Nazionale
Raiola, agente Bonaventura: “Gli è stato tolto un sogno”
Enzo Raiola, procuratore di Giacomo Bonaventura, torna sul tema pre-convocati in vista dell’Europeo dicendosi sorpreso dalla esclusione del suo assistito.
Raiola: “Bonaventura è rimasto esterrefatto”
Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha diramato recentemente la lista dei pre-convocati in vista dell’imminente impegno a Euro2024 che si terrà in terra tedesca.
Sono tanti, ovviamente, i giocatori rimasti fuori dalla lista dei 30 e come (quasi) sempre accade, non mancano le sorprese.
Si va da Carnesecchi (Atalanta) a Gatti (Juventus), da Biraghi (Fiorentina) a Locatelli (Juventus), passando per i vari Colpani (Monza), Politano (Napoli), Immobile (Lazio) e Lucca (Udinese), senza dimenticare Giacomo Bonaventura (Fiorentina).
Proprio di quest’ultimo è procuratore Enzo Raiola, che intervistato da Tuttosport ha parlato del tema convocati e dello stato d’animo del proprio assistito:
“Jack era esterrefatto, ma è un ragazzo così intelligente che ha già dimostrato di essere un campione nei 90′ di Cagliari-Fiorentina, lui eccelle sia in campo che fuori. La scelta di Spalletti non riesco a capirla, lo considero una persona di livello ma la decisione di non convocarlo non penso sia frutto solo della sua volontà: poi magari mi sbaglio.”
A onor del vero, il ct azzurro ha sempre avuto grande considerazione per il jolly della Fiorentina, tanto da definirlo il Bellingham d’Italia per la sua freddezza in zona gol e la sua duttilità, per questo la sua convocazione pareva solo una formalità.
“Il ct ha sempre parlato bene di lui, e Giacomo si aspettava di andarci all’Europeo, gli è stato tolto un sogno e ci è rimasto male“, ha proseguito Raiola.
A 35 anni, per Bonaventura questa è stata, verosimilmente, l’ultima occasione per poter partecipare ad un grande torneo con la propria Nazionale.
Nazionale
Italia, Buffon: “La nostra forza è il gioco e su Spalletti…”
Il capo della delegazione italiana Gianluigi Buffon ha parlato da Casa Azzurri, dopo il match vinto dalla nazionale contro l’Albania.
Italia, le parole di Buffon
Di seguito le parole dell’ex portiere della Juventus e capo della delegazione italiana Gianluigi Buffon, rilasciate da Casa Azzurri relative al match di ieri sera vinto dall’Italia sull’Albania, nella gara inaugurale di Euro 2024:
“Abbiamo dimostrato di essere una nazionale equilibrata che ha consapevolezza, con un inizio choc che poteva destabilizzare anche un certo tipo di convinzione abbiamo proseguito a giocare a macinare gioco, come ha detto il mister la nostra forza è quella di aggrappaci al gioco, abbiamo meritato ampiamente la vittoria.
Il mister cerca sempre di trarre il massimo da quello che ha a disposizione, a volte utilizza il bastone a volte la carotina, penso siano degli strumenti inevitabili quando devi ottenere il massimo dai ragazzi”.
La mancanza di cattiveria?
C’è il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, dipende come lo vuoi vedere: ieri bisogna porre l’attenzione sullo svantaggio e sulla serenità su cui siamo riusciti a rimediare, questo è stato il segnale più forte da prendere, poi c’è qualcosa da perfezionare, con un più di cinismo e rabbia probabilmente non avremmo rischiato al 90esimo di veder sfumare una vittoria fondamentale”.
Nazionale
Italia, Sacchi: “Siamo un squadra con carattere. Sulla Spagna…”
La leggenda del calcio italiano Arrigo Sacchi ha parlato ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, analizzando il debutto dell’Italia a Euro 2024.
Italia, le parole di Sacchi
Di seguito le parole della leggenda del calcio italiano Arrigo Sacchi, rilasciate a La Gazzetta Dello Sport, in merito all’esordio di ieri sera dell‘Italia a Euro 2024 con l‘Albania:
“Non si poteva pretendere di più dall’Italia, visto il poco tempo a disposizione per prepararsi in vista di questo Europeo. Era la prima partita, prendiamo il risultato, che è buono, e cerchiamo di analizzare gli errori commessi con l’umiltà necessaria.
La partenza è stata orribile, con quella rimessa laterale sbagliata da Di Marco e il conseguente gol dell’Albania, però dopo siamo riusciti non solo a restare in piedi, ma anche a costruire azioni su azioni e a ribaltare il punteggio.
Questo è un segnale chiaro: la reazione c’è stata, vuol dire che il gruppo ha valori morali sui quali si devono poggiare le fondamenta del progetto. Non è mica semplice andare sotto dopo pochi secondi e non abbattersi.
Questo aspetto caratteriale va sottolineato, perché alla lunga la questione psicologica risulta determinante in un torneo lungo come questo Europeo.
L’aspetto che va particolarmente curato è quello del pressing. Non ne facciamo, quando il pallone ce l’hanno gli avversari noi rinculiamo.
No, si deve invece fare un passo in avanti, aggredire, azzannare l’avversario. Una squadra come l’Albania non bisogna farla giocare. Ecco dove Spalletti, che conosce bene l’importanza del pressing nel calcio moderno, lavorerà nei prossimi giorni.
Ma tutto il gruppo deve muoversi in sincronia, ci si difende e si attacca in undici. Se non pressiamo contro la Spagna, nella prossima partita, quelli il pallone non ce lo fanno
neanche vedere”.
Nazionale
Italia, Spalletti: “Siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano”
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara d’esordio ad Euro2024 contro l’Albania.
Luciano Spalletti, ct dell’Italia, è intervenuto direttamente da Casa Azzurri in Germania per presentare la gara d’esordio degli azzurri ad Euro2024 contro l’Albania, nella prima gara del girone B con Spagna e Croazia.
Italia, le parole di Spalletti
Quali sono le sue emozioni? Quella di domani sarà una gara tosta
“L’emozione da un punto di vista personale è tanta, ma col passare delle ore diventa sempre di più un’emozione che non porta tensione ma felicità, è una emozione fantastica perché sì è in un posto meraviglioso per giocarsi una gara bellissima. Poi la gara è insidiosa, sono d’accordo. Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra e giochiamo contro giocatori che conoscono molto bene il nostro calcio e hanno qualità, ce l’hanno fatto vedere nel nostro campionato. Sarà una partita tosta”.
Donnarumma potrebbe essere ceduto dal PSG dopo l’arrivo di Safonov, cosa ne pensa?
“Il mio giudizio è che se a Donnarumma lo fanno uscire dal PSG troverà una squadra più forte. Non credo il livello di Donnarumma vada a scadere così. Poi lui deve essere bravo perché in Italia abbiamo portieri fortissimi, tra cui Vicario e Meret. E’ tutto molto bello e corretto avere a che fare con campioni di questo livello”.
Quali sono le sue aspettative in questo torneo? Riuscirà a far vedere il suo calcio in questo Europeo?
“E’ vero che a volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa, però poi le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono i risultati di alcune partite che sono il contrario rispetto a come avrebbe voluto lo sviluppo della partita stessa. Voler far vedere sempre il tuo brand di calcio diventa importante, ma a volte ci sono anche gli avversari e non ci si riesce. Ma io sono convinto che la nostra squadra riuscirà a far vedere cosa vuole fare. Il calcio è un assieme che non riguarda solo gli undici giocatori in campo, ma anche i 60 milioni di tifosi a cui chiediamo di giocare con noi ed essere sul rettangolo di gioco”.
Può parlarci delle regole sui videogiochi date alla squadra?
“A volte mi dispiace dover venire qui a commentare cose che non ho detto. Ciò che a me interessa è che di notte si dorma, io non permetto che di notte la squadra stia sveglia e arrivi poi all’allenamento non riposata. Tutto qui. Noi abbiamo creato una sala giochi dove ci sono due PlayStation bellissime e anche io ci ho giocato. Però poi lo fanno negli orari corretti: è giusto secondo voi giocare fino alle 3-4 di mattina? La notte si dorme meglio, ci sono psicanalisti e medici che lo dicono. Dobbiamo avere uno stile corretto, tutto qui. Io non ho detto che non si può giocare alla PlayStation, ma solo che non si può stare svegli fino alle 3-4 di mattina”.
La squadra è pronta per affrontare con personalità questo esordio? Chi giocherà al posto di Acerbi?
“Intanto c’è da dire che noi siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino veniva fuori di casa col pallone sotto braccio e rientrava la sera con la faccia stanca, la maglia sudata e le ginocchia sbucciate. Noi siamo degli eroi, dei giganti. Mettere tutto vuol dire anche mettersi questa corteccia, questa scocca, per una squadra che non soffre il livello del torneo, l’ambientazione. I giganti e gli eroi non hanno timore di andarsi a giocare una partita di calcio, dentro questi allenamenti qui si va a respirare tutta quell’area corretta per mettere dentro queste cose, gli ingredienti che ci vogliono per essere del livello che tutti gli italiani vogliono.
Al posto di Acerbi? Mancini è uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro. L’esser costretto a decidere ti aiuta, però anche Bastoni può essere un leader. Poi gente come Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare e giocare a livello top, gli si legge negli occhi: sono due ragazzi serissimi. Ma la verità è che noi abbiamo a che fare con una squadra serissima, in questi pochi giorni mi hanno fatto vedere il lavoro corretto perché loro riescono a percepire e a sorbire molte più cose rispetto a ciò che accade in un lavoro di club. Noi saremo quelli che vogliamo essere”.
Come sta Barella? E’ un dubbio o conteranno di più le sue sensazioni?
“Lui ieri ha fatto tutto, c’è oggi quando si rifarà un po’ di allenamento. Si ascoltano anche le sue sensazioni, lui ha già avuto un problemino simile e poi in quel caso lì ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta molto è il parere dei medici perché i calciatori vogliono sempre giocare. Però tutto a ieri sera lascia prevedere che lui sarà a disposizione”.
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