Champions League
Feyenoord, Van Persie: “Inter, non vedo l’ora. Sarà la mia prima di Champions”

Il tecnico del Feyenoord, Robin Van Persie, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match d’andata contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Dopo aver battuto il Milan nel doppio confronto ai playoffs di Champions League, il Feyenoord si prepara ad incontrare l’altra squadra milanese agli ottavi di finale. Il primo round della gara contro l’Inter è in programma domani mercoledì 5 marzo alle ore 18:45 al De Kuip, la caldissima casa del club olandese.
Feyenoord, le parole di Van Persie
Come ha vissuto le precedenti serate di Champions League del Feyenoord?
“A casa davanti alla TV. Quando abbiamo visto quel gol in trasferta a Milan, abbiamo fatto tutti un salto in aria, è stato un momento meraviglioso per il Feyenoord”.
In Eredivisie la situazione è dura, ma nella Champions League c’è magia. Come se lo spiega?
“Ospitare il Bayern in casa, per esempio, è magia. Questa è la magia di De Kuip. La differenza? Domani proverò questa esperienza. Non vedo l’ora, sarà la mia prima volta in Champions League come allenatore. I miei giocatori sono in buona forma, sono pronti”.
Quanto cambia, a livello di tensione, da giocare ad allenare?
“È un mondo completamente diverso. Come giocatore, la cosa più importante è mantenersi in forma e fare bene in campo. Come tecnico devi gestire tutti questi processi contemporaneamente e ti trovi in molti mondi diversi nello stesso giorno”.
Era in campo nel 2002, quando batteste l’Inter anche grazie al suo contributo.
“Allora la fortuna era dalla nostra parte”.
De Vrij sarà un avversario, che ricordo ha di lui come giovane giocatore?
“Ricordo che quando arrivò era un ragazzo molto desideroso di imparare. Voleva sapere delle partite che avevo giocato e come avevo affrontato certe situazioni”.
Tornando al 2002, era infortunato e non lo disse. Come la prenderebbe se lo facesse oggi un suo giocatore?
“Non mi piacerebbe molto. All’epoca avevo dolore all’inguine, ma volevo comunque giocare. L’ho vista dalla mia prospettiva, anche se sarebbe stato meglio per la squadra non farlo”.
Ha voluto René Hake come vice allenatore.
“René ha un arsenale di esercizi per quanto riguarda un certo modo di giocare. È molto coinvolto, si vede che è in circolazione da molto tempo. Sono molto felice di lavorare con lui. Ma in realtà con tutti i membri dello staff. È davvero bello lavorare con tutti a questo livello”.
I tanti infortuni non condizionano il morale della squadra?
“Non ne parliamo nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo pensare a far giocare bene chi c’è, il nostro obiettivo è quello e stanno ottenendo risultati straordinari. Il modo in cui si allenano, il ritmo degli allenamenti… i ragazzi trasmettono divertimento. È ovvio che sono pronti. Gli infortuni non saranno affatto una scusa”.
Read è squalificato, chi giocherà al suo posto come terzino destro?
“È stata una sfida trovare un giocatore per sostituirlo. Pensiamo di averlo trovato e sarà una piccola sorpresa”.
Paixao può arrivare a un livello ancora superiore?
“Certamente è possibile, lo abbiamo visto contro Walker. Ma sia fisicamente che mentalmente ha il potenziale per giocare a un livello superiore al Feyenoord. È disposto a imparare e trasmette allegria. Queste sono le condizioni per raggiungere la vetta, anche se spero che non vada da nessuna parte per ora. Ma che un giorno lo faccia, questa possibilità c’è”.
Si gioca durante il Ramadan, vi condizionerà?
“Abbiamo cinque giocatori che lo osservano, bisogna tenerne conto. Arrivano un po’ più tardi e se ne vanno un po’ prima”.
Che tipo di partita si aspetta?
“Penso che avremo un po’ più di palla, ma questo non significa necessariamente che creeremo più occasioni. Qui sta la sfida. E sarà importante stare attenti alle transizioni: la forza dell’Inter sta in quei momenti”.
Da giocatore era molto attento ai dettagli, è stato questo a spingerla ad allenare?
“Da giocatore lo facevo perché capivo di non essere forte quanto altri miei compagni, che dovevo colmare il gap con i top player. Scrivendo i miei pro e contro ho capito che non ero il più veloce e quindi dovevo pensare ad altro, inoltre mi rendevo conto che non ero completamente onesto.
È una prassi che ho portato avanti nel tempo, per ricordarmi di arrivare al livello di Bergkamp o Henry: non credo di avercela fatta, ma ho creato un bisogno di miglioramento nel mio sistema, che ogni giocatore o allenatore deve avere per non fermarsi mai. Negli ultimi anni, parlo della mia carriera di allenatore, penso di essere migliorato piano piano giorno dopo giorno”.
Molti allenatori europei dicono che è molto difficile sfidare il sistema di Simone Inzaghi.
“Le grandi squadre attaccano e difendono ad alto livello, l’Inter lo fa. È molto difficile fare gol all’Inter e, come ho detto, dovremo stare attenti a non lasciare spazi. Loro sembrano essere dovunque: è una forza, ma può anche essere una debolezza e può essere l’aspetto decisivo della partita. Giocare contro il top, in termini sia di allenatori sia di giocatori, è l’obiettivo di tutti. Negli ultimi giorni sento la voglia di tutti di giocare al massimo, siamo tutti pronti”.
Esiste un filo conduttore per i tanti infortuni registrati in questa stagione?
“Abbiamo un’idea. Vorrei anche dire: penso che abbiamo il miglior personale medico. Sono molto soddisfatto del livello di qualità che mi circonda. Con questo sguardo al futuro pensiamo di aver trovato il filo conduttore. Ma terrò la causa per me”.
Champions League
Barcellona, Yamal: “Siamo i favoriti in Champions League”

C’è fiducia per la Champions in casa Barcellona. Yamal dichiara: “Siamo i favoriti per vincere la Champions League ora che il Liverpool è fuori.”
Lamine Yamal, giovane promessa del Barcellona, ha recentemente dichiarato in un’intervista al @Sport che la sua squadra si sente favorita per la vittoria della Champions League. “Non temiamo nessun avversario, siamo una famiglia e non siamo gli stessi di un anno fa contro il PSG“, ha affermato Yamal, sottolineando la crescita e l’unità del gruppo.
Barcellona, aumenta la fiducia
Con l’uscita del Liverpool dalla competizione, Yamal vede un’opportunità unica per il suo team di emergere come leader in Europa. La fiducia del giovane calciatore è palpabile e rispecchia una mentalità vincente che potrebbe fare la differenza nel prosieguo del torneo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🏆 Lamine Yamal: “We are favorites to win the Champions League now that Liverpool are out of the competition”.
“We are not afraid of any team, we are a family… and we’re not the same as one year ago against PSG”, told @Sport. pic.twitter.com/9iiMMQ6V0i
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 18, 2025
Champions League
L’Inter può incontrare il super portiere Neuer

L’Inter potrebbe incontrare tra gli avversari Manuel Neuer (Bayern Monaco) che sembra essere in procinto di ritornare titolare dopo l’infortunio.
La Champion League resta al centro dell’attenzione.
L’Inter incontrerà in Champions League la squadra tedesca del Bayern Monaco che, probabilmente, sembra aver superato il problema del super portiere Manuel Neuer.
Il portiere si era infortunato esultando dopo la vittoria del Bayern Monaco proprio nel derby con il Bayer Leverkesen che aveva destato non pochi dubbi sulla presenza o meno dello stesso nel primo scontro con il club nerazzurro.
Si era trattato di un infortunio davvero surreale considerando che non si era realizzato nell’agonismo atletico ma nella gioia post vittoria e che aveva generato non poca apprensione.
Queste notizie vengono proprio dal famoso Bild che parla di un allenamento per il portiere anche se ancora alquanto blando per non rischiare una possibile ricaduta.

L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per l’Inter può non essere una grande notizia in vista Champions
Se fosse vero il portiere Manuel Neuer potrebbe essere in porta durante la gara prevista martedì 8 aprile. Oltre allo scontro in casa tedesca tra Bayern Monaco ed Inter, ci sarà anche lo scontro tra le altre squadre che hanno raggiunto i quarti di finale.
Il portiere Neuer potrebbe esser titolare già nel match contro il St. Pauli e in quello successivo contro l’Augsburg. Queste due partite permetteranno di testarlo in vista della gara in Champions League.
L’8 aprile, infatti, scenderanno in campo anche Arsenal e Real Madrid mentre il giorno successivo sarà il turno di PSG e Aston Villa, Barcellona – Borussia Dortmund.
Poi i ritorni rispettivamente il 15 e il 16 aprile. Andata e ritorno che decreteranno quattro squadre regine che si proiettaranno verso le semifinali.
Anche nel caso delle semifinali la Champions prevede un doppio scontro che avverrà con le andate il 29 e 30 aprile e, i ritorni il 6 e 7 maggio 2025.
Tutti incollati allo schermo per la finale secca prevista, invece, il 31 maggio 2025.
Champions League
Vinícius, tra provocazione e senso di appartenenza al Real

Vinícius e Bellingham, istigati dalla rivalità storica contro i Colchoneros, rispondono alle provocazioni degli spalti con tocchi pungenti e d’effetto.
Il match di ritorno del Derby Madrileño, carico di tensione, conduce i Madridisti ai quarti di Champions League, con una sofferta vittoria ai calci di rigore e istigazioni tra spalti e campo.
Vinícius sempre più innamorato: una maglia cucita sul petto
Ritorno degli ottavi di UCL all’insegna del patriottismo spagnolo. Una città divisa a metà, a protezione di una fede calcistica che da anni divide il territorio in due frazioni: Madridistas y Colchoneros. Ad avere la meglio è stata proprio la squadra di Ancelotti, allenatore più titolato nella storia del Real Madrid, che porta i suoi direttamente ai quarti, al termine di una partita estenuante, trascinata fino ai calci di rigore.
Un Real non troppo brillante nei 90′ minuti di partita, che non ha sfruttato appieno l’occasione del vantaggio dell’andata (gara terminata 2-1 per i Blancos con a segno Rodrygo e Brahim Díaz), rifacendosi però, ai calci di rigore.
Quello che salta all’occhio, come al solito, è il fedele attaccamento alla maglia e un atteggiamento acutamente provocatorio del numero 7 del Real Madrid: Vinícius Júnior. Un giovane arrivato nel 2018 al Real Madrid, The best Fifa Men’s Player 2024 e secondo al pallone d’oro 2024.
Ieri sera, infatti, dopo aver sbagliato il rigore che sarebbe stato decisivo al 90′, esce indicando ai tifosi dell’Atletico Madrid il numero di Champions vinte dalla sua squadra (15) e quelle, invece, ‘non’ vinte dagli avversari (0).
Indicando e sottolineando una forte differenza (a livello di storia calcistica) tra i due club e, di conseguenza, lasciando intendere che l’aver sbagliato un calcio di rigore non cancella e non cancellerà mai questa netta diseguaglianza. Al termine del match, lo stesso Vinícius, indicando lo stemma del Real Madrid, provoca ulteriormente i tifosi dell’Atletico, come a voler far intendere che ‘il Real Madrid è questo, è qui e si fa sentire, che vi piaccia o meno’.
Anche Jude Bellingham, in una versione più agonistica e forse meno diretta del compagno Vinícius, mostra segno della sua sicurezza. Durante i festeggiamenti sotto la curva, infatti, un tifoso dell’Atletico lancia una bottiglietta d’acqua verso la sua direzione, Jude però, con assoluta tranquillità e fermezza, risponde con un ‘colpo di testa’ alla bottiglietta stessa. Un gesto di estrema semplicità, ma anche carico di significato.
L’amore di Vinícius per questo club è più che evidente. I baci alle maglie; le descrizioni Instagram ad ogni post “Hala Madrid, que Deus nos abençoe”; le lotte in campo; grinta e la fame ad ogni partita. Cose che spesso sfociano in questi gesti, molto criticati ma carichi di significati e che probabilmente vanno oltre le semplici rivalità. Un ragazzo cresciuto tra pallone e povertà, calcisticamente parlando nato nel Flamengo, sognando il Real Madrid nei pericolosi quartieri del Brasile.
Insomma un giovane di talento, con una personalità che non lascia opzioni e vie di mezzo. che divide i tifosi del calcio in due spicchi: Chi lo ama e chi lo odia. Forse però è proprio questo a rendere la sua individualità così forte e di spicco. Criticato o no è cosi però che Vinícius continua a vivere il suo più grande desiderio infantile: vestire la maglia del Real Madrid.
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