Coppa Italia
Bologna, finale col Milan: Empoli battuto anche al ritorno.

Il ritorno della seconda semifinale di Coppa Italia termina con un pareggio. A far festa è il Bologna di Vincenzo Italiano, forte del 3-0 dell’andata.
Saranno i felsinei ad affrontare il Milan di Sergio Conceicao, vittorioso ieri contro l’Inter di Simone Inzaghi, nella finale del 14 maggio in quel di Roma, all‘Olimpico. Al Dall’Ara basta una vittoria di misura (2-1) agli uomini di Italiano contro l’Empoli di Roberto D’Aversa.

GIOVANNI FABBIAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna-Empoli: primo tempo scoppiettante
Allo stadio Renato Dall’Ara va in scena il secondo atto della semifinale di Coppa Italia 24/25. Ad affrontarsi Bologna ed Empoli. Si riparte dal 3-0 dei felsinei fuoricasa, grazie alla doppietta di Dallinga ed il gol del solito Riccardo Orsolini.
Padroni di casa con: Ravaglia, De Silvestri, Beukema, Lucumì, Lykogiannis; Freuler, Moro; Orsolini, Fabbian, Cambiaghi; Dallinga. L’Empoli risponde con: Seghetti; De Sciglio, Marianucci, Tosto; Ebuehi, Bacci, Sambia, Cacace; Solbakken, Kovalenko; Konate.
Partita che parte subito forte e a sfondare è proprio il Bologna che va in gol al minuto 7 con Fabbian. Nikola Moro, lasciato libero di gestire un pallone, guadagna il fondo del campo e crossa, Fabbian si inserisce e di testa batte Seghetti. Doccia gelata per la squadra di D’Aversa.
Dopo 3 minuti è ancora la squadra di casa pericolosa con Lykogiannis. Da qui, però, i toscani trovano coraggio e provano a impattare la partita. Protagonista di tutto questo Ola Solbakken. Il classe 98′ norvegese ci prova per ben 3 volte nel giro di 7 minuti, trovando pronta sia la difesa che il portiere felsineo Ravaglia.
Il Bologna prova con il possesso a gestire, ma al 33esimo l’Empoli pareggia. Gran giocata di Sambia, sombrero e palla in profondità per il solito Solbakken che calcia in diagonale, Ravaglia respinge, ma sui piedi diKovalenko che deve solo appoggiare in rete.
Dopo il pari dell’Empoli, gara decisamente scesa di ritmo, le due squadre sembrano voler attendere il riposo per poi tornare a darsi battaglia nella ripresa.
Una ripresa non altezza
Ritmi piuttosto blandi a inizio ripresa, con le due squadre che provano a mantenere il possesso senza riuscire a creare grossi pericoli.
E così si trascina la prima parte del secondo tempo. Da segnalare un check del VAR, senza esito, per un bruttissimo fallo di Sambia ai danni di Lykogiannis.
Al 69esimo Chance per Dominguez, che entra in area, prova a dribblare anche Seghetti ma poi non trova il tempo per la battuta verso la porta e l’occasione sfuma.
Nonostante i la girandola di cambi da entrambe le parti, le due squadre sembrano non voler affondare, consci probabilmente delle sorti del match.
E’ di parere opposto invece Dallinga, che al minuto 87′ porta in vantaggio i suoi. Il Bologna sfonda a sinistra, palla morbida di Lykogiannis sul secondo palo e bel colpo di testa del classe 2000 olandese, che incrocia e batte Seghetti.
Sugli spalti grande entusiasmo dei tifosi del Bologna.
Dopo due minuti di recupero l’arbitro Marcenaro dice che può bastare. Bologna in finale di Coppa Italia dopo 51 anni. Vincenzo Italiano, arriverà a Roma, per giocarsi la sua 4a finale in 24 mesi.
Considerazioni
Magnifica cavalcata, quella del Bologna, che torna a Roma per giocarsi un trofeo. L’ultima fu il campionato, vinto nello spareggi ai danni dell’Inter. Empoli che, già a vedere l’undici iniziale, sembrava già arreso ancor prima del fischio di inizio. Da segnalare un’ottima prestazione di Estanis Pedrola, subentrato nel secondo tempo. Il classe 2003, ex Cantera Barca, ha impressionato con ottime giocate. Da non perdere di vista.
Adesso per Italiano & company sulla strada verso il trofeo ci sarà il Milan. Due squadre con stagioni totalmente diverse, ma unite nell’obiettivo di conquistare un trofeo, per -ovviamente- motivi diversi.
Ci vediamo il 14 maggio nell’Urbe.
Coppa Italia
Bologna, il Nettuno d’Oro per Italiano. Il Sindaco: ‘è un esempio da seguire’

Bologna celebra Vincenzo Italiano. E gli consegna il ‘Nettuno d’Oro’: il sindaco Lepore lo definisce un esempio per tutto lo sport.
Italiano ottiene il Nettuno D’oro
Bologna si stringe attorno al suo allenatore Vincenzo Italiano. Fresco vincitore della Coppa Italia, celebrato con il prestigioso riconoscimento del ‘Nettuno d’Oro’. Il sindaco Matteo Lepore ha annunciato la notizia tramite il proprio profilo Instagram. E ha detto che il valore sportivo e umano del tecnico ha guidato il Bologna a una storica impresa.

IL BOLOGNA VINCE LA COPPA ITALIA ( FOTO KEYPRESS )
Le dichiarazioni del sindaco
“La vittoria della Coppa Italia di calcio dopo 51 anni ha portato la nostra città a vivere uno dei momenti più entusiasmanti della sua storia recente.” ha scritto Lepore. “In questo titolo non c’è solo la conquista di un merito sportivo, ma il riconoscimento di un modo di intendere il calcio, di un metodo, di uno spirito di comunità, che ci fa sentire parte attiva di questa storia.”
Il sindaco ha spiegato che il Nettuno d’Oro è stato conferito a Italiano come simbolo di gratitudine e riconoscimento per la sua professionalità e passione. “Italiano ha saputo con grande professionalità e passione guidare la squadra alla meta, sempre dedicando grande attenzione alla nostra comunità. Il mister è quindi un esempio da seguire per i suoi ragazzi e per tutto lo sport nazionale.”
Lepore ha inoltre voluto estendere l’onorificenza a tutta la società, ai giocatori della stagione 2024/2025 e ai tifosi bolognesi. Ha così riconosciuto il loro ruolo nel successo della squadra. “Tifosi che hanno rappresentato una componente essenziale per il successo di questa annata, ricca di trasferte europee, sfide, sacrifici e meritate affermazioni.” Ha poi concluso il suo messaggio con un caloroso “Viva la nostra città, sempre Forza Bologna!”. Il primo cittadino ha voluto trasformare questa vittoria in un momento di orgoglio per la città.
Coppa Italia
Milan, Coppa Italia sfumata: l’ultima vittoria del trofeo

Il Milan perde la finale di Coppa Italia contro il Bologna, chiudendo molto male la stagione. Ma a quando risale l’ultima Coppa Italia vinta dai rossoneri?
Una serata nerissima quella di ieri per il club rossonero, che chiude una stagione deludente nel peggiore dei modi. Una stagione “salvata” dalla vittoria della SuperCoppa, ma che purtroppo non basta a salvare tutte le delusioni degli ultimi mesi.
I rossoneri perdono la finale di Coppa Italia come nel 2018 in quel Juve–Milan 4-0. Ma quanto tempo è passato dall’ultima vittoria del trofeo?
Milan, l’ultimo trionfo in Coppa Italia nel 2003
Per l’ultima Coppa Italia rossonera bisogna tornare indietro al 2002/03, una delle stagioni migliori nella storia del club.
In panchina siede un certo Carlo Ancelotti, e in campo ci sono giocatori come Dida, Pirlo, Seedorf, Inzaghi, Shevchenko, ecc. In quella stagione, i rossoneri trionfano anche in Champions battendo l’Inter in semifinale, e la Juve in finale.
Il percorso in Coppa Italia dei rossoneri è abbastanza tranquillo: vengono eliminateAncona, Chievo e Perugia. In finale c’è la Roma: la gara d’andata si gioca il 20 maggio 2003 all’Olimpico.
I rossoneri riescono ad ipotecare la vittoria del trofeo con un 1-4 a dir poco inaspettato. Nel primo tempo sono i giallorossi a sbloccarla con il solito Totti (28′), ma nella ripresa la squadra di Ancelotti si scatena: arrivano una doppietta di Serginho (primo gol su rigore), e le reti di Ambrosini e Shevchenko.
La gara di ritorno si gioca il 31 maggio 2003, pochi giorni dopo il trionfo in Champions. Si gioca a San Siro, con i rossoneri che hanno un vantaggio di tre gol da difendere.
Nonostante lo svantaggio difficile da recuperare, la Roma ci crede e nel secondo tempo riesce addirittura ad andare sullo 0-2 con doppietta di Totti (56′ e 64′): adesso il totale è 4-3 per i rossoneri.
Sarà solo un illusione per i giallorossi però, perchè i padroni di casa ci mettono solo un minuto a cacciare via i fantasmi con Rivaldo che segna l’1-2 praticamente chiudendo l’incontro. Nel finale, arriva anche il pareggio firmato Inzaghi (94′): il totale è 6-3 e la Coppa Italia si tinge di Rossonero.
Coppa Italia
Coppa Italia, il Bologna vince il trofeo: quanto vale la conquista

La vittoria della Coppa Italia non solo permette al Bologna di alzare il trofeo dopo tanti decenni ma comporta anche dei vantaggi economici.
Il Bologna batte il Milan 1-0 con una rete di Ndoye e si aggiudica la Coppa Italia. Il trionfo ha suscitato gioia e clamore tra le strade del capoluogo emiliano. Il momento indimenticabile ha sigillato un successo che non si vedeva da oltre cinquant’anni. Questa vittoria vale per i felsinei anche la qualificazione alla prossima Europa League.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, la vittoria di Coppa Italia: le cifre del montepremi
Il gol di Ndoye regala la Coppa Italia a Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna. Questo trofeo mancava nella bacheca rossoblù dal 1974 e riporta anche un valore economico. Per quanto concerne le cifre del montepremi dedicato ai club per la stagione 2024/25, non si differenzia molto dall’annata precedente.
Secondo Calcio e Finanza, il valore dell’anno scorso si aggira intorno ai 7,6 milioni per chi ha sollevato il trofeo, senza contare gli incassi del botteghino. Il raggiungimento agli ottavi di finale relativo alla stagione 2024/25 si aggira intorno ai 400 mila euro, i quarti di finale hanno un valore di 800 mila euro, la semifinale di 1,5 milioni. Le stime non includono la vendita e i diritti tv, che hanno contribuito a fare cassa del 30% in più.
Mediaset e diritti televisivi
La stagione 2024/25 di Coppa Italia è la prima all’interno del ciclo di diritti televisivi. Il torneo è stato acquistato in esclusiva da Mediaset, che ha versato circa 56 milioni di euro, a cui si aggiungono 2 milioni per i costi fissi. Per un totale di 58 milioni annui, rispetto ai 48 che ha speso nel 2021-24. Complessivamente, la Serie A incasserà 58 milioni di euro complessivi per Coppa Italia e Supercoppa Italiana.
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