Europa League
Lazio: verso Mosca per rialzarsi
Nemmeno il tempo di analizzare la sconfitta con la Juve che è già tempo di antivigilia di Europa League. La Lazio sfiderà la Lokomotiv Mosca.
Non e’ stata una bella Lazio quella di sabato contro la Juve. Parliamoci chiaro: la squadra ha fatto un deciso passo indietro rispetto alle ultime uscite. E non possiamo giustificare il tutto con l’assenza (seppur pesante) di Ciro Immobile.
L’importanza di un giocatore la si vede quando egli manca. Ed oggi per la Lazio Immobile non e’ solo importante. E’ molto di piu’. E’ insostituibile ed imprescindibile. Non esiste un sostituto alla sua altezza e la sua assenza costringe Sarri a vere e proprie rivoluzioni in attacco.
Il suo posto e’ stato infatti preso prima da Pedro e poi da Anderson contro i bianconeri. Certo: avrebbe potuto giocare Muriqi dall’inizio. Ma il kosovaro (per sua stessa ammissione) oggi non puo’ giocare. Mentalmente (ancorche’ fisicamente) e’ fuori dal contesto agonistico. In poche parole e’ come giocare in 10. E viene da pensare come sia stato possibile confermarlo come primo cambio di Immobile quando fino alla scorsa stagione quel compito era saldamente nelle mani di Caicedo.
Ma come detto e’ stata tutta la squadra a non convincere. Cataldi non ha mostrato la sicurezza delle precedenti partite. Luis Alberto non ha inciso minimamente. Pedro in mezzo a Bonucci e De Ligt aveva ben poche chance di giocare la palla.
Ma chi ha piu’ deluso a mio avviso e’ stato Felipe Anderson. Non che abbia demeritato piu’ di altri, sia ben chiaro. Ma con Lazzari sulla fascia aveva come difendente Pellegrini che, giova ricordarlo, non giocava titolare da tempo immemore.
Sarebbe stato logico aspettarsi che il giocatore bianconero venisse travolto dal dinamismo dei due laziali. E’ successo il contrario: ad uscire esausto e’ stato proprio Anderson di cui non ricordo un solo momento in cui sia “andato via” allo juventino.
Ma come detto e’ gia’ tempo di antivigilia dell’impegno da dentro o fuori in Euroleague. Trasferta complicatissima. Ambiente climatico molto difficile (prevista neve). Ambiente reso ancora piu’ complicato dal pericolo Covid.
La Russia viaggia ahime’ a migliaia di contagiati giornalieri e purtroppo contabilizza centinaia di vittime quotidianamente. Sara’ importante preparare il match in una vera e propria “bolla” per evitare brutte sorprese al rientro. Ricordiamo a titolo di esempio la positivita’ di Marusic contratta in nazionale.
Mi aspetto come sempre in coppa l’avvicendamento in porta tra Strakosha e Reina. Quest’ultimo non mi ha convinto contro i bianconeri. Nel secondo gol subito sabato scorso ci ha messo molto del suo.
E qui andrebbe fatta una considerazione in senso piu’ generale. Se si vuole recuperare Strakosha per la prossima stagione non si puo’ impiegarlo solo il giovedi. Oppure se si e’ deciso si lasciarlo partire a parametro zero a giugno e si vuole andare verso la conferma di Reina va individuato oggi il suo sostituto. In ogni caso la questione e’ aperta.
Come aperte sono altre problematiche. Del vice Immobile ne ho gia’ parlato. Ma va immediatamente risolto il “buco” a livello numerico sulla fascia sinistra dove la Lazio impiega da moltissimo tempo un piede destro (Lulic Marusic e Hysaj). Tare ha sbagliato tutte le precedenti opzioni (Lukaku Jony Durmisi e Fares). E gli errori nel calcio si pagano.
Come e’ stato sbagliato l’investimento nel centrale (Vavro) e nello scattista di centrocampo (Akpa Akpro non ha le qualita’ dei due titolari nel palleggio). E va infine capito se Moro puo’ giocare un certo tipo di partite in cui e’ richiesta una personalita’ che oggi non vedo nel giovane spagnolo.
Tante questioni quindi. Ma poco tempo per decidere. Giovedi come detto si gioca ed un solo risultato permetterebbe ai biancocelesti di coltivare la speranza di vincere il girone.
E questa squadra ha dimostrato di sapersi sempre rialzare dopo pesanti sconfitte. D’altronde ne ha qualita’ e possibilita’. Quelle non le mette in discussione nessuno.
Europa League
Lazio, sanzioni UEFA per cori razzisti: chiusi due settori in Nord
La Lazio è stata multata e sanzionata dalla UEFA per i brutti episodi accaduti durante il match di Europa League contro il Nizza.
Costano caro i cori razzisti e discriminatori dei tifosi della Lazio durante il match di Europa League contro il Nizza, valido per il secondo turno della competizione europea.
Il Comitato Arbitrale ha ordinato la chiusura parziale del settore della Curva Nord per la prossima partita casalinga nelle competizioni UEFA, ovvero il match contro il Porto, in programma il prossimo 7 novembre. Inoltre il club biancoceleste dovrà pagare, come multa, un totale di circa 66.500 euro per diverse motivazioni, tra cui lancio di oggetti, accensioni di fuochi e blocco del passaggio pubblico.
Infine è stato comminato un altro turno a porte chiuse, sanzione questa sospesa per un anno. Ovvero se, in caso la tifoseria biancoceleste dovesse ripetere tali comportamenti verrà nuovamente sanzionata la Curva Nord con un’ulteriore chiusura.
Europa League
Roma, Hermoso: “Abbiamo dominato la partita, dobbiamo abituarci a giocare ogni 3 giorni”
Il difensore della Roma Mario Hermoso ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di vocegiallorossa.it, relative al match di Europa League contro l’Elfsborg.
Roma, le parole di Hermoso
Di seguito le dichiarazioni del difensore spagnolo della Roma Mario Hermoso, rilasciate ai microfoni di vocegiallorossa.it e relative al match di Europa League di ieri sera: perso dal club giallorosso contro gli svedesi dell’Elfsborg.
“Credo che abbiamo affrontato la gara come dovevamo, sapevamo le difficoltà: un campo complicato, su cui non siamo abituati a giocare.
Comunque, credo che abbiamo dominato la partita, hanno creato solo l’azione che ha portato al rigore, nient’altro. Ho una sensazione non dico positiva, per via del risultato, ma abbiamo avuto molte occasioni per segnare. Dobbiamo lavorare
Credo che dobbiamo incominciare ad abituarci a giocare ogni 3 giorni, per essere presente in tutte le competizioni possibili. Quando vuoi giocare tutte le competizioni ed essere competitivi al massimo ti tocca giocare ogni 3 giorni, penso che stiamo facendo un percorso positivo.
Dobbiamo abituarci a questo e al nuovo gioco, lo stiamo facendo bene. Si è visto una squadra che domina, che tiene la palla, che sa cosa fare, che pressa alto e uno contro uno per tutto la gara. Poi, chiaramente non segni ed è l’unica nota negativa.”
Europa League
Europa League, conclusa la seconda giornata: Lazio in vetta
Si è conclusa anche la seconda giornata del nuovo formato dell’Europa League. La classifica momentanea vede in testa la Lazio. Chiude il Besiktas di Immobile.
Siamo entrati ufficialmente nel vivo di questi nuovi formati delle competizioni europee. Sono tanti i pareri discordanti tra gli appassionati: c’è chi lo apprezza per la varietà degli avversari da affrontare o per la classifica unica, e c’è chi non gradisce a causa delle troppe partite. Parlando più nello specifico delle squadre italiane in Europa League, notiamo che la Lazio ha iniziato con uno spirito e un piglio totalmente differente rispetto a quello della Roma.
Infatti, i biancocelesti guidano momentaneamente la classifica con 6 punti e una differenza reti di +6, fondamentale nel momento in cui si tirano le somme. I giallorossi invece, hanno iniziato a rilento con 1 punto in 2 partite e con uno stato d’animo che non lascia ben sperare.
Il punto sull’Europa League
Siamo solamente alla prima giornata, la classifica è corta e i punti in palio sono ancora tanti, ma si può già dedurre chi è veramente motivato ad alzare questa coppa. Con il nuovo formato non scenderà nessuna squadra dalla Champions League, pertanto, la vincitrice la dobbiamo ricercare già nell’attuale tabellone. Il Tottenham ed il Lione fanno compagnia alla Lazio a punteggio pieno, ma sorprende anche l’Anderlecht che ha espugnato San Sebastian in un’ostica sfida con la Real Sociedad.
Occhi aperti anche sul Galatasaray ricco di talento soprattutto nella zona offensiva e all’Athletic Bilbao, trascinato dai fratelli Williams. Partita emozionante tra Porto e Manchester United, dove quest’ultima avrebbe tutte le carte in regola per alzare il trofeo finale, ma deve ritrovarsi ed evitare scivoloni come quello nella prima partita contro il Twente.
Attenzione al Fenerbahçe di José Mourinho, allenatore che fa delle coppe europee il suo pane quotidiano. Delude fin ora il Besitkas di Ciro Immobile, che dal fondo della classifica ancorato a zero punti, osserva in cima la sua amata Lazio.
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