Europa League
Mourinho risponde a Sarri: “Amichevole? Ha vinto poco…”
José Mourinho risponde a Maurizio Sarri durante la conferenza stampa precedente alla gara di Europa League tra Slavia Praga e Roma: la sua reazione.
Mourinho si sa, non le manda a dire. Questa volta la reazione stizzosa è indirizzata a Maurizio Sarri.
Il tecnico biancoceleste aveva infatti definito la partita Slavia Praga – Roma una semplice amichevole rispetto alla gara combattuta tra Lazio e Feyenoord.
Alla domanda del giornalista su cosa ne pensasse della dichiarazione di Sarri e sulla possibilità di veder Pagano in campo, Mourinho ha risposto: “Pagano parte dalla panchina.
Viene a Praga perché fa bene alla sua formazione e alla sua evoluzione come giocatore. L’anno scorso era un ragazzino della primavera, ma ha un futuro roseo come calciatore, siamo molto contenti per lui”.
Entra poi a gamba tesa sulle dichiarazioni del collega biancoceleste, infuocando il clima derby: “Offeso da Sarri? Io no, semmai dovrebbero sentirsi offesi quelli dello Slavia Praga. Ha praticamente affermato che è una squadra senza qualità”.
In clima Derby punga la Lega
Anche quest’anno non mancano le polemiche precedenti alla stracittadina. Dopo lo scontro Mourinho-Romagnoli dello scorso anno sulla tripla eliminazione europea della Lazio e sui due derby persi dalla Roma, lo Special One prende le distanza da Maurizio Sarri:
“Quello che fa la differenza tra allenatori e giocatori è il modo di pensare le partite. La differenza tra chi ha vinto 26 titoli e chi pochi è proprio questa: la mentalità“.
Josè Mourinho poi non dimentica nel finale di battuta di togliersi un altro sassolino: “Ogni partita è seria, le amichevoli non esistono nelle gare ufficiali. Sulle parole di Sarri mi aspetto una reazione della Lega Serie A. La sua è stata una critica diretta. Aspetterò”.
Tuttavia quelli non possono più aspettare sono i tifosi romanisti e laziali: il Derby di domenica fa ansimare.
Europa League
Atalanta, Gasperini e l’enigma sul futuro: “Devo scegliere tra una moglie e una donna bellissima..”
Atalanta, all’indomani del trionfo in Europa League e’ sempre più forte la curiosità su ciò che sarà il futuro di Gian Piero Gasperini. Lui, dopo il 3-0 al Leverkusen, usa una metafora originale.
“La vita e’ fatta di bivi”, viene spesso ripetuto da chi ha fatto, della vita stessa, una questione di scelte.
Negli ultimi otto anni, Gian Piero Gasperini, ha fatto una sola scelta, ovvero l’Atalanta, con la quale ieri sera ha raggiunto l’apice del trionfo.
Il 3-0 al Bayer Leverkusen riempie la bacheca di Zingonia, ma spalanca anche pensieri lontano da Bergamo, per il tecnico di Grugliasco.
Restare da profeta o andarsene da vincente? In attesa di capire quale potrebbe essere una prossima destinazione, Gasperini affida alla stampa una colorita metafora per descrivere le proprie scelte.
“Futuro? Sono in una situazione in cui hai una moglie con tre figli e trovi una donna bellissima”. E chissà se, ad agosto, lo ritroveremo ancora nella casa coniugale dove vive da otto anni, o in una dimora luccicante, magari alle pendici del Vesuvio…
Europa League
Atalanta-Leverkusen 3-0, Lookman padrone e la Dea e’ campione | Le pagelle orobiche
Atalanta-Leverkusen 3-0, la Dea conquista l’Europa League ai danni dei tedeschi, imbattuti fino a questa sera. Protagonista assoluto Ademola Lookman, che lancia i nerazzurri alla conquista della seconda competizione continentale. Le pagelle orobiche.
L’Atalanta pone fine all’imbattibilità stagionale del Bayer Leverkusen e alza al cielo di Dublino l’Europa League.
Nella notte irlandese arriva la seconda coppa della storia della Dea, che regala una gioia a Bergamo grazie a una tripletta di Lookman, che incenerisce i tedeschi.
Le pagelle
Musso 6,5: il Bayer e’ sterile, a lui basta l’ordinaria amministrazione per non lasciare passare nulla.
Djimsiti 7: l’esperienza lo aiuta soprattutto nell’ultimo terzo di partita, quando i tedeschi sono più determinati. Nell’arco dei 90′, però, le indovina praticamente tutte.
Hien 7,5: Wirtz gira a vuoto, ed e’ tutto merito suo. Di testa e di piede, non si passa da nessuna parte.
Kolasinac 8: non era al meglio, eppure ha voluto esserci per aiutare con tutta la sua corazza europea. Basta la presenza (dal 46′ Scalvini 7: la sua giovinezza non e’ un handicap, anzi, sente l’importanza del match e tiene bene il campo).
Zappacosta 7,5: non lo si ferma mai, sforna anche un assist decisivo. Fa male, tanto male, ai tedeschi (dall’84’ Hateboer sv).
Koopmeiners 7: contribuisce a stappare la partita, poi e’ la solita sostanza a centrocampo.
Ederson 7: corre più di tutti gli altri in mediana, ma soprattutto, sovrasta gli avversari come un trattore.
Ruggeri 7: a Dublino la festa e’ anche la sua. Una stagione partita per imparare, ma lui e’ diventato un punto fermo, e ha portato a casa anche un trofeo (dal 90′ Toloi sv).
De Ketelaere 6: un paio di tiri telefonati, ma il trionfo appartiene anche a lui per ciò che ha fatto prima dell’ultimo atto (dal 57′ Pasalic 6,5: entra con il giusto ritmo ).
Lookman 9,5: si mette la corona europea e si porta a casa il pallone. Tre gol, uno più bello e originale dell’altro. Riporta sulla terra le aspirine, a cui fa venire il mal di testa.
Scamacca 7: assiste Lookman per il gol che vale la coppa. E’ il terminale offensivo che serve in gare come questa. Il contributo offensivo e’ impressionante (dall’84’ Toure sv).
Gian Piero Gasperini 10: la Dea diventa regina di Coppe e lui chiude il cerchio della sua esperienza in nerazzurro. Otto anni culminati con la notte di Dublino, che porta a Zingonia il secondo trofeo dalla data della fondazione. Ultimo regalo? A breve ne sapremo di più, intanto l’Europa del calcio ammira una Dea mai così bella.
Calciomercato
Atalanta, i possibili sostituti di Gasperini
Mentre cresce l’attesa per la finale contro il Bayer Leverkusen, l’Atalanta ha già iniziato a programmare il futuro se Gasperini decidesse di lasciare.
Dopo una campionato ricco di soddisfazioni, culminato con il quinto posto e la qualificazione in Champions League, stasera l’Atalanta ha la possibilità di scrivere la storia diventando il primo club italiano a vincere l’Europa League.
Non sarà cosa facile, visto che di fronte la Dea troverà una vera e propria corazzata. Il Bayer Leverkusen guidato da Xabi Alonso, infatti, hanno da poco stabilito il record per la striscia di imbattibilità più lunga degli anni 2000.
51 partite consecutive senza sconfitte, 143 reti segnate e un numero incredibile di rimonte completate negli ultimi scampoli di partita. Basta pensare alla semifinale di ritorno contro la Roma.
Ma queste statistiche non spaventano l’Atalanta.
I giocatori atalantini hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Juventus.
Stasera l’obiettivo è uno solo: dare tutto in campo per conquistare il trofeo e regalare una gioia smisurata a tutti i tifosi bergamaschi.
Il futuro di Gasperini
La partita di stasera potrebbe scrivere la storia anche per un altro motivo: potrebbe essere l’ultima di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta.
Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, l’allenatore sarebbe molto tentato dalla possibilità di guidare il Napoli e competere per il titolo nei prossimi anni. Il neo ds azzurro Giovanni Manna nutre una grande stima nei suoi riguardi e lo ritiene l’allenatore perfetto per il nuovo ciclo.
Dal canto suo, l’allenatore piemontese non ha ancora sciolto le riserve sul futuro, e le sue parole nelle ultime interviste hanno allarmato i tifosi della Dea.
“Si dice che il momento migliore per lasciare sia quando si vince…” ha dichiarato durante la conferenza stampa alla vigilia della finale.
Atalanta, Juric o Palladino per il futuro
Il presidente Percassi sarebbe disposto a dimostrare grande riconoscenza al suo allenatore, permettendogli di partire.
Di conseguenza, in attesa che Gasp dia la risposta definitiva, la società bergamasca ha già sondato diversi allenatori.
Volendo preservare la filosofia del suo attuale allenatore, i due nomi balzati in pole per sostituirlo sono quelli di Ivan Juric e Raffaele Palladino.
Il croato sarebbe il sostituto naturale di Gasperini poiché è stato allenato da quest’ultimo al Crotone e al Genoa ed è stato suo collaboratore sia all’Inter che al Palermo.
In più il curriculum di Juric in Serie A parla da solo, soprattutto grazie alle ottime esperienze alla guida di Verona e Torino.
Palladino, invece, è stato una delle rivelazioni degli ultimi due campionati di A.
L’anno scorso ha risollevato le sorti di un Monza che sembrava destinato alla retrocessione e quest’anno ha portato i brianzoli a ridosso della decima posizione in classifica.
Entrambi gli allenatori lasceranno le proprie squadre a fine campionato, quindi sarebbero occasioni d’oro per i bergamaschi.
Oggi, però, occhi solo sulla finale.
Nei prossimi giorni sapremo chi guiderà l’Atalanta la prossima stagione.
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