Champions League
Lazio, in Champions per la prima volta quasi al completo
Si avvicina una sfida importantissima per le sorti della Lazio in Champions League, che dopo lo scetticismo generale provocato da una rosa, per molti, corta e non all’altezza della massima competizione europea, ha dimostrato di poter dire la sua. In vista della sfida contro lo Zenit San Pietroburgo, Inzaghi avrà a disposizione quasi tutti i giocatori presenti in lista, tra le assenze figura però quella ormai nota di Milinkovic-Savic, oltre quella di Escalante che molto probabilmente non sarà della partita.
La squadra biancoceleste può contare sui recuperi di Strakosha e Luiz Felipe, entrambi guariti dal Covid-19. Il portiere albanese lascerà ancora spazio al più esperto Pepe Reina, mentre per il difensore brasiliano, il mister piacentino dovrà valutare se gettarlo nella mischia dal primo minuto, o farlo sedere inizialmente in panchina, vista l’assenza di 10 giorni dai campi di Formello. Dunque dopo le ultime sfide europee in grave emergenza, la Lazio avrà più scelte e potrà giocarsi quasi tutte le sue carte migliori.
L’allenatore e i giocatori sanno che affronteranno una gara fondamentale per lo sviluppo del girone e tutti i convocati dovranno farsi trovare pronti. Inzaghi in conferenza: ” Sappiamo l’importanza della sfida di domani, riuscire a passare il girone era uno dei nostri obiettivi, però mancano tre partite. Abbiamo fatto le prime tre partite nel migliore dei modi, ma domani affrontiamo una squadra forte, di qualità che recupera giocatori importanti, e quindi dovremo fare una grande gara di carattere, di continue scelte durante la partita. Dobbiamo recuperare energie perché sabato contro il Crotone è stata una sfida molto dispendiosa a livello fisico”.
Rispetto la sfida in Russia lo Zenit ha recuperato uno dei suoi migliori giocatori Malcom, il brasiliano probabilmente è più ricordato dall’altra sponda di Roma per la controversa trattativa di calciomercato, che lo ha visto protagonista circa 2 stagioni fa.
Champions League
Che bordata di Di Canio a De Zerbi: “Terzic va preso come esempio, non i visionari che arrivano dodicesimi”
L’opinionista di Sky Sport, Paolo Di Canio, ha parlato di Edin Terzic nel post-partita di Borussia Dortmund vs Paris Saint-Germain.
Le parole di Di Canio su Terzic
❝Non voglio fare polemica, ma vi prego. Parliamo di allenatori come visionari che fanno dei campionati normali e sono dodicesimi in classifica. Poi arriva questo ragazzo (Terzic, ndr) che porta in finale di Champions il Borussia Dortmund, una squadra che non ci saremmo mai aspettati, con calciatori offensivi come Sancho, Brandt, Adeyemi, Fullkrug e il terzino sinistro (Maatsen, ndr) che è un centrocampista. Vi prego, se vogliamo crescere, guardiamo questo signore.❞
L’ex-attaccante di Lazio e West Ham non ha fatto nomi, ma il riferimento a Roberto De Zerbi (attualmente 11esimo in classificata con il Brighton) appare piuttosto evidente.
Champions League
Orsato, The Last Dance: il fischietto dice addio all’Europa
Con la semifinale tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, il fischietto italiano Daniele Orsato ha detto addio all’arbitraggio internazionale tra club.
Orsato, ultima in Champions. EURO 2024 sarà l’ultimo torneo
L’arbitro nato in provincia di Vicenza, nella frazione di Schio, ha diretto la sua ultima gara in Champions League. Al termine della gara tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, Orsato non ha saputo trattenere la commozione per quella che si può definire la fine di un’era.
L’esordio era arrivato nel 2012 in un Dinamo Zagabria-Porto terminato 0-2. Era il 18 settembre. Da quel momento altre 54 gare dirette nella massima competizione europea. Compresa la Finale di Lisbona del 2020 tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain terminata con la vittoria dei bavaresi per 1-0.
EURO 2024 sarà il suo ultimo torneo internazionale come arbitro FIFA. Una ricchissima carriera internazionale coronata con la direzione di ben 3 partite durante Qatar 2022.
Champions League
Borussia Dortmund, da Wembley a Wembley: rose a confronto
Con la vittoria di Parigi il Borussia Dortmund si è assicurato un posto in finale di Champions League 11 anni dopo. Ecco il confronto con la rosa del 2013.
Borussia Dortmund, Wembley nel destino: due soli superstiti
Il 30 aprile 2013 la squadra giallonera perdeva 2-0 a Madrid la semifinale di ritorno di Champions League, qualificandosi, in virtù del 4-1 dell’andata, alla finale di Wembley. Quella rosa veniva da due Bundesliga vinta nelle due stagioni precedenti e molti dei suoi giocatori figuravano ogni weekend nella top 11 della giornata.
Il dato più curioso però è la corrispondenza fra le due rose, ridotta ai soli Marco Reus e Mats Hummels. Entrambi infatti, facevano parte dell’11 iniziale che Jurgen Klopp mandava in campo più spesso. Insieme a loro, da ricordare sicuramente il portiere Weidenfeller, i terzini Schmelzer e Piszczek e i centrali di difesa Hummels, appunto e Subotic.
In mediana la coppia Bender–Gundogan, col secondo che poi ha percorso una carriera d’oro fra Manchester City e Barcellona. Blaszczykowski e Großkreutz a occuparsi delle corsie esterne mentre Reus fungeva da trequartista puro alle spalle di Robert Lewandowski, che quella stagione chiuse a 36 gol totali.
Oggi invece, la formazione tipo non presenta troppi giocatori d’esperienza. Tuttavia, la miriade di giovani talenti ha comunque portato i gialloneri a giocarsi la seconda finale di questo secolo.
Da Kobel a Ryerson e Maatsen, da Schlotterbeck a Sancho e Adeyemi fino a Fullkrug. Una serie di investimenti dal passato che piano piano stanno dando i loro frutti, esattamente come 11 anni fa. Per non parlare di Moukoko, Nmetcha, Malen, Bynoe-Gittens.
La straordinaria impresa dei ragazzi di Terzic è destinata a rimanere nella storia comunque andrà a finire. Per concludere, l’avversario potrebbe ancora una volta essere il Bayern Monaco, nemico di sempre, che permetterebbe di completare il viaggio indietro nel tempo per ricordare come il calcio sia a volte molto strano.
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