<p><strong>Il celebre conduttore radiofonico di <em>Rai Radio2</em> <a href="https://www.raiplaysound.it/programmi/ilruggitodelconiglio">Marco Presta</a>, tifosissimo giallorosso e insignito del titolo di “Cavaliere della Roma”, ha concesso ai nostri microfoni una lunga intervista sulla situazione della squadra capitolina.</strong></p>
<p>Di seguito, l’intervista rilasciata da Marco Presta<strong>, </strong>dove ha discusso l’inizio stagione della <a href="https://www.calciostyle.it/serie-a/roma-gasperini-e-il-secondo-allenatore-piu-anziano-deuropa-sarri-terzo-in-classifica">Roma</a>, il mercato estivo e le aspettative sulla nuova stagione.</p>
<h2>Le parole di Marco Presta</h2>
<p><strong>Che mercato è stato quello della Roma?</strong><br />
“Direi che è stato un mercato positivo e allo stesso tempo sostenibile, soprattutto considerando i vincoli imposti dalla UEFA. Secondo me la Roma ha fatto degli acquisti interessanti. Penso a <strong>Wesley</strong>, che è un nazionale brasiliano e porta con sé un buon potenziale, ma anche a <strong>Ferguson</strong>, che sembra un giocatore solido e affidabile. Peccato per <strong>Bailey</strong>, che si è infortunato subito, ma resta la speranza che possa rivelarsi un innesto di qualità. Insomma, considerando i limiti di spesa con cui la società deve fare i conti, mi sembra un mercato complessivamente positivo.</p>
<p>Inoltre, credo sia stata una scelta intelligente non lasciarsi prendere dalla frenesia degli ultimi giorni di mercato. Sono d’accordo con quanto ha detto Gasperini: comprare tanto per comprare non ha senso. Meglio valorizzare i giocatori già in rosa e rimandare gli interventi alla prossima sessione, puntando magari su uno o due innesti mirati.”</p>
<p><strong>A proposito di Gasperini, trova che sia l’allenatore giusto? È sempre stato un tipo complicato caratterialmente…<br />
</strong>“Secondo me è una persona seria, e avere finalmente una società composta da figure affidabili come lui, Ranieri o Massara rappresenta per noi tifosi una garanzia importante. Personalmente sono molto contento dell’arrivo di Gasperini e credo che i risultati possano arrivare già da questa stagione.<br />
Per quanto riguarda il suo carattere, penso che la piazza lo abbia già accettato e gli stia dimostrando affetto, nonostante qualche scetticismo iniziale. D’altronde, <strong>nel calcio contano i risultati e quando arrivano la tifoseria è sempre felice</strong>. Basti pensare a Mourinho: da avversario con l’Inter era detestato dai romanisti, se ne dicevano di tutti i colori; poi è arrivato qui ed è diventato un idolo. Sono straconvinto che anche Gasperini saprà conquistare Roma.”</p>
<p><strong>Ha parlato di risultati e allora le chiedo: a cosa può/deve ambire questa Roma?<br />
</strong>“Per me arrivare in <em>Champions League</em> equivale quasi a vincere uno scudetto, e ne sarei felicissimo. Quello è l’obiettivo principale. La squadra è ancora in fase di costruzione e, secondo me, è presto per parlare di traguardi più ambiziosi.”</p>
<div id="attachment_510592" style="width: 1010px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-510592" class="size-full wp-image-510592" src="https://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/09/Gasp-Mancini-Hermoso.jpg" alt="Marco Presta" width="1000" height="600" /><p id="caption-attachment-510592" class="wp-caption-text">GIAN PIERO GASPERINI PARLA CON GIANLUCA MANCINI E MARIO HERMOSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )</p></div>
<p><strong>Perciò non si può parlare nemmeno di <em>Europa League</em> o <em>Coppa Italia</em>?</strong><br />
“Beh, la <em>Champions</em> ti garantisce la possibilità di rinforzare la squadra senza dover cedere giocatori, perché porta introiti importanti. È vero, anche vincendo una coppa europea arrivano soldi, ma la <em>Champions</em> ha un valore diverso: dà fiducia, entusiasmo e la possibilità di misurarsi nel torneo più prestigioso. <strong>Sarebbe un’iniezione di ottimismo per il futuro</strong>. Un tempo eravamo abituati a giocarla con continuità… tornare lì sarebbe fondamentale. Poi è chiaro: vincere una coppa sarebbe bellissimo. Ma, da tifoso romanista, se dovessi scegliere, preferirei comunque la qualificazione in <em>Champions </em>come priorità assoluta.”</p>
<p><strong>Però se si vince l’<em>Europa League </em>si accede direttamente in <em>Champions</em>… </strong><br />
“Assolutamente sì. Tuttavia, arrivare tra le prime quattro in campionato dà una <strong>credibilità diversa</strong>. Ti certifica come squadra solida e costante, non solo capace di un exploit. Ci sono club molto forti, forse anche più della Roma, ma riuscire a piazzarsi tra i primi quattro significherebbe consolidare davvero le prospettive future.”</p>
<p><strong>Ad oggi, chi le sembra il leader di questa Roma?</strong><br />
“Credo che i leader di qualità ci siano già. Penso a Koné e a Soulé, per esempio. Ma aggiungerei anche <strong>Ferguson</strong>. A differenza di Dovbyk, che è un buon giocatore ma sembra più timido, Ferguson ha quella spudoratezza e quella capacità di trascinare i tifosi. Nonostante abbia solo 20 anni e sia appena arrivato, sono convinto che potrà diventare un vero leader in campo.”</p>
<p><strong>Oggi riparte la<em> Serie A</em>: chi vede come favorita per lo Scudetto?</strong><br />
“Il <strong>Napoli</strong> è nettamente la squadra più attrezzata, però anche <strong>Inter</strong> e <strong>Juventus</strong> possono dargli fastidio. Credo che la lotta Scudetto sarà tra queste tre. L’Atalanta, senza Gasperini, ha inevitabilmente perso qualcosa; il Milan, invece, non mi sembra ancora al livello delle altre. Dunque, vedo il Napoli come la squadra più forte, ma subito dietro ci sono Inter e Juve.&#8221;</p>
<p><strong>A proposito di Juventus e Inter…come pensa finirà il derby d’Italia?</strong><br />
“Secondo me la Juve può portare a casa i 3 punti.”</p>
<p><strong>E invece Fiorentina-Napoli?</strong><br />
“Penso che la Fiorentina possa fermare il Napoli. Non dico batterlo, ma almeno strappargli un pareggio.”</p>
<p><strong>Invece che impressione ha avuto sulle prime due partite dell’Italia di Gattuso?</strong><br />
“Mi ha dato una buona impressione, ho visto che i giocatori ce l&#8217;hanno messa tutta contro Estonia e Israele. Sembra che abbiamo finalmente un attacco interessante con Retegui e Kean. In generale, però, la nostra è una squadra di livello medio: quello che manca è il grande fuoriclasse che, in passato, ha sempre fatto la differenza in campo, come Baggio. Purtroppo, oggi il calcio italiano è povero da questo punto di vista poiché ci sono sì buoni giocatori, ma <strong>non c’è il campione capace di risolvere da solo le partite</strong>. La nota positiva, però, è che siamo tornati ad avere attaccanti che segnano. È una novità rispetto a qualche anno fa e i gol di Kean e Retegui stanno già facendo la differenza.”</p>
<p><strong>Quindi l’Italia andrà al Mondiale?</strong><br />
“È un bel dilemma… Secondo me il primo posto del girone è ormai della Norvegia: hanno fatto 11 gol alla Moldavia e la differenza reti è compromessa. Dobbiamo correre ai ripari e puntare al secondo posto.”</p>
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Aggiornato al 14/10/2025 9:59
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