Conference League
Olympiacos – Fiorentina 1-0 dts: tanti big steccano | Le pagelle viola
La Fiorentina torna da Atene con tanta delusione: dopo Roma e Praga anche la seconda finale di Conference League regala solo amarezza.
Il gol dil El Kaabi al 116′ manda a terra gli uomini di Italiano. Si chiude il sogno di alzare un trofeo dopo oltre 20 anni per i diecimila di Atene, per gli oltre trentamila del Franchi e di tutti i tifosi viola speranzosi di prendersi una rivincita dopo le due sconfitte dello scorso anno.
Una squadra arrivata più consapevole rispetto allo scorso anno, ma un po’ scarica. Tanti big hanno deluso: da Nico Gonzalez ad Arthur, da Bonventura a chi è subentrato. Si ripete la maledizione finale… Ranieri subentrato negli ultimi minuti si fa sfuggire l’attaccante marocchino, come lo scorso anno fece Igor.
Olympiacos – Fiorentina, le pagelle viola
Terracciano 7 – Uno dei pochi giocatori positivi di questa serata: salva almeno un paio di occasioni importanti.
Dodo 6 – Meglio in fase difensiva che in quella di proposizione, dove commette troppi errori tecnici.
Martinez Quarta 6,5 – La difesa viola stasera, a parte l’errore finale gira bene, lui attento.
Milenkovic 7 – Probabilmente la miglior prestazione stagionale per Nikola, che cancella El Kaabi per (quasi) tutta la gara.
Biraghi 6 – Prestazione attenta in difesa, con qualche proposizione in attacco: niente da ricordare.
Dal 105’ Ranieri 5 – Ha sulle spalle l’unico spunto, decisivo, di El Kaabi, dove è in ritardo.
Arthur 5- L’avventura del brasiliano in viola termina con una prestazione sottotono, non prende mai le redini del gioco.
Dal 74’ Duncan 5 – Non riesce nè a dare fisicità nè ritmo al finale di gara.
Mandragora 6 – Tanta corsa in mezzo al campo, anche se con poca lucidità .
Gonzalez 4,5 – Un paio di spunti iniziali fanno bene sperare, poi sparisce completamente. Una delusione vera.
Dal 105’ Beltran 5,5 – Non ci si accorge quasi della sua entrata…
Bonaventura 5 – Ha sui piedi nel primo tempo due palloni che potevano essere calciati in modo molto più pericoloso. Poi poco altro.
Dall’82’ Barak 5,5 – Prova a metterci un po’ di voglia, ma non incide.
Kouame 5 – Ha sulla coscienza un’occasionissima nella ripresa. Errori che restano decisivi.
Dall’82’ Ikone 5 – Come al solito non regala quasi nulla… fa sperare con un tiro nel secondo tempo supplementare, ma il portiere greco risponde.
Belotti 5,5 – Occasioni nulle, mette lo spirito e la corsa. Ma lo sprint decisivo non c’è più da parte del Gallo, da un po’…
Dal 59’ Nzola 5,5 – Per qualche minuto sembra entrare anche bene, poi si spegne come una candela, piano piano…
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1: Goal e Highlights
Allo Stadio NEO GSP l’Apoel di Manolo Jimenez ospita la Fiorentina di Raffaele Palladino. L’incontro è valevole per la terza giornata di Conference League.
Di seguito i gol e gli highlights del match.
Apoel-Fiorentina, Goal & Highlights
Conference League
La Fiorentina non può vincerle tutte: critiche esagerate dopo ieri sera?
La Fiorentina perde la sua seconda gara ufficiale e fioccano le critiche. Analizzando quest’ultime, vi diamo la nostra versione dei fatti.
La Fiorentina, tra Campionato e Conference League, veniva da 8 vittorie ed un pareggio ed aveva perso una sola gara ufficiale (a Bergamo, dopo aver condotto la partita per quasi tutto il primo tempo): ci può stare, quindi, una defaillance.
In giro si stanno facendo tante, forse troppe, critiche al primo ostacolo e questo non lo troviamo giusto. Fin qui la stagione viola è e rimane senz’altro positiva.
È vero che ieri si giocava in casa di una squadra non eccelsa, ma schierare 10 riserve su 11, a nostro modesto parere, non te lo puoi permettere in nessuna competizione al Mondo. Anche perché se schieri tutti giocatori che mai, o quasi, hanno disputato un incontro insieme, specie in difesa, saltano tutti gli automatismi della compagine titolare. Forse far riposare un po’ alla volta i componenti della rosa sarebbe stata una scelta meno traumatica. I ciprioti hanno poi preparato il match come quello della vita, per il prestigio che darà loro in questi giorni di festa (visto il compleanno numero 98 della società ).
Giusto comunque dare priorità al Campionato, ci sta di perdere una gara dopo nove risultati utili consecutivi. Perciò ora la testa andrà senz’altro al Verona, dove la Viola ha un’altra occasione per migliorare ulteriormente la classifica, andando a vedere il calendario delle sue concorrenti verso l’Europa.
Concludiamo con due battute sui singoli. Palladino sta cercando di recuperare e rendere arruolabili per il Campionato almeno qualcuna delle riserve e disposizione. Sottil è entrato nel giro dei titolari, complici anche le assenze a centrocampo che hanno fatto tornare a giocare Bove in mezzo, ed anche Ikoné sembra in ripresa.
Male, anzi, molto male Kayode, che però resta un patrimonio della Fiorentina, da difendere e recuperare con le unghie e con i denti, così come quello di Parisi, dove la mancanza di fiducia, di Italiano prima e Palladino poi, ne ha minato le certezze.
Leggendo i commenti sui social, poi, aspettiamo a bocciare dopo 3, 4 o 5 partite giocatori giovani provenienti da un calcio molto diverso come Moreno e Richardson. Diamogli almeno qualche altro mese di tempo. Il primo, ad esempio, oltre a provenire da un mondo molto diverso, ha sempre giocato in una difesa a 3.
Insomma, si è perso una partita, ma non bisogna fare drammi.
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1, Palladino: “Commessa qualche leggerezza, ma non abbiamo sottovalutato l’impegno. Su Richardson..”
Apoel-Fiorentina 2-1, la Viola cade dopo due mesi per mano dei ciprioti. Qui di seguito riportiamo le parole del tecnico, Raffaele Palladino, dopo la partita.
La Fiorentina torna a conoscere il significato della parola sconfitta. Accade in Conference League, per mano dell’Apoel.
Accade in terra cipriota, dove gli uomini di Raffaele Palladino cadono 2-1 e mettono a referto il loro primo stop in Europa.
Non può essere soddisfatto, ovviamente, il tecnico viola nel post partita. Qui di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Sulla partita
“Sapevamo che oggi potevamo affrontare una squadra dal blocco molto basso. Facevano 4-1-4-1 sfruttando solo i contropiedi: abbiamo preparato bene la partita, nei primi trenta minuti avevamo il pallino e abbiamo creato situazioni per fare male. Siamo stati ingenui nel concedere ripartenze. E una volta sotto non era facile: li abbiamo messi lì ma senza trovare il guizzo finale e scardinarli. Hanno giocato per sporcare tutto, anche in maniera irruenta. Nel secondo tempo non si è quasi mai giocato, hanno spezzato il ritmo. Analizziamo ciò che abbiamo fatto bene e con grande equilibrio pensiamo subito al campionato“.
Sugli errori commessi
“A volte siamo stati leggeri, tra controlli e passaggi. E non riuscivamo a rompere le linee di passaggio. Loro si difendano stretti e chiusi, non era facile, ma le ripartenze che abbiamo preso sono per errori nostri. Qualche leggerezza c’è stata e non dobbiamo commetterla. Loro hanno sputato sangue per vincere, con grande intensità e voglia, noi quando affrontiamo squadre così dobbiamo mettere qualcosa in più“.
Sulla mancanza di grinta
“Non abbiamo sottovalutato nulla, assolutamente. Ci teniamo alla Conference, vogliamo arrivare nelle prime posizione e teniamo a una competizione europea. Chi è sceso in campo oggi voleva dimostrare il suo valore e se tornassi indietro rifarei le stesse scelte. I ragazzi si sono allenati alla grande in settimana, non avevo segnali che potessimo perdere. Spesso queste sfide si decidono sugli episodi e loro li hanno portati a loro vantaggio“.
Su Richardson e Parisi
“Secondo me Richardson si è mosso bene, trovare spazi non era facile. Avevano un uomo fisso lì a prendere il nostro trequartista. Sappiamo che lui è di palleggio e non attacca la profondità , secondo me ha fatto bene e potremmo rivederlo. Fabiano ha fatto una buona prestazione, ha lavorato bene sulla catena anche se, lo sappiamo, non è un’ala naturale. Ha fatto bene però anche quando è passato a fare il quinto”.
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