Mondiali
Qualificazioni Mondiali 2026, mancano sempre meno posti: la situazione
Il Ghana raggiunge le 21 nazionali già qualificate per i Mondiali 2026. Dall’Europa nessun verdetto, con Croazia, Inghilterra e Olanda più vicine al pass.
Il Mondiale 2026 vede già 21 nazionali qualificate, tra cui spicca l’ultima arrivata, il Ghana. La competizione, che si svolgerà tra Stati Uniti, Canada e Messico, ospiterà un totale di 48 squadre. Tra le già qualificate, molte provengono dall’Asia, come Giappone e Corea del Sud, e dall’America del Sud, con Argentina, Brasile e Colombia. Non mancano rappresentanti da Oceania e Africa, oltre ai posti riservati alle nazionali ospitanti. Dall’Europa, invece, non è arrivato ancora nessun verdetto, ma Croazia, Inghilterra e Olanda sembrano le più vicine al pass.
Mondiale 2026, la situazione delle europee
Le formazioni europee più avanti per staccare un pass al prossimo Mondiale sono Croazia, Inghilterra e Olanda. La formazione di Modric, impegnata nel girone L insieme a Repubblica Ceca, Isole Far Oer, Montenegro e Gibilterra, manca un solo punto alla qualificazione dopo i 16 punti conquistati in 6 gare. Una vittoria contro le Isole Far Oer potrebbe risultare decisiva. L’Inghilterra, a punteggio pieno con 15 punti su 5 partite disputate nel girone K, ha 4 lunghezze di vantaggio sull’Albania e una vittoria contro la Lettonia la qualificherebbe aritmeticamente. L’Olanda, invece, si gioca la qualificazione nello scontro diretto contro la Polonia.
E poi…
Per completare la panoramica, Germania, Irlanda del Nord e Slovacchia sono a pari punti a tre giornate dal termine, mentre la Svizzera con due vittorie su tre andrebbe ai Mondiali. Danimarca e Scozia, a pari punti nel gruppo C con due partite ancora da disputare, si giocano la qualificazione all’ultima partita. Infine, Francia, Spagna, Turchia e Portogallo sono vicine alla qualificazione, mentre l’Austria, dopo la sconfitta contro la Romania, ha un percorso complicato nel girone H.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Mondiali
Pioggia di critiche in patria per Cristiano Ronaldo dopo l’espulsione
Dopo l’espulsione rimediata nella gara contro l’Irlanda con il suo Portogallo Cristiano Ronaldo è finito nel centro del mirino per il suo comportamento.
Anche una leggenda come Cristiano Ronaldo può finire sotto accusa. Non sarebbe la prima volta, certo. D’altronde un calciatore del suo calibro e della sua portata in oltre vent’anni di carriera ha dovuto vedere e sentire di tutto, ma forse questa è la prima volta che anche nel suo Paese, il Portogallo, il suo nome viene messo sotto accusa.
La serataccia di Cristiano Ronaldo e le reazioni in patria
In occasione del match della Nazionale portoghese contro l’Irlanda, in cui i lusitani hanno perso per 2-0, l’ex Real Madrid si è reso protagonista in negativo. CR7 è stato espulso a seguito di una gomitata ad O’Shea. Inizialmente l’episodio era stato punito con una semplice ammonizione ma, a seguito di una revisione al VAR da parte del direttore di gara, la decisione è stata cambiata in rosso diretto.

Cristiano Ronaldo during warm up before UEFA Euro 2024 qualifying game between national teams of Portugal and Iceland, Estadio Jose Alvalade, Lisbon, Portugal. (Maciej Rogowski)
A seguito dell’espulsione Cristiano Ronaldo è apparso visibilmente contrariato e nervoso, anche con il pubblico, a cui ha rivolto degli applausi ironici mentre si apprestava ad abbandonare il terreno di gioco.
Il comportamento del fuoriclasse portoghese non è piaciuto in patria. A Bola ha intitolato: “Cristiano dovrebbe vergognarsi”. Il giornalista Hugo Vasconcelos ha parlato così dell’espulsione: “Quello che è stato deplorevole non è solo la gomitata, frutto di un momento di passione, ma la teatralità che ne è seguita. Le lacrime che suggerivano che l’irlandese stesse esagerando, i gesti di incomprensione, gli applausi ironici rivolti al pubblico… come se l’espulsione fosse responsabilità dei tifosi.”
Mondiali
Italia-Norvegia, probabili formazioni e dove vederla
Italia-Norvegia e’ una delle ultime gare del gruppo I delle qualificazioni europee per i mondiali del 2026. Il fischio d’inizio e’ fissato per domani sera alle ore 20:45.
A San Siro si troveranno di fronte Italia e Norvegia, per l’ultima giornata della fase a gironi di qualificazione per quanto riguarda i prossimi mondiali del 2026.
Rispettivamente seconda e prima del raggruppamento, le due nazionali sono già certe del loro destino.
Gli azzurri, infatti, dovranno affrontare i playoff per poter scongiurare la terza estromissione consecutiva alla manifestazione, mentre gli scandinavi hanno già staccato il pass.
Qui Italia
La vittoria per 2-0 in Moldavia non ha cambiato la storia del gruppo I dell’Italia, anche alla luce della vittoria della Norvegia contro l’Estonia.
Gli azzurri di Rino Gattuso, infatti, se la vedranno ai playoff per conquistare la qualificazione ai mondiali del prossimo anno.
L’unica speranza per l’Italia di sovvertire il destino, infatti, sarebbe quella di battere con nove gol di scarto la nazionale di Haaland.
Uno scenario a dir poco improbabile, viste le forze in campo e la qualità degli avversari, che hanno dimostrato di meritare il primo posto.
Soprattutto a centrocampo, il ct azzurro proporrà un turnover funzionale, con Ricci e Cristante dal 1′, mentre in difesa saranno Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori a schierarsi davanti a Donnarumma.
In attacco, assieme a Mateo Retegui, spazio a Raspadori.
Qui Norvegia
Un immenso Erling Haaland ha consentito alla Norvegia di piegare l’Estonia, evitando che, quella con l’Italia, potesse rivelarsi un match ricco di trappole.
Gli scandinavi, quindi, sono ormai certi del biglietto aereo per i mondiali del 2026, a meno di clamorosi rovesci in quel di San Siro.
Per la nazionale allenata dal ct Solbakken, quindi, ancora 90′ separano l’obiettivo dalla realtà.
A fare da spartiacque in questo cammino perfetto ci ha pensato la gara d’andata che, di fatto, ha indirizzato le sorti del gruppo I, con la Norvegia che, da quel momento, ha preso il comando della classifica, e non l’ha più lasciato.
Probabili formazioni
Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori; Politano, Barella, Ricci, Cristante, Dimarco; Retegui, Raspadori. Allenatore: Gattuso
Norvegia (4-4-2): Nyland; Ryerson, Ajer, Heggem, Wolfe; Bobb, Berge, Berg, Nusa; Sorloth, Haaland. Allenatore: Solbakken
Dove vederla
Italia-Norvegia sarà visibile, a partire dalle 20:45, su Rai Uno.
Mondiali
Roma: Ferguson resta a Trigoria
La decisione definitiva: l’attaccante irlandese della Roma non prenderà parte alla seconda (e decisiva) gara della sua Nazionale contro l’Ungheria di domani.
Evan Ferguson non si muoverà da Trigoria per raggiungere la Nazionale irlandese, e resterà a Roma per continuare le terapie e recuperare dall’infortunio alla caviglia.
Si chiude così definitivamente un caso che stava rischiando di diventare quasi diplomatico. L’Irlanda giocherà la gara decisiva contro l’Ungheria per l’accesso ai playoff dei Mondiali 2026 domani, ed il CT degli irlandesi Hallgrimsson contava di poter portare con la squadra anche l’attaccante giallorosso.
Il veto di Gasperini

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI CHE CARICA ZEKI CELIK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dopo l’infortunio alla caviglia rimediato contro il Parma Ferguson è stato costretto ai box, e qualche giorno fa aveva ripreso ad allenarsi separatamente dalla squadra. Un segnale positivo che stava convincendo Hallgrimsson a chiamarlo per potergli regalare uno spezzone di gara già nella sfida di due giorni fa contro il Portogallo. La risposta arrivata da Trigoria, però, è stata categorica: Ferguson non si muove. E nonostante il pressing dell’Irlanda l’ex Leicester resterà nella capitale fino alla fine della sosta per le Nazionali.
Troppi i rischi di un eventuale ricaduta per l’attaccante di Gasperini che, oltre a lui, è alle prese con gli infortuni di Dybala, Bailey e Dovbyk.
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