Competizioni
Napoli – Fiorentina 3-0: Mazzarri balla sulle incomprensioni viola | Le pagelle gigliate
Napoli – Fiorentina termina con un rotondo 3-0: alla rete di Simeone nel primo tempo, si aggiunge nel finale la doppietta di Zerbin. Ikoné sbaglia un rigore.
Lezione di Mazzarri a Italiano che lascia il campo al possesso palla viola per colpire in contropiede. La prima semifinale di Supercoppa vede in campo due squadre in un momento complicato della stagione: fiato corto e idee annebbiate. Ne risente maggiormente la Fiorentina che ha le polveri in attacco particolarmente bagnate e sbaglia un rigore di Ikonè a fine primo tempo che poteva cambiare la gara.
Altro rigore sbagliato dopo quello di Bonaventura a Sassuolo: Italiano sarà ancora così convinto ad affidarsi alla lotteria dei rigori interna alla propria squadra?
La società viola, che aveva l’opportunità di conquistare un trofeo in due partite, perché non ha dato a Italiano gli attaccanti richiesti? Con Ikoné, Brekalo, Nzola, Sottil… ma anche Beltran: davvero si pensa di migliorare la scorsa stagione?
Intanto un obiettivo è andato e rimangono tanti interrogativi in casa viola.
Napoli – Fiorentina, le pagelle viola
Terracciano 6 – Ottima parata su Politano, sui gol non può nulla.
Kayode 6 – Arrembante ma spesso impreciso. Sicuramente non colpevole.
Milenkovic 6 – A parte lo sbandamento finale della Viola, per lui una gara attenta.
Martinez Quarta 5,5 – Si perde Simeone, che trova un gran gol. (Dall’88’ Faraoni s.v.).
Biraghi 5,5 – Prestazione sottotono e anche nervosa. Su questo tira e molla dei rigori dovrebbe metterci una pezza, da capitano.Dal 67′ Parisi 5,5 – Si perde Zerbin sul 2-0).
Arthur 6,5 – Per ottanta minuti domina la scena, non perde un pallone e dirige. Nel finale, cala.
Duncan 5,5 – Partita discreta, perde il brutto pallone nel finale di gara.
Ikoné 4 – Il francese a Firenze ha fatto il suo tempo. Prova a tirare fuori l’orgoglio sul rigore, ma tira fuori anche quello…(Dal 57′ Sottil 5,5 –Perché ha giocato?).
Bonaventura 5,5 – Momento di calo fisico, con qualche problema annesso. Partita grigia. (Dall’88’ Barak s.v.).
Brekalo 4,5 – Leggasi alla voce Ikonè: è vero non sbaglia il rigore, ma non fa nulla per conquistarsene uno. (Dal 57′ Nzola 5,5 – Qualche movimento, ma poco o nulla).
Beltran 6 – Il voto sufficiente è solo alla caparbietà: comunque l’argentino è veramente leggerino…
Europei
Austria, i pre-convocati per EURO 2024: presenti due Serie A
Ralf Rangnick ha diramato la lista dei pre-convocati dell’Austria per EURO 2024. Presenti due giocatori della Serie A più qualche sorpresa.
Austria, i pre-convocati di Rangnick
Il C.T., dopo il rifiuto alla panchina del Bayern Monaco, ha quasi deciso quali saranno i componenti della rosa che partiranno per la Germania. Diverse le sorprese ma anche tante conferme per una nazionale che punta a giocare il ruolo di outsider del torneo.
Di seguito la lista:
Esordio assoluto in nazionale per Ballo, trequartista classe 2002 in forza al Wolfsberger, che in questa stagione di Bundesliga Austriaca ha collezionato 27 presenze segnando 12 gol e fornendo 3 assist. L’occhio esperto di Rangnick è una garanzia e il ragazzo potrebbe essere un crack.
Presenti nella lista anche Marko Arnautovic, dell’Inter e Stefan Posch del Bologna, autore di una stagione straordinaria agli ordini di Thiago Motta.
Questi 29 calciatori giocheranno due amichevoli, contro Serbia e Svizzera rispettivamente il 4 e l’8 giugno, tramite le quali il C.T. completerà le valutazioni per poi comunicare la rosa vera e propria composta da 26 giocatori.
Europa League
Atalanta, Gasperini: “De Roon meritava la finale. Ringrazio i tifosi per lo sforzo, noi siamo pronti. Lasciare? Meglio quando si vince…”
Gianpiero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Bayer Leverkusen. L’allenatore si è soffermato su avversari e prestigio del match.
Indice
Atalanta, le parole di Gasperini
Qual è il sentimento prevalente che ha dentro?
“Aver raggiunto la Champions domenica è un ulteriore passo, che permette il massimo della concentrazione su questa coppa. È stato sicuramente molto positivo, il mio sentimento maggiore è di attesa.
Nel senso che crediamo di aver preparato tutto quello che dovevamo preparare, ora aspettiamo di confrontarci. Dovremo essere bravi a ritrovare la serenità giusta“.
Torna Scamacca. Quanto pesa per l’Atalanta?
“Scamacca negli ultimi mesi ha fatto un’evoluzione notevole, non solo in termini di gol. Soprattutto in una partita come quella contro la Juventus sarebbe stato fondamentale, anche perché non abbiamo un’alternativa simile nel ruolo.
È chiaro che domani ci sono tutti, c’è lui, c’è Lookman, c’è De Ketelaere, il reparto d’attacco è al completo e possiamo ragionare su 90 minuti o anche di più”.
Siete arrivati a questa partita al top di tutto, nella condizione ideale?
“Sotto l’aspetto mentale e psicofisico sì, anche il fatto di aver centrato la Champions domenica ancora di più. Io personalmente sono dispiaciuto dell’assenza di De Roon, per il valore in campo del giocatore e perché meritava una finale. Ha dato tantissimo all’Atalanta, dispiace debba perdere proprio la partita più importante.
Non è facile, quando giochi per tre mesi ogni tre giorni, poterti esprimere sempre al massimo: abbiamo giocato tantissime gare, molte in modo positivo, c’è rimasto il rammarico della partita contro la Juventus alla quale siamo arrivati non al meglio delle nostre prestazioni. Però adesso c’è un’altra gara, un’altra finale, un’altra coppa. Non abbiamo alibi”.
Un pensiero per i tifosi dell’Atalanta?
“Abbiamo chiesto un grandissimo sacrifico anche a loro, sotto tutti gli aspetti: non ci hanno mai fatto mancare la loro presenza, molto numerosa. Sarà così anche domani, nonostante non fosse agevole. Speriamo”.
Come si affronta chi non perde da 51 partite?
“Con la consapevolezza che affrontiamo una grande squadra: parlano i numeri, le prestazioni fatte nei mesi. Però nel nostro percorso abbiamo affrontato, sia in Italia che all’estero, tante squadre molto forti. Un po’ di autostima ce l’abbiamo“.
Ha già parlato di De Roon: è infortunato e tiferà per la squadra. Quanto è importante avere un giocatore così per l’Atalanta?
“Non nego che avrei preferito averlo in campo. Non potendo esserci, sono felice che lui sia comunque con noi. Ma non c’erano dubbi: sarà nello spogliatoio in queste ore, per noi è stato un capitano sempre esemplare, per comportamento e per qualità in campo. Siamo dispiaciutissimi che debba saltare questa partita, ma trasmetterà la sua energia”.
Si è divertito studiando il Leverkusen? Sembra una finale del gioco…
“È una squadra molto ben organizzata, al di là della qualità dei singoli, con soluzioni varie, non solo in attacco. È una squadra duttile, che si difende molto bene e riparte molto bene: vale tutti i risultati che ha fatto, dovremo fare una prestazione molto precisa, molto attenta, dovremo avere anche noi una grande precisione come organizzazione.
Poi è chiaro che è una partita, come sempre nelle finali, nella quale bisognerà portare gli episodi dalla propria parte“.
Il gioco espresso dal Leverkusen mette soggezione o stimolo?
“Noi dobbiamo avere grande rispetto e grande conoscenza di questa squadra, con le italiane ti confronti molte volte e con le straniere molto meno. Col Bayer ci siamo incontrati due anni fa, ma questa è una squadra diversa.
Non hai l’abitudine al confronto: quando giochi due partite, andata e ritorno, ti puoi fare un’esperienza anche migliore. Quando giochi una finale secca devi essere bravo ad adattarti e capire come contrapporsi”.
Il suo orgoglio più grande è aver portato in una finale europea lo spirito di Bergamo?
“Magari con caratteristiche diverse, ma certe componenti sono sempre state presenti nella squadra, negli anni. Poi magari le caratteristiche dei giocatori potevano essere diverse, ma c’è sempre grande senso di appartenenza, grande connessione tra la squadra, la società, i tifosi.
Abbiamo fatto un percorso di crescita, se vogliamo prorompente e inaspettato all’inizio, ma ci siamo arrivati tutti insieme: sembrava dovessimo soffrire di più, invece siamo ritornati presto in Europa, l’anno prossimo faremo nuovamente la Champions. Credo sia un insieme di componenti, ne siamo orgogliosi ma penso sempre di poter fare qualcosa in più”.
Xabi Alonso ha deciso di rimanere al Leverkusen ed è ancora più amato per questo. Lei ha costruito un grande progetto, quanto è importante la lealtà in questo? Esiste un buon momento per lasciare?
“Il momento propizio non lo sai quando ci arrivi, non abbiamo la sfera di cristallo. Si dice che il momento giusto è quando vinci, perché non cali nella considerazione. Però noi non pensiamo mai a quando si lascia, viviamo di presente più che di futuro. Quello che ha fatto Xabi Alonso è molto bello, sicuramente gli si sarebbero spalancate tante occasioni. È molto positivo, un esempio di calcio“.
Atalanta seconda solo all’Inter nel girone di ritorno. Il campionato italiano è diventato più allenante?
“È cresciuto, con la presenza di tante squadre sia l’anno scorso che quest’anno nelle finali europee. È cresciuto nel ranking, ci sono anche più squadre in Europa che possano rappresentarci, è un segno positivo per il nostro campionato e speriamo che sia anche una spinta per la Nazionale per diventare competitiva ora che ci saranno gli Europei.
A noi giocare tante partite ci ha aiutato: ci siamo allenati un po’ meno, abbiamo sperimentato tanto e abbiamo avuto pochissimi infortuni, cosa che ci ha aiutato per quanto la stagione sia stata durissima. Ora lo possiamo dire: un calendario così compresso, con così tante partite, porta a due cose. O ci abituiamo, o troviamo qualche stratagemma: almeno per noi è stato molto molto impegnativo”.
Europei
Inghilterra, la lista dei pre-convocati per gli Europei
Poco fa è stata annunciata la lista dei 33 pre-convocati dell’Inghilterra per gli Europei 2024 che si svolgeranno in Germania. E non sono mancate le sorprese.
Il commissario tecnico dell’Inghilterra, Gareth Southgate, ha sorpreso un po’ tutti con le sue scelte.
Sebbene fosse prevedibile non trovare in questa lista nessun giocatore militante nel nostro campionato, ci sono state anche alcune esclusioni d’eccezione.
Il ct inglese, infatti, ha escluso dai pre-convocati per gli Europei giocatori come Rashford, Sterling, Sancho e Jordan Henderson.
Incluso, invece, il classe 2005 Kobbie Maino, che quest’anno si è messo in mostra conquistando un posto nel centrocampo del Manchester United.
Di seguito la lista dei pre-convocati dell’Inghilterra:
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