Esteri
Roma: vittoria e primato
La Roma blinda anche il primo posto nel girone dopo aver messo al sicuro la qualificazione già la scorsa settimana. I giallorossi sconfiggono lo Young Boys per tre reti ad una al termine di un match sostanzialmente controllato ma che li ha visti andare in svantaggio.
Così come in campionato il percorso immacolato è iniziato e finito a Napoli, in Europa League i capitolini sono tornati a subire gol dopo 380′ dal medesimo marcatore: Nsamè, che aveva siglato il calcio di rigore nella partita di andata.
Nel dettaglio
La seconda rimonta in due partite ai danni dello Young Boys ha permesso alla Roma di mettere un’ipoteca sul primo posto del proprio girone, utile per fronteggiare un avversario quantomeno abbordabile nei sedicesimi.
Nonostante una prima frazione pressoché dominata, come detto, i giallorossi sono andati in svantaggio complice due gravi e ravvicinate disattenzioni di Cristante che prima si lascia sfuggire Nsamé per poi farsi saltare dallo stesso in via definitiva invece che optare per un più saggio temporeggiamento.
La forza d’urto della reazione immediata dei padroni di casa ha poi creato i presupposti per il gol del pareggio che porta la firma di Borja Mayoral, abile nello sfruttare di testa la respinta del portiere avversario sul tiro di Pedro. La rete del vantaggio capitolino è arrivata nella ripresa, a sugello di una favola che come protagonista vede il giovane Calafiori, infortunatosi gravemente due anni fa, che con un sinistro di prima intenzione dai 25 metri scaraventa un bolide sotto la traversa. La marcatura del definitivo 3-1 porta l’ormai ricorrente firma di Dzeko che con il destro riesce ad arpionare un pallone a mezz’aria tramutandolo in gol al volo.
Fonseca può ritenersi soddisfatto della prestazione sotto l’aspetto dell’intensità e della mole di gioco creata ed anche della reazione dei suoi ragazzi. Non era semplice, sotto l’aspetto mentale, andare sotto dopo 40 minuti dominati nella partita successiva alla debacle di Napoli, ma questo non sembra sia riuscito a scalfire le certezze che questa Roma si porta dietro.
Il prossimo impegno dei giallorossi sarà domenica alle 15 all’Olimpico contro il Sassuolo.
Bundesliga
Zidane – Bayern Monaco, si può fare: la situazione
Il Bayern Monaco è alla ricerca di un nuovo tecnico per la prossima stagione, con Tuchel che lascerà il club tedesco a fine campionato.
Il Bayern Monaco, nonostante la semifinale di Champions League conquistata qualche giorno fa, sta vivendo una delle peggiori stagioni della sua storia recente. Il Meisterschale, rimasto per ben 11 anni in Baviera, è passato nelle mani dell’imbattibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, con un pesante distacco di 16 punti.
Qualcuno dovrà “pagare” questa situazione e l’indiziato principale è Thomas Tuchel. L’allenatore dei bavaresi, infatti, lascerà a fine stagione il club e la dirigenza tedesca è alla ricerca di un degno sostituto che riporti lo scudetto all’Allianz Arena.
Bayern Monaco, Zidane ad un passo
Dopo il rifiuto di Julian Nagelsmann, il Bayern Monaco ha mosso passi molto importanti nella direzione di Zinedine Zidane. Secondo quanto riportato da Mundo Deportivo, il tecnico francese è il numero uno della lista dei desideri per sostituire Tuchel al termine della stagione.
Il club tedesco soddisferebbe i requisiti di Zidane che chiede di poter guidare un club blasonato, con una stabilità di un progetto a medio-lungo termine e la possibilità di lottare per tutti i titoli.
Zidane in carriera ha solo allenato il Real Madrid, ma alla guida dei Blancos ha ottenuto ottimi risultati, soprattutto tre Champions League e due campionati spagnoli.
Esteri
UFFICIALE: Nagelsmann rinnova con la Germania fino al 2026
Niente Bayern Monaco per Julian Nagelsmann, che recentemente ha esteso il proprio accordo con la Federazione Tedesca fino al 2026.
Niente Bayern per Nagelsmann: l’annuncio
La DFB (acronimo che sta per Deutschen Fußball-Bundes, ovvero la Federazione Calcistica Tedesca) e Julien Nagelsmann, attuale commissionario tecnico della selezione teutonica, hanno esteso il proprio rapporto di collaborazione sportiva fino al 30 Giugno del 2026.
L’ex-allenatore del Bayern Monaco guiderà quindi la Germania oltre gli Europei casalinghi che si terranno questa estate e almeno sino ai Mondiali del 2026. Sfuma definitivamente, quindi, la possibilità di un ritorno in Baviera nella prossima stagione.
L’ufficialità è arrivata stamattina, tramite un comunicato che la DFB ha diramato sul proprio sito ufficiale. Per la successione di Tuchel, che ha già fatto sapere che lascerà il club a fine stagione, rimangono in piedi diverse piste fra cui quelle che portano agli italiani Roberto De Zerbi e Antonio Conte ma anche a Ralf Rangnick.
Esteri
Mastour, ancora presto per la rinascita in Marocco
Hachim Mastour è uno di quei talenti attesi per anni che non è riuscito a sbocciare
Il promettente giovanissimo del Milan avrebbe dovuto scrivere pagine importanti nel calcio ma una volta arrivato in prima squadra non è mai riuscito ad emergere del tutto. A sedici anni valeva circa 500 mila euro mentre ora – a veniticinque primavere – appena 150 mila. Per ben tre volte in carriera è stato svincolato, l’ultima con la Reggina non per colpa sua. Nel luglio del 2022 fu preso dal Nahdat Zemanra – squadra militante nel campionato del Marocco – per poi essere ceduto all’Union Touarga in estate. I gialloneri sono al settimo posto in classifica a nove punti di distanza dalla qualificazione in Confederation Cup.
Il suo apporto, però, non è stato importante perchè è sceso in campo solo 9 volte giocando appena 321 minuti – con una media di 35 minuti a partita. Non viene convocato dal 7 febbraio ed ha già saltato 10 partite consecutive. La sua gara migliore contro il Safi, match vinto dai padroni di casa per 1 a 0, dove il trequartista ha giocato ben 62 minuti senza però nè segnare nè dispensare un assist. L’ultima volta che ha segnato è stato nella stagione 2020/2021 con la maglia del Carpi in Serie C. Ancora sembra presto per ammirare il talento anche in Marocco.
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