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Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano #2

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Born in the MLS

Secondo appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla MLS. Ecco il punto sul 2° weekend.

In un paese dove il calcio non la fa da padrone, c’è una competizione che unisce tutti gli stati da Est a Ovest. La Major League Soccer non è, come molti credono, la pensione del calcio europeo; bensì è una festa, un momento di aggregazione, il modo di vivere lo sport in maniera genuina gustandosi allo stesso tempo un grande spettacolo.

Il gioco importato dall’Europa sta spopolando e oggi più che mai sta toccando il suo picco di popolarità. Tante star e talenti emergenti sono pronti a scendere in campo. This is MLS.

Indice

El Pistolero torna a sparare, doppietta anche per Messi. Insigne regala 3 punti a Toronto, Arango colpisce ancora.

Minnesota-Columbus Crew 1-1 (59′ Cucho, 90’+5 Oluwaseyi)

Minnesota Columbus Crew

Frenano all’ultima curva i campioni in carica e lasciano due punti in Minnesota. Entrambe le squadre hanno vinto all’esordio e vogliono mantenere il punteggio pieno.

Primo tempo divertente, con occasioni da entrambe le parti e i portieri protagonisti.

La ripresa si apre con un gol annullato agli ospiti per offside dopo la conclusione di Cucho Hèrnandez.

Cucho che al 59′ sblocca il match con un destro preciso dal limite dell’area, che si infila all’angolo sinistro dopo aver raccolto la sponda di Yeboah su lancio di Arfsten.

Padroni di casa che reagiscono sfiorando più volte il pareggio, soprattutto da calcio piazzato. Finché nel minuto di recupero un batti e ribatti in area fa schizzare il pallone verso il neo entrato Oluwaseyi.

L’esterno raccoglie sul lato corto dell’area piccola e si orienta per il cross trovando però una traiettoria che si insacca all’incrocio dei pali.

Pareggio all’ultimo respiro e 1 punto a testa.

Real Salt Lake – Los Angeles FC 3-0 (18′, 42′ Gòmez, 45’+5 Arango)

Real Salt Lake

LAFC fa visita nello Utah Salt Lake City. Dopo l’ottima prestazione all’esordio vuole ripetersi per continuare a rincorrere il titolo.

Il match viene sospeso dopo 3 minuti per una bufera di neve imminente.

Una volta ripresa la partita, è Salt Lake a prendere il controllo del gioco e al 17esimo passa in vantaggio grazie all’inserimento dalla destra di Gòmez che servito da Arango anticipa l’intervento di Ocampos e fredda Lloris.

Lo stesso Gòmez protagonista pochi minuti dopo con un altro gol, ma l’assistente annulla per posizione di offside. Al 42′ ancora il colombiano che, in seguito a un cross dalla destra, pesca Luna in area di rigore: che servito da due passi non sbaglia.

Il tris arriva nel recupero del primo tempo con Gòmez che appoggia per Luna in sovrapposizione, palla al centro per Arango che in spaccata batte Lloris per la terza volta.

Nella ripresa LA prova ad abbozzare una reazione, ma MacMath chiude la saracinesca e impedisce ogni tentativo da parte degli ospiti. Prima vittoria per Salt Lake.

Inter Miami – Orlando City 5-0 (4′, 11′ Sùarez, 29′ Taylor, 57′, 62′ Messi)

Inter Miami

Il club di Beckham vuole continuare il trend positivo dopo i 4 punti nelle prime 2 partiteOrlando pronto a fare il colpaccio.

Match che si mette subito in discesa per Messi e compagni, con l’argentino che smista a destra per Gressel che da uno sguardo al centro e serve a Sùarez il pallone che l’uruguaiano, di prima intenzione, trasforma nel primo gol in MLS.

Dopo 11 minuti l’ex Barca Liverpool si ripete con un’azione sviluppata da Jordi Alba Taylor, insieme proprio a Sùarez, che infine scambia con Gressel e infila nuovamente Gallese con un sinistro incrociato.

Inter Miami che continua a spingere e al 29esimo trova il tris con uno scatenato Gressel, che elude la trappola del fuorigioco di Orlando e manda ancora Sùarez in campo aperto. Il n°9 serve Taylor che a porta vuota insacca.

La prima frazione si chiude con i rosa in vantaggio di 3 reti. La ripresa segue lo stesso copione, tanto che al 57′ Jordi Alba si mette in proprio e va in progressione per poi scambiare con Sùarez e concludere con lo scavetto che rotola verso la linea di porta quando Jansson cerca di rinviare colpendo in pieno la traversa. Il pallone si alza a campanile, su cui si avventa Messi che di petto appoggia per il 4-0.

Pochi minuti dopo Gòmez intercetta un pallone a centrocampo, spalancando il contropiede. El pistolero parte in campo aperto e crossa col sinistro per l’accorrente Messi, che dalla parte opposta di testa segna il pokerissimo.

Inter Miami conserva l’imbattibilità, prima sconfitta per Orlando City.

Vancouver Whitecaps – Charlotte 1-1 (31′ Tavares, 45’+5 Raposo)

Vancouver Charlotte

Padroni di casa all’esordio in questa stagione di MLS dopo il turno di riposo dello scorso weekend. Charlotte per mantenere il punteggio pieno dopo la vittoria su New York City.

Partita divertente, che si sblocca alla mezz’ora con un errore in costruzione di Raposo che regala il pallone a Westwood. Palla per Dejagere, che mette in mezzo per Copetti col n°9 che lascia scorrere per l’accorrente Tavares: ospiti in vantaggio.

I padroni di casa non mollano e al 5° minuto di recupero del primo tempo trovano il pari grazie a una palla scodallata da Vite, che raccoglie il pallone messo fuori dalla difesa a seguito di un corner e pesca Raposo sul secondo palo che da dentro l’area piccola insacca.

Seconda frazione caratterizzata dall’assalto di Vancouver alla ricerca del vantaggio, ma Kahlina si oppone, con la complicità di Privett, ai continui tentativi degli Whitecaps. Match che termina in pareggio.

Chicago Fire – Cincinnati 1-2 (39′ Boupendza, 45′ Shaqiri, 68′ Robinson)

Chicago Cincinnati

MLS

Dopo il pareggio con Philadelphia, tornano in campo i Fire in quello che è il debutto casalingo nella stagione di MLS. Di fronte Cincinnati, reduce dal pareggio con Toronto.

Ospiti pericolosi per tutta la prima frazione con i guizzi di Acosta BairdBradv chiude la porta, ma non può nulla sul sinistro preciso di Bounpendza che sfrutta l’errore di Czichos in fase di disimpegno.

Al 45′ ci pensa Shaqiri a rimettere in corsa i suoi, grazie a un calcio di rigore che trasforma senza problemi.

Cincinnati continua a spingere anche nella ripresa, nonostante Chicago sia sempre più in crescita col passare dei minuti. Tuttavia, da corner a 20 minuti dalla fine, gli ospiti tornano in vantaggio grazie alla zampata di Robinson nel cuore dell’area di rigore. Cincinnati che dunque mantiene l’imbattibilità e sale a 4 punti.

FC Dallas – CF Montreal 1-2 (20′ Vilsaint, 45’+1 Musa, 60′ Martìnez)

Dallas Montreal

MLS

Dopo la grande vittoria arrivata a tempo scaduto, altro impegno casalingo per Dallas che vuole assoultamente ripetersi. Di fronte Montreàl, che viene dal pareggio con Orlando City.

Ospiti costretti al primo cambio dopo nemmeno 10 minuti per l’infortunio di Opoku, che viene sostituito da Vilsaint. Al 20′ è proprio il neo entrato a sbloccare la gara, con un destro di prima intenzione dal limite dell’area a seguito della sponda di Còccaro che ha raccolto un cross dalla destra di Ruan.

Montreàl continua l’offensiva e sfiora il raddoppio in un paio di occasioni.

All’inizio del recupero del primo tempo, però, è Dallas a trovare il pari, grazie all’invenzione di Fraser che dalla trequarti lancia per Kamungo. L’esterno appoggia di testa al centro per Musa che pareggia i conti.

Nella ripresa il match si accende con occasioni da entrambe le parti, ma sono gli ospiti a colpire nuovamente. Il neo entrato Josef Martìnez attacca la profondità, dettando il passaggio a Ruan che con un filtrante preciso pesca l’attaccante venezuelano per il nuovo vantaggio Montreàl.

I padroni di casa non mollano e si gettano all’attacco alla ricerca del nuovo pari, ma sbattono inesorabilmente contro Sirois che si traveste da Superman e compie un intervento clamoroso su Sealy: togliendo dalla porta il colpo di testa dell’avversario.

Canadesi che si portano a 4 punti e mantengono l’imbattibilità.

Houston Dynamo – New York Red Bulls 1-2 (7′ Aliyu, 43′ Manoel, 59′ Morgan)

Houston Dinamo New york Redbull

MLS

Secondo match casalingo per Houston che ospita i Redbull di New York.

Per la Dinamo si mette subito in discesa grazie ad Aliyu, che riceve l’ottimo lancio a tagliare il campo di Carrasquilla e segna il suo secondo gol in MLS nel 2024. Forsberg e compagni reagiscono, ma i legni dicono ancora una volta no: è già record per i Redbulls dopo due partite.

Il match prosegue senza particolari emozioni fino al tramonto del primo tempo, quando Forsberg riceve tra le linee e apre per Vanzeir che crossa pescando Manoel sul secondo palo. Egli segna nonostante l’intervento parziale di Clark.

Nel secondo tempo New York prende coraggio e metri, tanto che al 59′ un errore in impostazione di Artur spalanca il campo per Morgan che controlla e scarica un poderoso sinistro sotto la traversa. Rimonta completata per i RedbullsHouston va vicino al pareggio ma non lo trova, a causa di un legno e gli interventi di Coronel.

Prima vittoria per gli ospiti che si portano a 4 puntiHouston che resta a 1.

Sporting Kansas City – Philadelphia Union 1-1 (19′ Walter, 90’+5 Bedoya)

Philadelphia

Entrambe le squadre vengono da un pareggio e si sfidano nel catino di Kansas City.

Il match potrebbe mettersi subito in discesa per i padroni di casa, ma un fuorigioco strozza l’esultanza di tifosi e giocatori. Poco male visto, che al 20′ una discesa di Russel dalla destra porta il pallone al limite dell’area e, dopo il tocco di Davis, giunge a Walter, che se la sistema e calcia col sinistro baciando il palo e trovando il gol del vantaggio.

Kansas domina la prima frazione senza concedere niente a Philadelphia. Il secondo tempo si apre con gli ospiti più intraprendenti, ma maldestri negli interventi che costano diverse ammonizioni.

I padroni di casa continuano l’assalto alla ricerca del raddoppio, ma, proprio quando sembrava finita, all’ultimo respiro *da corner e complice l’uscita non precisa di Melia)arriva il tap in di Bedoya che strappa il pareggio. Entrambe le squadre salgono a 2 punti in classifica.

St. Louis City – New York City 2-0 (35′ Pompeu, 72′ Adeniran)

St. Louis New York

I padroni di casa vogliono regalare ai propri tifosi la prima gioia stagionale, mentre per New York City è necessario un cambio di rotta.

Dai primi minuti è St.Louis a fare la partita, con aggressività e pressing per riconquistare il pallone nella metà campo avversaria.

Questa tattica si rivela efficace al 35′ quando Jackson recupera e serve Pompeu, che si incunea nella difesa di New York e con uno slalom gigante si porta al limite dell’area infilando Freese sul primo palo.

Anche nella ripresa gli uomini di Carnell continuano a creare ma senza trovare il raddoppio.

Al 72′ ancora Pompeu riceve palla sulla corsia di sinistra e con un filtrante serve Adeniran, che da posizione defilata calcia sul primo palo col sinistro e trova il gol del 2-0 che chiude definitivamente la partita.

Colorado Rapids – Nashville SC 1-1 (47′ A.G. Moore, 90′ Bunbury)

Colorado Nashville

Dopo la batosta di Portland, tornano in campo i Rapids per la prima volta davanti al proprio pubblico. Nashville avversario tosto e affamato di punti.

I gialli provano subito a farsi pericolosi e portano la maggior parte delle occasioni che caratterizzano la prima frazione.

Nella ripresa però è Colorado a partire forte, con Mihailovic che lancia Harris sulla corsia di destra. Il n°14 crossa al centro dell’area, dove arriva il difensore degli ospiti Moore che, nel tentativo di mettere il pallone in corner, schiaccia di testa scavalcando il proprio portiere.

Rapids sembrano in controllo della partita tanto che sfiorano il raddoppio sfruttando gli errori della difesa di Nashville. Gli ospiti però non mollano e a qualche minuto dal recupero, sugli sviluppi di corner, Lewis controlla con un braccio in area e regala il penalty ai gialli.

Dal dischetto si presenta Bunbury che spiazza Steffen evitando la sconfitta ai suoi. 1 punto a testa in Colorado.

Portland Timbers – DC United 2-2 (18′ Asprilla, 61′ Moreno, 72′ Klich, 82′ Fletcher)

Portland

MLS

Porltand sogna dopo la roboante vittoria contro ColoradoD.C. United si affida ancora a Benteke.

I padroni di casa si portano in vantaggio dopo 17 minuti grazie alla bella giocata di Moreno, che arriva fino in area e serve Asprilla: il colombiano da due passi non sbaglia.

Nella ripresa gli ospiti prendono coraggio e vanno molto vicino al pareggio con un palo e un errore sotto porta di Ku-Dipietro. Errori che costano molto caro alla squadra di Washington, che incassa il secondo gol al termine di un batti e ribatti in area che favorisce Moreno: bravo a colpire al volo indirizzando il pallone sotto le gambe di Bono.

Gli ospiti però non mollano e riaprono la partita su calcio di rigore assegnato per un fallo di mano di Chara. Dal dischetto va Klich che spiazza Crèpeau.

D.C. che sale in cattedra ma fallisce più volte l’appuntamento col pareggio, che arriva a 10 minuti dalla fine con il cambio di gioco di Pedro Santos che trova Hopkins. Sovrapposizione di Herrera, che riceve e mette una palla tesa in mezzo che supera Crèpeau e trova Fletcher sul secondo palo. 2-2.

La squadra di Washington riprende il match per i capelli e porta a casa un punto importante.

San Jose Earthquakes – Los Angeles Galaxy 1-3 (18′ Paintsil, 43′ Joveljic, 48′ Riqui Puig)

LA Galaxy

MLS

Padroni di casa che vengono dalla sconfitta di Dallas, mentre i Galaxy rimpiangono il pareggio subito da Messi nei minuti finali. Derby della California che alza il sipario.

Gli ospiti sbloccano il match dopo nemmeno 20 minuti grazie a Paintsil, che inizia l’azione dalla destra e scambia con Delgado portandosi il pallone sul sinistro e infilando Daniel.

Al 42′ Galaxy trovano il raddoppio con una splendida combinazione che lancia Painstil sulla fascia, pallone al centro per Joveljic che non sbaglia per lo 0-2.

La ripresa inizia come era finita la prima frazione. LA vola nella metà campo avversaria, ma questa volta è Fagùndez a inserirsi sulla fascia toccando per Joveljic. L’attaccante mette la palla dietro per Riqui Puig, che a porta vuota cala il tris.

Reazione d’orgoglio di San José, che trova il gol della bandiera grazie a Judd che è il più lesto a sfruttare la respinta corta della difesa in seguito agli sviluppi di un corner.

Gli ospiti però resistono e portano a casa 3 punti.

Seattle Sounders – Austin FC 0-0

Seattle Austin

Seattle arriva Austin. Entrambe le squadre arrivano da una sconfitta e desiderano rialzare la testa con 3 punti.

Pubblico delle grandi occasioni per il debutto casalingo dei Sounders.

Primo tempo dominato dai padroni di casa, che vanno vicini al vantaggio in più occasioni senza però centrare il bersaglio grosso.

Austin mai veramente pericoloso e Seattle che anche nella ripresa non smette di attaccare. Morris e Vargas i più attivi, ma senza la precisione necessaria per colpire.

Merito di uno Stuver in stato di grazia, il muro di Austin regge fino al 90esimo. Complice la traversa colpita dai Sounders nell’ultimo giro di orologio, il match termina a reti bianche.

New England Revolution – Toronto FC 0-1 (27′ Insigne)

new england toronto MLS

Nel New England Revolutions cercano riscatto dopo la tripletta di Benteke WashingtonToronto deciso a tornare protagonista.

Canadesi che prendono da subito le redini della partit. Nonostante qualche acuto dei padroni di casa, dopo 27 minuti riescono anche a sbloccarla per merito del famoso tir’a gir’ di Lorenzo Insigne che raccoglie una palla vagante respinta dalla difesa e dalla sua mattonella non perdona.

Poco dopo arriverebbe anche il raddoppio, ma causa offside la rete viene annullata.

Nella ripresa sono i New England a guidare il gioco, creando occasioni per trovare il pari. La difesa regge, ma gli interventi decisivi di Johnson su Gil e Polster fissano il risultato sullo 0-1.

Prima vittoria per Toronto e seconda sconfitta per i revolution.

Classifica e prossimo turno di MLS

EASTERN CONFERENCE MLS

Squadra Pa Vi Pa Pe G+ G- Pun
1 Inter Miami 3 2 1 0 8 1 7
2 DC United 2 1 1 0 5 3 4
3 Charlotte FC 2 1 1 0 2 1 4
4 Cincinnati 2 1 1 0 2 1 4
5 Columbus Crew 2 1 1 0 2 1 4
6 Montreal Impact 2 1 1 0 2 1 4
7 New York RB 2 1 1 0 2 1 4
8 Toronto 2 1 1 0 1 0 4
9 Philadelphia Union 2 0 2 0 3 3 2
10 Nashville 2 0 2 0 1 1 2
11 Chicago Fire 2 0 1 1 3 4 1
12 Orlando City 2 0 1 1 0 5 1
13 Atlanta United 1 0 0 1 0 1 0
14 New England Revolution 2 0 0 2 1 4 0
15 New York City 2 0 0 2 0 3 0

WESTERN CONFERENCE MLS

Squadra Pa Vi Pa Pe G+ G- Pun
1 Portland Timbers 2 1 1 0 6 3 4
2 Los Angeles Galaxy 2 1 1 0 4 2 4
3 St. Louis City 2 1 1 0 3 1 4
4 Real Salt Lake 3 1 1 1 4 3 4
5 Minnesota United 2 1 1 0 3 2 4
6 Dallas 2 1 0 1 3 3 3
7 Los Angeles FC 2 1 0 1 2 4 3
8 Sporting Kansas City 2 0 2 0 2 2 2
9 Vancouver Whitecaps 1 0 1 0 1 1 1
10 Houston Dynamo 2 0 1 1 2 3 1
11 Austin FC 2 0 1 1 1 2 1
12 Seattle Sounders 2 0 1 1 1 2 1
13 Colorado Rapids 2 0 1 1 2 5 1
14 San Jose Earthquakes 2 0 0 2 2 5 0

PROSSIMO TURNO

Sabato, 9 Marzo 2024
New York City 20:00 Portland Timbers
Toronto 20:00 Charlotte FC
Domenica, 10 Marzo 2024
Atlanta United 01:30 New England Revolution
Columbus Crew 01:30 Chicago Fire
New York RB 01:30 Dallas
Orlando City 01:30 Minnesota United
Philadelphia Union 01:30 Seattle Sounders
Austin FC 02:30 St. Louis City
Real Salt Lake 03:30 Colorado Rapids
Los Angeles FC 04:30 Sporting Kansas City
San Jose Earthquakes 04:30 Vancouver Whitecaps
Cincinnati 20:00 DC United
Nashville 20:00 Los Angeles Galaxy
Inter Miami 22:00 Montreal Impact

Ligue 1

Juventus su O’Brien per il dopo-Bremer, ma il Lione non intende cederlo

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Jake O’Brien, centrale irlandese classe 2001, è finito nel mirino della Juventus come potenziale erede del brasiliano Gleison Bremer.

Juventus, ecco chi è O’Brien

Prelevato in estate dall’Academy del Crystal Palace per poco meno di un milione di euro, Jake O’Brien è stato (durante tutta la prima parte di stagione) l’unica nota lieta di un Lione disastroso. Poi il ricco mercato invernale e l’arrivo salvifico di Pierre Sage hanno portato la squadra francese dall’ultimo posto in classifica all’attuale settimo con vista sull’Europa, oltre a una finale di Coupe de France da giocare contro il PSG.

Nonostante l’evidente innalzamento del tasso tecnico della squadra, di cui hanno fatto le spese altri giovani emersi nel girone d’andata come per esempio Skelly Alvero, O’Brien è rimasto il perno della retroguardia lionese. Difensore solido e strutturato fisicamente, come dimostrano i quasi 2 metri d’altezza.

1,97 per la precisione. Una stazza che l’irlandese abbina a una grande capacità nel gioco aereo, come dimostrano i quattro gol (più due assist) messi a referto in 29 partite stagionali. Nonostante la giovane età (parliamo infatti di un classe 2001 che compirà 23 anni il prossimo 15 Maggio) è già nel giro della nazionale irlandese.

L’intreccio con Bremer e il Manchester United

La Juventus, e non è un segreto, in estate cederà uno fra Chiesa (qualora non dovesse rinnovare il contratto in scadenza nel 2025) e Bremer per finanziare la rivoluzione tecnica. Nei piani della dirigenza il roccioso centrale brasiliano sarebbe più facile da sostituire rispetto al funambolico esterno italiano, ma sin qui nessuno si è anche solo avvicinato alla valutazione di circa 50-60 milioni che ne fa la dirigenza juventina.

Nemmeno il Manchester United, che la scorsa estate lo aveva lungamente corteggiato, sembra disposto a tanto. Tuttavia, qualora la Juventus avesse in estate avesse davvero la necessità di sostituire Bremer, dovrà verosimilmente volgere il proprio sguardo altrove. Infatti, il Lione non ha nessuna intenzione di cedere O’Brien e la politica aziendale del nuovo corso targato John Textor è molto chiara.

Nessuno è incedibile, in quanto il player trading è alla base del modello di business americano, ma il Lione vende i suoi pezzi pregiati soltanto in due casi. Il primo: quando si ritiene che l’asset abbia raggiunto l’apice del proprio valore. Il secondo: quando c’è una richiesta esplicita di cessione.

E in alcuni casi questo neppure avviene, basti pensare alle rimostranze di Tagliafico quando gli fu impedito di tornare all’Ajax. Ad appena un anno dal suo arrivo sulle rive del Rodano, un’eventuale cessione di O’Brien non porterebbe nelle casse lionesi una plusvalenza sufficiente da giustificare il suo sacrificio.

Ne consegue che il centrale irlandese rimarrà alla corte di Pierre Sage almeno un altro anno, nella speranza che possa ripetere quanto di buono fatto in questa stagione e accrescere ulteriormente la propria valutazione di mercato. Con buona pace della Juventus e di tutte le altre pretendenti sparse in giro per l’Europa.

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Saudi Pro League

Saudi Pro League, l’Al Hazem l’Al Hilal si laurea campione

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Saudi Pro League

Con quattro reti tutte firmate nel primo tempo, doppetta di Mitrovic, una di Milinkovic-Savic e un’autorete, l’Al Hilal batte l’Al Hazem e vince la Saudi Pro League 2023/24.

Alla squadra di Koulibaly  serviva un punto, ne sono arrivati tre e da oggi è campione.

Si tratta del 19esimo trionfo in campionato dell’Al Hilal, il quarto negli ultimi cinque anni dopo la battuta d’arresto dello scorso anno, quando il titolo andò all’Al Ittihad.

Saudi Pro League, Milinkovic-Savic

 

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Esteri

Farioli ha trovato l’accordo con l’Ajax

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Ajax

L’Ajax deve ricostruire e intende affidare le chiavi della sua restaurazione tecnica a Francesco Farioli, attuale tecnico del Nizza.

Nizza quasi in Champions, ma poi?

Non sta certo passando inosservata la grande stagione che Francesco Farioli sta facendo sulla panchina del Nizza. Un avvio superlativo, con i rossoneri addirittura davanti al PSG nella corsa alla Ligue 1. Poi una lieve flessione e infine la ripresa, che sta vedendo i nizzardi pienamente in corsa per la zona Champions League.

Sin da subito Farioli ha mostrato di avere le stigmate del predestinato e, nonostante un contratto che lo vorrebbe legato alla Costa Azzurra almeno fino al 2025, l’ambiente di Nizza sembra già andargli stretto. Prima le critiche della stampa francese al suo gioco (considerato “noioso” e “troppo difensivo“) e quindi un mercato invernale non all’altezza, che ha definitivamente spento il sogno titolo e rallentato la corsa all’Europa.

Per questo motivo Farioli vuole fare immediatamente il salto di qualità, ma (da ragazzo intelligente qual è) non vuole bruciarsi andando subito in un top club (che pure lo accoglierebbero a braccia aperte) e neppure in piazze complicate e pretenziose (come per esempio Napoli) dove rischierebbe di bruciarsi l’immagine.

Farioli del Nizza

Farioli, contatti positivi con l’Ajax

E’ di queste ore, infatti, la notizia che vedrebbe l’allenatore italiano a un passo dall’accordo con l’Ajax. I lancieri stanno vivendo una delle peggiori stagioni della propria gloriosa storia. Dopo una prima parte di stagione in cui versavano addirittura all’ultimo posto, le cose sono leggermente migliorate grazie all’arrivo di John van ‘t Schip ma non a sufficienza per risparmiare al club di Amsterdam un’annata più che mediocre.

L’eliminazione ai gironi di Europa League, poi quella (netta) negli ottavi di finale di Conference League contro l’Aston Villa e infine un modestissimo quinto posto in Eredivisie. A otto punti dalla zona Champions League e addirittura a trentacinque dal PSV capolista. Nel mezzo, c’è stata la peggior sconfitta della storia dell’Ajax. Ovvero il 6-0 subito dal Feyenoord nel De Klassieker: la partita più sentita d’Olanda.

Nonostante un contratto in essere sino al 30 Giugno 2025, da Luglio 2024 il suo contratto da capo-allenatore sarà convertito in un ruolo dirigenziale. Una scelta presa sin da fine Ottobre, quando l’ex-Genoa fu scelto come caretaker sino al termine della stagione, e non potrebbe essere altrimenti data la stagione per certi versi disastrosa in cui sono incorsi i lancieri.

Ora gli olandesi sono alla ricerca di un nuovo profilo a cui affidare la rivoluzione tecnica e il favorito (stando a quanto riporta Sky Sport) sarebbe proprio Farioli. La trattativa sarebbe in fase talmente avanzata che le due parti avrebbero già trovato un accordo di base su stipendio e durata del contratto.

Farioli sarebbe il primo allenatore straniero dell’Ajax dai tempi di Morten Olsen. Era la stagione 1997-1998, da quel momento al timone dei lancieri si sono susseguiti ventidue allenatori ma tutti olandese. Un italiano potrebbe rompere questa catena nazionalistica dopo ventisette anni.

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