Conference League
Fiorentina, Palladino: “Giocherà Martinelli. Gudmundsson? Non dobbiamo avere fretta…”
Il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Conference League contro il LASK.
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della penultima sfida della fase a girone unico di Conference League contro il LASK. Infatti, a differenza di Champions e Europa League, la terza competizione europea prevede solamente sei sfide, al contrario delle 8 delle prime due competizioni.

Fiorentina, le parole di Palladino
Può essere Beltran il sostituto di Bove?
“Sì, ma non dipende solo dalla posizione, ma dalle caratteristiche generali. È importante la predisposizione difensiva, come fa Lucas. Lo devono fare tutti, i ragazzi sanno che devono attaccare e difendere insieme. Proveremo tutte le posizioni del caso”.
Domani giocherà Martinelli?
“Lo conosco meno di Riccardo Sottil che è qui accanto a me, ma a me piace sia come ragazzo che calciatore. È esuberante, ha quell’esuberanza che a me piace. Sa parare e giocare coi piedi, ha grande talento ma dovrà crescere piano piano. Domani avrà una grande occasione, ma bisogna mantenere un profilo basso per lui. Il portiere è un ruolo delicato”.
Come volete salutare i tifosi nell’ultima gara del 2024 in Conference a Firenze?
“Vogliamo cercare di fare punti, è una partita decisiva e vogliamo arrivare tra le prime otto per evitare un turno in più a febbraio. Affronteremo una squadra organizzata e vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi. Non dobbiamo avere le piccole disattenzioni che abbiamo avuto in alcune occasioni. Scenderemo in campo con un grande atteggiamento”.
Pongracic è ancora out?
“Sì, domani non ci sarà e non sarà convocato. Non ci sarà neanche Cataldi e lo recupereremo per domenica e non ci sarà neanche Biraghi per scelta tecnica”.
Com’è la situazione Kean?
“Domani metterò in campo la soluzione migliore come sempre. Vedremo se giocherà domani. Chi andrà in campo dovrà essere bello tosto deciso e determinato”.
A che punto è Gudmundsson?
“Quando è arrivato non aveva fatto la preparazione, aveva un fastidio e l’abbiamo messo subito in campo perché non c’era tempo per rifare la preparazione. Ora ha avuto un infortunio muscolare che l’ha tenuto fuori 40 giorni, non si può avere fretta. Dobbiamo fargli ritrovare la miglior forma, ha fatto spezzoni di gara e quando lo vedrò bene e potrà partire dall’inizio, so che farà bene. Non dobbiamo avere fretta, perché da quando rientra non voglio che si fermi più”.
Sta ancora pensando a qualche possibile cambiamento?
“Sarei un pazzo se modificassi adesso, visto come vanno bene le cose. Tutti difendono e attaccano insieme, abbiamo trovato equilibri importanti. Nella testa penso sempre a qualcosa ma lasciate fare me, che sono un mezzo matto. La cosa più importante è la squadra”.
Ha parlato di Biraghi out per scelta tecnica. Può aggiungere qualcosa?
“Credo che Cristiano non fosse abituato a non giuocare con continuità, è sempre stato il capitano e un giocatore importante per questa maglia. Quello che ha fatto in questo periodo quando è sceso in campo è stato importante. Nell’ultimo periodo ha trovato poco spazio ma la scelta è tecnica e non si discute. Non mi sento di aggiungere altro”.
Come cambia la Fiorentina senza Bove?
“Edo è stato una scelta un po’ forzata in quella zona del campo ma la sua intelligenza e la sua qualità hanno fatto sì che si trovasse una posizione nella quale facesse male. Può farlo Sottil, come Beltran e Gudmundsson. Credo che i ragazzi sappiano come giocare in quella posizione”.
Sta guardando altri giocatori della Primavera?
“Harder e Rubino domani saranno convocati. Seguo la Primavera perché è il nostro futuro, portarli su dalla Primavera è fondamentale. Dai modo ai ragazzi di crescere, il nostro settore giovanile lavora bene e i nostri ragazzi stanno lavorando nel modo giusto. Quando posso cerco di dargli un’occasione”.
Domenica ci sarà il Bologna di Italiano.
“Ogni allenatore ha la sua filosofia, questa squadra sa cosa deve fare a seconda del momento, con e senza palla, se difendere alti o bassi, se a uomo o no”.
Come valuta il momento di Colpani?
“A volte si pensa solo ai gol e agli assist ma dobbiamo considerare anche quello che fanno senza palla. Avere delle ali così è importante, Colpani domenica ha salvato un gol e non si si pensa. Quello che si dà alla squadra è fondamentale, poi mi auguro che possa segnare sempre di più, come tutti gli altri”.
Martinez Quarta può giocare ancora a centrocampo?
“Sì, può giocare sia da centrocampista che da difensore. Per noi è una soluzione importante, lo utilizzerò dove avrò bisogno”.
Conference League
Conference League, Fiorentina-Dynamo Kyiv: la designazione arbitrale
La Fiorentina di Vanoli torna a competere in Conference League. L’occasione per provare a rialzarsi è molto ghiotta e deve essere assolutamente sfruttata.
Tempo di Europa anche per la Fiorentina di Vanoli. La Viola sta vivendo il peggior momento della sua storia recente: solamente 6 punti conquistati in 14° giornate e ancora nessuna vittoria in campionato, che relegano Kean e compagni all’ultimo posto in solitaria.
In Conference League la situazione non è comunque delle migliori: 6 punti in 4 giornate con due sconfitte nelle ultime due gare. L’obiettivo e la necessità è quella di fare risultato giovedì 11 dicembre contro la Dynamo Kyiv per provare a darsi una scossa utile anche per il campionato.

Conference League, la designazione arbitrale
In attesa del match del Franchi, la UEFA ha diramato la designazione arbitrale della gara tra viola e ucraini. A dirigere la sfida ci sarà il serbo Milanović, coadiuvato dagli assistenti Pašajlić e Novaković. Quarto ufficiale Ilić, mentre al VAR ci sarà Marković con Stefanović AVAR.
Conference League
Dzeko: “Giochiamo male, ma abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi”
Edin Dzeko non le manda a dire: dopo la brutta sconfitta contro l’AEK Atene in Conference, l’attaccante bosniaco ha chiesto ai tifosi di sostenere la squadra.
Dzeko: un appello accorato ai tifosi
Nelle ultime ore, Edin Dzeko, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato dichiarazioni forti che non sono passate inosservate. In un momento di difficoltà per la squadra viola, il bomber bosniaco ha scelto di parlare chiaro. “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino”, ha affermato Dzeko, sottolineando l’importanza di un maggiore supporto dal pubblico, anche quando la squadra commette errori evidenti. L’attaccante ha messo in luce le difficoltà nel creare gioco, evidenziando la paura che sembra essere penetrata tra i giocatori.
La situazione della Fiorentina
Il commento di Dzeko arriva in un periodo in cui la Fiorentina fatica a trovare continuità di risultati e prestazioni convincenti. Il richiamo dell’attaccante è chiaro: è necessario un cambio di mentalità e un supporto più caloroso da parte dei tifosi per superare questo momento critico. Per molti, le parole di Dzeko rappresentano uno stimolo a riflettere sulla situazione interna della squadra e sulla necessità di interrogarsi per trovare soluzioni efficaci.
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Fonte: l’account X di Schira
Edin #Dzeko la tocca piano: “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino: serve maggior sostegno durante la gara pure quando si fanno errori facili. Non riusciamo a fare 2-3 passaggi di fila e non giochiamo bene. C’è paura nei ragazzi, è ora di farsi delle domande”. #Fiorentina
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 27, 2025
Conference League
Fiorentina, Vanoli: “La preoccupazione rimane, serve lavorare sulla mentalità”
La Fiorentina si trova in una fase critica, con l’allenatore Vanoli che esprime preoccupazioni per il futuro mentale della squadra.
La Preoccupazione di Vanoli per la Fiorentina
L’allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha espresso la sua crescente preoccupazione per lo stato mentale della squadra. Nel post-partita di ieri, Vanoli ha dichiarato: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”.
Vanoli ha anche sottolineato che il lavoro da fare non è solo tecnico, ma riguarda soprattutto l’approccio mentale dei giocatori. Questo tipo di approccio è essenziale per migliorare le prestazioni in campo e affrontare le sfide future con una mentalità vincente.
La situazione attuale della Fiorentina richiede un intervento immediato per evitare una stagione deludente possa trasformarsi in un fallimento totale. Vanoli e il suo staff stanno analizzando strategie per migliorare l’approccio mentale della squadra, sperando di portare risultati positivi nelle prossime partite. Il supporto psicologico potrebbe diventare un elemento chiave per il successo a lungo termine del club.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@acffiorentina, Vanoli: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”https://t.co/EJYL1JZCKy
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) November 27, 2025
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