Conference League
Roma, Zaniolo sicuro: “Vincere la Conference sarebbe un punto di partenza”
Zaniolo è stato intervistato al sito europeo prima della gara di giovedì di Conference dove la Roma giocherà al Leicester City Stadium.
Nicolò Zaniolo, ha parlato a uefa.com in vista della semifinale di Conference League tra Roma e Leicester, dove ci saranno 1600 tifosi giallorossi al seguito.
L’esterno giallorosso ha parlato della stagione che sta terminando, del suo rapporto con Mourinho ma anche del fatto che il calciatore della Roma e della Nazionale ha ampi margini di miglioramento.
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Roma, Zaniolo: “Mourinho è il più forte. Vogliamo la finale”
Riavvolgiamo il nastro e torniamo alla partita contro il Bodø, raccontaci i tuoi gol. Iniziamo con il primo.
“È stata la partita perfetta. Abbiamo fatto la fase difensiva e la fase offensiva in maniera eccezionale. Per quanto riguarda la tripletta sono molto felice perché ho aiutato la squadra a vincere la partita e passare il turno. Sul primo gol, nello specifico, quando vedi Lorenzo che ti guarda devi soltanto partire perché poi la palla ti arriva…”.
Sei partito anche qualche minuto dopo sul grande assist che ti ha servito Zalewski.
“Anche lì Zale ha fatto una grandissima cosa, ha fatto la transizione offensiva perfetta: poi ho visto lo spazio alle spalle del difensore e mi ci sono buttato, devo dire che è stato bravissimo lui a dare la palla e bravo io a concludere”.
Bella la conclusione anche in occasione del 4-0, il tuo terzo gol personale.
“Sì, sapevamo che il Bodo sarebbe venuto con la linea difensiva alta e quindi ci lasciava molto spazio alle spalle. Quindi avevamo preparato durante l’allenamento ‘palla al terzino, poi scarico al centrocampista e lancio di prima in profondità. Ed è venuta perfettamente!”.
Era dal 23 gennaio che non segnavi, dalla partita contro l’Empoli: qual è la prima cosa che ti è passata per la mente quando hai segnato il primo gol?
“Non è mai stato la mia ossessione il gol, anche perché preferisco fare una grandissima prestazione e vincere la partita anche non segnando. Per fortuna sono riuscito a fare tre gol e ad aiutare la squadra, quindi sono ancora di più felice. Però non è mai stata una mia ossessione”.
È stata la tua prima tripletta nella Roma e anche la tua prima in carriera: l’avevi immaginata così?
“L’avevo sognata così! Non l’avevo immaginata. Stadio pieno, 65mila persone e quarti di finale di una coppa europea, partita decisiva dell’anno. Sì, l’avevo sognata così. Dico la verità, a inizio partita era difficile pensarlo, che potesse succedere, però alla fine ci sono riuscito e sono felicissimo”.
Calcisticamente parlando si può definire quella contro il Bodo la notte più bella della tua carriera?
“Sì, direi che è stata una delle notti più belle della mia carriera. A partire dall’esordio al Bérnabeu, la doppietta contro il Porto e questa tripletta contro il Bodo sì, sono le tre notti più significative della mia breve carriera, fino ad ora. Anche perché si tratta di tre notti europee”.
José Mourinho: come è lavorare con lui, com’è il vostro il vostro rapporto e quali consigli ti dà?
“Mourinho è uno dei più forti allenatori al mondo! Ha inculcato a tutti l’arte del non mollare mai, dell’essere sempre sul pezzo, dell’unirci l’uno per l’altro per portare a casa i risultati. E speriamo di vincere qualcosa con lui. Dal primo giorno che ci siamo riuniti a Trigoria, abbiamo subito lavorato giorno dopo giorno e tassello dopo tassello per provare a fare qualcosa di importante quest’anno. Con il mister che sa come fare a vincere, penso che abbiamo più possibilità”.
La semifinale contro il Leicester: che tipo di impegno ti aspetti?
È una semifinale europea. Il Leicester è una squadra forte. Corrono tanto, sono una squadra fisica, la classica squadra inglese. Noi però siamo forti, siamo la Roma, abbiamo dimostrato quest’anno di potercela giocare con tutte: non abbiamo paura, andiamo a giocarci la partita con le nostre carte e con i nostri mezzi”.
Che cosa significherebbe per te vincere un trofeo europeo?
“Sarebbe motivo di grande orgoglio, sarebbe un punto di partenza e non un punto d’arrivo. Per i tifosi significherebbe tantissimo, come per noi! 14 anni di attesa per un titolo sono un po’ troppo tempo. Quindi noi quest’anno ci proveremo a portarlo a casa. Per quanto riguarda il mio rapporto con i tifosi è sempre stato perfetto, eccezionale: sono sempre stati al mio fianco, anche nei momenti brutti degli infortuni. Forse lì ho ricevuto ancora più affetto rispetto a quando gioco: io i tifosi devo soltanto ringraziarli. Saranno sempre nel mio cuore”.
Conference League
Conference League, Fiorentina – Club Brugge sarà in chiaro
Conference League: la semifinale d’andata tra Fiorentina e Club Brugge in programma, giovedì 2 maggio alle ore 21:00 sarà trasmessa in chiaro su Tv8
I match delle semifinali di Conference League tra Fiorentina e Club Brugge in programma giovedì 2 Maggio ( andata), e di Mercoledì 8 Maggio ( Ritorno), saranno trasmessi in chiaro su Tv8.
Per gli abbonati a Sky o Dazn sarà possibile seguire le dirette di entrambi gli incontri regolarmente.
Gli orari delle partite sono, andata ore 21:00 mentre il ritorno è fissato alle ore 18:45.
Per quanto riguarda il match d’andata è già partita la vendita dei tagliandi che, a oggi ha raggiunto le 15mila vendite.
Conference League
Fiorentina – Brugge, partita la vendita dei tagliandi
Fiorentina: svelata la data dell’apertura della vendite del match Fiorentina-Club Brugge in programma il 2 maggio, partita di semifinale di Conference League
Con una nota ufficiale sui propri canali social, la Fiorentina ha annunciato l’apertura della vendita dei biglietti per la partita di andata della semifinale di Conference League, dove i viola affronteranno il Club Brugge allo Stadio Artemio Franchi il prossimo 2 maggio alle ore 21:00.
I prezzi partono dai 18€ della Curva Fiesole ai 135€ per la Tribuna Vip, 35€ per Maratona centrale, 49€ per la Poltronissima, 35€ dei Distinti di Maratona.
Nei Parterre della Tribuna 49€, Maratona 35€.
Settore ospiti 23€.
Conference League
El Dibu vince sempre, zittito anche il Pierre-Mauroy e Villans in semifinale
Emiliano “El Dibu” Martinez ha portato, con le sue parate, l’Aston Villa in semifinale di Conference e dato un altro dispiacere ai francesi.
Incorreggibile Martinez: o lo ami o lo odi
Irriverente. Estremo. Provocatorio. Semplicemente Emiliano Martinez, per tutti “El Dibu“. Portiere campione del mondo con l’Argentina, che è diventato il nemico pubblico numero uno in Francia grazie alle provocazioni sciorinate durante i festeggiamenti.
Nessuno in Francia ha dimenticato quella finale. La parata su Kolo Muani al 120esimo e l’esultanza con la Coppa del Mondo in mano hanno lasciato il segno e i tifosi transalpini non mancano mai di sottolinearlo ogni volta che l’argentino compie un viaggio Oltralpe.
Anche ieri, durante la partita fra Lille e Aston Villa, l’estremo difensore sudamericano è stato fischiato da tutto il Pierre Mauroy. L’argentino si è poi vendicato a modo suo, provocando la curva (e non solo) durante la lotteria dei rigori e poi celebrando ogni rigore parato con dei balletti provocatori.
Emi Martinez makes two important saves and in the most Emi Martinez way possible dances and shushes the crowd after eliminating Lille from the UECL 😭😭 pic.twitter.com/WBF1rWMolf
— ESPN FC (@ESPNFC) April 18, 2024
Doppio giallo, ma niente espulsione: perché?
Nonostante i favori del pronostico, complice anche la vittoria dell’andata, Les Dogues hanno giocato un’ottima partita e messo in enorme difficoltà la squadra di Emery. Le difficoltà dei Villans sono state esemplificate dalle reiterate perdite di tempo dello stesso Martinez, iniziate addirittura sul finale del primo tempo.
Infatti, al 39esimo della prima frazione l’argentino è stato ammonito per perdita di tempo dopo aver ritardato eccessivamente una rimessa dal fondo. La seconda ammonizione è arrivata nel bel mezzo degli shoot-out, con il portiere degli inglesi che è stato ammonito per aver provocato un settore dello stadio.
Nonostante ciò, Martinez non è stato espulso per somma di ammonizioni. Questo perché le sanzioni ricevute durante gli shoot-out non fanno cumulo con quelle dei 120 minuti regolamentari di gioco, in base a quanto stabilito da un recente cambio al regolamento del gioco del calcio.
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