Europa League
Roma-Lille 0-1: i giallorossi sprecano un rigore fatto ripetere ben 3 volte
Roma-Lille termina con il punteggio di 0-1, con i giallorossi che sciupano un calcio di rigore nel finale sbagliato sia da Dovbyk che da Soulè.
All’Olimpico accade qualcosa che probabilmente non è mai accaduta nella storia di questo sport, con i giallorossi che non approfittano di un tiro dal dischetto, peraltro fatto ripetere 3 volte e sbagliato dall’ucraino le prime due e dall’argentino l’ultima.

L’URLO DI ARTEM DOVBIK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Lille, prima frazione: Tsimikas che combini?!
Un pò di contesto è d’obbligo, perchè le colpe di questa battuta d’arresto in Europa League della Roma non devono essere attribuite solamente a Dovbyk e Soulè.
Per la prima partita casalinga della competizione Gian Piero Gasperini rivoluziona la squadra schierando dal 1′ minuto la seguente formazione: Svilar; Celik, Hermoso, Ndicka; Wesley, El Aynaoui, Cristante, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Ferguson.
La squadra francese allenata da Genesio risponde con: Ozer; Meunier, Mandi, Mbemba, Verdonk; Bentaleb, Bouaddi; Correia, Haraldsson, Sahraoui; Giroud.
Il match della squadra giallorossa si complica appena dopo sei minuti di gioco, quando Tsimikas si rende partecipe di un errore macroscopico che porta al gol dei transalpini. L’ex Liverpool perde palla e favorisce l’inserimento dell’islandese Haraldsson, che con una conclusione potente batte Svilar.
Per vedere un pò di Roma bisogna aspettare il 20esimo, quando comincia a prendere campo. Cinque minuti dopo Pellegrini arriva al tiro da fuori area, ma la deviazione di un difensore accomoda la palla per il portiere Odzer.
Alla mezz’ora squillo del Lille con Sahraoui che, dopo aver scambiato con Haraldsson, manda la palla non troppo distante dal palo sinistro.
Al 35esimo minuto invece l’occasione più grande della prima frazione per i giallorossi: Tsimikas da ottima posizione tira addosso a Odzer, poi Mandi salva sulla linea sulla ribattuta di El Aynaoui.
Da qui in poi nulla da segnalare. Il primo tempo di Roma-Lille c0n la squadra transalpina avanti. Giallorossi con troppe fragilità in difesa e poca efficacia in attacco.
Secondo tempo: Dovbik e Soulè ipnotizzati da Odzer
Seconda frazione che inizia con un cambio per la Roma: uno spento e mai in partita Tsimikas lascia il posto a Rensh. Le prime emozioni arrivano al minuto 55, quando Giroud impegna Svilar. Il francese, servito con un lancio lungo, entra in area e prova a scavalcare il portiere giallorosso, bravissimo a non farsi sorprendere.
Appena due minuti dopo è la Roma a farsi pericolosa con un colpo di testa di Ferguson sugli sviluppi di un corner. Una delle poche e rare iniziative dell’irlandese. Fase centrale del secondo tempo un pò confusionaria e priva di grandi opportunità ma non di cambi. I due allenatori infatti risistemano le rispettive squadre per l’ultima parte di gara.
Al minuto 80 poi il dramma, sportivamente parlando. Da calcio d’angolo i giocatori giallorossi reclamano un tocco di mano in area francese. L’arbitro, richiamato al VAR, non ha dubbi e concede il tiro dal dischetto.
Ad incaricarsi di calciare il penalty è Artem Dovbyk, entrato al posto di Ferguson. L’ucraino calcia ma Odzer lo ipnotizza e lo para. Peccato però che, da successivo controllo VAR, un giocatore francese entra prima in area ed il piede del portiere non era sulla linea.
E così l’ucraino si ripresenta di nuovo sul dischetto. L’attaccante giallorosso non cambia l’angolo, così come Odzer che lo para di nuovo, non rimanendo però di nuovo con un piede sulla linea. Questa volta però, la terza, dal dischetto va Soulè.
L’argentino cambia lato, e lo fa anche Ozer, che para ancora il tiro dagli undici metri. Incredibile, o quasi, quello che si materializza all’Olimpico.
Nei minuti finali la Roma ci riprova con Konè, entrato a partita in corsa, ma senza fortuna, Il Lille prova a sfruttare le ripartenze ed impegna Svilar, ma il risultato non cambia.
Roma-Lille termina 0-1 La Roma cade in casa con i francesi dopo la vittoria iniziale in Europa League con il Nizza.
Europa League
Brann, chi è Eivind Helland? Cercato da Manchester United e Bayern Monaco
Se il Bologna ieri sera non è riuscito a segnare, grandi meriti vanno dati sicuramente a Eivind Helland. Classe 2005, chi è il difensore centrale norvegese?
Cercato in estate da club come Manchester United, Bayern Monaco e Rangers, parliamo di un centrale promettentissimo.
Di certo è l’uomo copertina in casa Brann e anche uno dei talenti più interessanti dei vari campionati scandinavi. Particolarmente singolare risulta il suo profilo.
Campionati come L’Eliteserien, l’Allsvenskan, la Veikkausliiga e altri non sono noti per essere gran territorio fertile di difensori centrali.
Andiamo ad analizzare meglio il profilo del giocatore. Cresciuto nel Fyllingsdalen, poi trasferitosi al Brann nel 2022.
Il contratto con l’attuale squadra è in scadenza a dicembre 2026. Improbabile un rinnovo a questo punto.

IL PALLONE DELL’EUROPA LEAGUE 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Brann, caratteristiche tecniche e fisiche di Eivind Helland
Alto 196cm, dunque parliamo di un ragazzo molto dominante a livello fisico. Nei duelli in generale sì, davvero difficile stargli dietro (121 quelli vinti, 30 contrasti).
Tuttavia è da notare come, in realtà, ne vinca il 56,3% in campionato. In Europa la situazione è decisamente migliore: 20 duelli vinti, 74,1% quelli vinti.
Per quanto riguarda i duelli aerei, il dualismo è il medesimo: 61,5% in Eliteserien e 83,3% in Europa League.
Probabilmente la competizione europea risalta molto di più le qualità fisiche del giocatore, data l’altissima fisicità dei campionati scandinavi.
Altrettanto vero è che stiamo mettendo a confronto 25 partite di campionato giocate l’anno scorso, contro 4 partite in Europa League giocate quest’anno.
Sempre in Europa, è da notare come il Brann abbia subito solamente 2 reti, entrambe contro il Lille.
È un perno assoluto della squadra, anche per quanto riguarda la fase di manovra. Ha una quantità impressionante di passaggi riusciti, ben 1723 la scorsa stagione in campionato.
90.8% la percentuale di quelli riusciti, con una precisione del 49,7% delle palle lunghe passate con successo.
Numero che potrà sicuramente migliorare con il tempo, sia con accanto compagni di maggiore qualità, sia perché ha ampi margini di crescita.
Si alza molto spesso fino alla linea dei centrocampisti, non ha paura di andare avanti da solo dunque. È un difensore molto moderno, intelligente e completo.
Nell’uno contro uno è davvero difficile superarlo. 10 i dribbling subiti la scorsa stagione in campionato, con solo 10 palle perse in 25 presenze.
È una costante minaccia aerea, dati i 1.33 gol previsti in campionato. Impreciso o sfortunato però, dato che è rimasto comunque a secco su questo aspetto.
Tuttavia si fa ammonire davvero troppo spesso, data la sua cattiveria agonistica e voglia di recuper palla.
Nei difensori giovani è tipico, ma è un aspetto da limare. 7 ammonizioni e 1 cartellino rosso in 25 partite sono davvero una marea.
Ieri sera partita molto matura, solida e precisa per Helland. 76 tocchi (cercatissimo), 1 contrasto vinto, 11 chiusure difensive, 9 recuperi, 1 tiro bloccato, 2 duelli su 2 a terra vinti e 2 duelli aerei su 3 vinti.
58 passaggi eseguiti, ben 51 quelli riusciti (88%). Dato particolarmente alto è quello dei passaggi riusciti nella metà campo avversaria, 40 su 45 (89%).
È indubbiamente uno dei centrali, fuori dai top 5 campionati europei, più interessanti in circolazione.
Farebbe comodo a moltissime squadre di medio-alta classifica e, chissà che non si trasferisca in Serie A.
Europa League
Rangers, Röhl: “In Europa contano i particolari. Complimenti alla Roma”
I Rangers hanno avuto grandi difficoltà ieri sera contro la Roma, dimostrate dalla sconfitta per 0-2 contro il club italiano. Ultimo posto in Europa League, con 8 reti subite, 1 gol segnato e 0 punti realizzate. Ecco le parole del tecnico degli scozzesi.

IL PALLONE DELL’EUROPA LEAGUE 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Rangers, le parole di Danny Röhl
“Complimenti alla Roma, ha giocato con grande esperienza. Nel primo tempo non c’è stata molta differenza, ma loro sono stati cinici nelle due occasioni avute. All’intervallo abbiamo cambiato qualcosa per creare più pressione sul pallone e fino al 75° minuto siamo rimasti in partita. Nel complesso, hanno meritato la vittoria: hanno fatto molte cose nel modo giusto”.
Sul gol subito
“Ne avevamo parlato già questa mattina. Sapevamo che sul primo palo caricano sempre tanti uomini. In partite del genere è fondamentale essere pronti sulle palle inattive, e su questo dobbiamo lavorare In alcuni momenti non siamo stati abbastanza concentrati. Dobbiamo fare piccoli passi avanti e ora la nostra attenzione è rivolta a domenica, per cercare di conquistare la terza vittoria consecutiva in campionato”.
L’importanza dei dettagli secondo l’allenatore
“In Europa League contano i particolari, le piccole cose. Per battere una squadra che è ai vertici della Serie A bisogna fare tutto alla perfezione. Non è facile, ma dobbiamo crescere in questo senso. Sto conoscendo sempre meglio i miei giocatori, e questo è un aspetto molto utile per il futuro”.
Europa League
Bologna, Niccolini: “C’è da elogiare questa squadra. Abbiamo imposto il nostro gioco nonostante l’inferiorità numerica per 70′.”
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann.
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann. Tra i temi affrontati, la partita contro i norvegesi, la reazione di Vincenzo Italiano e l’espulsione di Lykogiannis.

Bologna, Niccolini: “Ci abbiamo provato fino alla fine, i ragazzi hanno dato l’anima, ma purtroppo andiamo a casa con un solo punto”.
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann. Tra i temi affrontati, la partita contro i norvegesi, la reazione di Vincenzo Italiano e l’espulsione di Lykogiannis.
Come giudica la prestazione nonostante l’inferiorità numerica?
“C’è da elogiare questa squadra. Abbiamo imposto il nostro gioco nonostante l’inferiorità numerica per 70′. C’è del rammarico perché nel finale potevamo anche vincere la partita con la doppia chance di Ferguson ed Odgaard“.
Qual è stata la reazione di Vincenzo Italiano?
“Era arrabbiato e rammaricato perché questa sera era un’ottima occasione per cercare di portare a casa i tre punti. Ci abbiamo provato fino alla fine, i ragazzi hanno dato l’anima, ma purtroppo andiamo a casa con un solo punto”.
Questo pareggio vi dà più convinzione e fiducia in voi stessi?
“Al momento ci dà più rammarico che altro. Tuttavia i ragazzi hanno dato l’ennesima dimostrazione che siamo un grande gruppo, che sa anche soffrire. Non mi piace parlare di episodi ma oggi ce ne sono andati parecchi contro ed i ragazzi sono stati bravi anche a non perdere la lucidità”.
Cosa pensa dell’espulsione?
“La prima giocata la fa Lykogiannis, poi nello scivolare colpisce il giocatore del Brann. forse in Italia con il Var l’avrebbero tolto, invece il direttore di gara è rimasto fermo sulla sua decisione”.
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