Ligue 1
Coupe de France, il Paris Saint Germain vola in finale
Il Paris Saint Germain vola in finale di Coupe de France
L’atto conclusivo della competizione francese sarà uno scontro ad alta tensione tra i parigini e l’Olympique Lione. La squadra guidata da Luis Enrique ha liquidato la pratica Rennes dopo 40 minuti. La rete di Kylian Mbappè ha portato i rossoblu in finale dopo 2 stagioni di assenza. Nel 2020-2021, Icardi e Mbappè stesero il Monaco regalando il trofeo al PSG. Finita la magia del Nantes che per due stagioni consecutive si è giocata la possibilità di vincere la Coppa – impresa riuscita nel 2022. Il Lione mancava questo appuntamento dal 2012 quando battè 1 a 0 il Quevilly-Rouen grazie alla rete di Lisandro Lopez.
La finale tra queste due squadre non è, però, un inedito. Il match è andato in scena nel 2008 e l’Olympique Lione vinse 1 a 0 contro il Paris Saint Germain dopo i minuti regolamentari. La rete di Sidney Govou regalò la gioia all’OL. La città di Lille sarà il teatro della finalissima, da definire ancora l’orario della sfida.
Ligue 1
Fonseca, la rinascita dopo Roma: tutti i numeri del “Re di Francia”
Paulo Fonseca sta vivendo un biennio d’oro sulla panchina del Lille e i suoi numeri straordinari hanno attratto interesse da tutta la Francia.
Fonseca, tutti i numeri di una stagione da record
Fonseca è sempre stato celebrato per ricercare sempre e comunque un’idea di calcio propositiva e per la sua capacità di lavorare con i giovani. In pochi però, soprattutto durante il suo periodo a Roma, avrebbero tessuto le sue lodi dal punto di vista dell’organizzazione difensiva. Ennesima dimostrazione di quanto il tecnico lusitano sia cresciuto dopo l’esperienza (parzialmente) fallimentare nella Capitale d’Italia.
Il Lille, infatti, è la seconda miglior difesa della Ligue 1 dopo il Nizza. Sono 27 i gol subiti da Les Dogues in questo campionato, contro i 25 subiti da quella di Farioli e i 29 subiti dal PSG. Anche a livello di clean sheet il Lille è secondo in patria, con 15 reti inviolate contro le 16 del Nizza.
Prendendo in considerazione invece i TOP 5 Campionati Europei a livello nazionale, Chevalier è a ridosso del podio dopo Bulka, Milinkovic-Savic del Torino (17) e Sommer (18). C’è poi un altro dato che incorona il prodotto del settore giovanile dei mastini, ovvero quello dei clean sheet combinati fra campionati nazionali e competizioni internazionali. Chevalier ne ha ottenuti 19 (in 42 partite) contro i 24 di Sommer in 41 partite.
Il Pierre-Mauroy ora è un fortino
In questa stagione il Lille ha stabilito il proprio record di imbattibilità casalinga, dato che i mastini non perdono in casa da 22 partite. L’ultima volta lo scorso 26 Settembre contro il Reims di Will Still. Fonseca è attualmente quarto in Ligue 1 e se il campionato finisse oggi l’anno prossimo il Lille (verosimilmente senza di lui) giocherebbe i preliminari di Champions League, ma a un punto dal Brest secondo a tre dal Monaco terzo.
In Conference League è uscito ai quarti di finale, ma a testa alta e dopo i calci di rigore nella finale anticipata contro l’Aston Villa, mentre in Coupe de France è uscito agli ottavi di finale in casa del Lione. Il contratto che lega Fonseca al Lille si esaurirà il prossimo 30 Giugno e con ogni probabilità non verrà rinnovato.
Recentemente intervistato a proposito del proprio futuro, l’ex-allenatore della Roma ha dichiarato di non aver ancora preso una decisione riguardo il proprio futuro. L’ipotesi più accreditata, e sintomatica della grande considerazione che hanno in Francia del suo lavoro, è quella di un trasferimento a Marsiglia.
I marsigliesi a fine stagione saluteranno Gasset, che ha firmato un contratto semestrale come caretaker sino al 30 Giugno 2024 lo scorso 20 Febbraio. Pablo Longoria e i suoi uomini mercato sono alla ricerca di un nuovo allenatore a cui affidare il nuovo progetto tecnico e l’obiettivo principale sembrerebbe essere proprio Fonseca.
Ligue 1
Marsiglia, con Gasset si sogna in grande
L’Olympique Marsiglia si è ripreso nel finale di stagione
La semifinale di Europa League raggiunta è un risultato eccellente per la compagine francese, soprattutto se si pensa che l’inizio di stagione non è stato esaltante. I saluti con Igor Tudor non hanno portato i risultati sperati, dopo la breve avventura di Marcelino la società aveva scommesso su Gennaro Gattuso ma qualcosa all’interno dello spogliatoio sembrava non funzionare. Il tecnico italiano ha dovuto far posto a Jean-Louis Gasset che ha riportato in carreggiata l’OM. La squadra non ha top player ma è stata costruita come collettivo. Il calciatore con il valore più alto, analizzando i dati del portale economico Transfertmarkt, è Ismaila Sarr (20 milioni) acquistato in estate dal Watford seguito da Iliman Ndiaye (18 milioni) preso dallo Sheffield United.
Ligue 1
Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla 31esima giornata di Ligue 1
Bentornati sulla prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.
Indice
Il PSG vince la Ligue 1, ma il Le Havre sfiora l’impresa
Stante che sarebbe stato inutile, perché probabilmente stasera il Monaco non farà i tre punti che gli sarebbero serviti per allungare l’agonia di questo campionato, ma la rete di Gonzalo Ramos (ancora a tempo scaduto, è il quarto gol che il PSG segna nel recupero di uno dei due tempi) scrive la parola fine sulla Ligue 1.
Il Le Havre aveva sfiorato l’impresa, portandosi due volte in vantaggio al Parco dei Principi e mantenendo il doppio vantaggio sino a dieci dal novantesimo. Quindi la rete di Hakimi e l’assedio finale, culminato con il sigillo del portoghese ex-Benfica al quinto dei sei minuti di recupero assegnati dall’arbitro Willy Delajod.
I parigini hanno ora dodici punti di vantaggio (e una partita in più) sui monegaschi, ma anche qualora dovessero perderle tutte e la squadra di Hutter vincerle tutte sarebbero comunque davanti per gli scontri diretti.
Decisivo il 5-2 dell’andata al Parco dei Principi e lo 0-0 del ritorno al Louis II. Campionato mai realmente in discussione, contrassegnato dall’ennesimo vuoto di potere delle big che questa volta non è riuscito a essere colmato dal Lens di turno. La squadra di Elsner, invece, mastica amaro dopo aver a lungo pregustato una vittoria storica. Due punti che sarebbero stati fondamentali per tenere a debita distanza (due punti) il Metz di uno scatenato Mikautadze, impegnato nel lunch match della Domenica di Ligue 1 in casa contro il Lille.
Chi invece è a un passo dalla matematica salvezza è il Montpellier, che ha aperto la 31esima di Ligue 1 pareggiando in casa con il Nantes. Le marcature del match le apre l’obiettivo del Milan Akor Adams, che non segnava in Ligue 1 (l’ultima volta lo scorso 29 Ottobre) da 180 giorni, prima del pari immediato di Abline.
Le Petit Chelil rischiano anche di perderla, dato che nel finale rimangono addirittura in nove uomini a causa delle espulsioni di Davin e Nordin, ma reggono e ringraziano il PSG per aver mantenuto il terzultimo posto a 29 punti: a prescindere da chi lo occuperà a fine giornata fra Metz e Le Havre. Infatti, otto punti di margine sulla zona playout per il Montpellier significano salvezza matematica a un passo. I canarini invece, attualmente 14esimi con 32 punti, si tengono a distanza di sicurezza ma dovranno ancora sgomitare in queste ultime giornate.
Mikautadze non basta, Fonseca terzo aspettando il Brest
Al Metz non è bastata la rete del solito Mikautadze, che aveva portato avanti i granata su calcio di rigore, per avere ragione del Lille. Ismaily pareggia subito, facendo una cosa che solitamente non gli riesce mai ovvero segnare con il destro, prima che Yazici ribalti il risultato sul finire della prima frazione di gioco.
Les Grenats provano a uscire dal proprio guscio, nel quale la squadra di Fonseca li ha rinchiusi con il solito possesso palla asfissiante, e nel finale Boloni vara un assetto ultra-offensivo nel tentativo di riprendere il risultato. I padroni di casa danno tutto quello che hanno e si vedono anche annullare un gol a Sabaly per fuorigioco, ma non è sufficiente per impedire al Lille di agguantare il terzo posto in classifica.
I mastini sono ora terzi in solitaria, a +2 sul Brest e a -3 dal Monaco che però devono ancora giocare la propria partita. Il Metz rimane terzultimo, il Le Havre è nettamente avanti per la differenza reti, ma le competitor non scappano e tutto (al netto di un calendario terribile per quelli della Mosella) si deciderà nelle ultime giornate.
Il derby bretone è la partita dell’anno: 5-4 al Roazhon Park!
Dopo il pirotecnico 3-4 di Lione, il Brest ci regala un’altra candidatura per la partita dell’anno. Il derby bretone è uno spettacolo, con i padroni di casa avanti due a zero grazie alla doppietta di Kalimuendo. Uno-due terribile dell’attaccante uscito dal centro di formazione del PSG, che nel giro di dieci minuti rischiava di stendere il Brest.
Poi la reazione, immediata, grazie al gol di Mounie, arrivato nemmeno due minuti dopo il raddoppio. A inizio ripresa l’autogol di Omari rimette il risultato in parità, prima della rete di Satriano che suggella una rimonta incredibile. Finita qui? Neanche per idea! Camara sembra mettere il punto esclamativo sull’ennesima grossa vittoria della squadra di Roy, ma nemmeno il tempo di festeggiare che Theate riapre tutto due minuti dopo.
A dieci minuti dalla fine i padroni di casa l’avevano addirittura pareggiata, grazie al gol di Terrier, ma il colpo di testa in mischia di Brassier, all’ultimo minuto di recupero, pone definitivamente la parola fine a una partita al cardiopalma. Il Brest passa, nel giro di novanta minuti, dal rischiare il quarto posto al (ri)mettersi in scia del Monaco. Per il Rennes svanisce probabilmente l’ultima speranza di acciuffare il treno per l’Europa.
La lotta salvezza in Ligue 1 si fa incandescente
La clamorosa vittoria del Clermont (4-1 in casa con il Reims) rimette tutto in discussione nelle zone basse della classifica di Ligue 1, viste anche le sconfitte di Metz e Lorient. La squadra di Still, ora undicesima in classifica e con gli stessi punti del Tolosa, dice definitivamente addio alle residue velleità europee, mentre il Clermont cerca di regalarsi un finale di speranza grazie a un’insperata vittoria: nel punteggio quanto nelle proporzioni.
La doppietta (entrambi su rigore) di Saracevic in avvio di partita, intervallata dalla rete di Nakamura, viene sublimata da quella di Rashani, che negli ultimi dieci minuti di gara archivia la pratica e manda i padroni di casa a quattro punti da Metz e Le Havre: rispettivamente terzultimo (zona playout) e quartultimo, ossia salvezza.
Reims che, dicevamo, ora ha gli stessi punti del Tolosa decimo. La squadra di Martinez è ora matematicamente salva, grazie alla rimonta esterna proprio sul campo del Lorient. Dopo un primo tempo sotto tono, Les Violets nella ripresa tornano in campo con un piglio diverso e trovano subito il pareggio grazie alla rete di Dallinga.
Nel finale di partita la rete di Cissokho tiene i bretoni al penultimo posto della classifica. Non riesce invece ad acquisire la salvezza con tre giornate d’anticipo lo Strasburgo, sconfitto allo Stade de la Meinau dal Nizza nonostante il vantaggio iniziale di Bakwa. Guessand pareggia su rigore a fine primo tempo, poi Dante completa la rimonta a inizio ripresa prima del sigillo finale di Sanson: che chiude la partita e mantiene in Farioli quinto.
Marsiglia e Lione, la rincorsa europea continua
Il Lione vince un altro scontro diretto, di nuovo in maniera rocambolesca. Il Monaco va in vantaggio subito con la rete di Ben Yedder, al primo minuto di gioco. Hutter, almeno inizialmente, conferma il cambio di paradigma avvenuto nelle ultime settimane. Baricentro più basso, squadra più compatta e iniziativa lasciata agli avversari.
Tuttavia, nel giro di quattro minuti, l’uno-due firmato Lacazette e Benrahma cambia il canovaccio tattico della partita. Nel secondo tempo ancora Ben Yedder pareggia i conti, prima che il subentrato Malick Fofana regali i tre punti a Sage a cinque dal termine. Il Lione quindi avvicina il sesto posto del Lens, che ora dista due punti.
Lens sconfitto sul campo del Marsiglia, con la squadra di Gasset che aggancia il Lione ma è avanti per la miglior differenza reti. I padroni di casa vanno subito in vantaggio con Aubameyang, anche in questo caso lo zero a zero resiste meno di due minuti, e difficilmente quest’anno si è vista la squadra di Haise così sfilacciata.
Nonostante un approccio alla partita e una mentalità tradizionalmente offensive, i Sang Et Or si erano sempre distinti come una squadra ordinata e solida. Non a caso, in questi anni, è sempre stata una delle migliori difese della Ligue 1, ma non in questo caso. Il periodo di crisi dei giallorossi, che non è costante ma vive di continui alti e bassi, sembra alle spalle quando il colpo di testa di Sotoca batte Pau Lopez nel secondo tempo.
Ma il Marsiglia non muore mai e trova la forza per vincere la partita, grazie al gol di Gueye che arriva al termine di un disastroso tentativo di costruzione dal basso della retroguardia del Lens. I marsigliesi vincono nonostante un minimo turnover, propedeutico ad arrivare al top alla doppia sfida contro l’Atalanta, e al netto di un periodo estremamente difficile, a causa degli infortuni e della stanchezza accumulata per via dei tanti impegni ravvicinati.
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