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ESCLUSIVA CS, Giuseppe Falcao: “Penso che la Roma si riprenderà, e sul Napoli…”

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Falcao

 Giuseppe Falcao, figlio del grande Roberto Falcao, ha rilasciato un’intervista in esclusiva al sito Calciostyle soffermandosi sulle situazioni di Roma e Napoli.

Giuseppe Falcao ha rilasciato in esclusiva un’intervista ai nostri microfoni soffermandosi sull’avvio di campionato di Roma e Napoli, entrambe alla prese con diversi problemi.

Falcao

Di seguito le sue dichiarazioni:

Inizio travagliato della Roma?
“Penso la Roma si riprenderà, come ha detto pure il mister. Io considero le prime tre partite un percorso viziato perchè alla Roma mancavano anche tanti calciatori. Credo che quello che contino siano soprattutto le ultime tre prestazioni, due vittorie ed un pareggio. Quella di Torino è stata una partita discreta contro una squadra in ottime condizioni come i granata, quindi per me la Roma si rialzerà tranquillamente. L’importante saranno sicuramente le prossime 4 partite con Genoa, Frosinone, Cagliari e Monza, tre neopromosse. Saranno queste 4 partite che ci racconteranno cosa farà la Roma. 
I giallorossi spero lotteranno per un posto in Champions League e continuare a fare bene come negli ultimi due anni in Europa”.
Coppia Lukaku – Dybala?
“Si è già visto in queste prime partite dall’arrivo di Lukaku. Con l’Empoli due goal li ha fatti Dybala ed uno Lukaku, contro lo Sheriff Big Rom è stato decisivo, a Torino a segnato Lukaku quindi i numeri già parlano.
Dybala speriamo che stia bene per giocare più partite possibili, è un giocatore che fa la differenza. Se la Roma avrà tante volte loro in campo come coppia la Roma vincerà tante partite. L’anno scorso la Roma aveva soltanto Dybala come giocatore importante, che faceva la differenza, e adesso con l’arrivo di Lukaku ci sarà da divertirsi. Più partite giocheranno assieme e più possibilità avrai di fare punti e risultato”.
La posizione di El Shaarawy?
“La Roma ha chiaramente un problema sugli esterni, sia Karsdorp che Kristensen a destra, sia Zalewski e Spinazzola a sinistra, purtroppo non stanno rendendo, non fanno la differenza. Kristensen meglio nelle ultime due partite, fornendo due assist, però complessivamente la Roma lì ha un problema. 
Credo che El Shaarawy può essere un giocatore importante mettendolo a sinistra tutta fascia. Davanti ha fatto fatica perché comunque lui è uno abituato a giocare esterno, invece con questo modulo, come ha fatto l’altro giorno a Torino, deve giocare più centrale, perché giocando con 3-4-2-1 lui deve fare cose diverse rispetto a quello che ha fatto sempre in carriera, attaccato alla linea di fondo, quindi esterno a tutta fascia. 
Nell’ultima partita ha dovuto fare il trequartista che è diverso quindi, El Shaarawy può essere un giocatore importante messo quinto a sinistra. Però la Roma ha un problema sugli esterni, speriamo che Spinazzola possa tornare a fare un po’ meglio, che Zalewski possa ritrovare un po’ di fiducia. Penso perciò che El Shaarawy possa essere una soluzione sull’esterno”.
Compleanno di Totti; chi all’interno dello spogliatoio può avvicinarsi al carisma di Francesco?
“Nessuno (ride, ndr). Perchè Francesco Totti è Francesco Totti, per i tifosi della Roma è intoccabile, è un dio e un dio non è avvicinabile”.
Caso Osimhen
“Io penso che Rudi Garcia sia al 100% un capro espiatorio in questo momento per la situazione Napoli però penso che Osimhen non abbia problemi con Rudi Garcia o  lo spogliatoio azzurro possa avere problemi con Garcia anche perché lui non credo sia un dittatore o una persona che possa così tanto creare problemi. Credo lì ci possano essere altri problemi che magari possono essere a livello contrattuale, cose che vanno oltre il rapporto tra l’allenatore e i giocatori. Non è un caso che siano Osimhen, Kvaratkstelia e altri giocatori importanti ad avere problemi con Garcia quindi secondo me c’è un discorso che non possiamo conoscere noi non stando poi dentro lo spogliatoio, credo ci sia altro o comunque forse anche un discorso di appagamento, magari c’è stata qualche sirena da una squadra importante. Però non essendo dentro queste dinamiche noi vediamo solo la reazione di Osimhen ma poi non sappiamo bene cosa ci sia dietro per questo nervosismo”.
Il Napoli può riconfermarsi?
“Per il Napoli è difficile arrivare tra le prime 4 ad oggi, nel senso che comunque la squadra mi da una sensazione di essere un po’ in difficoltà. Non fraintendetemi, la squadra ha ottime potenzialità però bisogna vedere quanto quella squadra era stata sopravvalutata dalla presenza di Spalletti, che ha fatto un grandissimo lavoro, quindi tocca vedere quanto Lobotka sia veramente un calciatore forte o se è diventato forte grazie a Spalletti; lo stesso Politano e altri calciatori che con Spalletti hanno fatto qualcosa di veramente eccezionale. Quest’anno si stanno confermando quindi tocca capire quanto la presenza di Spalletti aveva permesso a questa squadra di essere più forte di quello che poi era realmente. Quindi il Napoli deve stare attento perché dietro ci sono squadre che corrono, sia Roma che Lazio non le vedremo così tutta la stagione, poi Inter, Milan e Juventus sono tre posti per la zona Champions che non ti dico che sono andati ma siamo lì, sono squadre che entreranno nei primi 4 posti. Poi c’è l’Atalanta, la Fiorentina sta facendo molto bene in questo inizio di stagione, quindi secondo me il quarto posto sarà una bella lotta. Il Napoli poi ha diversi problemi, compresa la Champions League, quindi poi vediamo però non è sicura di arrivare tra le prime quattro, se non cambia passo rischia di fare una stagione anonima”.

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ESCLUSIVA CS – Bruno Pizzul The Voice: “Pizzul un’icona del giornalismo italiano. Vi dico tutto su Inter, social e beneficienza”

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In esclusiva ai microfoni di Calciostyle, l’imitatoreBruno Pizzul the Voice” che ci ha parlato della sua passione per il calcio italiano.

Le parole di Bruno Pizzul The Voice

Bruno Pizzul The Voice

Di seguito le parole dell’imitatore “Bruno Pizzul The Voice”, rilasciate in esclusiva ai microfoni di Calciostyle:

Sei tifoso di qualche squadra di Serie A?

Io sono tifoso di calcio. Essendo “Bruno Pizzul The Voice” sono neutrale, ma le persone che mi conoscono bene sanno che squadra tifo.

Un parere sullo scudetto vinto dall’Inter ?

Diciamo che l’Inter ha fatto un’ottima stagione e ha meritato di vincere lo scudetto. E’ la squadra con l’organico più completo e ha saputo distaccare gli avversari. E’ stato uno scudetto meritato, anche se ci sono stati episodi arbitrali che hanno fatto discutere: ma quando si vince c’è poco da dire.

Quando ti sei reso conto di essere così simile, a livello vocale, a un’icona del giornalismo italiano come Bruno Pizzul?

Io ho iniziato durante gli anni 90 a provare a imitarlo, quando lui faceva le telecronache d’Italia 90′. Poi in questi anni, con l’avvento dei social, ho riscontrato (grazie al mio amico della Nazionale Italiana Barbuti, ovvero il capitano Diego Bazoli, che mi ha spinto a iscrivermi sui social) parecchio successo.

Hai mai incontrato Bruno Pizzul di persona?

No, purtroppo non ci sono riuscito. Dovrei sentire un giornalista di Udine, che mi aveva detto che si stava impegnando per metterci in contatto, e quindi (sapendo anche dove abita) vorrei mettermi in contatto con lui per andarlo a trovare. Sì, diciamo che è il mio obiettivo. Per me è un grande, un’icona del giornalismo italiano anche a 86 anni.

I tuoi prossimi impegni lavorativi?

Sarò ospite a diversi eventi, a cui presterò la mia voce per beneficienza e per fare del bene. E’ la cosa di cui sono più orgoglioso. Sono felice di poter prestare la mia voce per aiutare chi sta meno bene di noi e fare del bene. Non guardo in faccia nessuno in queste cose, perché dovrebbe essere una priorità per ognuno di noi.

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ESCLUSIVA CS – Maurizio Casagrande: “Spalletti a Napoli ha avuto modo di esaltarsi, Osimhen è un campione straordinario”

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Maurizio Casagrande

Maurizio Casagrande, famoso attore e tifoso del Napoli, ha parlato ai nostri microfoni delle sue due grandi passioni: il calcio e il cinema.

Le parole di Maurizio Casagrande

Casagrande

L’attore comico Maurizio Casagrande ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di Calciostyle e Almanacco Cinema soffermandosi in particolare sul Napoli, di cui è un gran tifoso.

Di seguite le parole dell’attore rilasciate ai nostri microfoni:

Come è nata la tua passione per il Napoli?

“Non ti do so dare una risposta precisa, diciamo che io sono cresciuto con questa passione perchè a mio modo di vedere il calcio è un qualcosa legato all’infanzia e fa molto l’ambiente in cui cresci. Mio papà era un grande tifoso del Napoli e quindi mi sono trovato ad amare questa squadra, però non sono una persona che farebbe follie per il calcio ma da parte mia c’è un grande amore verso questa squadra”.

Passando ad una domanda relativa al club partenopeo, ti priveresti di Osimhen?

“Io penso che Osimhen sia un campione straordinario ed è un valore aggiunto a questa squadra ed è difficile fare a meno di un campione così con facilità. Però è anche ovvio che se lui si trova bene a Napoli è un conto ma se non ci sono le condizioni per continuare è meglio che vada via.

Chi vorresti vedere sulla panchina del Napoli  la prossima stagione?

“Sinceramente non ne ho idea di chi potrebbe essere un buon allenatore per questo Napoli in questo momento perchè c’è bisogno di una persona di grande personalità ma questo tipo di persone hanno idee molto precise.

Il Napoli è una squadra che ha costruito un suo gioco che è diventato un marchio di questo club, e non so chi possa essere un buon allenatore. Secondo me c’è bisogno di distruggere e ricostruire da capo”.

Potrebbe essere Conte l’uomo giusto per questo Napoli?

“Io non sono troppo convinto perchè si tratta di un allenatore che ha un profilo importante che a Napoli non vedo benissimo. Perchè in questo club tutti quelli che hanno fatto bene sono stati uomini di mestiere come ad esempio Sarri Spalletti, che a Napoli si è esaltato vincendo anche uno scudetto”.

Un giudizio sul film “Sarò con Te” ispirato allo scudetto del Napoli ?

“Personalmente a me questo tipo di cose non piacciono, non mi interessa molto un operazione del genere, è per quel tipo di persone che vogliono crogiolarsi in un idea. Noi lo scudetto lo abbiamo vinto dopo anni in maniera esagerata con tanti punti di distacco sulla seconda con un calcio spettacolare e tutto ciò è stato molto esaltante”.

L’andare a vedere un film che parla di questo mi interessa veramente poco anche perchè penso che l’evento sia autocelebrativo in sè”.

Com’ è stata l’esperienza nel film “Allenatore Nel Pallone 2”?

“Quando ho girato quel film era un momento particolare della mia vita perchè avevo perso da poco mia madre alla quale ero molto legato ed ero molto provato. In questo periodo drammatico della mia vita andai a girare un film comico con un personaggio straordinario come Lino Banfi.

Il conoscere da vicino un personaggio che ha fatto la storia della cinema comico in Italia e sentire che c’era tanta stima nei miei confronti, che si divertiva con le mie cose, mi ha fatto talmente piacere che quasi mi faceva stare bene anche se in quel momento era impossibile stare completamente bene”.

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Francesco Tafanelli (Matilde Brandi): “Thiago o Tudor per la Juve”

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matilde brandi

Sulla panca della mia Juventus vedrei bene Thiago Motta del Bologna. Post-Pioli al Milan? Direi Zlatan Ibrahimovic”. Così ai nostri microfoni il noto manager Francesco Tafanelli, tifoso bianconero, compagno della showgirl Matilde Brandi (attualmente impegnata all’Isola dei Famosi). L’uomo, ex promettente calciatore delle parti di San Severo (oggi manager nel mondo della moda), ha 53 anni. E’ uscito allo scoperto come compagno di Matilde Brandi esattamente a inizio 2023, quando i due raccontarono la loro relazione al noto talk-show Verissimo. Tafanelli ha mosso i primi passi sui campi da calcio in Puglia: faceva parte della Primavera del Foggia nel periodo ’86-88’. Un club sicuramente blasonato di cui hanno fatto parte, nel corso degli anni, calciatori del calibro di ‘Ciccio’ Baiano, Beppe Signori, Rambaudi, Kolyvanov e Šalimov.

Purtroppo, a causa della rottura prima del ginocchio sinistro poi di quello destro, Tafanelli passò presto dai livelli professionistici a quelli amatoriali, pur mantenendo rapporti d’amicizia con svariati calciatori. Lo abbiamo incontrato per un commento sulla stagione della sua amata Juventus. Il tutto con un occhio attento nei confronti di Milan, Inter, Roma (squadra del cuore di Matilde Brandi) e Lazio. Scopriamo cosa ci ha detto in esclusiva. Un’intervista a tutto campo, ricca di ‘chicche’ e rivelazioni interessanti anche su calciomercato, Nazionale Azzurra ed Euro 2024.

Buongiorno Francesco. Sappiamo che sei un tifosissimo della Juventus. Come valuti la stagione bianconera? Sin da piccolo sono molto legato a questi colori. Tuttavia devo ammettere che negli ultimi tempi, vuoi per la dirigenza vuoi per una serie di scelte molto particolari, soffriamo la necessità di un cambiamento radicale. Probabilmente Max Allegri, che rimane un ottimo professionista e un vincente, ha esaurito la sua vena all’interno di un contesto di questo tipo. Con tutta probabilità la Juventus, che comunque – camaleonticamente – sa trasformarsi, ha adesso bisogno di un vero processo di cambiamento per riportarsi ai livelli cui è abituata.

Chi vedresti bene in panchina al posto di Allegri? Pensi Antonio Conte possa essere un’idea ‘stuzzicante’? Personalmente io non sono per i recuperi storici in quanto credo che, fatto un percorso, è giusto che ci siano delle trasformazioni. Devo dire, per la mia vena bianconera, che Igor Tudor può essere un uomo capace di dare una svolta, anche se è difficile secondo me che lo lascino andar via dalla Lazio.. Sicuramente non mi dispiacerebbe vedere alla Juve l’attuale tecnico del Bologna Thiago Motta…

Thiago Motta è dunque il tuo preferito per la panca juventina?  In realtà l’addio da Bologna non è poi così scontato… Esattamente. Io credo Thiago Motta sia un elemento diventato bandiera a Bologna. E credo che la città, più che la dirigenza stessa, urlerà a gran voce il fatto di volerlo trattenere. Ma come spesso accade in queste realtà di provincia, cosiddette tali anche se Bologna rappresenta una città internazionale, purtroppo prestano il fianco poi a ‘colossi’ del calcio italiano ed estero. Dunque è chiaro che Motta in questo momento è in una vetrina straordinaria… Ma con tutta onestà non mi dispiacerebbe affatto vederlo alla Juve, lo ribadisco…

Vorrei mettere un accento particolare proprio sul Bologna… Una squadra che sta facendo un campionato straordinario con un allenatore che sta dimostrando che si possono fare grandi cose anche in una città cosiddetta di provincia. Va dato anche merito alla dirigenza del Bologna che, non dimentichiamolo, ha continuato a pagare gli stipendi di Mihajlovic anche quando Miha non c’era più. E nel calcio, che è fatto soltanto di numeri, investimenti e interessi soprattutto economici, un atteggiamento del genere a mio avviso andrebbe fortemente sottolineato.

Oltre a Thiago, ti piace molto Igor Tudor e, come accennato, lo vedresti bene alla Juve. Sicuramente la vecchia Lazio di Sarri è diversa dallo stile di gioco che vuole Tudor… Cosa ne pensi a riguardo… Puoi farci un confronto tra questi allenatori? Mi limito a dire che la Lazio di Sarri, per il suo stile di gioco, è diversa dall’idea di calcio di Tudor …. Beh sì, Sarri è un uomo che abbiamo imparato a conoscere bene attraverso un Napoli che in più di una circostanza ha sfiorato l’impresa scudetto. Ma che poi per una serie di motivi non ci è mai arrivato… Ricordiamo che quello era il Napoli di Sarri e contava su un organico particolare…

Non credo che l’uomo sia cambiato..  Io sinceramente penso che gli ambienti in qualche modo interferiscano su tanti aspetti tecnici e caratteriali. Forse Sarri non aveva più nulla da dare alla Lazio, che è una squadra che io trovo molto forte specie se prendiamo gli elementi singoli. Adesso la Lazio ha veramente bisogno di qualcuno che riesca ad orchestrarla come si deve. Il potenziale dei laziali a mio avviso resta straordinario… Riassumendo: Tudor via dalla Lazio? Non credo proprio. Sarà nella panca biancoceleste anche il prossimo anno. Ma mi piacerebbe…

Sarri a tuo avviso potrebbe essere l’uomo giusto per il Milan nell’era post-Pioli? Dall’altra parte Simone Inzaghi è secondo te sempre più ‘leader carismatico’ della Pazza Inter? Partiamo dal DiavoloIl Milan è una squadra che ha bisogno di riorganizzarsi. Più che altro sul fronte tecnico. Pioli ha dimostrato di avere grandi capacità e non lo scopriamo oggi. Se dovessi pensare a un cambiamento, che è quasi certo direi, l’uomo che potrebbe prendere in mano questa squadra, trasformandola dal punto di vista del carattere più che tecnico, si chiama Zlatan Ibrahimovic. Ibra nella panca rossonera assolutamente sì…

Lo vedo benissimo. Discorso completamente diverso per Simone Inzaghi e la sua Inter… Andando oltre quelli che potrebbero essere dei condizionamenti societari, per tutto quello che sappiamo e che speriamo per loro si ‘recuperino’ presto (riferimento agli asset finanziari, ndr), credo che Inzaghi abbia fatto un lavoro straordinario, contando su un gruppo di giocatori eccellenti. Ma che soprattutto hanno espresso un calcio sensazionale. C’è poco da dire a riguardo, sono forti…

Ora diamo un’occhiata alla Capitale… La tua compagna Matilde Brandi è una grande tifosa della Roma. Non può dunque mancare un’analisi dettagliata sulla ‘vecchia’ Roma di José Mourinho, ma anche sulla nuova Roma di De Rossi… 

Mou secondo me è un uomo che non si può discutere. Dico sempre che la storia di questi uomini racconta benissimo la loro cifra tecnica. E credo che Mourinho, da questo punto di vista, abbia vinto tanto ovunque. Puntargli il dito non sarebbe il caso… Nella piazza di Roma ha portato il suo spessore e credo sia un uomo alla stessa stregua dell’ex Lazio Julio Velasco. Uomini di grande carisma e che hanno innegabili capacità tecniche e umane per poter entrare nel vissuto dei loro atleti e tirar fuori da loro il meglio.

Poi è ovvio… a volte ci si riesce, altre volte no. Ricordiamoci che alla fine in campo ci vanno gli atleti che devono metterci tutta la loro personalità. E delle volte possono far bene, altre volte male… Per essere chiaro, direi che puntare il dito sempre contro un tecnico non è la scelta migliore, per come la penso io…

Con Daniele De Rossi c’è profumo di cambiamento autentico a Roma? O questa è solamente una stagione transitoria? “Mi ricordo che DDR, quando arrivò sulla panca della Roma, disse chiaramente di non volere favoritismi di nessun genere. E di essere semplicemente un tecnico che ha avuto una storia e appartenenza ai colori giallorossi, capace evidentemente di poter dare una impronta tecnica e personale. Io credo sarà confermato anche per la prossima stagione.

Arrigo Sacchi, in una nostra recente intervista, parlava della differenza tra allenatori tattici e allenatori strateghi. Tra i mister strateghi citati da Sacchi spiccava il nome di Luciano Spalletti… E’ secondo te l’uomo giusto per la nostra Nazionale Azzurra?

A me piace proprio Spalletti. È a mio modo di vedere una figura profondamente carismatica e che ha la capacità di trasformare anche gli uomini. Lo ha dimostrato a Napoli in un momento storico in cui erano andati via giocatori in maniera inaspettata. Uno su tutti Insigne. Spalletti ha dimostrato che caparbietà, abnegazione, rispetto, devozione a un popolo, a una maglia e a una città sono elementi fondamentali. Ma soprattutto il rigore tecnico. Se ci fate caso Spalletti continua a ‘professare’ il fatto che non vuole che i suoi giocatori restino fino a tardi davanti alla Play Station.  Questo perché alla fine bisogna sempre calarsi in un ruolo con grande professionalità, grande rispetto per la maglia che si indossa. Penso proprio Spalletti in tal senso sia un uomo straordinario…

Un tuo pronostico su Euro 2024? Italia favorita alla vittoria finale? Onestamente non sono un amente dei pronostici. Il calcio ci ha insegnato che qualsiasi idea può essere tranquillamente ribaltata per una lunga serie di motivi. Credo Luciano Spalletti possa fare molto bene se la squadra sarà in grado di seguirlo.

Manca qualcosa lì in attacco alla nostra Nazionale per essere ancora più competitiva? O bastano i nomi che abbiamo, da Scamacca a Raspadori… Non ci mancano secondo me gli attaccanti. Dobbiamo lavorare sugli uomini che abbiamo in quanto hanno qualità, potenzialità e rigore tecnico. Se avranno l’umiltà di assecondare le richieste dell’allenatore potranno tirar fuori il meglio e fare molto male agli avversari…

A proposito di far male, secondo te Roberto Mancini ha in qualche modo ‘tradito’ il nostro paese, come sostengono alcuni addetti ai lavori? Probabilmente ha peccato di superbia, ha intravisto la possibilità di un arricchimento mostruoso in un paese che in questo momento attira tutto e tutti. Perché il denaro è davvero spropositato… E probabilmente Mancini avrebbe fatto meglio a restare, ciò in quanto non credo che abbia bisogno di ulteriori stratosferici guadagni. Nello stesso tempo, però, nella testa di un uomo, di un professionista, possono succedere tante cose che lo spingono a prendere decisioni diverse. Mancini ha preso le sue. E oggi, secondo me, sta pagando il conto. Tuttavia ritengo che sia un uomo immediatamente reinseribile in un club di grande spessore. E sicuramente potrebbe fare non bene… ma benissimo!

Il calcio italiano resta un pochino indietro rispetto ad altri importanti paesi europei? C’è davvero un gap da colmare? Qual è il tuo pensiero in merito? Basta pensare a Roma-Leverkusen in Europa League. Il divario direi che è ancora molto significativo e noi in Italia abbiamo bisogno di recuperare un gap che in questo momento sembra essere troppo grande.

C’è un giocatore talentuoso in particolare, che milita in campionati stranieri, che ti piacerebbe vedere in Italia, magari alla Juve? E Icardi con la maglia bianconera potrebbe essere un cocktail ‘appetitoso’? Dico subito che Mauro Icardi non gode del mio favore… Bisogna ammettere che, nei tre campionati probabilmente più importanti d’Europa (Inghilterra, Germania e Spagna), di calciatori da portare alla Juve ce ne sarebbero tanti.. Di certo eviterei di far clamore come è avvenuto ai tempi di Cristiano Ronaldo. CR7 fu evidentemente più un’operazione di marketing che di calcio vera e propria. Anche se Ronaldo poi il suo forte contributo lo ha dato senz’altro…

In questo momento io veramente punterei l’attenzione su giocatori che al Real, piuttosto che al Liverpool e al Manchester City, stanno facendo molto bene. E avere però la forza economica che secondo me, ahimè, manca in questo momento in Italia, anche in una società come quella degli Agnelli. Sarebbe il caso di portare nel Bel Paese giocatori importanti, anche per rendere più competitive le nostre squadre in Europa…

Grazie Francesco e a presto… Grazie a te Daniele (Bartocci). Sempre Forza Juve.

Francesco Tafanelli, compagno Matilde Brandi (la Brandi è protagonista all’Isola dei Famosi 2024).

matilde brandi

Francesco Tafanelli compagno Matilde Brandi

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MATILDE BRANDI FRANCESCO TAFANELLI

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