Europa League
Tottenham-Manchester United, probabili formazioni e dove vederla

Ancora poche ore e andrà in scena Tottenham-Manchester United, finale tutta inglese di Europa League, in programma stasera alle ore 21.
Tottenham-Manchester United è la finale che può cambiare una stagione. Le due squadre inglesi, che in campionato hanno ampiamente deluso le aspettative, hanno l’occasione di riscattarsi conquistando l’Europa League e, di conseguenza, anche la qualificazione alla prossima Champions League.
Qui Tottenham
Postecoglu opterà per il 4-3-3 con Vicario tra i pali e la linea difensiva coposta da Pedro Porro, Romero, Van de Ven e Udogie. A centrocampo, viste le assenze di Bergvall e Kulusevski, spazio a Sarr, Bentancur e Bissouma. In avanti il tridente formato da Johnson, Solanke e Son. Il coreano è appena rientrato dall’infortunio ma resta favorito su Richarlison per un posto dal primo minuto.

Casemiro, Manchester United
Qui Manchester United
Amorim, invece, conferma il solito 3-4-2-1 con Onana in porta e Lindelof, Maguire e Shaw a completare il reparto arretrato. A centrocampo agiranno Mazraoui e Dorgu sulle fasce con Ugarte e Casemiro al centro. Il riferimento centrale sarà Hojlund, mentre sulla trequarti, al fianco di Bruno Fernandes, chance dal primo minuto per il ritrovato Mount, preferito a Garnacho e Diallo, pronti a subentrare nel secondo tempo.
Tottenham-Manchester United, probabili formazioni
Tottenham (4-3-3): Vicario; Pedro Porro, Romero, Van de Ven, Udogie; Sarr, Bentancur, Bissouma; Johnson, Solanke, Son
Manchester United (3-4-2-1): Onana; Lindelof, Maguire, Shaw; Mazraoui, Ugarte, Casemiro, Dorgu; Fernandes, Mount; Hojlund
Tottenham-Manchester United, dove vederla
Tottenham-Manchester United sarà trasmessa in chiaro su TV8 e sui canali Sky Sport a partire dalle 21 di stasera.
Europa League
Il Crystal Palace rischia di estromissione dall’Europa League: scopri perchè

Shock in Premier League: il Crystal Palace rischia l’esclusione dall’Europa League per multiproprietà. Il Brighton sogna l’incredibile beffa.
Il motivo dell’estromissione del Crystal Palace
Il Crystal Palace di Oliver Glasner, protagonista di un finale di stagione entusiasmante culminato nella qualificazione in Europa League, potrebbe clamorosamente essere estromesso dalle competizioni europee a causa di un intrigo societario che scuote il calcio inglese. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, la UEFA avrebbe sollevato perplessità sulla posizione del club per via della multiproprietà legata al magnate americano John Textor.
Textor detiene infatti il 43% delle quote del Crystal Palace. Ma possiede anche una quota significativa dell’Olympique Lione, che si è qualificato alla stessa competizione. Le norme UEFA vietano espressamente che due club con lo stesso proprietario partecipino contemporaneamente alla medesima competizione europea. Misura utile a evitare conflitti di interesse. E non finisce qui. Anche una retrocessione in Conference League sarebbe esclusa, dal momento che la UEFA dà precedenza al club che ha ottenuto la miglior posizione nel proprio campionato. In questo caso, il Lione.
L’incontro con la delegazione UEFA
Oggi, una delegazione del Crystal Palace è attesa a Nyon per un incontro cruciale con i vertici della UEFA. Obiettivo: fare chiarezza e trovare una soluzione che eviti una clamorosa esclusione. Ma lo spettro dell’eliminazione è più concreto che mai. E chi potrebbe trarne vantaggio? Secondo le indiscrezioni del tabloid britannico, il Brighton è pronto a subentrare al posto del Palace in Europa League. Così potrà diventare protagonista di una delle rimonte più inattese della stagione europea.
Immagina di essere il Brighton e scoprire che il tuo storico rivale potrebbe essere escluso dall’Europa League. Sarebbe come trovare un biglietto vincente della lotteria nella cassetta della posta del tuo peggior nemico. I Seagulls, da sempre rivali del Crystal Palace per la contesa “della M23”, potrebbero così realizzare un sogno europeo insperato. E proprio grazie a un passo falso del nemico di sempre. Una vicenda ancora aperta. Ma che promette di tenere col fiato sospeso tifosi e dirigenti fino all’ultima decisione di Nyon.
Europa League
Europa League: Vicario, Udogie e non solo: gli italiani vincitori all’estero

Il Tottenham è la squadra vincitrice dell’Europa League 2025. Tra le file degli Spurs ci sono anche Destiny Udogie e Guglielmo Vicario a rappresentare l’Italia.
C’è un po’ d’Italia da festeggiare nell’Europa League vinta dal Tottenham. I due calciatori della nazionale azzurra, Destiny Udogie e Guglielmo Vicario, hanno trionfato nella finale disputata al San Mames contro il Manchester United, grazie alla rete di Brennan Johnson al 42′. Entrambi gli italiani sono scesi in campo da titolare nella formazione titolare di Ange Postecoglu, risultando decisivi nella vittoria finale. Sia per Vicario che per Udogie si tratta del primo trofeo conquistato in carriera.
Entrambi si aggiungono alla lista dei calciatori italiani in grado di vincere l’Europa League o vecchia Coppa UEFA, con una squadra straniera. Prima di Udogie e Vicario, ben 7 calciatori azzurri ci erano riusciti.

LA GRINTA DI GUGLIELMO VICARIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League, gli italiani vincitori con le squadre estere
Con Vicario e Udogie sono saliti a quota 9 il numero di calciatori che hanno vinto l’Europa League con un club straniero. Gli ultimi in ordine cronologico furono Emerson, Jorginho e Zappacosta vincitori con il Chelsea allenato da Maurizio Sarri nel 2019. Di seguito l’elenco completo:
- Amedeo Carboni, Valencia 2003/04
- Enzo Maresca, Siviglia 2005/2006, 2006/2007
- Marco Andreolli, Siviglia 2015/2016
- Matteo Darmian, Manchester United 2016/2017
- Davide Zappacosta, Chelsea 2018/2019
- Emerson Palmieri, Chelsea 2018/2019
- Jorginho, Chelsea 2018/2019
- Destiny Udogie, Tottenham 2024/2025
- Guglielmo Vicario, Tottenham 2024/2025
Europa League
Tottenham, la profezia di Postecoglou si è avverata

Il Tottenham vince l’Europa League e riscatta una stagione finora disastrosa con un trofeo che Postecoglou aveva profetizzato a inizio stagione.
Il Tottenham vince l’Europa League e conquista il primo trofeo dopo 17 anni, il primo europeo addirittura dopo 41. Un risultato storico, ottenuto battendo in finale il Manchester United in una partita non propriamente spettacolare, decisa da un gol di Brennan Johnson a fine primo tempo.
Il dato è eloquente: nel secondo tempo gli Spurs non hanno praticamente fatto altro che difendersi, come dimostrano i zero tiri realizzati nella seconda frazione. Una vera e propria trincea davanti alla porta di Vicario per conservare un risultato troppo importante. Un successo fondamentale anche per riscattare una stagione molto complicata, che in campionato vede il Tottenham, a una giornata dal termine, in quartultima posizione.
Con questo trofeo, però, la stagione cambia completamente volto. Non solo per l’importanza storica del titolo, ma anche perché gli Spurs guadagnano di diritto l’accesso alla prossima Champions League. Un traguardo impensabile fino a poche settimane fa, che rilancia il progetto e riaccende l’entusiasmo dei tifosi.

Ange Postecoglou Manager of Tottenham Hotspur embraces Son Heung-Min #7 of Tottenham Hotspur after the Premier League match Manchester City vs Tottenham Hotspur at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 3rd December 2023
(Photo by Conor Molloy/News Images)
Tottenham, Postecoglou già sapeva
Un trofeo che allontana anche le voci su un possibile esonero di Postecoglou a fine stagione dopo le tante difficoltà vissute in campionato. D’altronde adesso suonano come profetiche le sue parole di inizio stagione, quando dichiarò a Sky Sport: “I always win things in my second year” (“Vinco sempre qualcosa al mio secondo anno”). Una dichiarazione che ai tempi suonò surreale, vista la narrazione che da anni accompagna il Tottenham, secondo cui questo club non sarebbe mai riuscito a vincere nulla.
Ancora più incredibile è sembrata quella frase alla luce dell’andamento disastroso in Premier League. Eppure, adesso è realtà. Postecoglou l’aveva detto, e l’ha fatto, per la gioia di tutti quei tifosi degli Spurs che vedono spezzarsi quella che sembrava diventata una maledizione. Sembrava impossibile, ma ce l’hanno fatta.
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