Champions League
Lazio, si punta tutto sull’Europa?
La Lazio ha conquistato la qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Attende ora l’avversaria dal sorteggio, che sarà una testa di serie.
Tuttavia, le difficoltà mostrate sin qui in campionato rischiano di precludere alla Lazio la qualificazione alla prossima edizione.
Il ritardo rispetto alle concorrenti è al momento di 4 punti. Il rendimento è altalenante e la sorpresa Bologna ha complicato ulteriormente il cammino.
La quinta difesa dello scorso campionato non riesce a trovare la quadra e l’attacco arranca.
Indice
Lazio, situazione infortunati
I giocatori fermi ai box sono al momento sono 3.
Alessio Romagnoli, fermo ormai da fine Novembre a causa di un problema al polpaccio.
Gustav Isaksen, infortunatosi alla coscia nel suo momento migliore durante il match con il Genoa del 5 Dicembre.
Infine, il difensore Patric ha accusato un attacco febbrile poco prima di partire per Madrid.
Che Lazio aspettarsi d’ora in poi?
Nelle ultime stagioni, la Lazio ha sempre preferito puntare tutto sulla qualificazione in Champions League tramite la Serie A.
Con Sarri i biancocelesti hanno smesso di dare importanza alle coppe europee, ma grazie al secondo posto nella scorsa stagione ora è probabile che l’obiettivo sia cambiato.
Il rendimento europeo recita 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. I numeri fanno ben sperare, tuttavia per affrontare le migliori squadre è necessario un cambio di mentalità.
Il gap con le altre
Le potenziali avversarie negli ottavi di finale rappresentano tutte un grande ostacolo, dal Real Madrid al Manchester City passando per Barcellona, prediletta scherzosamente dall’allenatore toscano, e Borussia Dortmund fino al temuto Bayern Monaco.
Il rischio è quello di ripetere lo stesso percorso della stagione 20/21, quando alla guida c’era Simone Inzaghi e l’eliminazione arrivò proprio per mano dei bavaresi.
Lo stesso Sarri ha ribadito più volte l’ampio divario fra la sua squadra e le altre partecipanti.
Inoltre, ha dichiarato apertamente come l’ambiente risenta negativamente dell’umore dei tifosi, sia esso negativo o addirittura troppo ottimista.
Non resta quindi che attendere il sorteggio di Nyon, programmato per Lunedì 18 dicembre, per conoscere il destino dei biancocelesti.
Filippo Scarsetto
Champions League
Paradosso Dortmund: se perde la Champions incasserà più soldi
Il Borussia Dortmund, dopo 11 anni dopo l’ultima volta, tornerà a giocare la finale di Champions. In caso di sconfitta incasserà più soldi grazie a Bellingham.
Il Borussia Dortmund il 1 giugno tornerà a giocarsi la possibilità di alzare la Coppa dalla Grandi Orecchie dopo ben 11 anni (2013) dove dovette arrendersi agli acerrimi rivali del Bayern Monaco. Adesso davanti ai gialloneri ci sarà il Real Madrid, che ha battuto in extremis proprio i bavaresi in semifinale.
Comunque vada la finale di Wembley, per la società della regione della Ruhr sarà un successo. Infatti, come riportato dalla Blind, il Dortmund si trova in un complesso paradosso. In caso di vittoria la formazione di Terciz, oltre ad alzare la coppa, riceverebbe un bel gruzzolo: circa 20 milioni di euro, quelli che spettano ai vincitori.
In caso di sconfitta però i gialloneri incasserebbero di più. Se il Real Madrid dovesse trionfare, dovrà versare al club tedesco 25 milioni concordati al momento dell’acquisto di Jude Bellingham. A questi si aggiungerebbe la somma di 15 milioni assegnati dalla UEFA alla squadra perdente.
Una situazione strana, che comunque non impedirà al Dortmund di giocarsela a viso aperto contro i Blancos.
Champions League
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League: 18° finale per i Blancos
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha raggiunto la 18° finale di Champions League della sua storia. Nessuno come i Blancos: ben 7 in più del Milan.
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti, nella serata di ieri, ha battuto il Bayern Monaco in semifinale di Champions League e è approdato in finale, dove se la vedrà con un’altra tedesca, il Borussia Dortmund.
I Blancos sono oramai da anni una schiacciasassi nella massima competizione europea. Infatti, grazie alla vittoria in extremis contro i bavaresi, il club di Florentino Perez ha raggiunto la 18° finale di Champions della sua storia. Più di qualsiasi club al mondo.
Ben 7 finali in più di Milan e Bayern Monaco, entrambe a quota 11 disputate.
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League
Per capire meglio la supremazia dei Blancos quando si gioca per la Coppa dalla Grandi Orecchie solamente quattro club, negli ultimi dieci anni, sono riusciti a eliminare il Real Madrid dalla competizione.
Nel 2015 toccò alla Juventus di Max Allegri l’impresa del Bernabeu, nel 2019 l’Ajax dei giovani olandesi eliminò mister Zidane, mentre nel 2021 Tuchel con il suo Chelsea fece fuori i Blancos. Solamente una squadra è riuscita nell’impresa di eliminare gli spagnoli per ben due volte negli ultimi 4 anni: il Manchester City di Guardiola. Prima nel 2020, e poi lo scorso anno.
The ONLY teams to knock Real Madrid out of the 🆑 in the last 🔟 years 😳 pic.twitter.com/h1WzbQUB7w
— 433 (@433) May 9, 2024
Champions League
Bellingham nella storia: se parte titolare a Wembley supera il record di Casillas
Jude Bellingham sempre di più nella storia. Il 20enne centrocampista del Real Madrid se partirà titolare contro il Dortmund supererà il record di Casillas.
Jude Bellingham e il suo Real Madrid ha centrato la finale di Champions League, battendo grazie ad un pazza rimonta il Bayern Monaco per 2-1 con la doppietta di Joselu.
Il giovane centrocampista inglese perciò a Wembley sfiderà il suo recente passato. Infatti, Bellingham in estate è passato ai Blancos per circa 100 milioni proprio dal Borussia Dortmund. Oltre a questo, la gara per il 20enne potrebbe far superare il record di Iker Casillas.
Se partirà dal primo minuto nella finale di Wembley contro il BVB, Jude Bellingham supererà la leggenda del Real Madrid per il maggior numero di gare disputate in Champions League prima dei 21 anni di età.
In caso dovesse calcare il prato dell’impianto londinese il talento inglese, come riportato dal portale Squawka, raggiungerebbe quota 32 presenze nella massima competizione europea. Un traguardo incredibile per un giocatore che sicuramente rimarrà sulla bocca di tutti per i prossimi anni.
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