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Mondiali Russia: l’Arabia Saudita KO contro i Padroni di Casa

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russia arabia saudita

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Tutto facile per la Russia all’esordio della Coppa del Mondo 2018. Infatti i padroni di casa si sbarazzano dell’Arabia Saudita per 5 reti a 0, due nel primo tempo e tre nel secondo, senza mai subire neanche una palla per l’eventuale gol della bandiera Saudita.

Nel primo tempo la Russia parte forte, trovando subito la rete. Infatti al 12′ Yury Gazinskiy segna da una posizione davvero difficile svettando per impattare il cross e colpendo di testa con potenza vicino al palo sinistro. Conclusione eccellente, assist di Aleksandr Golovin. Tre minuti dopo, al 15′ il portiere dell’Arabia Saudita Abdullah Al Muaiouf respinge alla grande il tiro di Alan Dzagoev indirizzato sotto la traversa dopo che quest’ultimo si era liberato bene in area.

Il resto del primo tempo si svolge con la nazionale di casa in controllo che raggiunge anche il raddoppio verso la fine dei primi 45′. E’ Denis Cheryshev, esattamente al 43esimo minuto di gioco, aggancia un gran passaggio di Roman Zobnin e spara in porta. Trasforma così il passaggio al bacio del suo compagno con un tiro sul palo a sinistra.

Il secondo tempo invece scorre piuttosto velocemente, con la Russia che non fa altro che gestire e provare a colpire con qualche azione manovrata o in contropiede. La superiorita’ russa netta viene sancita, senza possibilita’ di replica, dal terzo gol: Artem Dzyuba prende bene il tempo su un bel cross di Golovin (ancora lui…) e colpisce di testa alla perfezione sul palo di destra. Il portiere non ha avuto scampo in questa azione, colpo di testa davvero imprendibile. Infine in tre minuti due gol: prima al 91′ il gol di Denis Cheryshev che riceve da Artem Dzyuba e piazza dal limite con un gran tiro sotto la traversa, subito dopo, al 94′ il 5-0 con gol di Golovin su calcio di punizione dal limite.

Dunque i padroni di casa festeggiano la prima partita del mondiale casalingo con una vittoria in goleada e soprattutto con una grande prestazione dell’esterno offensivo Golovin, giocatore che e’ nel mirino della Juventus, che realizza un gol piu’ due assist.

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Premier League

Premier League, giocati i recuperi del 29° turno: risultati e classifica aggiornata

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tv

Ieri si è conclusa la tre giorni di recuperi inerenti il 29° turno di Premier League che aveva visto rinviate ben sei gare causa FA Cup. Di seguito tutti i risultati maturati ed i conseguenti stravolgimenti di classifica.

Risultati e classifica

Martedì 23 aprile

Arsenal 5-0 Chelsea (4′ Trossard, 52′, 70′ White, 57′, 65′ Havertz)

Mercoledì 24 aprile

Wolverhampton 0-1 Bournemouth (37′ Semenyo)

Crystal Palace 2-0 Newcastle (55′, 88′ Mateta)

Manchester United 4-2 Sheffield United (35′ Bogle, 42′ Maguire, 50′ Brereton Diaz, 61′ (rig.), 81′ B. Fernandes, 85′ Hojlund)

Everton 2-0 Liverpool (27′ Branthwaite, 58′ Calvert-Lewin)

Giovedì 25 aprile 

Brighton 0-4 Manchester City (17′ De Bruyne, 26′, 34′ Foden, 62′ J. Alvarez)

 

1

Arsenal

77 34 24 5 5 82:26 +56
2 Manchester City* 76 33 23 7 3 80:32 +48
3

Liverpool

74 34 22 8 4 75:34 +41
4

Aston Villa

66 34 20 6 8 71:50 +21
5

Tottenham**

60 32 18 6 8 65:49 +16
6

Manchester United*

53 33 16 5 12 51:50 +1
7

Newcastle*

50 33 15 5 13 69:54 +15
8

West Ham

48 34 13 9 12 54:63  -9
9 Chelsea** 47 32 13 8 11 61:57 +4
10 Bournemouth 45 34 12 9 13 49:60 -11
11 Brighton* 44 33 11 11 11 52:54 -2
12

Wolverhampton

43 34 12 7 15 46:54 -8
13

Fulham

42 34 12 6 16 50:54 -4
14

Crystal Palace

39 34 10 9 15 44:56 -12
15

Brentford

35 34 9 8 17 52:59 -7
16

Everton

33 34 11 8 15 36:48 -12
17

Nottingham Forest

26 34 7 9 18 42:60 -18
18

Luton Town

25 34 6 7 21 47:75 -28
19

Burnley

23 34 5 8 21 37:69 -32
20

Sheffield United

16 34 3 7 24 33:92 -59

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

** Due partite in meno

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Ligue 1

In Ligue 1 abbiamo visto il peggior arbitraggio dell’anno

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Marsiglia-Nizza, derby del mediterraneo valido per la 29giornata della Ligue 1, passerà alle cronache per un arbitraggio “surreale”.

O per lo meno questo è l’aggettivo che Régis Testelin, nel suo editoriale redatto sulle pagine de “L’Equipe, ha attribuito alla direzione di gara del signor Jeremie Pignard. Probabilmente il peggior arbitraggio visto in Ligue 1 questa stagione, e il giudizio potrebbe essere tranquillamente esteso anche al resto d’Europa.

Indice

Ligue 1, problema sistemico con gli arbitri

Ve lo avevo anticipato nel mini-appuntamento, dato che infrasettimanali si sono giocate solo le tre partite dei recuperi della 29esima giornata, settimanale della mia rubrica dedicata alla Ligue 1, ma non ho potuto approfondire l’argomento per ovvie motivazioni di spazio.

Tuttavia, quello che si è visto nel Mediterranean Derby non può passare inosservato. Sorvolando sulla pessima gestione della partita del direttore di gara, che ha contribuito a rendere infuocata una partita già di suo nervosa e tesa, e sull’espulsione dell’attaccante del Marsiglia Moumbagna: arrivata alla fine del primo tempo.

Sorvoliamo per modo di dire, visto che l’OM, ritrovatosi a giocare un tempo intero in dieci, è stato ovviamente penalizzato dalle scelte di Pignard. Tuttavia, il secondo giallo all’ex-attaccante del Bodo Glimt, seppur esagerato, potrebbe rientrare (sospendendo di molto l’incredulità) nell’ottica del classico “errore umano“.

Ligue 1

Photo Source: OGC Nice Site Officiel.

Il peggior rigore nella storia della Ligue 1

Nulla di anche solo lontanamente paragonabile a quanto si è visto a inizio ripresa, con un calcio di rigore assurdo assegnato proprio ai padroni di casa. Un episodio talmente clamoroso che persino un cronista sobrio come Gianluigi Bagnulo non ha potuto fare a meno di esternare tutto il proprio sconcerto.

Per coloro che non avessero visto la partita: l’attaccante del Nizza, Ali Cho, ha spazzato un pallone che vagava pericolosamente all’interno dell’area di rigore. Con la sfera già abbastanza distante dai sedici metri della porta di Bulka, l’ex-Angers ha dovuto (poiché, citando lo stesso Bagnulo, “essendo Cho un essere umano e non un volatile prima o poi avrebbe dovuto poggiare il piede a terra“) completare il movimento e nel farlo ha inavvertitamente pestato il piede di un avversario che si stava avventando sul pallone.

L’assegnazione del calcio di rigore era parsa assurda (“surreale”, per parafrasare Testelin) anche in diretta, e al momento del richiamo all’On Field Review da parte del direttore di gara il verdetto appariva certo prima ancora che quest’ultimo lo emettesse. Una sensazione corroborata dalla frazione di secondo che Pignard ha passato dinanzi al monitor, prima di recarsi nuovamente verso l’area di rigore per emettere la sentenza.

Eppure, contro ogni previsione, Pignard ha confermato il penalty. Un episodio di una gravità inaudita e che probabilmente costerà la carriera al 36enne fischietto francese. Non tanto per l’errore in sé, comunque grave e difficile da giustificare anche in presa diretta, tanto per la tracotanza con la quale si è rifiutato di cambiare la propria decisione nonostante l’evidenza dei fatti dipinta sul monitor.

Ligue 1

Photo Source: OGC Nice Site Officiel.

Il VAR ha fallito: è giunta l’ora di abolirlo

Per l’ennesima volta, il protocollo VAR dimostra tutta la sua inefficienza. Non è ammissibile che per situazioni millimetriche e impossibili da ratificare per l’occhio umano, come il gol annullato al Coventry nel recupero della semifinale di F.A. Cup contro il Manchester United, si faccia ricorso all’Over Rule mentre per fatti così eclatanti si lasci la possibilità agli arbitri di tutelare il proprio orgoglio anziché il gioco.

In questo caso non si tratta di discrezionalità, di interpretazione, di scuole di pensiero, di metro di giudizio e nemmeno della cosiddetta “zona grigia“. Quello di Pignard è un abbaglio enorme, oggettivo, che il VAR avrebbe dovuto rettificare (come succede in Inghilterra) scavalcando l’arbitro di campo nella decisione.

Lasciando all’arbitro la possibilità di non cambiare la decisione nonostante l’evidenza dei fatti, per ragioni che soltanto lui conosce, il VAR ha dimostrato per l’ennesima volta di aver fallito nel suo intento di migliorare il calcio. E allora è giunto il momento per le istituzioni calcistiche di ascoltare il grido disperato che da mesi si leva dalle bocche, sfibrate dalla fatica, di tutti coloro che questo sport lo amano e lo seguono.

Il VAR ha fallito e va abolito. “Il calcio deve ritrovare la propria spontaneità“, come ha detto giustamente Giroud. Il VAR non solo non ha migliorato il calcio, ma lo ha peggiorato. Il VAR non solo non ha diminuito gli errori, ma li ha resi più gravi e difficili da accettare. Il VAR non solo non ha smussato le polemiche, ma ha alimentato un clima di latente sospetto che è sopito da sempre nell’opinione pubblica. 

Dinanzi a fatti talmente eclatanti sarebbe perfettamente inutile (oltreché ingiusto) chiedere al tifoso di non lasciarsi andare a congetture e vittimismi. Dato che l’essere umano, per propria natura, è naturalmente portato a cercare spiegazioni (più o meno) razionali ai fatti che non riesce a spiegare con la logica. E non vi è una logica dietro alla deriva autoritaria della classe arbitrale, inasprita dall’evidente sentimento recalcitrante che gli arbitri nutrono nei confronti di chi assegna loro dei voti.

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Da quando ho iniziato la mia collaborazione con CalcioStyle, ho creato una sorta di archivio digitale in cui stipare le opinioni di personaggi illustri del mondo del calcio contrari a questa tecnologia. Puoi consultare di seguito l’elenco completo, che aggiornerò man mano ogni volta che scriverò un articolo sull’argomento.

  1. Francia:

2. Inghilterra:

      3. Italia:

      4. Germania:

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Bundesliga

Bayern Monaco, petizione shock dei tifosi: “Vogliamo Tuchel”

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Scoppia il caos in casa Bayern Monaco. I tifosi si ribellano all’addio forzato di Tuchel e vogliono trattenerlo perché ritenuto migliore degli altri canditati.

Bayern Monaco, messaggio dei tifosi: “Meglio Tuchel degli altri candidati”

La società bavarese è alla ricerca del nuovo allenatore per la prossima stagione e dopo il no di Nagelsmann e il rinnovo di Emery con l’Aston Villa la scelta sarebbe ricaduta su Rangnick.

La notizia ha fatto velocemente il giro d’Europa scatenando le reazioni dei tifosi ma non solo. Tra gli altri, Cristiano Ronaldo ha parlato del periodo al Manchester United in cui l’attuale C.T. dell’Austria era incaricato di guidare la squadra, apostrofandolo come un non allenatore.

Ralf Rangnick Bayern Monaco

Inoltre, i tifosi stessi del Bayern hanno deciso di esprimere il loro dissenso direttamente alla società attraverso una petizione che ha già raccolto oltre 10.000 firme.

Il messaggio dal titolo “Vogliamo Juppel (Tuchel) e non (Ralf) Rangnick!” recita: “Con tutto il rispetto per candidati come Emery o Rangnick, questi allenatori non possono reggere il confronto. Nonostante la copertura mediatica negativa che lo circonda il vincitore della Champions League ha portato la sua squadra alle semifinali di Champions League. Il Bayern Monaco dovrebbe essere felice di avere un tecnico eccezionale come Tuchel“.

Dura presa di posizione della tifoseria che ha come obiettivo quello di spinere la dirigenza a valutare profili più allettanti e adatti al Bayern.

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