Conference League
Fiorentina-Celje 2-2: Kean regala la semifinale a Palladino, ma che fatica | Le pagelle viola

La Fiorentina vola in semifinale di Conference League con un 2-2 che regala qualche brivido alla truppa viola.
King Kean al 67′ minuto fa un bel regalo a Palladino nel giorno del suo 41esimo compleanno: una semifinale europea da giocare ad inizio maggio, la terza consecutiva di Conference League per la Fiorentina.
Se il sorteggio aveva fatto sorridere i viola pensando di fare un sol boccone nei quarti di finale contro gli sloveni del Celje, la doppia sfida ha messo in risalto troppe difficoltà per i gigliati contro una squadra compatta e ben allenate. Al Franchi, dopo il vantaggio di Mandragora nel primo tempo, il Calje aveva ristabilito la parità con la gara di andata ribaltando i risultati ad inizio ripresa, fino a quando Kaea è salito sul trono di protagonista.
Fiorentina-Celje, le pagelle viola
De Gea 6,5 – Risponde presente ad un paio di conclusioni avversarie. Sicurezza gigliata.
Pongracic 6 – Chiamato a costruire, regala l’assist a Mandragora. Si perde Nemanic sul gol del momentaneo vantaggio sloveno, ma il resto della gara è buono.
Comuzzo 6 – Affidabile, attento. Deve ritrovare maggiore continuità.
Ranieri 6 – In difesa sbaglia poco, molto pericoloso anche in attacco.
Folorunsho 6 – Il più duttile dei giocatori viola, buona prova nel ruolo di Dodò.
Mandragora 7,5 – Decisivo con un gol e l’assist per Kean. Va vicinissimo anche a segnare ancora. Altra prova maiuscola.
Dal 90’ Adli sv.
Cataldi 5,5 – Stasera si vede poco in copertura e fatica anche in fase di impostazione.
Fagioli 5,5 – In questo momento le tante parole fuori campo gli pesano un po’. Alterna qualche giocata deliziosa a passaggi a vuoto e sbagliati.
Dall’80’ Richardson sv.
Parisi 5,5 – Mezzo voto in meno per essersi fatto infilare da Matko, per il resto una prova generosa, con cose buone e altre meno.
Dall’80’ Gosens sv.
Kean 7 – Si accende soprattutto nella seconda metà della ripresa ed è decisivo, come quasi sempre in stagion.
Gudmundsson 5,5 – Una serata poco convincente, mobile sì ma non rapido. Qualche errore anche nei passaggi.
Dal 90’ Beltran sv.
Conference League
Chelsea, in finale di Conference League per scrivere la storia: sarebbe il primo club

Il Chelsea ha raggiunto la finale di Conference League battendo, nel doppio confronto, in semifinale il Djurgarden. C’è il Betis Siviglia nell’ultimo atto.
Il Chelsea, come da pronostico, è arrivato in finale di Conference League. L’appuntamento adesso è per mercoledì 28 maggio allo Stadion Wroclaw di Breslavia, in Polonia, contro il Betis Siviglia dello scatenato Antony.
Il club londinese è il gran favorito per alzare la coppa della terza competizione europea vista anche la poca esperienza europea degli avversari spagnoli (alla prima finale europea della loro storia) e l’enorme palmares dei Blues. Il Chelsea si trova in quella ristretta cerchia di club che può contare in bacheca tutte le competizioni europee: Champions League, Europa League e Coppa delle Coppe.
In caso di vittoria, mercoledì 28 maggio, la formazione allenata da Maresca diventerebbe il primo club della storia a fare all in in tutte le competizioni europee. Punterà sicuramente alla vittoria il tecnico italiano, alla ricerca del suo primo titolo e voglioso di entrare nell’olimpo dei tecnici italiani che hanno fatto la storia del Chelsea.
Infatti, tra i Blues e gli allenatori provenienti dal Bel Paese esiste da sempre un bellissimo rapporto: Di Matteo ha portato sul tetto d’Europa Drogba e compagni, mentre Sarri ha conquistato l’Europa League, Antonio Conte è riuscito a vincere la Premier League.
Conference League
Fiorentina, l’impietoso dato di Zaniolo

La Fiorentina esce dalla Conference League, sfuma la possibilità di tornare in finale per la terza volta. Nella gara del Franchi un incredibile dato di Zaniolo.
L’avventura di Zaniolo arrivato a Firenze a gennaio sta per concludersi in modo lento e senza gloria. L’ex attaccante della Roma non ha mai inciso nelle poche volte in cui Palladino gli ha dato e ieri sera, inserito all’inizio del secondo tempo supplementare, ne ha dato un’ulteriore prova.
Secondo quanto riporta Firenzeviola.it, Zaniolo ha giocato 15 minuti senza toccare un pallone: zero tocchi, zero tiri, zero passaggi.
Ll’unica voce che vede un numero diverso dallo zero è quello dei contrasti aerei fatti, cioè uno, però avendo perso anche quello il numero dei tocchi di palla resta zero.
L’avventura in gigliato di Zaniolo, tornato dopo aver giocato diverse anni nelle giovanili, termina probabilmente qui. In Serie A nelle prossime due partite non sarà disponibile in quanto espulso nel caotico finale dell’Olimpico contro la Roma e squalificato.
Forse potrebbe trovare spazio nell’ultima giornata a Udine, ma sarà difficile che Palladino gliene conceda ancora.
Il ritorno al Galatasaray è sempre più dietro l’angolo…
Conference League
Fiorentina, Gosens prova a reagire: “Il Betis cantava negli spogliatoi, ecco cosa dobbiamo fare”

La Fiorentina pareggia contro il Betis Siviglia e vede sfumare la possibilità di giocare la terza finale consecutiva di Conference League.
Grande amarezza in casa viola, il pareggio degli spagnoli all’inizio del primo tempo supplementare ha tagliato le gambe, le energie fisiche e mentali alla squadra di Palladino, che aveva saputo reagire alla grande all’iniziale svantaggio con una doppietta di Gosens.
Proprio il laterale tedesco, uno dei leader dello spogliatoio viola, è interventuto ai canali ufficiali della Fiorentina nel dopo gara, queste le sue parole: “Mi dispiace tantissimo, avremmo voluto regalare questa finale ma non ci siamo riusciti. Abbiamo dato tutto, ma un errore banale ha compromesso il risultato. Un errore dovuto anche alla stanchezza, non dovrebbe succedere, ma quando sei stanco ci sta.
Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica a costruire gioco, cercavamo la profondità senza precisione.
Ora rimangono 9 punti in campionato per tornare in Europa, li dobbiamo fare per i tifosi e per noi stessi: lo meritiamo.
Negli spogliatoi ho sentito i giocatori del Betis cantare. Ho detto ai miei compagni di ascoltare bene: la loro gioia deve fare scaturire la nostra rabbia e trasformarla in energia positiva.
Solo coì possiamo rialzarci”
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