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Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 33° turno 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 33°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentatreesimo turno: “Find Me”

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LIVERPOOL INARRESTABILE, LEICESTER IN CHAMPIONSHIP

Dopo due mesi il Liverpool torna a vincere lontano da Anfield in campionato (va detto che nel periodo i Reds abbiano disputato molte partite in casa) portandosi a soli tre punti dal titolo e condannando il Leicester a un’inevitabile retrocessione.

La formazione di Slot parte forte con il doppio palo colpito in apertura da Salah, incredibilmente a secco per la quarta gara consecutiva, da posizione favorevole, ma devono affidarsi proprio allo stesso legno poco dopo sul collo mancino di Ndidi per evitare lo svantaggio. L’egiziano ci prova altre due volte nel primo tempo, ma la precisione e la fortuna non sono dalla sua, come evidenziato dal super riflesso di Hermansen sul primo tentativo.

Nella ripresa gli ospiti spingono ulteriormente il piede sull’acceleratore creando quattro palle gol nel primo quarto d’ora, ma Luis Diaz prima e Gakpo poi si rivelano imprecisi, al contrario di Tsimikas che da pochi passi vede schermata la propria conclusione dall’uscita bassa di Hermansen. Al 66′ le Foxes andrebbero addirittura in gol con Coady, se non fosse che direttore di gara Attwell punisca giustamente una precedente carica di Daka ai danni di Alisson, capitolando in via definitiva dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner calciato da destra da Tsimikas, messo sul palo da Salah, sulla traversa da Diogo Jota e dentro da Alexander-Arnold con un pregevole mancino di prima intenzione (il primo gol con il piede debole per lui in carriera sui 23 realizzati) che gli vale la terza gioia nel torneo, tutte trovate fuori casa.

Nel finale il Leicester tenta l’assalto per evitare, quantomeno, la sconfitta ma l’ultimo tiro dal limite di El Khannouss si perde alto certificando la nona gara interna consecutiva senza gol (nessuna squadra aveva mai fatto registrare un simile dato in Premier League) oltre che la aritmetica retrocessione dopo appena una stagione. Come detto, invece, i Reds avranno il primo match point per il titolo già nel prossimo turno contro il Tottenham.

TUTTO FACILE PER L’ARSENAL, L’ASTON VILLA FA FAVILLE

Dopo aver espugnato anche il Bernabeu e aver blindato il passaggio alle semifinali di Champions League l’Arsenal passeggia a Portman Road sancendo, di fatto, la retrocessione dell’Ipswich.

I Gunners, praticamente formato tipo, impiegano poco meno di un quarto d’ora a sbloccare il risultato: merito di Trossard che raccoglie in area e tramuta in rete con una pregevole girata il cross arretrato di Saka, incontenibile sulla destra. Proprio dall’ennesima iniziativa del numero 7 ospite sulla destra scaturisce lo 0-2, questa volta grazie al tocco di tacco all’altezza del dischetto da parte di Merino spinto in porta dall’accorrente Martinelli, che bissa l’acuto di mercoledì contro il Madrid, raggiungendo quota sette in classifica marcatori.

Le relative velleità dei padroni di casa vengono definitivamente stroncate al 32′ quando Davis compie uno scriteriato intervento da dietro ai danni di Saka rimediando un rosso diretto. Nella ripresa ci pensano ancora Trossard, che raggiunge Martinelli a sette centri nel torneo capitalizzando uno schema corto da corner, e Nwaneri, in gol dopo due mesi e mezzo in campionato, a completare l’opera, permettendo ad Arteta di ottenere il sedicesimo successo esterno con tre o più reti all’attivo della sua gestione (solo il Manchester City con 20 ne ha messi a referto di più nel periodo). I Tractor Boys, invece, incassano il dodicesimo k.o. interno stagionale, il ventesimo complessivo, dicendo addio alla Premier League dopo un solo anno.

Sesta vittoria interna consecutiva in tutte le competizioni con almeno due gol all’attivo (la più lunga dal 1990), la decima nelle ultime undici complessive per l’Aston Villa che spazza via il Newcastle nello scontro diretto in zona Champions, restituendo ai propri tifosi il sorriso dopo il miracolo sfiorato nei quarti con il PSG.

I Villans incanalano immediatamente la sfida grazie al 74esimo gol in Premier League di Watkins (agganciato Agbonlahor in vetta alla classifica dei migliori marcatori nel torneo nella storia del club) che approfitta dell’errato rilancio di Tonali prima, dell’assist di Tielemans poi e infine della deviazione di Schar per siglare l’1-0 al 1′ (prima volta per il Villa dall’aprile 2021, contro il Manchester City). Il difensore svizzero si riscatta al 19′ quando, accompagnando lo sviluppo verticale dell’azione dei suoi come fosse un incursore di professione, svetta sul secondo palo mettendo in porta il cross ampio di Barnes, siglando il quarto centro in campionato, il secondo consecutivo dopo quello realizzato nel match di recupero vinto 5-0 contro il Crystal Palace mercoledì scorso.

La ripresa è un monologo dei padroni di casa: al 64′, con una splendida manovra iniziata da Martinez e finalizzata da Maatsen, tornano in vantaggio grazie al primo acuto nel torneo dell’olandese, bravo a finalizzare l’assist di Watkins, mentre al 73′ è Burn a mettere nella propria porta il cross basso di Ramsey. Due minuti più tardi arriva anche il definitivo poker, calato da Onana, a secco dal 31 agosto in Premier League, che raccoglie la sponda arretrata di Rogers per poi infilare il pallone sotto la traversa.

La formazione di Emery tiene, dunque, il passo del Manchester City proiettandosi al meglio allo scontro diretto di stasera e alla semifinale di FA Cup contro il Crystal Palace di sabato, mentre i Magpies cadono dopo sei vittorie consecutive in tutte le competizioni restando comunque in corsa per un posto Champions.

PROVA DI FORZA DEL NOTTINGHAM, CITY: UNA VITTORIA CHE ALIMENTA LE SPERANZE

Dopo due sconfitte consecutive il Nottingham reagisce espugnando la casa del Tottenham nel monday night e riprendendosi il terzo posto.

Il Forest, che tornerà in campo in campionato addirittura giovedì prossimo visto l’impegno in FA Cup con il Manchester City nel weekend, mette subito in chiaro le cose nella sfida con gli Spurs, reduci dalla vittoria a Francoforte sul campo dell’Eintracht valsa l’accesso alle semifinali di Europa League: al 5′ è Anderson a battere il primo colpo battendo con un destro di prima dal limite un non irreprensibile Vicario, tornando al gol dopo tre mesi, per poi ripetersi cinque minuti più tardi con l’assist smarcante per lo 0-2 di Wood, pizzicato, però, in fuorigioco dal Var.

Poco male perché il centravanti neozelandese, a secco dal 15 febbraio, torna a sorridere al 16′ mettendo in porta di testa il traversone di Elanga, approfittando anche dell’errata uscita di Vicario, mettendo dentro il suo centro numero 19 in campionato, riprendendosi il quarto posto in solitaria nella classifica marcatori. In seguito al doppio colpo incassato i padroni di casa provano a scuotersi, ma producono solamente un tiro sconclusionato con Tel.

Nella ripresa il forcing degli Spurs si fa più tangibile, specie quando Sels compie un miracolo sulla girata aerea di Richarlison e Murillo salva, ancora una volta, sulla linea un altro tentativo di testa da angolo, questa volta da parte di Kulusevski. L’1-2 arriva troppo tardi, all’87’, firmato proprio dall’attaccante brasiliano, proprio con una svettata sul cross di Pedro Porro per il proprio quarto centro nel torneo che, però, non porta punti alla formazione di Postecoglou, relegata al sedicesimo posto e principalmente proiettata al cammino europeo. Lo stesso che vorrebbe percorrere, magari in una coppa ancor più prestigiosa, quella di Espirito Santo che non ha intenzione di mollare il colpo.

A quasi due mesi di distanza il Manchester City torna a vincere in trasferta su un campo tradizionalmente ostico in cui erano passate solamente altre quattro squadre in questo campionato: Goodison Park.

La formazione di Guardiola, orfana ancora di Haaland, Aké e Stones tra gli altri, scalda i guanti di Pickford al quarto d’ora con la conclusione da fuori di Matheus Nunes, ma deve appellarsi alla fortuna alla mezz’ora quando Tarkowski colpisce il palo con un colpo di testa da angolo. Nel finale di tempo è un altra giocata di testa a rubare l’occhio; è quella di O’Brien che cancella il mancino a botta sicura di De Bruyne.

Nella ripresa sono i Toffees ad approcciare meglio sfiorando il vantaggio in due diversi frangenti prima con Branthwaite che vede cancellarsi l’1-0 da un ottimo riflesso di Ortega, e poi con Doucouré, il cui mancino sul primo palo viene neutralizzato da un altro bell’intervento dell’estremo difensore tedesco. I Citizens escono alla distanza rispondendo alle opportunità dei padroni di casa con altrettanti pericoli creati da Savinho, sul cui destro dal limite Pickford è attento nonostante fosse in controtempo, e Marmoush schermato dal portiere di casa nell’uno contro uno.

Col senno di poi questi sono i presupposti per lo 0-1 che arriva all’84’ sugli sviluppi di un cross teso di Matheus Nunes su cui si avventa come fosse un centravanti O’Reilly, che a 20 anni e 29 giorni diventa il quarto calciatore più giovane nella storia del club a segnare in due gare consecutive di campionato, il più giovane in ordine cronologico dopo Foden (20 anni e 25 giorni nel giugno 2020). Gli ospiti la chiudono definitivamente nel recupero con il sesto acuto, il secondo di fila anche per lui, nel torneo da parte di Kovacic che punisce Pickford con un chirurgico destro di prima dal limite in buca d’angolo.

Gli Sky Blues guadagnano, quindi, tre punti sul Newcastle rendendo la corsa Champions ulteriormente avvincente, considerando anche lo scontro odierno con l’Aston Villa, senza dimenticare la semifinale di FA Cup in programma domenica contro il Nottingham. L’Everton, invece, incassa la terza sconfitta della gestione Moyes, la seconda interna dopo lo 0-1 dei Villans alla prima uscita dell’espertissimo tecnico sulla panchina dei Toffees.

CHELSEA: SUCCESSO DI RABBIA E VOGLIA, PARI SENZA GOL TRA PALACE E BOURNEMOUTH

Primo successo esterno in campionato nel 2025 per il Chelsea che si porta a casa l’intera posta da Craven Cottage all’ultimo respiro al termine di una sfida sofferta.

Nella prima frazione accade davvero poco, i Blues si affacciano sporadicamente dalle parti di Leno, mentre il Fulham al 20′ alla prima e unica discesa dei primi 45 minuti passa in vantaggio con il diagonale mancino dal limite dell’area di Iwobi che sale a quota nove in classifica marcatori, realizzando il suo sesto acuto in casa.

Nella ripresa Maresca prova a scuotere i suoi con un paio di cambi, ma nulla sembra sortire un buon effetto su una squadra sfiancata anche dall’impegno europeo, quantomeno fino al 76′, momento dell’ingresso in campo del giovane George al posto di Jackson. Il classe 2006, infatti, sette minuti più tardi si inventa l’1-1 mettendo in porta dal limite dell’area un pallone vagante con un destro secco all’angolino trovando il suo primo gol in assoluto in Premier League, il secondo stagionale considerando quello in Conference contro il Legia.

Nel finale i Blues premono riuscendo a sfondare al 93′ grazie al capolavoro di Pedro Neto, a secco da febbraio, bravo a raccogliere il cross basso di Enzo Fernandez e a metterlo in porta con una violenta botta mancina che si insacca sotto la traversa. Grazie a questo gol, il più tardivo mai realizzato in un derby di Londra di campionato, il Chelsea riesce a tenere il passo delle dirette concorrenti in zona Champions dopo aver festeggiato l’approdo alle semifinali di Conference League, mentre la formazione di Marco Silva incassa la terza sconfitta nelle ultime quattro allontanandosi dalla zona Europa.

Pareggio senza reti e con poche emozioni a Selhurst Park, il secondo esterno consecutivo per il Bournemouth, il sesto complessivo interno per il Crystal Palace.

L’unica opportunità da gol del primo tempo è di marca Cherries con Semenyo che ci prova da fuori salvo poi essere schermato dal proprio compagno Huijsen sulla linea di porta. A rubare l’attenzione nei primi 45 minuti è la ripartizione dei cartellini da parte del direttore di gara Barrott che nel primo minuto di recupero espelle giustamente per doppio giallo Richards in seguito alla trattenuta su Kluivert, ma non riserva lo stesso trattamento a Scott, già ammonito, dopo un intervento da dietro dello stesso ai danni di Sarr.

Saggiamente Iraola sostituisce Scott all’intervallo, ma i suoi non si rivelano in grado di sfruttare la superiorità numerica rischiando addirittura di capitolare sul tentativo di autogol da corner da parte di Zabarnyi. Il punto a testa che scaturisce al fischio finale serve ad allungare a cinque la striscia di risultati interni utili del Palace, e a stabilire il record di punti nella propria storia al Bournemouth.

SUCCESSO ROBOANTE DEL BRENTFORD, LO UNITED CADE ANCORA. IL WEST HAM MANCA ANCORA L’APPUNTAMENTO CON I TRE PUNTI

Prima vittoria casalinga nel 2025 per il Brentford che torna a far valere il fattore campo rifilando un poker al Brighton, alla terza sconfitta nelle ultime quattro.

La gara del Gtech Community Stadium viene sbloccata al 9′ dal solito Mbeumo, smarcato al tiro dall’ottima verticalizzazione di Lewis-Potter, che va a segno per la 14esima gara diversa in questo campionato, meglio di lui solamente Salah, Isak, Wood e Haaland, e livellata nel recupero del primo tempo dal colpo di testa in area sul cross di Wieffer da parte di Welbeck che sale a quota 9 in classifica marcatori, suo record personale a 34 anni.

Nella ripresa le Bees impiegano appena tre minuti a siglare il nuovo vantaggio, ancora con Mbeumo che vola al quinto posto a quota 18 con un destro piazzato sfruttando una deviazione, così come Wissa che, avvalendosi anche della deviazione di Dunk, fa 3-1 al 58′ riprendendosi il sesto posto in solitaria a quota 16: la premiata ditta MbeumoWissa va, così, in gol per la 18esima volta complessiva nella stessa partita (solo altre 7 coppie hanno fatto meglio nella storia della Premier League), oltre che per 10 o più volte in match interni facendo del Brentford la prima squadra nei top 5 campionati europei ad avere due calciatori così prolifici nel proprio impianto.

Poco dopo i Seagulls restano anche in dieci per il rosso diretto sventolato dal direttore di gara Robinson in faccia a Joao Pedro in seguito a un fallo di reazione ai danni di Collins, riuscendo comunque ad accorciare le distanze all’81’ con il diagonale mancino di Mitoma, all’ottavo centro nel torneo. I padroni di casa chiudono definitivamente i giochi nel recupero con la zuccata di capitan Norgaard, quinto acuto in campionato, il terzo in casa, sul piazzato di Jensen che consegna tre punti ai suoi permettendo loro di accorciare a -2 proprio sul Brighton, in grado di raccogliere solo due punti nelle ultime cinque.

Per ammissione dello stesso Amorim in seguito al miracolo compiuto nei quarti di Europa League contro il Lione, da ora in poi per il Manchester United esisterà principalmente e quasi esclusivamente la coppa.

L’inserimento dal 1′ dei giovanissimo Fredricsson e Amass sembrano, infatti, andare in questa direzione, anche se nel primo tempo sono i Red Devils a creare qualche pericolo in più rispetto a quando non riesca a fare il Wolverhampton. Ad andarci maggiormente vicino è Mainoo, già giustiziere dei Wolves lo scorso anno, con un destro a giro dal limite che si spegne di poco a lato.

Anche nella ripresa sono i padroni di casa a produrre le opportunità più importanti, specie con Garnacho, iniziatore di molte delle azioni da gol, Hojlund, spesso in leggero ritardo sotto porta, e Mount, davvero troppo impreciso in più di un’opportunità. Alla fine, però, sono gli ospiti a spuntarla grazie a un calcio di punizione dal limite guadagnato da Matheus Cunha e meravigliosamente trasformato da Pablo Sarabia, al terzo centro in campionato, al 77′.

La rete dello spagnolo ex PSG certifica, dunque, la quinta vittoria consecutiva nonché l’aritmetica salvezza del Wolverhampton con cinque giornate d’anticipo, un traguardo straordinario se si pensa all’avvio di stagione horror della squadra arancionera, che, inoltre, aggancia in classifica proprio lo United al quattordicesimo posto.

 

Per la sesta gara consecutiva il West Ham manca l’appuntamento con la vittoria, questa volta contro quello che, sulla carta, era l’avversario più semplice: il Southampton.

Nel primo tempo gli Hammers ci provano con solito Bowen che va a sbattere sull’attento Ramsdale, ma devono appellarsi alla fortuna quando il destro di Sulemana si infrange sulla traversa. Proprio Bowen, al non centro in campionato, sblocca il risultato in apertura di ripresa piazzando con il piede forte, il mancino, il pallone nell’angolo lontano in seguito alla ripartenza iniziata da Kudus e rifinita da Fullkrug, ma non basta perché al 93′ il 2004 Ugochukwu, di proprietà del Chelsea, sigla il definitivo 1-1 mettendo in porta con un sinistro al volo il cross deviato di Walker-Peters.

Un punto che serve, seppur relativamente, solo all’Ipswich, attualmente a -15 proprio dagli Hammers e non ancora aritmeticamente condannato alla retrocessione.

Top & Flop

TOP

1) Bryan Mbeumo – Altra doppietta e quota 18 gol in campionato raggiunta. La miglior stagione della sua carriera che potrebbe valergli la chiamata di qualche top club.

2) Leandro Trossard – Arteta torna a schierarlo prima punta e lui lo ripaga con ben due gol permettendo ai suoi di proseguire nel momento magico che li ha condotti in semifinale di Champions League.

3) Nico O’Reilly – Sempre più centrale nello scacchiere di Guardiola a discapito della giovane età. La sua duttilità e la sua qualità sono i punti di forza, poi se inizia anche a fare gol allora un posto in squadra è assicurato.

FLOP

1) Joao Pedro – Il suo fallo di reazione condanna in anticipo il Brighton nella trasferta londinese. Un gesto inatteso per un calciatore comunque chiave e d’esperienza.

2) Dan Burn – Fornisce probabilmente la sua peggior prestazione stagionale, così come buona parte dei propri compagni. Lui in più ha l’aggravante dell’autogol che manda sul 3-1 l’Aston Villa.

3) Chris Richards – Due cartellini gialli in poco più di un quarto d’ora che condizionano fortemente il secondo tempo dei suoi, per giunta incassati per due falli molto simili.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

79 33 24 7 2 75:31 +44
2 Arsenal 66 33 18 12 3 61:27 +34
3

Nottingham Forest

60 33 18 6 9 53:39 +14
4 Newcastle 59 33 18 5 10 62:44 +18
5

Manchester City

58 33 17 7 9 64:42 +22
6

Chelsea

57 33 16 9 8 58:40 +18
7

Aston Villa

57 33 16 9 8 53:47  +6
8 Bournemouth 49 33 13 10 10 52:40  +12
9 Fulham 48 33 13 9 11 48:45 +3
10 Brighton 48 33 12 12 9 53:53 0
11 Brentford 46 33 13 7 13 56:50 +6
12

Crystal Palace

44 33 11 11 11 41:45 -4
13

Everton

38 33 8 14 11 34:40 -6
14 Manchester United 38 33 10 8 15 38:46 -8
15

Wolverhampton

38 33 11 5 17 48:61 -13
16

Tottenham

37 33 11 4 18 61:51 +10
17

West Ham

36 33 9 9 15 37:55 -18
18

Ipswich Town

21 33 4 9 20 33:71 -38
19

Leicester

18 33 4 6 23 27:73 -46
20

Southampton

11 33 2 5 26 24:78 -54

Prossimo turno:

Martedì 22 aprile

Manchester City 21:00 Aston Villa

Mercoledì 23 aprile

Arsenal 21:00 Crystal Palace

Sabato 26 aprile

Chelsea 13:30 Everton

Wolverhampton 16:00 Leicester

Newcastle 16:00 Ipswich

Brighton 16:00 West Ham

Southampton 16:00 Fulham

Domenica 27 aprile

Bournemouth 15:00 Manchester United

Liverpool 17:30 Tottenham

Giovedì 1 maggio

Nottingham Forest 20:30 Brentford

Premier League

Manchester United, dilaga contro il Wolverhampton: finisce 1-4

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Manchester united

Il Manchester United trionfa contro il Wolverhampton con un netto 1-4, dimostrando una forma smagliante e agganciando il Chelsea in classifica.

Il Manchester United ha dato spettacolo nell’ultima partita contro il Wolverhampton, vincendo con un sonoro 1-4 La squadra di Ruben Amorim ha dominato il campo, mostrando un gioco fluido e incisivo che ha lasciato pochi spazi agli avversari.

Il match ha visto una prestazione brillante da parte di diversi giocatori, rendendo difficile scegliere un solo “Man of the Match”. Tra i marcatori spunta una doppietta di Bruno Fernandes, la firma di Mbeumo e la rete di Mount.

La partita ha confermato il buon momento dei Red Devils, che continuano a lottare ai vertici della classifica.

Manchester United

Bruno Fernandes of Manchester United reacts to a decision during the Carabao Cup Last 16 match Manchester United vs Leicester City at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 30th October 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)

Manchester United travolgente

La partita si è svolta in un clima di grande attesa, con il Manchester United pronto a dimostrare tutta la sua forza. I gol sono stati segnati da quattro diversi giocatori, evidenziando la versatilità e la profondità della rosa.

I tifosi presenti allo stadio hanno potuto assistere a una performance entusiasmante, mentre il resto del mondo ha seguito con trepidazione la cronaca del match.

Dall’altra parte il Wolverhampton sembra essere destinato alla retrocessione, visti i 2 punti conquistati in 15 partite e l’ultimo posto che si fa sempre più pesante.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Manchester City, Guardiola: “I tempi di recupero per Stones sono incerti”

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Manchester City

Manchester City, Problemi per Pep Guardiola: John Stones si ferma di nuovo per infortunio, tempi di recupero incerti.

Nuovo stop per John Stones

Il Manchester City deve fare i conti con un nuovo infortunio per il difensore centrale John Stones. L’annuncio arriva direttamente dall’allenatore Pep Guardiola, il quale ha espresso preoccupazione per le condizioni fisiche del giocatore. “John Stones è di nuovo infortunato. Non so per quanto tempo sarà fuori”, ha dichiarato Guardiola durante una conferenza stampa.

Impatto sull’organico del Manchester City

L’assenza di Stones rappresenta una perdita significativa per il Manchester City, dato il ruolo cruciale che il difensore gioca nella retroguardia della squadra. Guardiola dovrà ora studiare nuove soluzioni tattiche per sopperire alla mancanza del giocatore, valutando alternative all’interno della rosa o possibili interventi nel mercato di gennaio.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Chelsea, Delap salta l’Atalanta: le ultime

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Manchester United

Chelsea, per Delap è già il secondo infortunio in stagione, dopo il primo avvenuto a inizio settembre con il prestito di Jackson chiuso

Chelsea

Chelsea, infortunio per Delap

Liam si ferma durante lo 0-0 contro il Bournemouth. Lo scontro con Marco Senesi ha provocato un infortunio alla spalla che non lascia presagire nulla di buono. Uscito dal campo con una vistosa fasciatura alla spalla, la punta inglese potrebbe rimanere fuori a lungo, dopo l’infortunio di inizio stagione che stava per far saltare il prestito di Nicolas Jackson al Bayern.

Di seguito le parole di Maresca: “Purtroppo era già stato fuori due mesi e deve stare di nuovo fuori ora. Non sappiamo per quanto tempo, ma sembra piuttosto brutto l’infortunio alla sua spalla. È stato sfortunato. Era già fuori da due mesi, ora deve essere di nuovo fuori. Inoltre, siamo un po’ sfortunati perché abbiamo bisogno di quel tipo di numero 9”. Brutta tegola per i blues, impegnati martedì contro l’Atalanta al Gewiss Stadium per un’importantissima notte europea.

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