Champions League
Psg-Juventus: probabili formazioni e dove vederla
Esordio di Champions League proibitivo per la Juventus. I bianconeri scenderanno al Parco dei Principi per affrontare i padroni di casa del Paris Saint Germain.
Ancora poche ore e la Juventus di Massimiliano Allegri vedrà il battesimo del fuoco in Champions League.
Ad aspettare i bianconeri sul nastro di partenza c’è il Paris Saint Germain di Galtier, che vuole far rispettare la legge casalinga.
Indice
Qui Paris Saint Germain
La squadra di Galtier vuole mettere subito in chiaro le gerarchie del girone, con l’obiettivo di iniziare con una vittoria.
La rosa a disposizione sarà pressoché completa se si eccettuano gli elementi fuori dal progetto e Vitinha. Il centrocampista ha subito una botta nell’ultimo turno di campionato e, molto probabilmente, non sarà della sfida.
Il tecnico ex Lille schiererà il classico 3-4-3 e tutta l’artiglieria pesante. I porta ci sarà Donnarumma, difeso da una cerniera composta da Sergio Ramos, Marquinhos e Kimpembe.
I quattro di centrocampo si schiereranno con Hakimi e Mendes sulle fasce. La geometria di Verratti e il fisico di Renato Sanches, invece, occuperanno le due caselle centrali.
In avanti i tre tenori, con Mbappé a fungere da prima punta, assistito da Messi e da Neymar.
Qui Juventus
Massimiliano Allegri affronterà la temibile trasferta di Parigi senza l’ex Di Maria, risparmiato a titolo precauzionale. Si rivedrà in attacco, invece, Dusan Vlahovic, con Milik che tornerà a sedersi in panchina.
I bianconeri si presenteranno con il 4-3-3 già collaudato per il campionato. Fuori ancora Szczesny, la porta sarà difesa ancora da Perin. I quattro di difesa saranno Danilo, Bremer, Bonucci e Alex Sandro.
Miretti partirà titolare e nel ruolo di play, con Rabiot e Paredes a completare il reparto. In avanti, con Vlahovic punta centrale, agiranno ai lati Kostic e Cuadrado.
Probabili formazioni
Paris Saint Germain (3-4-3): Donnarumma; Sergio Ramos, Marquinhos, Kimpembe; Hakimi, R.Sanches, Verratti, Mendes; Messi, Mbappe, Neymar.
Juventus (4-3-3): Perin; Danilo, Bremer, Bonucci, Alex Sandro; Miretti, Rabiot, Paredes; Cuadrado, Vlahovic, Kostic.
Dove vederla
Paris Saint Germain–Juventus sarà visibile, dalle 21 di domani, su Canale 5 in chiaro. L’alternativa è collegarsi a Sky, tramite i canali Sky Sport 1 (canale 201), Sky Sport (252) e Sky Sport 4K (213).
I cronisti de La serie A nel pallone, invece, vi racconteranno la diretta del match sul relativo canale Twitch.
Precedenti
La Juventus è attualmente imbattuta negli 8 precedenti contro il Paris Saint Germain.
Il bilancio, infatti, parla di 6 vittorie bianconere e di 2 pareggi.
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Champions League
Champions League, le designazione arbitrali delle semi-finali
La UEFA ha diramato le squadre arbitrali che dirigeranno le semi-finali di Champions, in programma tra martedì e mercoledì alle 21:00.
Champions League, gli arbitri delle semi-finali
La UEFA ha comunicato le squadre arbitrali che dirigeranno le semi-finali di Champions League in programma tra martedì e mercoledì alle 21:00.
Il match di domani sera tra Bayern Monaco e Real Madrid sarà affidata al fischietto francese Clement Turpin mentre il confronto tra PSG e Borussia Dortmund sarà affidata all’arbitro inglese Anthony Taylor finito nel vortice per delle polemiche per l’arbitraggio della finale di Europa League dell’anno scorso.
Di seguito le squadre arbitrali dei match di Champions:
BAYERN MONACO – REAL MADRID
Arbitro: Clément Turpin (FRA)
Assistenti: Nicolas Danos (FRA), Benjamin Pages (FRA)
Quarto uomo: Sandro Schärer (SUI)
Video Assistant Referee: Jérôme Brisard (FRA)
Assistente Video Assistant Referee: Willy Delajod (FRA)
BORUSSIA DORTMUND – PARIS SAINT GERMAIN
Arbitro: Anthony Taylor (ENG)
Assistenti: Gary Beswick ENG, Adam Nunn (ENG)
Quarto uomo: Espen Eskås (NOR)
Video Assistant Referee: Stuart Attwell (ENG)
Assistente Video Assistant Referee: David Coote (ENG)
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
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Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
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