucci, l’assistente di Rino Gattuso. La sua presenza non è passata inosservata, in quanto era lì per monitorare alcuni talenti in prospettiva della Nazionale Italiana. Tra questi, i nomi di Marco Carnesecchi, Raoul Bellanova, Honest Ahanor e Gianluca Scamacca erano sotto la lente d’ingrandimento.
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Fonte: l’account X di Schira
Rino #Gattuso’s assistant (Leonardo #Bonucci) is tonight at New Balance Arena to watch the game between #Atalanta and #Chelsea to monitore Marco #Carnesecchi, Raoul #Bellanova, Honest #Ahanor and Gianluca #Scamacca for Italy National Team. 🇮🇹
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Nazionale
Roberto Baggio: “La gente aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
Roberto Baggio spera in un ritorno dell’Italia ai Mondiali, sottolineando l’importanza per i tifosi e la passione che nutrono per il calcio.
L’appello di Roberto Baggio per l’Italia
Roberto Baggio, una delle icone indimenticabili del calcio italiano, ha espresso i suoi sentimenti riguardo al desiderio di vedere l’Italia tornare a competere nei Mondiali. Il divin codino ha dichiarato: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”. Queste parole risuonano come un appello accorato non solo alla squadra, ma anche a tutto il movimento calcistico italiano, affinché si lavori sodo per riportare la nazionale azzurra sul palcoscenico mondiale.
L’importanza del ritorno ai Mondiali
Il ritorno dell’Italia ai Mondiali non rappresenta solo un traguardo sportivo, ma anche un simbolo di rinascita e orgoglio per tutti i tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra. La mancata partecipazione alle ultime edizioni ha lasciato un vuoto profondo nel cuore degli appassionati, e le parole di Baggio riflettono perfettamente questo sentimento collettivo. L’Italia ha una lunga tradizione di successi nei Mondiali, e il desiderio di tornare a vivere quei momenti di gloria è forte tra i tifosi.
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Fonte: l’account X di Schira
Roberto #Baggio: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
Nazionale
Italia, Materazzi: “Meritiamo la qualificazione. Per molti sarebbe un riscatto”
Marco Materazzi è stato intervistato dalla FIFA a poche ore dal sorteggio dei gironi per i Mondiali. Ecco riportate le sue parole sull’Italia.
Italia, le parole di Materazzi
“Noi italiani manchiamo da due edizioni, questa volta abbiamo necessità di andare al Mondiale, perché l’Italia ne ha vinti quattro ed è giusto che una Nazionale così forte aspiri a giocare la fase finale della competizione”.
“Ce lo meritiamo ma dobbiamo anche essere bravi a crescere sotto tutti i punti di vista e non rimanere indietro. Purtroppo se fallisci due Mondiali, vuol dire che hai sbagliato qualcosa. Quindi devi cercare di migliorare, guardare anche cosa stanno facendo gli altri, per migliorare e arrivare ai Mondiali. Per noi italiani è fondamentale qualificarsi perché è noto che il calcio è molto importante e popolare in Italia. Ha tantissimi tifosi, sia in Italia che all’estero, e soprattutto qui in America. Speriamo di andare ai Mondiali perché tutti noi, anche noi tifosi o ex leggende dell’Italia, ci aspettiamo di essere ai Mondiali. Penso che daremo tutto per arrivarci perché, come ho detto, sono ormai dieci, dodici anni che non partecipiamo, e questa è una grande sofferenza per l’Italia”.

LA CONCENTRAZIONE DI GENNARO GATTUSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Ho avuto l’esperienza di giocare a un Mondiale in Germania, dove c’erano tantissimi italiani, e so quanto dimostrino il loro sostegno, perché, come ci sono emigranti di molti anni fa, ci sono famiglie che parlano una specie di dialetto italiano. Quindi, per loro, sarebbe davvero un modo per riscattarsi se l’Italia arrivasse alla Coppa del Mondo e magari riuscisse anche a vincerla, perché l’ultima volta che abbiamo giocato qui una Coppa del Mondo abbiamo perso in finale e tutti si aspettano un’Italia forte, che possa arrivare il più lontano possibile”.
Finisce qui l’intervista a Marco Materazzi, che si è espresso ai microfoni della FIFA.
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