Premier League
Chelsea, prima l’arrivo poi l’infortunio: ecco chi si ferma
Al Chelsea Under 21 è appena arrivato ma è già fermo a causa di un infortunio: ecco chi è il giocatore e per quanto tempo dovrà restare a riposo.
Appena arrivato e già colpito da un infortunio di media entità: è il 18enne Omari Kellyman, rinforzo arrivato quest’estate al Chelsea Under 21.
Dopo essersi unito al club inglese per 19 milioni di sterline, il centrocampista, impegnato anche sul fronte della Nazionale Under 20, ha subito un infortunio al tendine del ginocchio che lo terrà fuori dal campo per 2 mesi.
Chelsea, chi è Omari Kellyman
Kellyman è cresciuto nelle giovanili dell’Aston Villa (Under 18 e Under 21), fino ad approdare alla Prima Squadra.
È un giocatore molto versatile, capace di giocare come trequartista e in tutti i ruoli d’attacco (ali e punta centrale).
Finora, nel corso della sua breve carriera, il giovane ha accumulato 58 partite, 14 gol e 8 assist.
Premier League
Premier League: i candidati per il premio “Miglior giocatore del mese”
Il mese di agosto è ormai alle spalle così come le prime tre giornate di Premier League, che già hanno emesso dei verdetti importanti.
La lega inglese ha annunciato i candidati al premio “Player of the Month” per il mese di agosto.
I candidati
Ovviamente il favorito è Erling Haaland, capace di realizzare sette reti nelle prime tre uscite. Oltre a lui presenti Mbeumo, Onana, Palmer, Raya, Saka, Salah e Welbeck.
Premier League
Il Leicester fa causa alla Premier League e vince: niente penalizzazione
C’era preoccupazione in casa Leicester per una possibile penalizzazione a stagione in corso, ma parrebbe non essere questo il caso.
L’avvocato Nick De Marco, considerato oltremanica “il Messi degli avvocati sportivi“, è riuscito nell’impresa di evitare alle foxes una penalizzazione che appariva certa. E l’ha fatto sfruttando uno dei cavilli del regolamento.
Il Leicester salvato da un cavillo
“Il regolamento è scritto male” potrebbe essere l’accurato riassunto dell’arringa perorata dall’esperto in diritto sportivo. Ed effettivamente è vero. A salvare il Leicester un cavillo del regolamento, nello specifico quello che parla esplicitamente di “club di Premier League“: status che i blu hanno perso con la scorsa retrocessione.
Per capire come funziona il neo-introdotto PSR è necessario fare una piccola repetita iuvant. I club della massima serie inglese possono registrare un tetto massimo di perdite pari a 105 milioni di sterline, e i bilanci vengono analizzati dalla giustizia sportiva anglosassone su base triennale.
Le volpi avevano chiuso la triennale con circa 182 milioni di perdite, il ché rendeva scontato una penalità in classifica. Bisognava solo capire quando sarebbe arrivata e di quanti punti. L’avvocato difensore della Blue Army ha però trovato un cavillo nel regolamento, che parrebbe averli salvato dalla sanzione.
Premier League, indignazione e sgomento
Infatti, la normativa vigente si applica soltanto a quei club che hanno trascorso il triennio corrente nella massima serie inglese. Questo perché EFL e Premier League sono due organi distinti e separati. E poco cambia che anche l’EFL si fosse schierata con la Premier: ormai la frittata era fatta.
Il Leicester, perdendo lo status di club di Premier League, ha tolto agli organi competenti il diritto di giurisdizione. La violazione delle regole c’è stata, quella nessuno la può negare, ma si tratta di una infrazione non punibile, in quanto in uno dei tre anni presi in esame il Leicester non era un club di Premier League.
Le carte non sono ancora state analizzate tutte ed è presto per essere certi dello scampato pericolo, ma il vuoto normativo lega mani e piedi alla Premier League nella loro guerra legale contro il Leicester. La sentenza del pannello indipendente è stata lapidaria e lo scoramento emerge in maniera lampante anche dal comunicato ufficiale rilasciato dalla stessa Premier League. Un significavo boost per Steve Cooper e i suoi.
Premier League
Chelsea, Sancho: “Progetto entusiasmante. Su Maresca…”
Il neo acquisto del Chelsea Jadon Sancho ha parlato per la prima volta ai microfoni ufficiali del club spiegando le motivazioni della sua scelta.
Di seguito le sue parole.
Parla Sancho
“Maresca è un manager. Ovviamente lo conoscevo dai tempi del Manchester City, quando lui era con Pep Guardiola. Prima che arrivassi mi ha chiamato al telefono per parlarmi del suo progetto, di quello che stanno costruendo qui e per un giocatore giovane come me è entusiasmante. Non vedo l’ora di iniziare.”
Cosa vuole da lei in questa stagione mister Maresca?
“Non c’è stato bisogno che me lo dicesse… Mi hanno fatto firmare per una ragione, ovvero per contribuire a far rendere al meglio la squadra. E io spero di riuscire in questo compito.”
Che cosa le piace di più di Maresca?
“Lo stile di gioco, il modo in cui fa arrivare la palla agli esterni. Lui ama che le ali vadano uno contro uno, puntino l’avversario e giochino molto con scambi stretti e uno-due con il trequartista e gli attaccanti. Quindi è molto attraente, specialmente il modo in cui gioco.”
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