Categorie: Le interviste

ESCLUSIVA CS – Davide Carrieri: “Lautaro è il simbolo della seconda stella e su Taremi e Zielinski…”

Ai microfoni di Calciostyle ha parlato l’opinionista di Calcissimo e tifoso dell’Inter Davide Carrieri, riguardo allo scudetto vinto dal club nerazzurro.

Le parole di Davide Carrieri

Di seguito le parole rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni dall’opinionista di Calcissimo Davide Carrieri, relative allo scudetto dell’Inter e non solo:

Qual è stata la partita in cui hai capito che l’Inter poteva vincere lo Scudetto?

“Essendo stato un campionato in cui l’Inter ha vinto con 20 punti di distacco rispetto alla seconda, è difficile trovare una partita in cui si è capito che si poteva vincere lo scudetto. Se devo dirti una partita che mi ha dato la certezza che avremmo vinto il titolo ti dico Roma-Inter.

Perché, se siamo riusciti a ribaltare una partita del genere in cui eravamo sotto nel punteggio contro una Roma completamente rivitalizzata da De Rossi, voleva dire che quest’anno non ce ne era per nessuno. Inoltre, secondo me quella partita ha influito sui giocatori della Juventus dal punto di vista psicologico, infatti quella giornata la Juve perse con l’Udinese e da lì in poi il distacco in classifica è aumentato”.

Secondo te questo scudetto è uno di quelli più importanti vinti dall’Inter?

“Si, anche perche è lo scudetto della seconda stella. Questo scudetto è molto prestigioso anche per via della cavalcata che ha portato a vincere il titolo nel girono del derby contro il Milan. Per me vincere il ventesimo scudetto il giorno del derby e raggiungere questo traguardo storico prima del Milan rappresenta un qualcosa di leggendario”.

Vincere lo scudetto il giorno del derby è un qualcosa secondo te che difficilmente potrà riaccadere?

“Si, è un qualcosa di estremamente raro. Nella storia ultracentenaria del derby, c’è però stato un precedente risalente al 2008, anno del nostro centenario, in cui se avessimo vinto la stracittadina saremmo stati campioni in casa del Milan, per via degli scontri diretti. In quel caso però l’Inter perse il derby e rischiò di perdere anche il titolo, cosa che invece non è successa quest’anno”.

Se dovessimo attribuire due nomi a questa cavalcata trionfale dell’Inter, uno a livello di campo e l’altro a livello dirigenziale, quali sarebbero?

“Il principale calciatore legato a questo scudetto dell’Inter è il capitano Lautaro Martinez, che quest’anno ha avuto la consapevolezza di sapere cosa vuol dire avere quella fascia al braccio che prima hanno avuto diversi campioni della storia di questo club.

Inoltre quest’anno ha avuto una continuità che non aveva mai avuto, ha fatto i primi due terzi di stagione strepitosi, infatti ha segnato 23 gol in 24 partite. Nonostante abbia avuto un calo nell’ultima parte di stagione, per me Lautaro

rappresenta il simbolo di questa seconda stella.

Speriamo che il calciatore argentino sia impeccabile anche nella vicenda legata al suo rinnovo di contratto perchè, in caso contrario, mi dispiacerebbe perdere un protagonista dell’Inter di questi ultimi anni.

Per quanto riguarda il discorso extra campo, il simbolo non può che essere Beppe Marotta, il vero artefice di questa cavalcata dei nerazzurri. Arrivato nel 2018 dopo i tanti scudetti in bianconero, ha fatto tornare l’Inter dove meritava con un lavoro straordinario che ò cresciuto di anno in anno, portando nomi sempre più altisonanti nel club di zona Porta Nuova“.

Pensi che l’Inter rimanga competitiva ugualmente con il cambio di proprietà?

“L’Inter secondo me rimarrà comunque competitiva, perchè ha dimostrato in questi anni come operare, avendo fatto sempre giusti acquisti dopo cessioni importanti, e il fatto che alcuni esponenti di Oaktree facessero parte del consiglio di amministrazione dell’Inter, vuol dire che hanno già una certa conoscenza del modus operandi di Marotta e della dirigenza. L’Inter da questo punto di vista parte avvantaggiata e inoltre avendo lo stesso allenatore, salvo rivolgimenti improvvisi della situazione, saprà come operare dall’inizio a differenza di altri club.

Per cui secondo me, in vista del prossimo campionato di Serie A, l’Inter è in pole position, mentre per provare ad aggredire le big europee, servirebbe uno sforzo che in questi anni non ha dimostrato di voler fare”.

Cosa ne pensi dei due nuovi acquisti dell’Inter, Taremi e Zielinski?

“Sicuramente sono due acquisti molto importanti per il club perchè l’anno prossimo le squadre come Inter e Juventus avranno molti più impegni rispetto al solito con il mondiale per club, la Champions League con più partite, la Supercoppa a 4 squadre, oltre alla Serie A e alla Coppa Italia.  Sicuramente per essere competitivi su più fronti non basta la rosa di quest’anno, dal punto di vista numerico.

Per quanto riguarda Zielinski e Taremi, l’attaccante iraniano è un ottimo tassello per l’attacco dell’Inter mentre per l’ex Napoli

il discorso è più complicato visto che il centrocampo è il reparto più completo, ma il calciatore dopo una stagione un pò complicata, ha tanta voglia di far bene e non può che farlo con la maglia nerazzurra. Però per puntare a qualcosa di veramente concreto secondo me serve un altra punta, un qualcosa di più sulla fascia destra e un ricambio per Acerbi per quanto riguarda il pacchetto difensivo”.

Aggiornato al 24/05/2024 18:55

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Pubblicato da
Federico Figliola
Tag: Inter

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