Coppa Italia
Coppa Italia, la rivincita dei secondi numeri 9: Abraham e Dallinga alla ricerca del riscatto

La finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan vedrà affrontarsi due tra i migliori capocannonieri del torneo, entrambi i secondi numeri 9.
La Coppa Italia può essere un impegno gravoso sulle forze dei propri giocatori, ma d’altro canto dà la possibilità di dare continuità a calciatori che per un motivo o un altro non rientrano nei titolarissimi dei tecnici. Quella continuità che può far cambiare una stagione o un’intera avventura, soprattutto se nelle altre competizioni hai più difficoltà ad emergere.
È quello che è avvenuto con Abraham e Dallinga. I due, non sono i titolarissimi di Conceicao e Italiano e, soprattutto in campionato, non hanno avuto grandissimi numeri. L’ex Roma in 28 presenze in Serie A con la maglia del Diavolo ha collezionato solamente 3 reti e 5 assist, mentre l’ex Tolosa ha fatto ancora peggio: 27 presenze condite da 2 reti ed un assist.
Troppo poco per poter dare qualche grattacapo ai rispettivi allenatori, che li hanno considerati sempre i vice numeri 9. Ma se in campionato la musica non c’è, in Coppa Italia la situazione è completamente diversa.
Infatti, i due attaccanti sono tra i migliori marcatori dell’annata 2024/25 e sono stati fondamentali per far approdare le proprie squadre all’atto finale allo Stadio Olimpico di Roma, dove si terra la finale, in programma il 14 maggio.

LA GRINTA DI TAMMY ABRAHAM IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Coppa Italia, Abraham e Dallinga protagonisti
In Coppa Italia i due si trasformano in due rapaci d’area. Abraham in 4 presenze ha messo a bottino ben 4 reti ed un assist, tutti decisivi. Goal e assist agli ottavi contro il Sassuolo, doppietta contro la Roma ai quarti e rete nel pareggio nel match d’andata contro l’Inter in semifinale.
Dallinga invece è l’uomo della semifinale contro l’Empoli. Assente per infortunio contro il Monza, titolare contro l’Atalanta, contro gli azzurri torna a far vedere tutti gli sprazzi apprezzati al tempo del Tolosa. Doppietta decisiva all’andata e rete del definitivo vantaggio ieri sera.
Chissà che questi numeri non possano girare a favore di questi due attaccanti e cambiare il loro viaggio in Italia. L’occasione d’oro arriva a metà maggio, con la finale di Coppa Italia. Circa tre settimane per convincere il proprio tecnico ad essere pronto a fare la differenza.
Coppa Italia
Coppa Italia, Bologna: domenica la grande festa

Bologna si prepara ad accogliere decide di migliaia di turisti, tifosi e amanti del calcio italiano in vista della festa di Coppa Italia in programma domenica. Il programma ufficiale sarà reso noto dalla Questura sul portale del Comune di Bologna.
La celebrazione della conquista della Coppa Italia, ottenuta dopo 51 anni di digiuno, andrà in scena domenica pomeriggio per le strade di Bologna. La manifestazione vedrà i giocatori e lo staff sfilare su un pullman scoperto.

IL BOLOGNA VINCE LA COPPA ITALIA ( FOTO KEYPRESS )
Bologna, festa Coppa Italia
La festa tanto attesa partirà domenica prossima dal centro di Bologna. Musica, fuochi d’artificio, trombette e fumogeni colorati saranno oggetto di festa per i cittadini e per i tifosi del Bologna. La manifestazione prende il nome di Bfc Parade, e vedrà i rossoblù sfilare in parata su un pullman scoperto. È previsto un itinerario ben preciso di cui la partenza è prevista da via Andrea Costa, a seguire verrà percorso il quadrilatero da via Sant’Isaia a Piazza Malpighi, via Ugo Bassi, via Rizzoli, via dell’Archiginnasio, piazza Galvani, via Farini, Piazza Cavour, per poi fare ritorno allo stadio Dall’Ara attraverso i viali XII Giugno, Panzacchi, Aldini e Pepol. Un fiume di festosi preparerà la scena ad un vero e proprio teatro urbano.
Coppa Italia
Napoli, accadde oggi: il primo trofeo dell’era De Laurentiis

Oggi, 13 anni fa, il Napoli giocava la finale di Coppa Italia a Roma contro la Juventus. Un occasione per vincere il primo trofeo dell’era De Laurentiis.
Dopo un campionato deludente, vista la mancata qualificazione alla prossima Champions League, gli azzurri vogliono chiudere la stagione al meglio. La squadra Partenopea non vince un trofeo dal 1990 (Supercoppa Italiana), e vuole tornare a festeggiare, vincendo la Coppa Italia.
Ad aspettarli in finale, c’è la Juventus di Antonio Conte che ha da poco vinto lo Scudetto da imbattuta. Termineranno la stagione con due trofei, o sarà la squadra di Mazzarri a festeggiare?
Juventus-Napoli, 20 maggio 2012
La squadra Partenopea, spinta dal propri tifosi, parte subito all’attacco. I primi 20 minuti sono dominati dalla banda Mazzarri ma la porta sembra stregata.
Dopo una clamorosa occasione per Zuniga, la banda Conte si sveglia e comincia ad attaccare, sfiorando diverse volte il gol. Salgono in cattedra soprattutto Pirlo e Del Piero (ultima partita per il capitano bianconero), e le occasioni più ghiotte capitano a Borriello e Marchisio
Nella ripresa, la Juve inizia meglio, ma un errore difensivo lascia spazio a Lavezzi che viene travolto da Storari: rigore. Dal dischetto, il solito Cavani non perdona, 0-1 (63′).
Conte risponde facendo entrare Vucinic e Pepe per Del Piero e Lichtsteiner e la musica cambia: i bianconeri attaccano, cercando in tutti i modi di trovare la rete del pareggio. Nel corso della gara, Pepe ha la palla del pareggio, ma il tiro viene deviato e De Sanctis riesce a pararlo con un piede.
Nonostante siano i bianconeri a cercare il pareggio, sarà la squadra di Mazzarri ad andare a segno con Hamsik che segna davanti a Storari, su assist di Pandev, dopo un contropiede magistrale (83′): 0-2 e i tifosi Partenopei impazziscono di gioia. Nel finale la Juve finisce anche in 10 per l’espulsione dell’ex azzurro Quagliarella, a causa di una gomitata ad Aronica.
Al fischio finale, il popolo napoletano può festeggiare: il Napoli vince la Coppa Italia, il primo trofeo dell’era De Laurentiis. Gli azzurri inoltre, tornano a vincere un trofeo dopo ben 22 anni di attesa. Le prossime ore sono piene di festa per giocatori e tifosi: il capitano Paolo Cannavaro alza la coppa, mentre Lavezzi saluta i suoi compagni in lacrime. In estate, lascerà il club per andare al PSG.
Coppa Italia
Milan, preliminari sì o no? Il futuro in Coppa Italia

Il Milan riparte con l’amaro in bocca. Gradino per gradino, può riprendere il cammino. Un percorso obbligato per dimenticare una stagione deludente.
Il Milan rischia di iniziare la prossima stagione con un impegno già prima del campionato. Dopo le ultime peripezie, sia per il morale che a livello fisico non è il massimo. Se i rossoneri dovessero concludere il campionato di Serie A al nono posto, si ritroverebbero costretti a disputare i trentaduesimi di finale di Coppa Italia contro il Bari. La formazione pugliese, nona classificata in Serie B, sarà l’avversaria dei rossoneri in caso di mancato accesso diretto agli ottavi di finale della competizione.
La situazione attuale vede il Milan in lotta per il settimo posto. O per l’ottavo. Ma la sconfitta contro la Roma ha complicato i piani della squadra allenata da Sérgio Conceição. Con una sola partita rimasta, i rossoneri devono battere il Monza a San Siro e sperare in una sconfitta della Fiorentina a Udine per evitare di finire dietro ai viola in classifica. In caso contrario, sarà necessario affrontare i preliminari di Coppa Italia.

I DUBBI DI PAULO FONSECA CON RAFAEL LEAO, THEO HERNANDEZ E TAMMY ABRAHAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, servono i tre punti con il Monza
Il regolamento della competizione prevede infatti che le prime otto classificate della Serie A accedano direttamente agli ottavi di finale. Mentre le squadre classificate dal nono posto in giù devono superare due turni preliminari. La vincente tra Milan e Bari affronterà poi la vincente della sfida tra la 17esima classificata della Serie A e la Juve Stabia.
Un inizio di stagione in salita per i rossoneri, che dovranno dimostrare di aver imparato dai passi falsi dell’annata attuale. E anche di essere pronti a rilanciarsi subito, a partire dalla Coppa Italia. Certo, non è facile lasciarsi alle spalle la sconfitta in finale contro il Bologna. Ma da qualche parte bisognerà pur ripartire.
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