Esteri
Tottenham, da Mourinho a Conte: un dejavu sulla panchina
Tottenham, il filo conduttore che unisce Mourinho e Conte: storia di un duplice fallimento.
Entrambi i coach sarebbero dovuti essere gli ultimi pezzi del puzzle: allenatori d’élite destinati a prendere la squadra del Tottenham priva di trofei e portarla al successo.
Tuttavia, dopo un promettente inizio di stagione, in ambo i casi non sono riusciti a soddisfare le aspettative.
I due casi di Mourinho e Conte alla guida del Tottenham
Josè Mourinho ha portato gli Spurs dalla metà inferiore della classifica ad un posto in Europa League nei suoi primi sei mesi alla guida del club.
Gareth Bale, Gedson Fernandes, Carlos Vinicius, Pierre-Emile Hojbjerg, Joe Hart, Sergio Reguilon e persino Matt Doherty avevano in comune di essere giocatori che avevano vinto campionati o trofei importanti negli anni antecedenti il loro trasferimento a questo club.
Dopo un inizio di stagione promettente, che ha visto gli Spurs in testa alla classifica per un breve periodo, il sogno è giunto velocemente al capolinea.
L’uscita dalla FA Cup e dall’Europa League rispettivamente a febbraio e marzo rappresentarono il preambolo del fallimento.
La storia si ripete ai tempi di Conte al Tottenham. Ancora una volta, l’italiano ha iniziato il percorso in modo brillante, portando gli Spurs dalle difficoltà sotto la guida di Espirito Santo a dare filo da torcere alle migliori squadre del campionato.
Gli Spurs di Conte hanno finito la stagione al quarto posto nella classifica di Premier League con accesso in Champions League. Come Mourinho, anche l’italiano ha sfruttato la finestra di mercato per far passare il proprio messaggio.
Gli arrivi di Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur a gennaio – aiutati dai legami del direttore sportivo Fabio Paratici con la Juventus – sono stati acquisti fondamentali per gli obiettivi del Tottenham dell’anno scorso.
La squadra ha altrettanto iniziato brillantemente la stagione corrente fino almeno al derby di ottobre contro l’Arsenal imbattuta in campionato.
Una sconfitta per 3-1 all’Emirates ha rappresentato un segnale premonitore: gli Spurs di Conte hanno continuato a perdere molti scontri diretti prima della sosta mondiali (contro Manchester United, Liverpool e Newcastle).
Poi, proprio come Mourinho, l’uscita in FA Cup e dalla coppa europea ha segnato l’inizio della fine.
Mou e Conte: la rapidità di ambo gli esoneri
Un altro tema comune tra questi due esoneri è la rapidità con cui entrambi sono stati licenziati dopo aver criticato la mentalità della squadra.
Lo sfogo di Conte a Sky Sports dopo che gli Spurs hanno buttato via un vantaggio per 3-1 in casa del Southampton pareggiando 3-3 ha dominato i titoli dei giornali.
L’italiano ha accusato la sua squadra di essere “egoista” e “incapace di giocare sotto pressione e stress“. “Non sono abituato a vedere questo tipo di situazioni. Vedo molti giocatori egoisti e non vedo una squadra” ha dichiarato Antonio Conte.
Mourinho invece si trovò in una situazione simile all’allenatore leccese. Dopo che il Tottenham ha sprecato un doppio vantaggio nel 2-2 in casa del Newcastle dell’aprile 2021, Mourinho ha detto dei suoi giocatori:
“Arrivano con cose che non sono abituato a vedere nelle partite di calcio a questo livello“. Il tecnico portoghese ha aggiunto che alla sua rosa mancava “il profilo, la visione, l’equilibrio, che appartengono ai migliori giocatori“.
Mourinho è stato licenziato 15 giorni dopo, dopo il pareggio per 2-2 in casa dell’Everton. Conte è, invece, durato poco più di una settimana dopo la sua sfuriata post match contro il Southampton.
Bundesliga
Bundesliga, il Bayern Monaco vuole la rimonta
Il Bayern Monaco vuole tornare a vincere il campionato
I sostenitori bavaresi sembrano non gradire l’ennesima rimonta da fare, questa volta ai danni del Bayer Leverkusen. La squadra guidata da Xabi Alonso è avanti di 10 lunghezze a quota 70. Lo scorso anno è stata una rincorsa fino all’ultimo, con il sorpasso ai danni del Borussia Dortmund. La panchina affidata a Tuchel non ha prodotto, ad oggi, i risultati sperati ma in realtà i tedeschi sono ancora in corsa sia per la Bundesliga che per la Champions League.
Esteri
Davies, l’agente tuona: “Ultimatum del Bayern ingiusto. In estate…”
Nedal Huoseh, agente di Alphonso Davies, ha parlato alla Bild della situazione contrattuale del suo assistito con il Bayern Monaco.
“Era tutto fatto, poi hanno cambiato le carte in tavola…“
Pochi giorni fa il Bayern Monaco ha dato una sorta di ultimatum ad Alphonso Davies e al suo entourage. Il nazionale canadese ha tempo due settimane per riferire alla dirigenza bavarese se intende o meno accettare l’offerta di rinnovo del contratto a 14 milioni lordi a stagione fino al 30 Giugno 2029.
Nedal Huoseh, agente del calciatore, non ci sta e attacca il club del suo assistito in una recente intervista concessa alla nota testata tedesca Bild. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni:
❝L’ultimatum del Bayern è ingiusto, ed è ingiusto anche che se la prendano con Alphonso. Tutt’ora non sappiamo chi sarà il prossimo allenatore e quali sono i progetti del club, quindi dovremmo decidere al buio? E’ sbagliato scaricare tutte le colpe su Alphonso, come se questa situazione fosse soltanto colpa sua.
Lo scorso anno avevamo raggiunto un accordo di massima per il rinnovo del contratto. Avevamo accettato la loro proposta, ma all’ultimo il club ha cambiato le carte in tavola. Il prossimo sarà un contratto molto importante per la sua carriera e non prenderemo una decisione prima della prossima estate.❞
Davies, futuro al Real Madrid?
Le frasi pronunciate da Huoseh suonano come una dichiarazione di guerra nei confronti della proprietà. L’ultimatum dato dal Bayern Monaco al calciatore e ai suoi agenti sta per scadere, senza che questi sembrino mostrare la minima intenzione di recedere dalle proprie posizioni.
Qualora il canadese e il suo entourage dovessero continuare a temporeggiare, i bavaresi potrebbero decidere di chiudere ogni canale diplomatico e rassegnarsi all’idea di perdere il giocatore.
Il contratto che lega Davies al Bayern scadrà il 30 Giugno del 2025 e su di lui è forte l’interesse del Real Madrid. Il club spagnolo è probabilmente la causa dietro agli improvvisi tentennamenti del canadese.
Vista la situazione di evidente rottura fra le parti e il contratto prossimo alla scadenza, i blancos potrebbero approfittarne per piazzare un altro colpo galactico a cifre più che ragionevoli.
Premier League
Newcastle, nuovi guai per Tonali: i dettagli
Nuovi guai in vista per il centrocampista del Newcastle Sandro Tonali, già sanzionato con una squalifica di dieci mesi causa scommesse.
Nel dettaglio
Sono emersi, infatti, nuovi dettagli sulla vicenda riguardante l’ex Milan, resi noti dalla Football Association tramite la seguente nota:
“Sandro Tonali è stato accusato di cattiva condotta in relazione a presunte violazioni delle regole sulle scommesse della FA. Si presume che il centrocampista del Newcastle United abbia violato 50 volte la FA Rule E8 scommettendo su partite di calcio tra il 12 agosto 2023 e il 12 ottobre 2023.
Sandro Tonali ha tempo fino al 5 aprile 2024 per rispondere.”
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