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All Eyes On Me – il focus sul 4° turno di Premier League 2024-25

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Premier League

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 4°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Indice

Quarto turno: “Crumbs from your table”

All Eyes On Me

HAALAND LEAGUE

La Premier League ormai si sta sempre più trasformando in Haaland League. Dopo le due triplette consecutive contro Ipswich e West Ham il norvegese ne fa altri due (sfiorando il terzo nel secondo tempo) contro il Brentford, che bastano per ribaltare il risultato e garantire al Manchester City la tredicesima vittoria consecutiva in campionato.

Grazie a questi due centri Haaland sale a quota 9 in classifica marcatori diventando il primo calciatore nella storia della Premier League a toccare tale cifra nelle prime 4 gare (spodestato Rooney fermatosi a 8 nel 2011-12). Nel complesso il suo score arriva a contare 99 realizzazioni in 103 apparizioni con la maglia dei Citizens.

I ragazzi di Guardiola, dunque, restano da soli al comando dopo il grande spavento in apertura firmato Wissa (il suo gol dopo 22 secondi è il più rapido mai siglato contro i campioni in carica), anche grazie a Ederson che, oltre a blindare la porta in più occasioni sullo 0-1, fornisce l’assist per il 2-1, il quarto della propria carriera, portandosi così al secondo posto nella classifica degli estremi difensori con più passaggi vincenti a referto nel campionato inglese (davanti a lui solo Seaman con 5).

Le Bees, invece, restano a mani vuote in termini di punti, ma non di consapevolezza: i primi 20 minuti della gara dell’Etihad, infatti, rappresentano il manifesto del calcio verticale voluto da Frank, molto spesso coadiuvato e capitalizzato da Wissa o Mbeumo, perfettamente sincronizzati e abili nel non far rimpiangere Toney.

IL NOTTINGHAM ESPUGNA ANFIELD. L’ARSENAL SI PRENDE IL NORTH LONDON DERBY

La sorpresa di giornata arriva ad Anfield, dove il lampo di Hudson-Odoi al 72′ interrompe sia l’imbattibilità di Alisson (fermatasi dopo 342′) sia la striscia di vittorie del Liverpool, che aveva fatto en plein nelle prime tre gare.

Un po’ l’imprecisione del tridente offensivo, un po’ le parate di Sels (5) e un pizzico di sfortuna condiscono una gara nervosa in cui i Reds (imbattuti in casa dal 14 aprile) non mettono in mostra la consueta fluidità di manovra, complice anche il sempre efficace e puntuale ostruzionismo del Forest, attento in non possesso e pungente con la palla tra i piedi.

Il Nottingham, grazie alla prima rete in campionato dell’esterno scuola Chelsea dopo le 8 dello scorso anno, porta, dunque, a casa il quarto successo consecutivo in trasferta per la prima volta dal 1995, nonché la prima vittoria nella tana del Liverpool dal febbraio 1969, stanziandosi a quota 8 punti dopo i due pareggi interni con Wolverhampton e Bournemouth e lo 0-1 sul campo del Southampton.

Torna a sorridere l’Arsenal dopo il pari con corposo strascico polemico contro il Brighton, e lo fa in una delle partite più sentite: il derby con il Tottenham.

I Gunners espugnano per la terza volta consecutiva lo stadio degli acerrimi rivali (dato che non si registrava dal 1988), nonostante la contemporanea assenza di Rice e Odegaard causa squalifica e infortunio (con Arteta costretto a rinunciare ad entrambe per la prima volta in assoluto), i soli 96 passaggi completati nella prima frazione (dato più basso degli ultimi due anni) e il 36,3% di possesso palla complessivo che supera il precedente record negativo (37,8), fatto registrare proprio nell’ultimo confronto con gli Spurs di fine aprile.

La gara, equilibrata, con poche occasioni da rete nitide e con ben 7 ammoniti nella prima frazione (record), viene decisa da Gabriel che al 64′ si esibisce nella specialità della casa: il colpo di testa. Gli ultimi sei gol del difensore brasiliano, infatti, sono arrivati tutti attraverso la frustata aerea, così come tre delle ultime quattro marcature dell’Arsenal nel derby.

Prima del fischio finale che sancisce la sesta vittoria esterna consecutiva dei Gunners (miglior dato dal 2013) arriva anche l’esordio di Sterling, primo calciatore del 21esmo secolo a debuttare nel North London Derby.

I ragazzi di Arteta si portano, dunque, al secondo posto a -2 dal City, mentre il Tottenham incassa il secondo ko di fila e resta a quota 4 al tredicesimo posto.

TRIS DELLO UNITED, RIMONTA AL CARDIOPALMA PER L’ASTON VILLA. TRE PUNTI PESANTI FIRMATI NKUNKU PER IL CHELSEA.

Rialza la testa il Manchester United dopo i due pesanti ko incassati con Brighton e Liverpool. I Red Devils rischiano grosso alla mezz’ora quando concedono un calcio di rigore al Southampton, calciato da Archer e neutralizzato da Onana (è soltanto il quarto penalty parato negli ultimi 7 anni da un portiere del Manchester United), e mettono la freccia esattamente due minuti dopo con il primo centro di Matthijs De Ligt che di testa batte Ramsdale capitalizzando il piazzato di Bruno Fernandes.

Il raddoppio arriva poco dopo con Marcus Rashford, a secco in campionato dal 9 marzo, che dopo due gare senza mettere a referto alcun tiro, ne fa registrare due in appena 54 secondi, scrollandosi di dosso un bel peso. Nel recupero della ripresa ci pensa Garnacho a mettere il punto esclamativo accentuando ancor di più la differenza tra le due squadre.

I ragazzi di Ten Hag salgono a quota 6 in classifica, mentre i Saints restano ancora a secco di punti e gol.

Pazzesca rimonta al Villa Park con i padroni di casa che ribaltano lo 0-2 iniziale dell’Everton centrando una vittoria tra le mura amiche che mancava dal 21 aprile.

McNeil (9 gol e 10 assist sotto la gestione Dyche, nessun calciatore dei Toffees ha fatto meglio) e Calvert-Lewin, al secondo centro consecutivo, portano il risultato sullo 0-2 al 27′, ma a rimettere a posto le cose a posto per l’undici di Emery ci pensa Watkins, a secco davanti al proprio pubblico in casa dal 6 aprile, con una doppietta tra il 36′ e il 58′, andando vicino anche al tris.

3-2 che comunque arriva ad un quarto d’ora dal termine e porta la firma dell’ormai solito Jhon Duran che dai 30 metri butta giù la porta di Pickford, arrivando a toccare già quota 3 reti in campionato. L’attaccante colombiano ritocca, così, i suoi già ottimi dati: ottavo centro da subentrato e media di 1,04 gol ogni 90 minuti (solo Haaland con 1,14 ne ha una superiore).

L’Aston Villa sfata, dunque, il tabù che non lo vedeva vincere una gara interna terminata in svantaggio all’intervallo da quattro anni, mentre l’Everton diventa la seconda squadra nella storia ad incassare due 2-0/2-3 consecutivi (prima della pausa il carnefice era stato il Bournemouth), registrando il peggior avvio di sempre (4 sconfitte nelle prime 4 gare).

Seconda vittoria esterna consecutiva per il Chelsea che passa di misura al Vitality Stadium al termine di un match combattuto ed eccessivamente falloso (i 14 cartellini gialli estratti da Taylor rappresentano il record di ammonizioni in una singola partita di Premier League).

Robert Sanchez intercetta per la prima volta con la maglia dei Blues un calcio di rigore (l’ultimo risaliva al 26 dicembre 2022 quando era al Brighton), negando a Evanilson, arrivato in estate dal Porto per 37 milioni per sostituire Solanke, la prima gioia con la maglia del Bournemouth.

La sfida viene decisa all’86’ dal quarto gol in trasferta sui quattro realizzati con il Chelsea da Nkunku, bravissimo a capitalizzare l’imbucata dell’esordiente Sancho, battendo Travers (il secondo di Kepa) con un letale tocco di destro.

L’undici di Maresca sale, dunque, a quota 7 punti riscattando il pari interno con il Crystal Palace, e supera proprio le Cherries che restano a 5.

PASSA IL NEWCASTLE AL MOLINEUX

Vola il Newcastle che espugna in rimonta il Molineux e aggancia l’Arsenal al secondo posto bissando il 2-1 rifilato al Tottenham nell’ultimo turno.

L’ex Juve Lemina manda in vantaggio il Wolverhampton al 36′ trovando il suo primo centro in campionato nel 2024, ma nella ripresa i Magpies reagiscono e nonostante il doppio infortunio di Joelinton e Isak ribaltano il risultato in appena cinque minuti.

Al 75′ Schar torna a segnare in trasferta dopo sette mesi con un violento destro dal limite dell’area provvidenzialmente sporcato da Dawson, mentre all’80’ Harvey Barnes, subentrato proprio a Isak, si mette in proprio ed esplode un mortifero destro che si spegne all’incrocio dei pali mettendo totalmente fuori causa Johnstone per il suo secondo centro consecutivo. I Magpies tornano a siglare due reti da fuori area in una singola partita dopo ben 6 anni (aprile 2018 contro il Leicester l’ultima volta).

La formazione di Howe, come detto, centra la terza vittoria in quattro gare, mentre i Wolves restano inchiodati al terzultimo posto con un solo punto all’attivo.

BRIGHTON, CRYSTAL PALACE E WEST HAM: TUTTI SOTTO IL SEGNO X

Frena il Brighton in casa contro l’Ipswich dopo l’ottimo avvio di campionato che è valso a Hurzeler il premio di miglior allenatore del mese di agosto.

Nonostante le 21 conclusioni (dato interno più alto senza realizzazione dal febbraio 2023 nella partita contro il Fulham) i Seagulls non riescono a sfondare il muro erto da Muric, protagonista assoluto della gara.

I Tractor Boys ottengono il primo clean sheet esterno in Premier League dopo 23 anni (l’ultimo era datato novembre 2001 contro il Middlesbrough), oltre che il secondo pareggio consecutivo considerando quello contro il Fulham.

Nel prossimo turno il Brighton affronterà il Wolverhampton, mentre l’Ipswich volerà a Southampton.

Emozionante 2-2 tra Crystal Palace e Leicester che non riescono a trovare il primo sussulto stagionale.

Vardy sblocca la sfida al 21′ con il suo centro numero 192 con la maglia delle Foxes e Mavididi, alla prima gioia in carriera in Premier League, firma il raddoppio al 46′ mettendo la gara apparentemente in discesa.

La formazione di Cooper, però, non fa i conti con Mateta: il centravanti francese, ancora a secco dopo i 16 gol dello scorso anno, accorcia le distanze al 47′ e al 92′ trasforma il pesantissimo rigore del 2-2 provocato da un intervento di Coady su Ismaila Sarr.

Entrambe le squadre salgono, dunque a 2 punti in classifica, e nel prossimo turno affronteranno rispettivamente Manchester United e Everton.

1-1, invece, nell’altro derby di Londra andato in scena a Craven Cottage tra Fulham e West Ham. Raul Jimenez, a secco in casa dal 31 dicembre 2023, mette il timbro al 24′, dopodiché i Cottagers non sfruttano un paio di occasioni importanti prima con Iwobi e poi con Adama Traoré e incassano il pareggio all’ultimo respiro da Danny Ings, il cui unico gol nell’ultimo anno e mezzo complice l’infortunio era arrivato lo scorso 10 marzo.

Gli Hammers ottengono il quarto punto del loro campionato, mentre l’undici di Marco Silva sale a 5.

Top & Flop

TOP

1) Erling Haaland – Una piacevole consuetudine. Altra doppietta, altri tre punti in cascina per il Manchester City. Dei suoi dati irreali abbiamo parlato in precedenza, del suo apporto alla manovra anche. Cos’altro aggiungere?

2) Ollie Watkins – Nelle prime tre gare era il calciatore ad aver prodotto più xG (1,58) senza andare a segno. L’Aston Villa ha un disperato bisogno del suo killer instinct e il match con l’Everton ne è la prova più lampante.

3) Arijanet Muric – 6 parate, 2,45 gol evitati. Il portiere kosovaro riscatta alla grande la prestazione disastrosa fornita nella seconda giornata contro il Manchester City salvando a più riprese l’Ipswich nella trasferta di Brighton.

FLOP

1) Jack Stephens – Per la seconda giornata consecutiva il difensore del Southampton rientra nei flop. Bissa la prova negativa contro il Brentford di settimana scorsa incassando un rosso diretto al 79′ che taglia definitivamente le gambe ai suoi nel lunch match con il Manchester United.

2) Diogo Jota – Parte ancora dal primo minuto, ma questa volta non incide. In 60 minuti conclude solamente una volta in porta, perde 10 possessi e sbaglia 6 passaggi sui 13 tentati. La giornata no del Liverpool si riflette perfettamente sull’attaccante portoghese.

3) Conor Coady – Entra all’83’ al posto di Ayew per dare maggior consistenza al reparto arretrato, ma riesce a mettersi in luce solamente provocando il rigore che porta al pari del Crystal Palace nel finale. Esordio peggiore non poteva esserci.

Classifica e prossimo turno

1

Manchester City

12 4 4 0 0  11:3 +8
2 Arsenal 10 4 3 1 0  6:1 +7
3

Newcastle

10 4 3 1 0  6:3 +3
4

Liverpool

9 4 3 0 1 7:1 +6
5

Aston Villa

9 4 3 1 0 7:6 +1
6

Brighton

8 4 2 2 0 6:2 +4
7

Nottingham Forest

8 4 2 2 0 4:2 +2
8

Chelsea

7 4 2 1 1 8:5  +3
9 Brentford 6 4 2 0 2 6:6 0
10 Manchester United 6 4 2 0 2 5:5 0
11 Bournemouth 5 4 1 2 1 5:5 0
12

Fulham

5 4 1 2 1 4:4 0
13

Tottenham

4 4 1 1 2 6:4 +2
14

West Ham

4 4 1 1 2 5:6 -1
15

Leicester

2 4 0 2 2 5:7 -2
16

Crystal Palace

2 4 0 2 2 4:7 -3
17

Ipswich Town

2 4 0 2 2 2:7 -5
18

Wolverhampton

1 4 0 1 3 4:11 -7
19

Southampton

0 4 0 0 4 1:8 -7
20

Everton

0 4 0 0 4 4:13 -9

Prossimo turno:

Sabato 21 settembre

West Ham 13:30 Chelsea

Aston Villa 16:00 Wolverhampton

Fulham 16:00 Newcastle

Southampton 16:00 Ipswich Town

Tottenham 16:00 Brentford

Leicester 16:00 Everton

Liverpool 16:00 Bournemouth

Crystal Palace 18:30 Manchester United

Domenica 22 settembre

Brighton 15:00 Nottingham Forest

Manchester City 17:30 Arsenal

Premier League

Fiorentina, Palladino: “Domani servirà la partita perfetta. Mandragora…”

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Fiorentina, Raffaele Palladino

Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni ufficiali del club in vista della sfida di domani sera contro il Milan.

Di seguito un estratto delle sue parole.

Palladino pre-Milan

Cosa deve fare la squadra con il Milan?
“Sicuramente di più rispetto a Empoli e alla gara di Conference, servirà una partita perfetta contro una grande squadra. Lavoriamo ogni giorno per migliorare. Il Milan ha grandi calciatori e grandi individualità. Hanno battuto l’Inter e se la sono giocata con il Leverkusen. Sono in salute e stanno bene, dobbiamo curare tutti i dettagli e i particolari. Vedo una squadra pronta per vivere una serata perfetta, ci proveremo.”

Cosa teme del Milan?
“Hanno trovato la mentalità e la filosofia con Fonseca. Hanno trovato la quadra tattica e hanno grandi individualità, dovremo essere bravi a limitarli. La catena di sinistra del Milan è tra le più forti del mondo. Sono forti e dovremo essere bravi a fare la nostra prestazione. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto.”

Mandragora si è operato, lo ha sentito?
“Sì, la notizia bellissima è che Rolando non abbia avuto un bruttissimo infortunio. Si temeva il peggio e sono contento di questa notizia. L’ho sentito carico, lo aspettiamo a braccia aperte.”

Commisso ripartirà dopo la partita, quando ci tenete a salutarlo con un regalo?
“Domani dobbiamo andare in campo anche per il nostro presidente e per i nostri tifosi. Vogliamo regalare una notte magica al popolo fiorentino e ci proveremo, anche per Commisso che ci è stato molto vicino. È una persona fantastica e sono felice di aver conosciuto meglio un grande uomo.”

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Premier League

Premier League, il Liverpool sorride a metà: infortunio al ginocchio per Alisson

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Il Liverpool vince di misura a Selhurst Park contro il Crystal Palace confermandosi unica capolista della Premier League, ma la gioia per i tre punti fa da contraltare alla preoccupazione per le condizioni di Alisson.

Il portiere brasiliano ha abbandonato il terreno di gioco al 79′ per un problema al ginocchio, al suo posto è entrato Jaros.

Nel dettaglio

Le prime indiscrezioni che arrivano dall’Inghilterra inerentemente all’infortunio dell’estremo difensore ex Roma non sono confortanti: ci sarebbe, infatti, il serio rischio di un coinvolgimento del legamento del ginocchio. In tal caso potrebbe parlarsi di stagione finita, così come per Rodri.

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Premier League

Manchester United, De Ligt ancora sotto accusa dopo Porto

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de ligt manchester united

Matthijs de Ligt non sta attraversando un buon momento con il Manchester United, lo dicono i fatti e gli errori. Arrivano critiche pesanti dopo la prestazione disastrosa in Europa League.

Approdato quest’estate in Premier League dopo il trasferimento dal Bayern Monaco per una cifra superiore ai 50 milioni di euro, le aspettative sul centrale olandese erano altissime. Tuttavia, il suo rendimento in  campo finora è stato deludente e la prestazione offerta giovedì sera in Europa League contro il Porto ha sollevato ulteriori critiche.

Indice

Manchester United, la prova di De Ligt a Oporto

De Ligt Bayern Monaco

Nella sfida terminata 3-3 in terra portoghese, De Ligt è stato protagonista in negativo: commettendo due gravi errori che hanno permesso al Porto di siglare due reti importanti. Al 34′ un disimpegno sbagliato ha regalato palla agli avversari, facilitando il primo gol di Omorodion; al 50′, il difensore ha poi perso la marcatura sull’attaccante, permettendo agli avversari di segnare il gol del momentaneo vantaggio.

Questi episodi hanno suscitato la dura reazione di due leggende del club, Paul Scholes e Owen Hargreaves, che non hanno risparmiato critiche.

Le critiche di Scholes e Hargreaves

De Ligt

Scholes si è scagliato duramente contro il difensore olandese senza usare mezze misure. Le sue parole: “Quando prendi giocatori nuovi ti aspetti che siano molto migliori di quelli che hai già. Per me, De Ligt non rappresenta un “upgrade rispetto a Maguire“.

Hargreaves ha poi rincarato la dose, andando a commentare la prestazione di De Ligt nella partita di Europa League.
Ha commentato così: “Il gap è sembrato molto evidente, Omorodion è stato un incubo assoluto per de Ligt

La pressione ora è alta sul difensore olandese, che dovrà riscattarsi rapidamente per riconquistare la fiducia dell’ambiente e dei tifosi dei Red Devils.

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