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Esteri

Sporting, Gyokeres non si muove: in campo è già devastante

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Lo Sporting si gode il suo bomber. Victor Gyokeres è rimasto in Portogallo e ha ricominciato a fare quello che gli riesce meglio: segnare a ripetizione.

Lo svedese sarebbe potuto partire durante l’ultima sessione di mercato ma nessuna squadra si è fatta veramente avanti per acquistarlo. Se ne riparlerà a gennaio.

Sporting, Gyokeres “il cannibale” è infermabile

L’attaccante che lo scorso hanno ha chiuso la stagione con 43 goal 13 assist in 50 presenze (aggiudicandosi il titolo di Capocannoniere e quello di Campione di Portogallo), ha ricominciato proprio dove aveva lasciato. Questo inizio di stagione è davvero spaventoso.

Gyokeres

Viktor Gyokeres, Sead Kolasinac during UEFA Europa League 23/24 game between Sporting CP and Atalanta BC at Estadio Jose Alvalade, Lisbon, Portugal. (Maciej Rogowski)

Negli ultimi mesi della scorsa stagione si parlava con decisione di un affondo dell’Arsenal ma alla fine non è successo assolutamente nulla. La società portoghese ha puntato i piedi e non si è mai mossa dalla richiesta di 100 milioni di euro.

Nessuno si è presentato con questa cifra sul piatto e Gyokeres è rimasto in Portogallo per indossare la maglia biancoverde, almeno per un’altra stagione. Finora i dati sono clamorosi però adesso analizzeremo quelli relativi all’inizio dell’annata 2024/2025.

La Liga Portugal conta già 4 giornate. Dall’esordio, il 9 agosto 2024il cannibale ha segnato 7 goal (con tanto di una doppietta e una tripletta), senza contare il goal segnato contro l’Azerbaigian con la sua nazionale in Nations League.

gyokeres

Qualora ripetesse la stagione scorsa il suo valore schizzerebbe ancora di più alle stelle. Il contratto scade nel 2028 ma è probabile che presto arrivi quantomeno un rinnovo con adeguamento dell’ingaggio.

Saudi Pro League

Mancini contro il campionato saudita, ecco le dichiarazioni

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Roberto Mancini infiamma il dibattito, con delle dichiarazioni che faranno discutere. Il tecnico si è duramente espresso nei confronti della Saudi Pro League

Roberto Mancini, nei panni di commissario tecnico dell’Arabia Saudita, si troverà impegnato ad affrontare la gara contro il Giappone. La sfida, valevole la terza giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, è quantomai delicata. Ma l’allenatore, alla viglia della partita, ha sollevato una questione che dovrà far riflettere le sfere più alte del calcio arabo.

Le parole di Mancini

Tre anni fa i calciatori sauditi giocavano tutte le partite. Oggi, dal 50% al 60% di loro, non giocano più. Questo è l’unico problema che abbiamo col nostro campionato.

Parole forti, ma che mettono in luce un grave problema legato al campionato arabo. Molto probabilmente i proprietari delle società della Saudi Pro League non saranno contenti di queste dichiarazioni.

Il loro obbiettivo è sempre stato quello di pubblicizzare il campionato, ma sopratutto il movimento calcistico all’interno del Paese: con particolare attenzione ad una possibile assegnazione dei Mondiali 2030.

Intenzioni che sono state confermate dai numerosi investimenti, che hanno portato nel campionato arabo giocatori di un certo calibro. Cristiano Ronaldo, Karim Benzema, Neymar sono solo alcuni nomi della lunga lista.

Le campagne delle principali società arabe, inevitabilmente, si scontrano con le intenzioni di Mancini. Le possibilità dei giocatori arabi di emergere sono sempre di più limitate da acquisti faraonici.

Se da un lato il movimento accresce la fama del campionato, dall’altro finisce per sopprimere qualsiasi possibilità legata ad una dimensione calcistica nazionale.

Le società sono obbligate a tenere in considerazione le parole di Mancini, se vorranno ritagliarsi uno spazio reale all’interno del panorama calcistico mondiale. 

Mancini

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Liga

Szczesny e la sua nuova vita al Barcellona: “Voglio trofei che non ho mai vinto”

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Szczesny, Barcellona

L’ex portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, ha parlato ai microfoni del Mundo Deportivo soffermandosi sulla sua nuova avventura al Barcellona.

Wojciech Szczesny ha le idee chiare per la sua avventura al Barcellona. L’ex portiere della Juventus aveva appeso i guanti al chiodo al termine della stagione scorsa ma la chiamata improvvisa del club spagnolo, causa infortunio di Ter Stegen, lo ha riportato sui campi di gioco.

L’ex Arsenal ha rilasciato una breve intervista ai microfoni del Mundo Deportivo soffermandosi proprio sul trasferimento in blaugrana.

Szczesny

Wojciech Tomasz Szczęsny guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Barcellona, le parole di Szczesny

“Sono freddo e ambizioso, sono venuto al Barcellona per vincere. Vorrei vincere trofei che non ho mai vinto prima; c’è la Coppa, il Campionato e la Champions League e spero di vincerne almeno due e di alzarli al cielo.

È una storia molto strana per me perché il giorno prima che Marc si infortunasse ero sicuro al 100% che avrei detto di no a chiunque. Ma quando ho ricevuto la chiamata del Barça è cambiato tutto: Ho guardato mia moglie sperando che mi dicesse “non farlo”. Ma non si può dire no al Barcellona. La storia del club e l’onore di indossare questa maglia mi ha fatto cambiare idea. E non credo che lo avrei fatto per nessun altro. Probabilmente era il destino. Comunque quella che mi ha spinto di più è stata mia moglie.

Ho giocato più di 600 partite nella mia carriera e non mi interessa se devo tornare in campo contro una squadra più piccola o contro il Bayern. Voglio essere preparato prima perché mi aspetto molto da me stesso. Il livello richiesto per rappresentare Il Barcellona è altissimo.

Quindi non rimetterei me stesso o il club prima di essere pronto. Non ha senso. Quando accadrà non lo so, potrebbe essere alla prossima partita o tra due mesi. È una decisione dell’allenatore. Io devo solo prepararmi al 100% e fare del mio meglio, ma al momento non sono ancora pronto”.

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Esteri

Skriniar – Psg, la situazione

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Psg

Milan Skriniar ha parlato dal ritiro della nazionale slovacca, facendo il punto sulla propria situazione al Paris Saint Germain, mai sbocciata veramente.

Paris Saint Germain, le parole di Skriniar

Così il capitano slovacco ha parlato dal ritiro della nazionale:

Mentalmente direi che sto bene. Non sono contento di questa situazione, ma l’unica cosa che posso controllare è il mio lavoro in allenamento. Devo essere pronto quando serve. Cerco di essere nella migliore forma possibile. No, l’allenatore non discute di questo genere di cose. Sarei felice se avessi più opportunità. Rispetto le sue decisioni, è lui che decide la composizione della squadra. Non posso influenzarlo.”

Ha poi continuato: “Sono felice di essere a Parigi, ma mi dispiace di non avere più minuti a disposizione, ha ammesso. Vedo in allenamento che posso competere con i miei compagni in termini di qualità. Abbiamo un grande gruppo e li incoraggio. Ho avuto la mia occasione, l’ho colta, come ha detto l’allenatore. Mi sono già trovato in questa situazione e ne sono sempre uscito con successo. Penso che sarà così anche oggi”.

psg, Skriniar

Possibile affare

Come riportato anche da Fabrizio Romano; ci sarebbe stato un interessamento da parte della Juventus a gennaio, ovviamente i bianconeri coglierebbero l’occasione solamente nel caso in cui il PSG aprisse al prestito.

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