Champions League
Napoli, verso lo Sporting: le condizioni di Olivera e Spinazzola
Il Napoli si prepara a ricevere lo Sporting Lisbona in Champions League. Gli azzurri devono affrontare parecchi problemi in difesa tra infortuni e squalifiche.
Il Napoli attende la sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona. Archiviata la sconfitta di San Siro, gli azzuri vogliono reagire cercando la prima vittoria in Europa, dopo aver perso all’esordio in casa del Manchester City. Nonostante le preoccupazioni di Antonio Conte le ultime notizie da Castel Volturno sono positive. L’emergenza in difesa dell’ultima settimana sembra migliorare: nell’ultimo allenamento sono tornati in gruppo Mathias Olivera e Leonardo Spinazzola. Entrambi i terzini avevano saltato la gara contro il Milan per affaticamento.
Due recuperi fondamentali, che permettono al tecnico dei partenopei di poter sopperire alle altre assenze nel reparto. Contro i portoghesi il Napoli non avrà a disposizione gli infortunati Alessandro Buongiorno e Amir Rrahmani, e gli esclusi dalla lista UEFA Marianucci e Mazzocchi. Inoltre non ci sarà il capitano Giovanni Di Lorenzo, espulso a Manchester all’esordio stagionale in Champions.

LA GRINTA DI JUAN JESUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le scelte di Conte contro lo Sporting
Se al centro della difesa le scelte appaiono obbligate, con i soli Beukema e Juan Jesus a disposizione, se non altro Conte ritrova respiro sulle corsie laterali. Il ritorno di Olivera e Spinazzola permette agli azzurri di avere tre terzini di ruolo per due posti. Accattonata quindi la suggestione di vedere Elmas agire da esterno basso, Miguel Gutierrez viaggia spedito per una maglia da titolare nella corsia di sinistra. L’ex Gir0na avrà quindi modo di dare continuità alla gara di esordio di San Siro. Mentre a destra per sostituire Di Lorenzo l’ipotesi più accreditata è quella di vedere Spinazzola.
Il numero 37 è in grado di giocare su entrambe le fasce, e pur non essendo al 100% della condizione dovrà stringere i denti. In porta dovrebbe essere confermata la staffetta: come nella gara contro il Manchester City toccherà a Milinkovic-Savic difendere i pali del Napoli.
Champions League
Arsenal, che momento per Madueke: eletto giocatore UEFA della settimana
L’esterno dell’Arsenal Noni Madueke è stato eletto Giocatore della Settimana UEFA per la sesta giornata, superando Jules Koundé e Charles De Ketelaere.
Arsenal, momento d’oro per Madueke
Noni Madueke, esterno dell’Arsenal, ha conquistato il titolo di Giocatore della Settimana UEFA per la sesta giornata. Questo riconoscimento arriva grazie alle sue prestazioni eccezionali sul campo che hanno affascinato tifosi e critici. Madueke ha contribuito alla vittoria dei Gunners per 3-0 sul Bruges con una doppietta. L’ala inglese ha superato la concorrenza di giocatori di alto livello come Jules Koundé, che si è classificato secondo con la doppietta decisiva contro l’Eintracht, e Charles De Ketelaere, terzo sul podio per la gran prestazione contro il Chelsea. Questi risultati sottolineano l’importanza delle performance individuali nel contesto delle competizioni europee.

Noni Madueke, Chelsea
Gli altri protagonisti della settimana
Oltre a Madueke, anche altri giocatori si sono distinti in questa giornata di competizioni UEFA. Jules Koundé, noto per la sua solidità difensiva, ha mostrato ancora una volta le sue capacità contribuendo in modo significativo alle prestazioni della sua squadra. Charles De Ketelaere, giovane promessa del calcio belga, continua a sorprendere con le sue abilità tecniche e la sua visione di gioco. Infine, Oscar Gloukh ha ricevuto una menzione speciale per il suo contributo, dimostrando che il futuro del calcio è in mani promettenti.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
❤️🤍⚡️ Noni Madueke wins UEFA Player of the Week for Matchday 6!
🥇 Noni Madueke
🥈 Jules Koundé
🥉 Charles De Ketelaere
🎖️ Oscar Gloukh— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Dec 11, 2025
Champions League
Real Madrid in crisi, Xabi Alonso a rischio esonero: Zidane e Klopp i nomi più caldi per il dopo
La sconfitta col Manchester City pesa molto in casa Real Madrid. Florentino Pérez valuta il cambio in panchina, ma il sostituto non è ancora deciso.
La caduta del Real Madrid entra in una fase critica e Xabi Alonso è ora davvero a un passo dall’esonero. La sconfitta al “Bernabéu” contro il Manchester City per 1-2, arrivata dopo il ko interno con il Celta Vigo in Liga, è considerata da molti media spagnoli la prova del nove. L’allenatore basco ha fallito anche questo esame, e il suo futuro è più incerto che mai.
Le attenuanti non mancano, soprattutto in difesa, dove una lunga serie di infortuni ha costretto Alonso a schierare una linea improvvisata. Ma ciò non basta a spiegare il crollo di una squadra che aveva iniziato la stagione con 13 vittorie nelle prime 14 gare tra Liga e Champions, grazie anche a un Mbappé finalmente centrale nel progetto.
Un declino graduale per il Real Madrid
Il declino è stato graduale. Pareggi con Elche e Rayo, un successo sofferto ad Atene, l’1-1 col Girona, la parentesi positiva di Bilbao e poi il tonfo casalingo contro il Celta Vigo, che ha fatto scivolare il Real a -4 dal Barcellona. Sullo sfondo, una gestione dello spogliatoio fredda e distante, molto diversa da quella empatica di Ancelotti. Il gruppo non sembra compatto e alcune tensioni — su tutte quelle con Vinicius — hanno alimentato il malessere.

Perez non ha ancora preso una decisione, anche perché resta da capire chi potrebbe subentrare a stagione in corso. Il sogno proibito è Jurgen Klopp, che però non sembra intenzionato a rientrare in panchina. Più percorribile il clamoroso ritorno di Zinedine Zidane, che potrebbe accettare un incarico breve in attesa della panchina della Francia. Le alternative interne portano ai nomi di Arbeloa e Solari.
Per Xabi Alonso, intanto, il tempo sta per scadere.
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Champions League
Napoli, altra notte amara in Europa: cosa si cela dietro i zero punti fuori casa?
Napoli – La squadra di Conte crolla 2-0 col Benfica. Stanchezza, infortuni e fragilità esterne alimentano l’emergenza Champions.
Ennesima trasferta complicata per il Napoli, che al “Da Luz” incassa la terza sconfitta esterna consecutiva in questa Champions League. Contro il Benfica di Mourinho, gli azzurri appaiono fin da subito in difficoltà: atteggiamento rinunciatario, troppi errori e un primo tempo chiuso sull’1-0 che sta persino stretto ai portoghesi. La ripresa si apre con la magia di tacco di Rios e spegne definitivamente ogni speranza, nonostante qualche timido segnale d’orgoglio.
Napoli, le “scuse” di Conte
Conte imputa la prestazione opaca al calendario fitto e alle energie ridotte, ricordando che la squadra gioca ogni tre giorni e che molti titolari sono sempre in campo. A pesare, però, non c’è solo la stanchezza. In Portogallo mancavano sette giocatori chiave, mentre alcuni nuovi arrivi – come Lucca, ancora poco convincente – non riescono a offrire le rotazioni necessarie.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il problema delle trasferte europee, per il tecnico, resta comunque evidente. Se in casa le sue squadre hanno perso solo tre volte in 25 partite di Champions, lontano dal proprio stadio il bilancio è nettamente negativo, con 13 ko su 25 incontri. Le ultime quattro sconfitte esterne sono tutte consecutive, tre delle quali proprio in questa stagione con il Napoli.
Per centrare i playoff servirà una svolta immediata, a partire dal 20 gennaio nella delicatissima sfida in Danimarca contro il Copenhagen.
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