Champions League
Champions League, focus Milan – Napoli
Champions League, focus Milan – Napoli. Stasera gara fondamentale per i rossoneri, obbligati a sfruttare il fattore campo.
Serata di grandi emozioni questa sera, sul prato di San Siro si sfidano Milan e Napoli per la gara di andata dei quarti di Champions League. I rossoneri sono obbligati a sfruttare il fattore campo, in vista della gara di ritorno al Maradona.
Tutto esaurito con circa 75.000 spettatori. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport, l’incasso supererà gli 8 milioni (2° incasso più alto di sempre dopo l’andata degli ottavi contro il Tottenham quando fu di oltre 9 milioni e 133 mila euro).
Proprio la spinta del pubblico potrebbe essere benzina nelle gambe di capitan Davide Calabria e compagni. L’ostacolo è di quelli importanti, Luciano Spalletti sta facendo una stagione incredibile con il suo Napoli.
Viglia serena per le squadre, con gli allenatori impegnati a togliere pressione ai propri giocatori. Ma consapevoli del valore delle squadre che guidano. Milan – Napoli non sarà solo Rafael Leao contro Kvicha Kvaratskhelia.
L’assenza di Victor Osimhen ago della bilancia ?
Nelle file azzurre mancherà il centravanti principe, quel Victor Osimhen che con le sue reti ha cucito mezzo tricolore sulle magliette. Non ha recuperato dal guaio muscolare sofferto con la nazionale nigeriana e non sarà a disposizione.
Un’assenza grave, si tratta di un attaccante che con la sua velocità e le doti acrobatiche poteva mettere in crisi la coppia composta da Simon Kjaer e Fikayo Tomori. Che invece se la vedranno probabilmente con Giacomo Raspadori.
Ma non è detto ! Dal cilindro di Luciano Spalletti potrebbe uscire la mossa del falso nueve, con Matteo Politano. Ma sono “papabili” anche Hirving Lozano o Elijf Elmas. Una mossa atta a disorientare la difesa rossonera, senza riferimenti.
Ad ogni modo difficilmente in casa azzurra avrebbero fatto ricorso a Giovanni Simeone, anche se non si fosse infortunato. L’argentino è dato in uscita dalla squadra nel prossimo mercato estivo e sarà rimpiazzato da altro profilo.
Le mosse di Stefano Pioli e Luciano Spalletti
In casa rossonera sognano di ripetere lo 0-4 di qualche giorno fa al Maradona, laddove Brahim Diaz e Rafael Leao fecero a pezzi la difesa napoletana, puntando sulla velocità e sulla tecnica. Stefano Pioli punta sugli 11 di quella sera.
Una scelta corretta, con Rade Krunic ago della bilancia : il bosniaco giocherà in prima battuta su Stanislav Lobotka, motore del Napoli. L’ex Empoli gli tolse ogni spiffero di aria, spegnendo sul nascere la manovra partenopea.
Luciano Spalletti lo sa, memore di quella partita. Motivo per il quale schiererà Piotr Zielinski da mezz’ala, con compiti da regista aggiunto, prevedendo un modulo a specchio. In modo da andare a giocarsela uno contro uno.
Stefano Pioli manderà all’assalto Davide Calabria e Theo Hernandez, chiedendo a Rafael Leao e Alexis Saelemaekers di accentrarsi per liberare spazi. Luciano Spalletti sa anche questo, per cui medita Mathias Olivera per Mario Rui, più difensivo.
Le probabili formazioni e la copertura televisiva dell’incontro
Ecco di seguito le probabili formazioni:
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim Diaz, Bennacer, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.
A disposizione: Mirante, Nava, Florenzi, Thiaw, Gabbia, Kalulu, Ballo-Touré, Pobega, Saelemaekers, Rebic, Origi, Messias.
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Lobotka, Zielinski; Politano, Anguissa, Kvaratskhelia; Lozano. Allenatore: Spalletti.
A disposizione: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Mario Rui, Ostigard, Juan Jesus, Elmas, Gaetano, Ndombele, Raspadori.
Arbitro: Kovacs (Romania).
L’incontro sarà visibile in esclusiva in diretta su Amazon Prime Video.
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
Indice
Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
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