Esteri
Totti: “Mi rivedo in Alenichev. Pallone d’Oro? Dipende da chi vince la Champions”

Francesco Totti, ex capitano e numero 10 della Roma, ha parlato della carriera di alcuni calciatori russi e della lotta per il Pallone d’Oro.
Ospite d’onore dell’International RB Award, evento sportivo in Russia organizzato da uno dei principali siti di informazione russi di sport e scommesse, Francesco Totti ha rilasciato una lunga intervista a RB Sport, nella quale ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera: ha ricordato alcuni calciatori russi che ha affrontato e un suo vecchio compagno di squadra, fino a parlare dell’attuale pallone d’oro.
Dal focus sui calciatori russi al Pallone d’Oro: Totti si racconta
Di seguito le parole dell’ex attaccante della Roma e della Nazionale italiana.
Un calciatore russo in cui si rivede
“Nel corso dei miei 25 anni di carriera, ho avuto l’opportunità di giocare con un ragazzo come Dmitry Alenichev. Come giocatore, in qualche modo mi assomiglia. È una persona eccezionale e in una certa misura mi rivedo in lui“.
Su Akinfeev, affrontato in Roma-CSKA Mosca
“Non lo ricordo benissimo, ma ho alcuni ricordi di lui. È un portiere molto forte, ben preparato. Posso solo fargli i miei complimenti, perché rimanere in una squadra per così tanto tempo significa che il club è molto importante per lui“.
Alenichev e la foto in cui lo porta in braccio
“Mi ricordo quella foto: era dopo un gol segnato, lui ha tirato in porta, il portiere ha respinto la palla e io ho segnato sulla ribattuta. Abbiamo festeggiato il gol insieme. Alenichev non era pesante, quindi l’ho sollevato. Non siamo in contatto, ma quando sono venuto in Russia, ci siamo incontrati“.
Su Stankovic, attuale allenatore dello Spartak Mosca
“Ci unisce la passione per il calcio, quelle partite in cui ci siamo affrontati. E, naturalmente, una grande amicizia e rispetto reciproco. Se ci sarà l’opportunità di incontrarci, lo farò con piacere. Sicuramente gli chiederei cosa ha fatto negli ultimi anni. Non ci vediamo da molto tempo. Non ho seguito la sua carriera da allenatore, ma sapevo che allena in Russia. Quindi, se dovesse capitare, parleremo“.
Sull’ex compagno di squadra Pjanic, oggi al CSKA Mosca
“Ho un ottimo rapporto con Miralem sia dentro che fuori dal campo. Ci sentiamo spesso, so che vive qui a Mosca. Ha fatto questa scelta importante, credo, per concludere la sua carriera in questa città. È felice di quello che ha fatto e di quello che sta facendo“.
L’italiano Donnarumma e il russo Safonov sono campioni di Francia col PSG
“Per me, come italiano, è normale tifare per Donnarumma. Inoltre lo conosco, l’ho incontrato spesso in campo, quindi so che gioca ad altissimo livello. La decisione su chi giocherà di più e chi di meno sarà presa da Luis Enrique“.
Su Mostovoy
“Mostovoy è un grande nome, conosciuto in tutto il mondo. Era un grande giocatore. Non so se farà l’allenatore, ma sono sicuro che sta facendo grandi cose. Vuole diventare allenatore? Ho sempre detto che allenatore e giocatore sono due cose completamente diverse. Se ha questo desiderio, spero che prima o poi tutto si realizzi“.
Il corteggiamento da parte di molti club in passato
“Ci sono state diverse offerte da vari club in Europa. Per quanto ricordo, non ci sono stati contatti con club russi“.
Perché oggi ci sono poche bandiere?
“Perché i tempi sono cambiati. Una volta c’era più lealtà verso i colori del club, c’erano più calciatori di questo tipo. Ora c’è più business, più opportunità di andare a giocare altrove e guadagnare soldi. Un nuovo Totti? No, non lo vedo. E’ difficile trovarne“.
I favoriti per la Champions e il Pallone d’Oro
“Spero in una finale Inter–Real Madrid. Non so chi vincerà il Pallone d’Oro, molto dipenderà da chi vincerà la Champions League. L’ultimo premio a Rodri anziché a Vinicius? Sono due giocatori completamente diversi. Due grandi campioni, bisogna chiedere a France Football perché hanno scelto Rodri“.
Premier League
Manchester United, Højlund vuole rimanere e convincere Amorim

Rasmus Højlund non ha intenzione di lasciare il Manchester United quest’estate, il suo desiderio è restare con il club inglese.
L’interesse dell’Inter in stand-by
Rasmus Højlund, giovane talento danese del Manchester United, ha espresso chiaramente la sua volontà di restare nella squadra inglese per la prossima stagione. Nonostante le speculazioni di mercato, il giocatore sembra determinato a continuare la sua avventura all’Old Trafford. L’unico scenario in cui Højlund potrebbe considerare una partenza è se il Manchester United decidesse di non voler puntare su di lui. In ogni caso l’attaccante danese è motivato nel convincere il tecnico Ruben Amorim delle sue qualità.
L’Inter, che ha mostrato interesse per il giocatore nelle ultime settimane, ha messo in pausa le negoziazioni dopo l’arrivo di Bonny. Questo riflette l’incertezza attuale che circonda il futuro di Højlund, il cui destino sembra ancora legato alla decisione finale del club inglese.
Il futuro di Højlund al Manchester United
Il futuro di Rasmus Højlund rimane quindi sospeso, con il giocatore che spera di restare e dimostrare il suo valore con la maglia del Manchester United. La situazione potrebbe evolversi rapidamente se il club decidesse di esplorare ulteriormente le possibilità di cessione. Per ora, i tifosi dello United possono tirare un sospiro di sollievo, sapendo che il giovane danese desidera restare.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇩🇰 Rasmus Højlund doesn’t want to leave Manchester United this summer, his desire is to stay.
The only possibility for sale is in case United decide to advance in talks and proceed with his exit.
Inter, keen for weeks but deal now in stand-by.
🎥🇮🇹 https://t.co/0dgrRZdOla pic.twitter.com/jZyARuxQBH
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) July 7, 2025
Liga
Real Madrid, chiesto il rinvio della prima giornata della Liga

Il Real Madrid ha chiesto alla Liga il rinvio del primo match della prima giornata contro l’Osasuna, per via della semifinale del Mondiale per club.
Il Real Madrid ha chiesto alla Liga di posticipare la prima partita della prima giornata della nuova stagione contro l’Osasuna, per via che con la qualificazione alle semifinali del Mondiale per club i giocatori avrebbero diritto ad un pò di riposo prima di iniziare di nuovo ad allenarsi.

Mbappé, Real Madrid
Real Madrid, i Blancos chiedono alla Liga di rinviare il match inaugurale contro l’Osasuna per aver un pò di riposo dopo il Mondiale per club
Il Real Madrid si è qualificato alle semifinali del Mondiale per club, che giocherà il 9 luglio contro il PSG campione d’Europa. Stagione per i Blancos davvero senza respiro, avendo partecipato a tutte le competizioni organizzate da UEFA e FIFA, tanto che hanno chiesto alla Liga di posticipare la partita inaugurale della nuova stagione contro l’Osasuna il 29 ottobre per permettere ai giocatori merengues un sacrosanto riposo.
Un tour de force così nel calcio internazionale non si era mai visto, nemmeno il Manchester United del 1999/00 fece così, tanto che con la partecipazione alla prima edizione del Mondiale per club i Red Devils addirittura non si iscrissero alla FA Cup, il cui terzo turno si disputava proprio in contemporanea con la prima Kermesse iridata. Ed ecco che il sindacato AFE, l’equivalente in Spagna della nostra AIC, ha chiesto che sia rispettato il diritto sindacale dei giocatori alle ferie, in modo da riprendere poi gli allenamenti in maniera regolare.
Secondo l’accordo siglato da AFE e Liga, i giocatori hanno diritto a tre settimane di ferie e a tre settimane di preparazione, ma in questo caso questi tempi non possono essere rispettati. Ragion per cui la richiesta di posticipare l’inizio del torneo è assolutamente sacrosanta per i Blancos, che per il momento sono concentrati sul match contro il PSG.
Esteri
Messico, la Tricolor conquista la decima Gold Cup con dedica speciale

Il Messico ha battuto nella finale della Gold Cup gli USA per 2 a 1 conquistando il trofeo per la decima volta. Dedica gli immigrati presenti negli States.
Il Messico ha battuto nella finale di Houston 2 a 1 i padroni di casa Houston conquistando la decima Gold Cup. Da parte dei giocatori della Tricolor c’è una dedica speciale ai immigrati messicani presenti negli Stati Uniti.

Raul Jimenez #9 of Wolverhampton Wanderers holds off a challenge from Lucas Paqueta #11 of West Ham United during the Premier League match Wolverhampton Wanderers vs West Ham United at Molineux, Wolverhampton, United Kingdom, 14th January 2023
(Photo by Ben Roberts/News Images)
Messico, la Tricolor conquista la sua decima Gold Cup battendo in finale 2 a 1 gli USA, dedica speciale agli immigrati messicani negli Stati Uniti
Il Messico nella finale di Houston ha battuto 2 a 1 gli USA, conquistando così la sua decima Gold Cup della sua storia, il torneo della CONCACAF equivalente del nostro Europeo. Decisivi per la conquista del trofeo della Tricolor le reti di Raul Jimenez del Fulham e Edson Alvarez del West Ham dopo l’iniziale vantaggio statunitense di Richards. Una vittoria che va oltre i lato sportivo, visto che tra i due paesi ci sono stati negli ultimi anni molte tensioni riguardante il problema dell’immigrazione irregolare dei messicani negli States.
Infatti, la dedica della vittoria del titolo da parte della Tricolor va proprio ai messicani che risiedono negli States, che hanno riempito gli stadi dove ha giocato la propria nazionale, dimostrando vero e proprio patriottismo agitando la bandiera verde bianco e rossa messicana. Proprio per ringraziare la comunità messicana negli USA per l’apporto dato dagli spalti alla propria Nazionale, è intervenuto direttamente il presidente della Federcalcio messicana, Mikel Arriola: ” Siamo molto felici. Questa vittoria è il frutto di tanto lavoro e di un gruppo straordinario. Dedichiamo questa coppa a tutti i nostri connazionali che vivono negli Stati Uniti, a chi condivide con noi questa passione nonostante le difficoltà”.
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