La Fiorentina e Bonaventura potrebbero dirsi addio a fine stagione: la situazione.

Bonaventura escluso dell’ultim’ora dai disponibili mercoledì scorso nella trasferta di Bruges, è rientrato tra i disponibili di stasera, ma è probabile che Italiano lo preservi per venerdì prossimo quando al Franchi arriverà il Napoli, in una gara che sarà decisivo per il ritorno dei viola in Europa la prossima stagione attraverso il campionato, in attesa della finale di Conference League del 29 maggio ad Atene contro l’Olympiacos.

Intanto la Gazzetta dello Sport fa chiarezza sul futuro di Bonaventura. L’ex Milan ha il contratto in scadenza il prossimo giugno e sul contratto in essere c’è una clausola di un rinnovo automatico del contratto se Jack avrà presenze in almeno il 70% delle gare stagionali.

Le presenze però dovranno essere da almeno 45 minuti. Per raggiungere quota “70”, Bonaventura dovrà giocare tutte le prossime 5 partite che la Fiorentina ha in calendario.

Vista la condizione fisica problematica dell’ultimo periodo del giocatore marchigiano il rinnovo automatico sembra piuttosto complicato.

Bonaventura potrebbe comunque trovare un accordo con la società per proseguire comunque insieme, ma visto i rapporti tesi dopo l’ultimo mercato invernale quando il tuttocampista di Italiano avrebbe voluto andare alla Juventus, sembra tutto piuttosto complicato.

Il centrocampista della Juventus, Adrien Rabiot, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine dello scialbo pareggio contro la Salernitana.

Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus e della nazionale francese, è intervenuto nel post partita del brutto pareggio contro la Salernitana per 1-1, dove una sua rete ha evitato la sconfitta contro la squadra campana, già retrocessa.

Ai microfoni di Sky Sport, l’ex PSG si è soffermato anche sul suo futuro, visto il contratto in scadenza a giugno. Dopo l’accesso alla prossima edizione della Champions League, i bianconeri ora si devono concentrare sulla finale di Coppa Italia contro la lanciatissima Atalanta.

La carica di Rabiot

Rabiot, le parole sul futuro

“L’ho già detto: finché non avremo raggiunto gli obiettivi, non parleremo con la società. Quando saremo in Champions (qualificazione ottenuta poi dopo l’intervista ndr) e avremo vinto questa coppa, vedremo. Le mie sensazioni? Sono contento e orgoglioso di essere qua e di guidare questa squadra di giovani. Questa sera avevo anche la fascia di capitano. Ma nel calcio bisogna parlarsi: ci sono delle cose da dire, ma vedremo dopo la finale. Avremo il tempo per farlo”.

Periodo negativo della Juventus:

“La situazione è complicata da tante settimane. Dobbiamo cercare di stare tranquilli soprattutto, perché c’è una finale da giocare mercoledì. Non è il momento di andare fuori giri adesso: mancano tre partite alla fine della stagione, ma possono capitare queste situazioni nel calcio. È un gruppo giovane e inesperto, quindi ci sta. Con la Salernitana abbiamo giocato un brutto primo tempo: non c’è nulla da dire. Poi abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, abbiamo creato occasioni. Tuttavia va detto che siamo poco lucidi”.

Milan, lo avevamo già scritto da diverse settimane, ma le conferme sono impietosamente arrivate. E non sono buone notizie per i tifosi rossoneri.

Quanto abbiamo già scritto diverse settimane fa trova conferma, sarà Theo Hernandez a lasciare in estate.

Il Milan finora non è riuscito a trovare un accordo con l’entourage del ragazzo che chiedeva una cifra intorno ai 7 milioni di ingaggio. Cosa peraltro fattibile, se non fosse per il Bayern Monaco che si è fiondato a capofitto sul francese con un’offerta difficile da rifiutare.

Si parla infatti di un ingaggio a doppia cifra per il terzino sinistro e una cifra per i rossoneri intorno ai 70 milioni di euro bonus compresi. La volontà del club di Via Aldo Rossi sarebbe ovviamente quella di alzare il prezzo, tuttavia riteniamo che la trattativa potrà proseguire su questa strada. Probabilità di vedere ancora Theo Hernandez in rossonero ad oggi ne vediamo ben poche. La trattativa entrerà nel vivo già probabilmente la prossima settimana.