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Napoli, Conte detta la linea: vuole una squadra camaleontica

Il Napoli è al lavoro per regalare ad Antonio Conte una rosa sempre più competitiva e ambiziosa. Il tecnico vuole gicoatori duttili.
Il Napoli sta lavorando a ritmo serrato per consegnare ad Antonio Conte una rosa quanto più vicina alla versione definitiva già per l’inizio del ritiro estivo. L’obiettivo della società è chiaro: permettere al nuovo tecnico di partire subito con un gruppo quasi al completo per lavorare intensamente sulla parte atletica ma soprattutto sull’identità tattica. Per questo motivo, ha trasmesso un messaggio forte e chiaro al direttore sportivo Giovanni Manna: la parola d’ordine per questo mercato è duttilità.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, duttilità come parola chiave
Conte vuole calciatori versatili, in grado di interpretare più ruoli e adattarsi ai cambi di sistema o alle emergenze stagionali. Non è un caso se i nomi accostati agli azzurri in queste settimane rientrano pienamente in questa logica.
Juanlu Sanchez, ad esempio, arriverebbe come vice-Di Lorenzo, ma lo spagnolo del Siviglia potrebbe giocare anche da esterno a tutta fascia o addirittura da ala pura. Un discorso simile vale per il milanista Yunus Musah, in grado di agire in una mediana a due o a tre, ma anche di spostarsi sull’esterno a gara in corso.
La duttilità è una caratteristica anche del nuovo acquisto Luca Marianucci, capace di adattarsi sia a una difesa a tre che a quattro, e all’occorrenza persino da mediano, come fatto a Empoli.
Infine, attenzione al nome di Ademola Lookman: l’attaccante dell’Atalanta partirebbe da ala sinistra nel tridente, ma potrebbe anche accentrarsi sulla trequarti o agire in un attacco a due.
Il concetto è chiaro: Conte, visti i tanti impegni che attendono la sua squadra la prossima stagione, vuole un Napoli ancor più competitivo e camaleontico, capace di adattarsi ai momenti della partita e alle caratteristiche dell’avversario.
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Roma, Rios o El Aynaoui: chi è più adatto a Gasperini?

La Roma è al lavoro per l’acquisto di un nuovo centrocampista centrale. Due nomi in pole per i giallorossi, Richard Rios del Palmeiras e El Aynaoui del Lens.
La stagione della Roma 2025/2026 è iniziata a Trigoria, con la squadra che si è ritrovata da domenica agli ordini di Gian Piero Gasperini. Ma l’attenzione dei tifosi giallorossi è rivolta anche e soprattutto al mercato, che ancora deve decollare per i capitolini. Fin qui infatti la Roma non ha concluso operazioni in entrata, concentrandosi sulle uscite come quelle di Eldor Shomurodov, Leandro Paredes e Tammy Abraham.
L’ambiente e lo stesso tecnico si aspetta un accelerata nelle prossime ore, dato le molte trattative in ballo. In particolar modo la dirigenza giallorossa è al lavoro su più fronti alla ricerca di un rinforzo per la mediana. Tra i nomi più caldi spiccano quelli di Richard Rios e Neil El Aynaoui, profili giovani apprezzati da Gasperini, ma già affermati nei rispettivi campionati. Il preferito del club è Rios, centrocampista colombiano classe 2000 del Palmeiras, ammirato dal grande pubblico al Mondiale per Club. Mentre El Aynaoui, mediano franco-marocchino del Lens rappresenta l’opzione secondaria.

LA CURVA SUD OMAGGIA CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, Rios e El Aynaoui: cosa hanno in comune?
In ogni caso si tratta di due nomi interessanti, con una buona esperienza alle spalle, ma sconosciuti al grande pubblico. Andiamo a vedere le caratteristiche principali dei due calciatori entrati in orbita Roma.
Richard Rios è colombiano ma è cresciuto nelle giovanili del Flamengo. Il Palmeiras l’ha acquistato nell’estate del 2023 dal Guarani. Con il club paulista, il classe 2000 ha raccolto in totale 137 presenze, totalizzando 11 gol e 10 assist. Rios è definibile come il classico centrocampista moderno, che viene definito come “box-to-box”, cioè che sa disimpegnarsi al meglio in fase difensiva, ed è in grado di supportare la manovra d’attacco della squadra. Rios si distingue inoltre per l’ottimo utilizzo del corpo e per le capacità di corsa, pecca in fase d’impostazione.
Presenta delle caratteristiche diverse El Aynaoui. Il centrocampista franco-marocchino nato nel 2001 è cresciuto calcisticamente nel Nancy, prima di affermarsi nel Lens. Messosi in mostra con qualche anno di ritardo, El Aynaoui è reduce da una stagione importante dal punto di vista statistico: sono ben 8 i gol realizzati con il Lens tra Ligue 1 e Coppa di Francia. Spicca quindi la capacità di concludere a rete del centrocampista francese. Anche lui può essere definito un centrocampista totale, ma rispetto a Rios è probabilmente più un giocatore di qualità che di sostanza. Il franco-marocchino potrebbe infatti anche in futuro imporsi come un regista. Entrambi presentano una struttura fisica importante: 1, 87 di altezza per Rios, 1,85 per El Aynaoui.
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Coppa delle Coppe: chi avrebbe partecipato quest’anno?

E se la Coppa delle Coppe esistesse ancora? Chi avrebbe partecipato all’edizione 2025/26 insieme a Bologna, Crystal Palace, PSG e Aberdeen? Scopriamolo insieme.
La Coppa delle Coppe UEFA (conosciuta come UEFA Cup Winners Cup) era un torneo in cui partecipavano i club vincitori delle coppe nazionali di ogni paese membro della UEFA. Dunque chi vinceve la Coppa Italia, chi vinceva la FA Cup, ecc.
L’ultima edizione si giocò nella stagione 1998/99: a trionfare fu la Lazio di Sven-Goran Eriksson che vinse 2-1 contro il Maiorca. Ma chi avrebbe partecipato all’edizione 2025/26 se esistesse ancora?
Coppa delle Coppe 2025/26, chi avrebbe partecipato? Dal Bologna al PSG
Di seguito, la lista delle squadre che avrebbero partecipato al torneo se esistesse ancora.
Legia Varsavia (vincitore della Polish Cup)
Hibernians (vincitore della Tazza Maltija, Malta)
Dinamo Tirana (vincitrice della Kupa e Shqipërisë, Albania)
Club Brugge (vincitore della Coupe de Belgique)
The New Saints (vincitore della Cwpan Cymru, Galles)
Dungannon (vincitore della Irish Cup, Nord Irlanda)
Shakhtar Donetsk (vincitore della Kubok Ukraïny, Ucraina)
AEK Larnaca (vincitore della Kypello Kyprou, Cipro)
Paks (vincitore della Magyar Kupa, Ungheria)
Hapoel Beer Sheva (vincitore della Gvia HaMedina, Israele)
Differdange (vincitore della Coupe de Luxembourg)
Cluj (vincitore della Cupa Romàniei, Romania)
Copenhagen (vincitore della Oddset Pokalen, Danimarca)
Sabah (vincitore della Azerbaycan Kuboku, Azerbaigian)
Nõmme Kalju (vincitore della Eesti Karikas, Estonia)
Aberdeen (vincitore della Scottish Cup)
Basilea (vincitore della Helvetia Coppa Svizzera)
Noah (vincitore della Hayastani Ankaxowt’yan Gavat’, Armenia)
Ludogorets (vincitore della Sesame Kupa na Bulgaria)
Nëman (vincitore della Kubak Belarusi, Bielorussia)
Stella Rossa (vincitrice della Kup Srbije, Serbia)
Celje (vincitore della Pokal Nogometne zveze Slovenije, Slovenia)
Sheriff (vincitore della Cupa Moldovei, Moldavia)
Vaduz (vincitore della Liechtensteiner-Cup)
Hacken (vincitore della Svenska Cupen, Svezia)
Vardar (vincitore della Kup na Makedonija, Macedonia)
Spartak Trnava (vincitore della Slovnaft Cup, Slovacchia)
Squadre che partecipano a partire dai sedicesimi
Sigma Olomuc (vincitore della Pohár FAČR, Repubblica Ceca)
Galatasaray (vincitore della Türkiye Kupası, Turchia)
Crystal Palace (vincitore della FA Cup)
CSKA Mosca (vincitore della Kubok Rossii, Russia)
Barcellona (vincitore della Copa del Rey)
Go Ahead Eagles (vincitore della KNVB beker, Olanda)
Bologna (vincitore della Coppa Italia)
Sporting Lisbona (vincitore della Taça de Portugal)
Stoccarda (vincitore della DFB Pokal)
Olympiacos (vincitore della Kypello Ellados, Grecia)
PSG (vincitore della Coupe de France)
Molde (vincitore della Norgesmesterskapet, Norvegia)
Wolfsberger (vincitore della ÖFB-Cup, Austria)
Rijeka (vincitore della Hrvatski nogometni kup, Croazia)
Da definire ancora i vincitori della Suomen Cup (Finlandia), la Lietuvos Taurė (Lituania), la Løgmanssteypið (Far Oer), la FAI Cup (Irlanda), la Latvijas kauss (Lettonia), la Mjólkurbikarinn (Islanda), e la Davit Kipiani Cup (Georgia).
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Serie A, Modric imbattibile: Inter e Juventus superate

Il centrocampista ormai ex Real Madrid Luka Modric, con l’arrivo in Serie A in rossonero porta con se una sfilza di titoli che le altre squadre non possiedono.
L’ormai 39enne, ne farà 40 il 9 di settembre, oltre ad un talento cristallino sbarca in campionato con un palmares che farebbe invidia alle squadre, non solo ai giocatori, facendole addirittura arrossire.

KYIV, UKRAINE – OCTOBER 19, 2021: Luka Modric. The UEFA Champions League match between FC Shakhtar Donetsk vs FC Real Madrid
Serie A: Modric pigliatutto
Per il centrocampista croato in carriera 6 titoli in Croazia, undici quelli spagnoli uniti a 17 titoli internazionali. Questa la carta d’identità calcistica del nativo di Zadar. Un onere in grado di far impallidire qualunque squadra di Serie A.
A partire dal trofeo internazionale per club più ambito: la Champions League. Modric ne porta a registro ben 6. Volendo contare tutti i giocatori del nostro campionato si arriva a 13! Quattro di queste al Como (2 per Sergi Roberto ed una a testa per Alberto Moreno e Nico Paz). Prima dell’arrivo dell’ex Real la squadra lagunare deteneva questo speciale record.
L’unicità di Modric è lampante. Basta che pensare che, mettendo a confronto i titoli internazionali, il croato riesce a far meglio addirittura di club come Inter e Juventus messe insieme. Ad oggi infatti i nerazzurri contano 7 titoli con 3 giocatori: Pavard (3), Mhkitaryan (2), Darmian e Zalewski (1 a testa).
I bianconeri invece si fermano a 4, con la metà di questi tutta sulle spalle di Arthur Melo, uno degli enigmi della Vecchia Signora mai risolti. Peraltro di nuovo ritenuto in uscita dalla società bianconera.
Per rendere meglio il Milan annovera in rosa 23 titoli da parte di soli 4 giocatori (Modric pesa molto in questa statistica come precedentemente detto). L’Atalanta, seconda, ne conta 20 ma con 17 giocatori. Il podio lo va a chiudere il Napoli di Antonio Conte, con 10 titoli internazionali, portati da 7 giocatori.
Tornando a Modric, oltre a lui solo 63 giocatori della nostra Serie A possono dire di avere un titolo internazionale nella loro bacheca. Sia stato esso europeo, sudamericano o di un altro continente. L’unico profilo che si “avvicina”, rimanendo comunque molto distante, dal neo acquisto rossonero è Pedro della Lazio. L’ex Barcellona conta infatti nel suo personale palmares 3 Champions League, 3 Supercoppa UEFA, 2 Coppe del Mondo con i blaugrana ed 1 Europa League con il Chelsea.
Tre volte tanto rispetto ad altri grandi giocatori come David de Gea o Christian Pulisic.
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